Cessione Milan: la CITIC ancora non delibera il finanziamento.

beleno

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Lasciando perdere le notizie di chi parla di closing e chi dice che è saltato tutto, e analizzando semplicemente i fatti, esiste un punto a favore che faccia supporre che sia davvero in atto la vendita di una quota di minoranza?

-C'è stato un mercato sontuoso? No. Soldi spesi male, ma è stato comunque speso poco più del mercato che era stato previsto l'anno scorso (ve lo ricordate? Iturbe+Jackson Martinez o Mandzukic+centrocampista buono). E c'era anche qualche giornalista che parlava di Bee che avrebbe finanziato un colpo di mercato. Quanto è stato speso risulta più o meno l'ammontare risparmiato tra ingaggi e cessioni grazie al mercato in uscita.

-C'è un progetto stadio? No.

-Ci sono notizie o anche solo voci su chi sarebbero le persone che entrerebbero in società con i nuovi soci? No.

-La trattativa in esclusiva con Bee è stata chiusa nei termini stabiliti inizialmente? No.

-Ci sono delle pesanti penali per chi decide di ritirarsi dall'affare? No. Anzi, le penali le hanno proprio tolte.

-Sono stati compiuti i presupposti cardine per quotare il Milan in borsa entro un anno (ma facciamo anche due), cioè progetto stadio, nomi importanti nella rosa e squadra in grado di tornare a vincere subito? No.

-C'è qualcuno della famiglia Berlusconi allegro e festoso davanti alle telecamere per questa cessione di quote? No.


Inoltre, la società tramite Galliani e Berlusconi ha messo più volte le mani avanti per diversi giocatori, Ibra su tutti, ma da un po' di tempo non scuce una parola dalla parvenza ottimistica sulla trattativa Bee.


Considerando tutto questo, quali sono gli elementi che fanno credere alla cessione delle quote? A oggi, le parole di Alciato e di Bellinazzo. Un po' troppo poco.
Ciao, leggo spesso con interesse i tuoi commenti. In merito a questo post, sono d'accordo su molti punti, ma non su alcuni.

- mercato: Leggendo su Milanworld il thread Calciomercato Milan 2014/2015 vediamo che per il mercato la scorsa stagione il Milan ha speso in cartellini circa 12 milioni. Il "mercato previsto l'anno scorso" non è un termine di paragone, si poteva prevedere di spendere anche 200 milioni la scorsa stagione, ma nella realtà ne sono stati spesi 12. Inoltre, qui su Milanworld si è sempre detto che il problema del Milan erano le spese folli in ingaggi e la mancanza di investimenti sui cartellini, in questa sessione di mercato abbiamo visto gli investimenti sui cartellini, anche se sono rimaste (in molti casi) le spese folli sugli ingaggi.

- Utlimo punto: non penso che un'eventuale apparizione in tv dei membri della famiglia Berlusconi festanti per l'imminente cessione sarebbe di per sè una garanzia sulla buona riuscita dell'affare. Ci sono comunque stati i comunicati ufficiali di Fininvest a tal proposito, se non ricordo male.

Sulle mani avanti per diversi giocatori: visto come sono andate a finire queste trattative (Ibra, ma anche Ancelotti) non mi sembra una cattiva notizia, anzi :D

Ovviamente, questo non vuol dire che secondo me la cessione è fatta, dico solo staremo a vedere.
 

Schism75

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La cosa che mi lascia perplesso di queste notizie è che il seguente pensiero: Hanno fatto la due diligence, che è durata diverso tempo, come è possibile che ora escano fuori tutti queste incertezze sui fondi? Cioè va bene tutto, ma se la situazione fosse stata così labile, io non credo che sarebbe andata avanti la trattativa. Berlusconi, e le persone che lavorano con lui, in questo campo non mi sembrano degli sprovveduti.
 

Casnop

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Ultimi aggiornamenti riguardanti la cessione del Milan. A riportarli è Carlo Festa, giornalista del Sole24Ore, all'interno della sua rubrica "Insider".

