Cerruti:"Milan, serve nuovo Berlusconi. Con Elliott perdi tempo".

Lineker10

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Scusami ma devo dichiararmi non concorde.

Tu (cioè, scusa, CF) parti dall'assunto che Elliott si sia trovato in questa situazione quasi a sua insaputa. A parte i complotti, che dovrebbero essere ormai quasi certezze, la pantomima col cinese affetto da corona-milan-virus andava avanti ormai da un pezzo.

Picchiamo sempre sul solito tasto, Elliott non è uno sprovveduto, né un'ente di carità. E' una organizzazione che non si fa scrupoli a battagliare con nazioni intere, adesso non venitemi a dire che si mette a investire dall'oggi al domani in un mercato come quello del calcio.

Non si va a prendere un DT come Leonardo e quasi contemporaneamente si prende un AD da un altro mondo, con visioni, questo sì, diametralmente opposte. E' stato detto e stradetto in qualsiasi lingua. Il comandamento #1 in questo tipo di organizzazione è una pianificazione chirurgica delle cose, con obiettivi e procedure ben precise e consolidate.

E' chiaro che Elliott non ha preso il Milan per passione, visto che non si fanno vedere. E se lo ha preso per investimento hanno preso un bel granchio, cosa inammissibile a certi livelli. Siccome questa ipotesi mi sembra abbastanza remota visto i personaggi, non rimane che una gestione "disinteressata", diciamo "in comodato d'uso", senza farsi troppo male e con direttive magari ricevute dai "mandanti".

Per quanto riguarda Leonardo, ha semplicemente esagerato (dal loro punto di vista). Probabilmente è partito in quarta con il cercare di risollevare il Milan in tempi brevi e con la convinzione che esistessero risorse infinite. Poi le magagne sono venute al pettine e la cosa è terminata lì. La cosa è risultata molto teatrale a causa del carattere di Leonardo, molto impulsivo e risoluto.

Per chiarire un pochino la situazione Elliott, molto nebulosa di suo, bisogna riconoscere che seppur certamente non sono degli sprovveduti di calcio ne sanno meno di zero.
Amministrare una società di calcio comporta competenze molto particolari, dunque escludo che sapessero dal primo giorno come muoversi. Come fanno tanti (inclusa la tanto lodata Suning con l'Inter), sono andati per tentativi.

Tentativi a livello di dirigenza, col duo Leonardo Maldini, e anche e soprattutto tentativi con la Uefa per ottenere un SA e sanare la nostra situazione.
Questi primi tentativi sono andati male, molto male. Da un lato Leonardo ha gonfiato i costi, già ben oltre il limite, portando la situazione ad una chiara insostenibilità. Questa insostenibilità Elliott l'ha approvata (o digerita) bene, almeno apparentemente, coprendo le perdite con un aumento di bilancio, ma la Uefa decisamente no, squalificandoci e di fatto comunicandoci a chiare lettere che non sarebbero stati e non saranno tanto concilianti con noi se non intendiamo seguire le regole.

Di fronte a questi primi tentativi falliti è cambiata la strategia e siamo passati all'austerity. La cosa strana fino ad un certo punto è che si vuol far passare Gazidis come la mente pensante di questa strategia, come se fosse lui in persona a rifiutare l'ingaggio di Guardiola e Messi per prendere Pioli e Saelemakers... inutile dire che è una visione idiota.

C'è una situazione ben precisa che sta attraversando la società Milan e che dovrà attraversare nei prossimi anni che impone una strategia ben precisa, una politica di riduzione dei costi e di austerity che non piace ai tifosi ma è inevitabile.
 
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Per chiarire un pochino la situazione Elliott, molto nebulosa di suo, bisogna riconoscere che seppur certamente non sono degli sprovveduti di calcio ne sanno meno di zero.
Amministrare una società di calcio comporta competenze molto particolari, dunque escludo che sapessero dal primo giorno come muoversi. Come fanno tanti (inclusa la tanto lodata Suning con l'Inter), sono andati per tentativi.

Tentativi a livello di dirigenza, col duo Leonardo Maldini, e anche e soprattutto tentativi con la Uefa per ottenere un SA e sanare la nostra situazione.
Questi primi tentativi sono andati male, molto male. Da un lato Leonardo ha gonfiato i costi, già ben oltre il limite, portando la situazione ad una chiara insostenibilità. Questa insostenibilità Elliott l'ha approvata (o digerita) bene, almeno apparentemente, coprendo le perdite con un aumento di bilancio, ma la Uefa decisamente no, squalificandoci e di fatto comunicandoci a chiare lettere che non sarebbero stati e non saranno tanto concilianti con noi se non intendiamo seguire le regole.

