Cessione Milan: è realmente tutto finito?

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Fabriman94

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Se continuiamo ancora a non andare in europa, prima o poi Berlusconi cederà ed un socio di minoranza lo prenderà.
 

Dany20

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Io non capisco una cosa. C'è gente che ha acquistato Chelsea, City, PSG eccetera e mettono un sacco di soldi e non c'è nessuno che acquista il Milan che ha una storia migliore di queste squadre. Qualcosa non quadra perché non è possibile.
 

Black

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Io non capisco una cosa. C'è gente che ha acquistato Chelsea, City, PSG eccetera e mettono un sacco di soldi e non c'è nessuno che acquista il Milan che ha una storia migliore di queste squadre. Qualcosa non quadra perché non è possibile.

Innanzitutto chi ha acquistato le 3 squadre citate non si è certo sentito chiedere 1 miliardo di Euro. Quindi ha dovuto investire meno. Inoltre, almeno le 2 inglesi, hanno uno stadio di proprietà, che noi non abbiamo.
Se il Berlusca per cedere il Milan chiedesse 200 milioni, penso che saremmo già venduti da un pezzo!
 
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E' difficile dare una risposta logica proprio perchè, con Berlusconi, non c'è MAI nulla di logico. E' capace di tutto e del contrario di tutto.

Parliamoci chiaro: è ancora uno degli uomini più ricchi del mondo. 100 o 200 milioni per ripianare le perdite, e per mandare ancora avanti la farsa (per mero atto di forza "Il Milan è mio e faccio quello che voglio") di certo non gli mancano.

Non so come finirà. E' impossibile fare un pronostico. Ma, ad oggi (e pure a ieri), la puzza di bruciato si avverte e si avvertiva fortissima.

Beh forse c'è e c'è sempre stata una logica, quella degli affaracci suoi. Purtroppo se vendesse il Milan la sua visibilità si ridurrebbe ancor di più e non credo ci sia nessuno disposto ad investire centinaia di milioni di euro per permettere a B di continuare a mettersi in mostra sbandierando un nuovo e grande Milan (con i soldi degli altri).
Io all'ipotesi bocche cucite fino a dopo le elezioni credo poco, anche perché da qui al giorno delle urne non arriveranno colpi di mercato (neanche Carletto vuol venire a fare il parafulmini del nano e del pelato, pensa te che prospettive che ci sono......ci fossero veramente tanti soldi in arrivo Ancelotti veniva di corsa). Per me è finita, arrivati al fondo del baratro se ne apre un altro.
 

carlocarlo

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per un solo motivo potrebbe non vendere. perche per lui 100 milioni sono il nulla.
come precedente puoi guardarti tutte le storie delle sue ex squadre sportive.

poi per me siamo 51 e 49 in favore della vendita. pero se non vendesse questi sono motivi credibili
 

-Lionard-

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Tutti si concentrano sul venditore (Berlusconi) ma trascurano gli acquirenti. La domanda che ci dovremmo porre è la seguente: se domani mattina un ricchissimo sceicco chiamasse Berlusconi e gli offrisse un miliardo di euro per comprare il Milan e rilanciarlo a livelli altissimi con acquisti fenomenali e uno stadio meraviglioso Berlusconi accetterebbe? Io azzardo una risposta e dico che oggi, nel 2015 e con un bilancio come quello appena approvato, direbbe sì. Il problema è che uno sceicco non c’è né purtroppo si vede all’orizzonte. Gli acquirenti credibili e possibili attualmente sono due: cinesi e Mr.Bee.