Alla data odierna, Mr Bee non avrebbe ancora ottenuto alcun commitment (cioè impegno) formale da parte di investitori interessati a partecipare all’operazione. Sarebbero stati sondati diversi soggetti (i soliti nomi già usciti in queste settimane) ma nessuno si sarebbe vincolato, scrivendo nero su bianco di voler partecipare all’offerta.
Per quanto riguarda la Citic
, che dovrebbe finanziare l’operazione, effettivamente sarebbe stato presentato il dossier al board della banca: tuttavia, al momento, quest’ultimo non avrebbe deliberato alcun finanziamento per l’acquisto delle quote del Milan. Quindi, a meno che Mr Bee in queste due settimane non riesca a mettere al posto giusto ogni pezzo del mosaico, per ora l’operazione pare ferma. A Mr Bee, quindi, servirà una giocata da autentico fuoriclasse per presentarsi entro il 30 settembre da Berlusconi con le carte necessarie. Ci riuscirà? Staremo a vedere.
Notizia non nuova, la banca cinese aveva da tempo bloccato l'operazione, e Taechaubol stava consultando diversi fondi specializzati in operazioni high-risk, particolarmente sul mercato thailandese, per ricercare i liquidi necessari per l'attivazione del progetto. Che, occorre dirlo, sta incontrando le stesse difficoltà su cui si fermarono Richard Lee ed i suoi Quattro Cavalieri: il prezzo esagerato richiesto da Berlusconi per la cessione delle quote. A suo tempo la cordata Lee non intese andare oltre i 600 milioni per il 75 per cento del capitale sociale, a salire nel giro di tre anni, oltre l'accollo pro quota del debito consolidato, valutato circa 245 milioni. Una valutazione di poco più di un miliardo al lordo degli impegni. Mr. Bee ha invece proposto una valutazione di oltre 1,25 miliardi di euro lordi, con acquisizione immediata del 48 per cento del capitale sociale per 485 milioni e diluizione del capitale nel collocamento in borsa con un progetto di capitalizzazione addirittura di 4 miliardi. Numeri che hanno fatto girare la testa in Fininvest, facendo perdere la percezione della realtà: le potenzialità di successo del brand rossonero ci sono, ma il mercato sfrucuglia nelle aziende, e quella rossonera non riluce di valori (stadio non proprietario, conto economico strutturalmente negativo, assenza di dividendi, diritti televisivi non in espansione in mancanza della Champions League, parco giocatori di valore non eccelso, merchandising violentato dal falso in etichetta...), e questo conta in tempi di tenuta delle posizioni sui mercati finanziari. È positivo che Fininvest dopo decenni abbia sdoganato la parola vendita: qualunque cosa accada la mamma è incinta, occorre solo attendere il giusto tempo perché si vedano i frutti di una lunga attesa. :)
 

Il Re dell'Est

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La cosa che mi lascia perplesso di queste notizie è che il seguente pensiero: Hanno fatto la due diligence, che è durata diverso tempo, come è possibile che ora escano fuori tutti queste incertezze sui fondi? Cioè va bene tutto, ma se la situazione fosse stata così labile, io non credo che sarebbe andata avanti la trattativa. Berlusconi, e le persone che lavorano con lui, in questo campo non mi sembrano degli sprovveduti.

Concordo, il vero "libro delle favole" è questo. Anche io credo che se Bee non avesse mostrato garanzie bancarie solide (e non solo progetti fantasiosi) la trattativa non sarebbe proseguita fino a questo punto. Non puoi trattare in esclusiva con qualcuno che ti offre un business plan che non è supportato e certificato da nessun investitore. Evidentemente Fininvest ha visto i soldi e dopo aver firmato l'esclusiva prima, il preliminare poi, ha deciso di proseguire la discussione con Bee per concluderla questo autunno, si spera entro fine mese.