Di fronte a questi primi tentativi falliti è cambiata la strategia e siamo passati all'austerity. La cosa strana fino ad un certo punto è che si vuol far passare Gazidis come la mente pensante di questa strategia, come se fosse lui in persona a rifiutare l'ingaggio di Guardiola e Messi per prendere Pioli e Saelemakers... inutile dire che è una visione idiota.

C'è una situazione ben precisa che sta attraversando la società Milan e che dovrà attraversare nei prossimi anni che impone una strategia ben precisa, una politica di riduzione dei costi e di austerity che non piace ai tifosi ma è inevitabile.

Gazidis è giusto che stabilisca dei paletti per le spese, visto che è l'uomo più vicino alla proprietà, quel che conta è che non porti uomini suoi, non proponga giocatori e giochi alla play station dal divano di casa sua.
Deve fare il ragioniere e solo quello.
Il lato tecnico non è roba per lui.
Abbiamo x milioni da investire?? Spetta a paolo e zorro stabilire se spenderli per ibra anzichè per un altro.
 

gabri65

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Per chiarire un pochino la situazione Elliott, molto nebulosa di suo, bisogna riconoscere che seppur certamente non sono degli sprovveduti di calcio ne sanno meno di zero.
Amministrare una società di calcio comporta competenze molto particolari, dunque escludo che sapessero dal primo giorno come muoversi. Come fanno tanti (inclusa la tanto lodata Suning con l'Inter), sono andati per tentativi.

Tentativi a livello di dirigenza, col duo Leonardo Maldini, e anche e soprattutto tentativi con la Uefa per ottenere un SA e sanare la nostra situazione.
Questi primi tentativi sono andati male, molto male. Da un lato Leonardo ha gonfiato i costi, già ben oltre il limite, portando la situazione ad una chiara insostenibilità. Questa insostenibilità Elliott l'ha approvata (o digerita) bene, almeno apparentemente, coprendo le perdite con un aumento di bilancio, ma la Uefa decisamente no, squalificandoci e di fatto comunicandoci a chiare lettere che non sarebbero stati e non saranno tanto concilianti con noi se non intendiamo seguire le regole.

Di fronte a questi primi tentativi falliti è cambiata la strategia e siamo passati all'austerity. La cosa strana fino ad un certo punto è che si vuol far passare Gazidis come la mente pensante di questa strategia, come se fosse lui in persona a rifiutare l'ingaggio di Guardiola e Messi per prendere Pioli e Saelemakers... inutile dire che è una visione idiota.

C'è una situazione ben precisa che sta attraversando la società Milan e che dovrà attraversare nei prossimi anni che impone una strategia ben precisa, una politica di riduzione dei costi e di austerity che non piace ai tifosi ma è inevitabile.

Assolutamente non ho mai detto (se ti riferisci a me) che Gazidis sia la mente pensante. E' assolutamente fuori questione. Lui decide nella misura in cui chi sta sopra, chiunque esso sia, dà mandato.

Per scorciatoia retorica diciamo, credo un po' tutti, che è colpa sua se siamo in regime di austerità. Fatto sta che è stato detto in maniera ufficiale e un po' ipocrita che doveva anche lui risollevare il Milan con tanto di successi commerciali e mediaticità. Per ora si è visto poco. Concordo che non ha una posizione facile, ma se lui è il migliore AD che ci possiamo permettere, poveri noi.

Questo per quanto riguarda Gazidis.

Per la questione dell'operato di Elliott, purtroppo mi fai ripetere. Abbiamo due visioni distanti sullo spirito di fondo della presenza di questi. Voi (voi per semplicità) affermate che Elliott si sia, come dire, imbarcata nell'avventura poiché già c'era a causa del cinese, così, tanto per, quasi un esperimento.

Noi (cioè la controparte) vediamo la cosa nebulosa, questo sì, ma a livello di trama ordita nei bassifondi.

Tutta la questione Milan a partire da 4 anni in qua e oltre non è il massimo della trasparenza, e nonostante la presenza di conglomerati finanziari si vedono molte poche idee chiare, come la suddetta convivenza "ossimora" Leonardo/Gazidis.