Ora i cinesi sono preferibili da ogni punto di vista. Hanno patrimoni importanti, permetterebbero al Milan un’espansione commerciale senza precedenti, ci darebbe il supporto del governo cinese etc… Berlusconi li gradirebbe anche perché lo lascerebbero in cabina di comando. Solo che sebbene le intenzioni ci siano, i fatti per ora non si vedono. Il presidente cinese, il vice-presidente della camera di commercio italo-cinese (Fu), l’Apecf e lo stesso Berlusconi direttamente o indirettamente hanno chiamato in causa questa benedetta cordata di imprenditori cinesi. Si è cercato di stringere rapporti e favorire collaborazioni ma la realtà dei fatti è che i cinesi non si stanno muovendo sottotraccia, non si stanno muovendo punto. Non esiste che una società come il Milan e con un giro d’affari di 1 miliardo di euro venga venduta da un giorno all’altro senza che nessuno ne sappia niente. Ci sarebbero troppo persone coinvolte (studi legali, advisor finanziari etc…) perché nulla trapeli anche solo come rumour. Quindi evidentemente devono essere vere le voci che parlavano di imprenditori cinesi poco interessati al progetto. Al momento è così se poi qualche cosa dovesse cambiare tra qualche mese ora non si può sapere.

Dall’altra parte c’è Bee che è molto concreto, è seriamente appassionato, ha già formulato un’offerta e potrebbe partire immediatamente a gestire la società. Ma Bee ha alle spalle Doyen che non convince e potrebbe comprare il Milan con un leveraged buyout che è effettivamente molto rischioso. Berlusconi forse non vuole vendere ad un personaggio che non lo convince ed un progetto che gli sembra finanziariamente pericoloso. Quindi ora il dubbio non è se vendere o meno per questioni politiche o egocentriche ma se accettare l’offerta di Bee che ha paura possa essere un Thohir rossonero o tenere il Milan in attesa di fantomatici investitori futuri.

Nella sua testa (disturbata) forse sta pensando di investire personalmente così da rilanciare la squadra sul piano sportivo ed aspettare che Fondazione Fiera dica sì allo stadio. Così tra due anni potrebbe vendere un Milan in Champions e con uno stadio privato in costruzione e con sponsor già partecipi del progetto (vedi naming rights). Il prezzo sarebbe più alto e lui si riprenderebbe i soldi che ha messo ora. Solo che sarebbe un’operazione folle perché 50/60 milioni di euro non bastano a rilanciare la squadra e non danno certezze di arrivare terzi ed il progetto stadio in questo momento rischia seriamente di venire bocciato. Inoltre anche con un Milan campione d’Italia non è certo che gli acquirenti fioccherebbero. A bloccare eventuali interessati infatti non è il blasone decaduto dei rossoneri ma il prezzo troppo elevato d’acquisto (il PSG è stato comprato per 50 milioni…) e con questa strategia volta ad incrementare ulteriormente il prezzo di vendita il problema sarebbe paradossalmente peggiorato. Berlusconi deve solo arrendersi all’evidenza che da solo non può migliorare la situazione, soprattutto con la dirigenza attuale, e che probabilmente è meglio un salto nel vuoto che l’immobilismo assoluto. Anche perché non è detto che dopo Bee ne verrà uno migliore, anzi…(cinesi permettendo of course).
 

robs91

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Tutti si concentrano sul venditore (Berlusconi) ma trascurano gli acquirenti. La domanda che ci dovremmo porre è la seguente: se domani mattina un ricchissimo sceicco chiamasse Berlusconi e gli offrisse un miliardo di euro per comprare il Milan e rilanciarlo a livelli altissimi con acquisti fenomenali e uno stadio meraviglioso Berlusconi accetterebbe? Io azzardo una risposta e dico che oggi, nel 2015 e con un bilancio come quello appena approvato, direbbe sì. Il problema è che uno sceicco non c’è né purtroppo si vede all’orizzonte. Gli acquirenti credibili e possibili attualmente sono due: cinesi e Mr.Bee.

Ora i cinesi sono preferibili da ogni punto di vista. Hanno patrimoni importanti, permetterebbero al Milan un’espansione commerciale senza precedenti, ci darebbe il supporto del governo cinese etc… Berlusconi li gradirebbe anche perché lo lascerebbero in cabina di comando. Solo che sebbene le intenzioni ci siano, i fatti per ora non si vedono. Il presidente cinese, il vice-presidente della camera di commercio italo-cinese (Fu), l’Apecf e lo stesso Berlusconi direttamente o indirettamente hanno chiamato in causa questa benedetta cordata di imprenditori cinesi. Si è cercato di stringere rapporti e favorire collaborazioni ma la realtà dei fatti è che i cinesi non si stanno muovendo sottotraccia, non si stanno muovendo punto. Non esiste che una società come il Milan e con un giro d’affari di 1 miliardo di euro venga venduta da un giorno all’altro senza che nessuno ne sappia niente. Ci sarebbero troppo persone coinvolte (studi legali, advisor finanziari etc…) perché nulla trapeli anche solo come rumour. Quindi evidentemente devono essere vere le voci che parlavano di imprenditori cinesi poco interessati al progetto. Al momento è così se poi qualche cosa dovesse cambiare tra qualche mese ora non si può sapere.

