In generale, partita servita più per consolidare i concetti di gioco.
Ho visto Piatek molto più coinvolto, merito suo che si è mosso ed è venuto incontro spesso, col beneficio d'aver toccato molti più palloni.
Mi permetto di fare appunti a Giampaolo.
La fascia sinistra con Rodriguez si è confermata (come già detto tutta l'estate) un binario morto senza sbocchi. Avere un fluidificante da quella parte consente di avere una manovra meno prevedibile, allargare le maglie avversarie, dare maggiori soluzioni ai centrocampisti, una fonte alternativa di cross per le punte. Lo svizzero stazionava basso, a volte accentrato. Avrei osato Strinic o Calabria a sinistra, con Conti a destra. Si spera nel veloce recupero di Hernandez.
Castillejo titolare per tutta l'estate è inconcepibile. Va bene testare, va bene che hai poche alternative, ma in un contesto del genere personalmente avrei preferito cercare di recuperare mentalmente André Silva, uno che per lo meno è di ruolo e ha dalla sua delle doti fisiche e tecniche di tutto rispetto, rese inconsistenti da un'evidente demotivazione: il ragazzo pare senz'anima. Non è mai stato un carattere combattente, o una personalità da Milan, ma coinvolgerlo di più e coinvolgerlo meglio non l'avrebbe deprezzato così tanto e ci avrebbe dato una migliore spalla per Piatek di quanto non lo sia, ad oggi, Castillejo.
Paquetà è fantastico quando si tratta di creare calcio e smistare il pallone fronte alla porta, ma è evidente quanto sia poco incline al retropassaggio di alleggerimento, non ce l'ha proprio nel dna. Ne ha sbagliati 3 che in campionato avrebbero potuto costare caro. Vedo troppi passaggi all'indietro da parte delle mezzali, e ho la sensazione che non sia solo un'esigenza ma un vero e proprio diktat del mister, riproposto però con scolastica e a volte stucchevole insistenza. Sintomo che i meccanismi son tutt'altro che oliati e che effettivamente il lavoro da fare è ancora tanto.
Giocatori come Bonaventura e Leao, che apportano dribbling, creazione di superiorità numerica, velocità e fisicità (tutte qualità di cui questa squadra è colpevolmente in deficit), diventano imprescindibili per questa squadra. La partita di oggi, seppur amichevole, ha dimostrato come gli stessi Theo e Kessié siano giocatori con qualità essenziali.
Biglia e Suso sottoritmo, a dimostrazione di ciò che si va ripetendo da mesi: quando l'avversario alza i giri del motore, stringe le maglie e ci mette fisicità, i due spariscono perché troppo lenti e poco dinamici. Non si discutono i piedi o la classe, ma la capacità di restare in partita ad alta intensità.