Cessione Milan: i cinesi vogliono l'accordo entro giugno.

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goleador 70

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Carlo Festa, il primo a riportare il nome di Galatioto rivela altri succulenti dettagli: il manager Italo americano sarebbe a capo di una cordata di tre soggetti, uno di questi è una conglomerata di Pechino attiva in diversi settori.
La cordata inoltre sarebbe anche seguita da uno studio legale internazionale. La vera differenza rispetto alla vicenda Bee, è che adesso i nomi degli investitori sono noti a Fininvest, benché ovviamente ci sia grande riserbo sul tema. Ora si attende il successivo step, ossia che venga aperta una due diligence a favore del consorzio di investitori: questo è il preludio all

Non ce la faccio ad aspettare il 28 aprile :what: ..sono troppo teso in questo momento..
Speriamo ragazzi
 

admin

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Carlo Festa, il primo a riportare il nome di Galatioto rivela altri succulenti dettagli: il manager Italo americano sarebbe a capo di una cordata di tre soggetti, uno di questi è una conglomerata di Pechino attiva in diversi settori.
La cordata inoltre sarebbe anche seguita da uno studio legale internazionale. La vera differenza rispetto alla vicenda Bee, è che adesso i nomi degli investitori sono noti a Fininvest, benché ovviamente ci sia grande riserbo sul tema. Ora si attende il successivo step, ossia che venga aperta una due diligence a favore del consorzio di investitori: questo è il preludio all’offerta vera e propria.
La due diligence, se si farà, inizierà dopo che verrà nominato il nuovo CDA del Milan, che scade fra sole due settimane.
La cordata valuterebbe il Milan 650M di euro e punterebbe al 70% del club: Fininvest quindi resterebbe in minoranza con Silvio Berlusconi presidente onorario. La stessa cordata avrebbe inoltre un’opzione per acquistare anche il restante 30% del club nel giro di tre anni.
Questo è il piano, che tuttavia potrebbe sbriciolarsi subito se Silvio Berlusconi dirà ancora una volta no ai nuovi acquirenti.

Purtroppo l'ultima frase racchiude perfettamente tutta la situazione. Se domani si sveglia con il pensiero di Brocchi e dell'Italcessi, addio cinesi e sogni di gloria.
 

Giangy

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Carlo Festa, il primo a riportare il nome di Galatioto rivela altri succulenti dettagli: il manager Italo americano sarebbe a capo di una cordata di tre soggetti, uno di questi è una conglomerata di Pechino attiva in diversi settori.
La cordata inoltre sarebbe anche seguita da uno studio legale internazionale. La vera differenza rispetto alla vicenda Bee, è che adesso i nomi degli investitori sono noti a Fininvest, benché ovviamente ci sia grande riserbo sul tema. Ora si attende il successivo step, ossia che venga aperta una due diligence a favore del consorzio di investitori: questo è il preludio all’offerta vera e propria.
La due diligence, se si farà, inizierà dopo che verrà nominato il nuovo CDA del Milan, che scade fra sole due settimane.
La cordata valuterebbe il Milan 650M di euro e punterebbe al 70% del club: Fininvest quindi resterebbe in minoranza con Silvio Berlusconi presidente onorario. La stessa cordata avrebbe inoltre un’opzione per acquistare anche il restante 30% del club nel giro di tre anni.
Questo è il piano, che tuttavia potrebbe sbriciolarsi subito se Silvio Berlusconi dirà ancora una volta no ai nuovi acquirenti.

Il nano è imprevedibile purtroppo... l'ultima frase fa una paura immonda
 

bonvo74

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Cambierà idea mille volte, bisogna dargli la penna in mano quando si sveglia che vuole vendere
 

Montag84

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Siamo nelle mani di uno che vive nel mondo degli unicorni con quel suo Italmilan!
 

Il Re dell'Est

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La Repubblica: ci sarebbe anche il colosso Wanda nella cordata che rileverebbe il Milan. In tal caso, visti i rapporti con Galliani, quest'ultimo potrebbe restare nei quadri dirigenziali. I cinesi però non troveranno una situazione finanziaria incoraggiante: ecco perché la proposta di 300M, per una valorizzazione complessiva di altri 500M, è da cogliere al volo secondo una consistente parte di Fininvest.
 

malos

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La Repubblica: ci sarebbe anche il colosso Wanda nella cordata che rileverebbe il Milan. In tal caso, visti i rapporti con Galliani, quest'ultimo potrebbe restare nei quadri dirigenziali. I cinesi però non troveranno una situazione finanziaria incoraggiante: ecco perché la proposta di 300M, per una valorizzazione complessiva di altri 500M, è da cogliere al volo secondo una consistente parte di Fininvest.

Vedremo....comunque l'ho sempre sostenuto, si fa prima a fare fuori il berlusca che il geometra.
 
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