Dall’altra parte c’è Bee che è molto concreto, è seriamente appassionato, ha già formulato un’offerta e potrebbe partire immediatamente a gestire la società. Ma Bee ha alle spalle Doyen che non convince e potrebbe comprare il Milan con un leveraged buyout che è effettivamente molto rischioso. Berlusconi forse non vuole vendere ad un personaggio che non lo convince ed un progetto che gli sembra finanziariamente pericoloso. Quindi ora il dubbio non è se vendere o meno per questioni politiche o egocentriche ma se accettare l’offerta di Bee che ha paura possa essere un Thohir rossonero o tenere il Milan in attesa di fantomatici investitori futuri.

Nella sua testa (disturbata) forse sta pensando di investire personalmente così da rilanciare la squadra sul piano sportivo ed aspettare che Fondazione Fiera dica sì allo stadio. Così tra due anni potrebbe vendere un Milan in Champions e con uno stadio privato in costruzione e con sponsor già partecipi del progetto (vedi naming rights). Il prezzo sarebbe più alto e lui si riprenderebbe i soldi che ha messo ora. Solo che sarebbe un’operazione folle perché 50/60 milioni di euro non bastano a rilanciare la squadra e non danno certezze di arrivare terzi ed il progetto stadio in questo momento rischia seriamente di venire bocciato. Inoltre anche con un Milan campione d’Italia non è certo che gli acquirenti fioccherebbero. A bloccare eventuali interessati infatti non è il blasone decaduto dei rossoneri ma il prezzo troppo elevato d’acquisto (il PSG è stato comprato per 50 milioni…) e con questa strategia volta ad incrementare ulteriormente il prezzo di vendita il problema sarebbe paradossalmente peggiorato. Berlusconi deve solo arrendersi all’evidenza che da solo non può migliorare la situazione, soprattutto con la dirigenza attuale, e che probabilmente è meglio un salto nel vuoto che l’immobilismo assoluto. Anche perché non è detto che dopo Bee ne verrà uno migliore, anzi…(cinesi permettendo of course).
Perfetto.
 
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Tutti si concentrano sul venditore (Berlusconi) ma trascurano gli acquirenti. La domanda che ci dovremmo porre è la seguente: se domani mattina un ricchissimo sceicco chiamasse Berlusconi e gli offrisse un miliardo di euro per comprare il Milan e rilanciarlo a livelli altissimi con acquisti fenomenali e uno stadio meraviglioso Berlusconi accetterebbe? Io azzardo una risposta e dico che oggi, nel 2015 e con un bilancio come quello appena approvato, direbbe sì. Il problema è che uno sceicco non c’è né purtroppo si vede all’orizzonte. Gli acquirenti credibili e possibili attualmente sono due: cinesi e Mr.Bee.

Ora i cinesi sono preferibili da ogni punto di vista. Hanno patrimoni importanti, permetterebbero al Milan un’espansione commerciale senza precedenti, ci darebbe il supporto del governo cinese etc… Berlusconi li gradirebbe anche perché lo lascerebbero in cabina di comando. Solo che sebbene le intenzioni ci siano, i fatti per ora non si vedono. Il presidente cinese, il vice-presidente della camera di commercio italo-cinese (Fu), l’Apecf e lo stesso Berlusconi direttamente o indirettamente hanno chiamato in causa questa benedetta cordata di imprenditori cinesi. Si è cercato di stringere rapporti e favorire collaborazioni ma la realtà dei fatti è che i cinesi non si stanno muovendo sottotraccia, non si stanno muovendo punto. Non esiste che una società come il Milan e con un giro d’affari di 1 miliardo di euro venga venduta da un giorno all’altro senza che nessuno ne sappia niente. Ci sarebbero troppo persone coinvolte (studi legali, advisor finanziari etc…) perché nulla trapeli anche solo come rumour. Quindi evidentemente devono essere vere le voci che parlavano di imprenditori cinesi poco interessati al progetto. Al momento è così se poi qualche cosa dovesse cambiare tra qualche mese ora non si può sapere.