Se ci fossero problemi seri sarebbero già usciti per bocca di Alciato che invece continua a dire che il closing avverrà a fine mese. Senza contare la stessa fonte interna a Bee, che ha chiamato Festa per ribadire la stessa cosa.
 
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Notizia non nuova, la banca cinese aveva da tempo bloccato l'operazione, e Taechaubol stava consultando diversi fondi specializzati in operazioni high-risk, particolarmente sul mercato thailandese, per ricercare i liquidi necessari per l'attivazione del progetto. Che, occorre dirlo, sta incontrando le stesse difficoltà su cui si fermarono Richard Lee ed i suoi Quattro Cavalieri: il prezzo esagerato richiesto da Berlusconi per la cessione delle quote. A suo tempo la cordata Lee non intese andare oltre i 600 milioni per il 75 per cento del capitale sociale, a salire nel giro di tre anni, oltre l'accollo pro quota del debito consolidato, valutato circa 245 milioni. Una valutazione di poco più di un miliardo al lordo degli impegni. Mr. Bee ha invece proposto una valutazione di oltre 1,25 miliardi di euro lordi, con acquisizione immediata del 48 per cento del capitale sociale per 485 milioni e diluizione del capitale nel collocamento in borsa con un progetto di capitalizzazione addirittura di 4 miliardi. Numeri che hanno fatto girare la testa in Fininvest, facendo perdere la percezione della realtà: le potenzialità di successo del brand rossonero ci sono, ma il mercato sfrucuglia nelle aziende, e quella rossonera non riluce di valori (stadio non proprietario, conto economico strutturalmente negativo, assenza di dividendi, diritti televisivi non in espansione in mancanza della Champions League, parco giocatori di valore non eccelso, merchandising violentato dal falso in etichetta...), e questo conta in tempi di tenuta delle posizioni sui mercati finanziari. È positivo che Fininvest dopo decenni abbia sdoganato la parola vendita: qualunque cosa accada la mamma è incinta, occorre solo attendere il giusto tempo perché si vedano i frutti di una lunga attesa. :)

Concordo, il vero "libro delle favole" è questo. Anche io credo che se Bee non avesse mostrato garanzie bancarie solide (e non solo progetti fantasiosi) la trattativa non sarebbe proseguita fino a questo punto. Non puoi trattare in esclusiva con qualcuno che ti offre un business plan che non è supportato e certificato da nessun investitore. Evidentemente Fininvest ha visto i soldi e dopo aver firmato l'esclusiva prima, il preliminare poi, ha deciso di proseguire la discussione con Bee per concluderla questo autunno, si spera entro fine mese.

Se ci fossero problemi seri sarebbero già usciti per bocca di Alciato che invece continua a dire che il closing avverrà a fine mese. Senza contare la stessa fonte interna a Bee, che ha chiamato Festa per ribadire la stessa cosa.

Stiamo ai fatti, quanto meno a quello che sono le dichiarazioni ufficiali, e alle notizie riportate da tutti i giornali. Mettiamo in evidenza queste notizie, riportate da tutti i giornali più seri:

