Carlo Festa, il primo a riportare il nome di Galatioto rivela altri succulenti dettagli: il manager Italo americano sarebbe a capo di una cordata di tre soggetti, uno di questi è una conglomerata di Pechino attiva in diversi settori.
La cordata inoltre sarebbe anche seguita da uno studio legale internazionale. La vera differenza rispetto alla vicenda Bee, è che adesso i nomi degli investitori sono noti a Fininvest, benché ovviamente ci sia grande riserbo sul tema. Ora si attende il successivo step, ossia che venga aperta una due diligence a favore del consorzio di investitori: questo è il preludio all’offerta vera e propria.
La due diligence, se si farà, inizierà dopo che verrà nominato il nuovo CDA del Milan, che scade fra sole due settimane.
La cordata valuterebbe il Milan 650M di euro e punterebbe al 70% del club: Fininvest quindi resterebbe in minoranza con Silvio Berlusconi presidente onorario. La stessa cordata avrebbe inoltre un’opzione per acquistare anche il restante 30% del club nel giro di tre anni.
Questo è il piano, che tuttavia potrebbe sbriciolarsi subito se Silvio Berlusconi dirà ancora una volta no ai nuovi acquirenti.