Dall’altra parte c’è Bee che è molto concreto, è seriamente appassionato, ha già formulato un’offerta e potrebbe partire immediatamente a gestire la società. Ma Bee ha alle spalle Doyen che non convince e potrebbe comprare il Milan con un leveraged buyout che è effettivamente molto rischioso. Berlusconi forse non vuole vendere ad un personaggio che non lo convince ed un progetto che gli sembra finanziariamente pericoloso. Quindi ora il dubbio non è se vendere o meno per questioni politiche o egocentriche ma se accettare l’offerta di Bee che ha paura possa essere un Thohir rossonero o tenere il Milan in attesa di fantomatici investitori futuri.

Nella sua testa (disturbata) forse sta pensando di investire personalmente così da rilanciare la squadra sul piano sportivo ed aspettare che Fondazione Fiera dica sì allo stadio. Così tra due anni potrebbe vendere un Milan in Champions e con uno stadio privato in costruzione e con sponsor già partecipi del progetto (vedi naming rights). Il prezzo sarebbe più alto e lui si riprenderebbe i soldi che ha messo ora. Solo che sarebbe un’operazione folle perché 50/60 milioni di euro non bastano a rilanciare la squadra e non danno certezze di arrivare terzi ed il progetto stadio in questo momento rischia seriamente di venire bocciato. Inoltre anche con un Milan campione d’Italia non è certo che gli acquirenti fioccherebbero. A bloccare eventuali interessati infatti non è il blasone decaduto dei rossoneri ma il prezzo troppo elevato d’acquisto (il PSG è stato comprato per 50 milioni…) e con questa strategia volta ad incrementare ulteriormente il prezzo di vendita il problema sarebbe paradossalmente peggiorato. Berlusconi deve solo arrendersi all’evidenza che da solo non può migliorare la situazione, soprattutto con la dirigenza attuale, e che probabilmente è meglio un salto nel vuoto che l’immobilismo assoluto. Anche perché non è detto che dopo Bee ne verrà uno migliore, anzi…(cinesi permettendo of course).

Secondo me la situazione, in sintesi, è più o meno questa:

I cinesi si sono fatti avanti e hanno fatto un'offerta ma il nano ha messo delle condizioni che loro non accettano.
Bee è uno strumento per smuovere i cinesi che però restano fermi sulla loro posizione iniziale.
Quindi o il nano accetta la proposta dei cinesi o resta lui con il pelato a fare ulteriori danni.
Alla fine rimane tutto com'è a meno che qualcuno vicino al nano (Marina) non lo convinca ad accettare l'offerta.
 

Jino

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Tutti si concentrano sul venditore (Berlusconi) ma trascurano gli acquirenti. La domanda che ci dovremmo porre è la seguente: se domani mattina un ricchissimo sceicco chiamasse Berlusconi e gli offrisse un miliardo di euro per comprare il Milan e rilanciarlo a livelli altissimi con acquisti fenomenali e uno stadio meraviglioso Berlusconi accetterebbe? Io azzardo una risposta e dico che oggi, nel 2015 e con un bilancio come quello appena approvato, direbbe sì. Il problema è che uno sceicco non c’è né purtroppo si vede all’orizzonte. Gli acquirenti credibili e possibili attualmente sono due: cinesi e Mr.Bee.