17 FEBBRAIO: Prime indiscrezioni su un'offerta di Mr Bee per acquisire il Milan.
7 MARZO: incontro B. - Bee per la cessione del 30% di quote del Milan. Scadenza del preliminare il 26 aprile, con penale per Berlusconi nel caso in cui non dovesse dare l'ok all'operazione, che si aggirerebbe intorno ai 30 milioni di euro.
5 APRILE: Bee alza l'offerta a 600 Mln per ottenere il 60%. Si presume la presenza della Doyen Sports nell'affare, a sostegno di Mr Bee.
24 APRILE: la FIFA vieta la stipula di accordi TPO per l'acquisto di giocatori a livello mondiale, con entrata in vigore del divieto a partire dal 1 maggio 2015. Quelli in carico dovranno essere ceduti entro la fine del 2015.
1 MAGGIO: Mr. Bee è a Milano: rappresenterebbe una cordata costituita: da ADS, società di brockeraggio di Abu Dhabi, da China Citic Bank e "altri investitori".
Barbara Berlusconi incontra per caso in un ristorante di Milano mister Bee insieme con Nelio Lucas del fondo Doyen. B.
12 MAGGIO: Milan World pubblica la dichiarazione di Mr Bee che vorrebbe acquisire lui il 51% del Milan. Berlusconi dichiara che vuole tenere il 51% della Società
5 GIUGNO: Berlusconi e Mr. Bee hanno raggiunto un accordo che prevede un 'esclusiva di 8 settimane per l'acquisto del 48% del Milan per 480 milioni di euro.
9 GIUGNO: La Doyen Sports si congratula con Bee Taechaubol per l'accordo raggiunto con Berlusconi per l'acquisizione del 48% delle quote del club.
19 GIUGNO: Galliani e Lucas partono per Montecarlo e Oporto per chiudere l'affare Kondogbia, giocatore della Doyen Sports, e Martinez.
22 GIUGNO: dopo il fiasco delle suddette trattative, viene deciso di non collaborare più con Nelio Lucas.
29 LUGLIO: alla scadenza delle 8 settimane, B. e Bee si incontrano a Milano.
31 LUGLIO: vengono discussi i termini del contratto. Il Corriere della Sera scrive che Berlusconi ha messo un veto sull'ingresso di Nelio Lucas (Doyen) anche solo come consulente. Bee incontra lo stesso giorno Nelio Lucas, a Milano vicino a via Monte Napoleone, dopo settimane di assenza a seguito del flop Jackson Martinez-Kondogbia.
1 AGOSTO: B. e Bee Taechaubol raggiungono l'intesa sul pre-accordo vincolante del 48% del Milan. Il closing è fissato al 30 settembre. B, e Bee volano in Sardegna.
3 AGOSTO: firmato l'accordo con una stretta di mano: nessuna penale. Bozza di accordo per la composizione del CdA. Bee parte per Dubai.
Il resto è storia di questi giorni.
Appare ovvio dal succedersi degli avvenimenti che Mr Bee sia in difficoltà fin dal 1° di Agosto, quando cioè viene confermato l'accordo del 9 Giugno, ma senza penali.
Nel mezzo,la ritirata strategica dal mercato del Milan, dopo gli acquisti di Bacca e L.Adriano, con la sola eccezione di Romagnoli, le trattative non concluse per Witsel oltre che il ritiro stesso dal Portello.
La spiegazione che farebbe da collante a tutto è, a mio parere, univoca: la Doyen ha ritirato la sua partecipazione all'affare, dopo la decisione di B. di non volerla come socio più o meno occulto. Bee si è trovato in difficoltà non solo per la mancanza del supporto finanziario della TPO, ma anche per la mancanza delle garanzie accordate dalla stessa a CITIC e ADS. Ciò spiegherebbe anche la benevolenza di B. nell'accordare altri due mesi senza penali per cercare altri finanziatori. Benevolenza interessata: i 480 Mln fanno troppo comodo a Fininvest.
Possibile che abbia promesso a Bee il suo interessamento per fargli trovare un sostituto della Doyen, magari in Russia, dove può contare su alte amicizie.
Che fare? Stiamo sulla riva del fiume: qualche cadavere passerà.
Ognuno si scelga il suo...
 

corvorossonero

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Stiamo ai fatti, quanto meno a quello che sono le dichiarazioni ufficiali, e alle notizie riportate da tutti i giornali. Mettiamo in evidenza queste notizie, riportate da tutti i giornali più seri:

17 FEBBRAIO: Prime indiscrezioni su un'offerta di Mr Bee per acquisire il Milan.
7 MARZO: incontro B. - Bee per la cessione del 30% di quote del Milan. Scadenza del preliminare il 26 aprile, con penale per Berlusconi nel caso in cui non dovesse dare l'ok all'operazione, che si aggirerebbe intorno ai 30 milioni di euro.
5 APRILE: Bee alza l'offerta a 600 Mln per ottenere il 60%. Si presume la presenza della Doyen Sports nell'affare, a sostegno di Mr Bee.
24 APRILE: la FIFA vieta la stipula di accordi TPO per l'acquisto di giocatori a livello mondiale, con entrata in vigore del divieto a partire dal 1 maggio 2015. Quelli in carico dovranno essere ceduti entro la fine del 2015.
1 MAGGIO: Mr. Bee è a Milano: rappresenterebbe una cordata costituita: da ADS, società di brockeraggio di Abu Dhabi, da China Citic Bank e "altri investitori".
Barbara Berlusconi incontra per caso in un ristorante di Milano mister Bee insieme con Nelio Lucas del fondo Doyen. B.
12 MAGGIO: Milan World pubblica la dichiarazione di Mr Bee che vorrebbe acquisire lui il 51% del Milan. Berlusconi dichiara che vuole tenere il 51% della Società
5 GIUGNO: Berlusconi e Mr. Bee hanno raggiunto un accordo che prevede un 'esclusiva di 8 settimane per l'acquisto del 48% del Milan per 480 milioni di euro.
9 GIUGNO: La Doyen Sports si congratula con Bee Taechaubol per l'accordo raggiunto con Berlusconi per l'acquisizione del 48% delle quote del club.
19 GIUGNO: Galliani e Lucas partono per Montecarlo e Oporto per chiudere l'affare Kondogbia, giocatore della Doyen Sports, e Martinez.
22 GIUGNO: dopo il fiasco delle suddette trattative, viene deciso di non collaborare più con Nelio Lucas.
29 LUGLIO: alla scadenza delle 8 settimane, B. e Bee si incontrano a Milano.
31 LUGLIO: vengono discussi i termini del contratto. Il Corriere della Sera scrive che Berlusconi ha messo un veto sull'ingresso di Nelio Lucas (Doyen) anche solo come consulente. Bee incontra lo stesso giorno Nelio Lucas, a Milano vicino a via Monte Napoleone, dopo settimane di assenza a seguito del flop Jackson Martinez-Kondogbia.
1 AGOSTO: B. e Bee Taechaubol raggiungono l'intesa sul pre-accordo vincolante del 48% del Milan. Il closing è fissato al 30 settembre. B, e Bee volano in Sardegna.
3 AGOSTO: firmato l'accordo con una stretta di mano: nessuna penale. Bozza di accordo per la composizione del CdA. Bee parte per Dubai.
Il resto è storia di questi giorni.
Appare ovvio dal succedersi degli avvenimenti che Mr Bee sia in difficoltà fin dal 1° di Agosto, quando cioè viene confermato l'accordo del 9 Giugno, ma senza penali.
Nel mezzo,la ritirata strategica dal mercato del Milan, dopo gli acquisti di Bacca e L.Adriano, con la sola eccezione di Romagnoli, le trattative non concluse per Witsel oltre che il ritiro stesso dal Portello.
La spiegazione che farebbe da collante a tutto è, a mio parere, univoca: la Doyen ha ritirato la sua partecipazione all'affare, dopo la decisione di B. di non volerla come socio più o meno occulto. Bee si è trovato in difficoltà non solo per la mancanza del supporto finanziario della TPO, ma anche per la mancanza delle garanzie accordate dalla stessa a CITIC e ADS. Ciò spiegherebbe anche la benevolenza di B. nell'accordare altri due mesi senza penali per cercare altri finanziatori. Benevolenza interessata: i 480 Mln fanno troppo comodo a Fininvest.
Possibile che abbia promesso a Bee il suo interessamento per fargli trovare un sostituto della Doyen, magari in Russia, dove può contare su alte amicizie.
Che fare? Stiamo sulla riva del fiume: qualche cadavere passerà.
Ognuno si scelga il suo...


La penso più o meno così...sono venuti a mancare i soldi della Doyen...
 

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