Ora i cinesi sono preferibili da ogni punto di vista. Hanno patrimoni importanti, permetterebbero al Milan un’espansione commerciale senza precedenti, ci darebbe il supporto del governo cinese etc… Berlusconi li gradirebbe anche perché lo lascerebbero in cabina di comando. Solo che sebbene le intenzioni ci siano, i fatti per ora non si vedono. Il presidente cinese, il vice-presidente della camera di commercio italo-cinese (Fu), l’Apecf e lo stesso Berlusconi direttamente o indirettamente hanno chiamato in causa questa benedetta cordata di imprenditori cinesi. Si è cercato di stringere rapporti e favorire collaborazioni ma la realtà dei fatti è che i cinesi non si stanno muovendo sottotraccia, non si stanno muovendo punto. Non esiste che una società come il Milan e con un giro d’affari di 1 miliardo di euro venga venduta da un giorno all’altro senza che nessuno ne sappia niente. Ci sarebbero troppo persone coinvolte (studi legali, advisor finanziari etc…) perché nulla trapeli anche solo come rumour. Quindi evidentemente devono essere vere le voci che parlavano di imprenditori cinesi poco interessati al progetto. Al momento è così se poi qualche cosa dovesse cambiare tra qualche mese ora non si può sapere.

Dall’altra parte c’è Bee che è molto concreto, è seriamente appassionato, ha già formulato un’offerta e potrebbe partire immediatamente a gestire la società. Ma Bee ha alle spalle Doyen che non convince e potrebbe comprare il Milan con un leveraged buyout che è effettivamente molto rischioso. Berlusconi forse non vuole vendere ad un personaggio che non lo convince ed un progetto che gli sembra finanziariamente pericoloso. Quindi ora il dubbio non è se vendere o meno per questioni politiche o egocentriche ma se accettare l’offerta di Bee che ha paura possa essere un Thohir rossonero o tenere il Milan in attesa di fantomatici investitori futuri.

Nella sua testa (disturbata) forse sta pensando di investire personalmente così da rilanciare la squadra sul piano sportivo ed aspettare che Fondazione Fiera dica sì allo stadio. Così tra due anni potrebbe vendere un Milan in Champions e con uno stadio privato in costruzione e con sponsor già partecipi del progetto (vedi naming rights). Il prezzo sarebbe più alto e lui si riprenderebbe i soldi che ha messo ora. Solo che sarebbe un’operazione folle perché 50/60 milioni di euro non bastano a rilanciare la squadra e non danno certezze di arrivare terzi ed il progetto stadio in questo momento rischia seriamente di venire bocciato. Inoltre anche con un Milan campione d’Italia non è certo che gli acquirenti fioccherebbero. A bloccare eventuali interessati infatti non è il blasone decaduto dei rossoneri ma il prezzo troppo elevato d’acquisto (il PSG è stato comprato per 50 milioni…) e con questa strategia volta ad incrementare ulteriormente il prezzo di vendita il problema sarebbe paradossalmente peggiorato. Berlusconi deve solo arrendersi all’evidenza che da solo non può migliorare la situazione, soprattutto con la dirigenza attuale, e che probabilmente è meglio un salto nel vuoto che l’immobilismo assoluto. Anche perché non è detto che dopo Bee ne verrà uno migliore, anzi…(cinesi permettendo of course).

E' il mio stesso identico pensiero, che coltivo ormai da almeno un mese. I cinesi è più Berlusconi che prova a tirarli in ballo ma loro non sono tanto interessati, Bee invece è il contrario, è arrivato e concretamente ha offerto. Capisco Silvio vorrebbe vendere ai suoi amici, ma se non sono interessati ora non credo lo saranno un domani. Con questo non voglio dire vada bene vendere al primo che capita, però non si può nemmeno continuare con questa assurda politica di indebolimento.
 

Louis Gara

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Secondo me invece non va per niente sottovalutato l'aspetto psicologico di Berlusconi. Il nano è veramente psicolabile.
Quello che penso è che all'inizio aveva intenzione di vendere e poi ha cambiato idea. Presumibilmente voleva ritirarsi a godersi gli ultimi anni, poi ha cambiato idea e ha deciso di rilanciarsi. Sia politicamente (la rivoluzione liberale, il movimento dei moderati, l'erede politico) che mediaticamente. Io dico che purtroppo non molla.
Figuriamoci se poi gli pesa ripianare ogni anno... se gli pesasse avrebbe già mandato via a calci Galliani da anni
 
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