Il chè è un controsenso, tenuto conto che farsi dare 100€ di prestito dalle banche è quasi un'impresa, e qui si vedono centinaia di M€ buttati in un club, a volte un po' così.

La corrente gestione è figlia appunto di una politica molto poco definita, con orizzonte limitato. Non si spiega l'acquisto di Ibrahimovic e contemporaneamente quello di Saelemakers. Per non parlare di Leao che sembra un aggiustamento, se non una marchetta, visto la provenienza. In tutto questo riesco ad assolvere, molto parzialmente, Maldini e Boban, perché altrimenti non saprei a che santo votarmi al Milan, forse rimane il magazziniere.

Il calcio potrà essere anche visto come un'azienda al giorno d'oggi, ma dovete essere molto più convincenti quando parlate di uno pseudobanchiere che si ritrova un'insoluto di un suo cliente, e decide quindi di rilevarne l'attività così per gioco, mettendo a repentaglio risorse finanziarie ingenti e cercando di portarne a termine la missione, suicida e sconosciuta.
 
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Assolutamente non ho mai detto (se ti riferisci a me) che Gazidis sia la mente pensante. E' assolutamente fuori questione. Lui decide nella misura in cui chi sta sopra, chiunque esso sia, dà mandato.

Per scorciatoia retorica diciamo, credo un po' tutti, che è colpa sua se siamo in regime di austerità. Fatto sta che è stato detto in maniera ufficiale e un po' ipocrita che doveva anche lui risollevare il Milan con tanto di successi commerciali e mediaticità. Per ora si è visto poco. Concordo che non ha una posizione facile, ma se lui è il migliore AD che ci possiamo permettere, poveri noi.

Questo per quanto riguarda Gazidis.

Per la questione dell'operato di Elliott, purtroppo mi fai ripetere. Abbiamo due visioni distanti sullo spirito di fondo della presenza di questi. Voi (voi per semplicità) affermate che Elliott si sia, come dire, imbarcata nell'avventura poiché già c'era a causa del cinese, così, tanto per, quasi un esperimento.

Noi (cioè la controparte) vediamo la cosa nebulosa, questo sì, ma a livello di trama ordita nei bassifondi.

Tutta la questione Milan a partire da 4 anni in qua e oltre non è il massimo della trasparenza, e nonostante la presenza di conglomerati finanziari si vedono molte poche idee chiare, come la suddetta convivenza "ossimora" Leonardo/Gazidis.

Il chè è un controsenso, tenuto conto che farsi dare 100€ di prestito dalle banche è quasi un'impresa, e qui si vedono centinaia di M€ buttati in un club, a volte un po' così.

La corrente gestione è figlia appunto di una politica molto poco definita, con orizzonte limitato. Non si spiega l'acquisto di Ibrahimovic e contemporaneamente quello di Saelemakers. Per non parlare di Leao che sembra un aggiustamento, se non una marchetta, visto la provenienza. In tutto questo riesco ad assolvere, molto parzialmente, Maldini e Boban, perché altrimenti non saprei a che santo votarmi al Milan, forse rimane il magazziniere.

Il calcio potrà essere anche visto come un'azienda al giorno d'oggi, ma dovete essere molto più convincenti quando parlate di uno pseudobanchiere che si ritrova un'insoluto di un suo cliente, e decide quindi di rilevarne l'attività così per gioco, mettendo a repentaglio risorse finanziarie ingenti e cercando di portarne a termine la missione, suicida e sconosciuta.

Dopo il 5-0 di Bergamo se la sono fatta addosso per una ipotetica retrocessione, ne sono convintissimo.

E' l' unica ragione che li ha fatti deviare dalla linea giovani.
 

Lineker10

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Gazidis è giusto che stabilisca dei paletti per le spese, visto che è l'uomo più vicino alla proprietà, quel che conta è che non porti uomini suoi, non proponga giocatori e giochi alla play station dal divano di casa sua.
Deve fare il ragioniere e solo quello.
Il lato tecnico non è roba per lui.
Abbiamo x milioni da investire?? Spetta a paolo e zorro stabilire se spenderli per ibra anzichè per un altro.

Difficile dire ma io credo proprio che sia così.

Intendo dire che certamente Gazidis non avrà detto se comprare Saelemekers o qualcun altro. Ma il punto è un altro: Gazidis non può in questo momento dire che abbiamo X soldi da spendere perchè in realtà bisogna tagliare i costi, dunque il nostro budget attuale è ZERO euro. E' così.

Dunque lui nella sua posizione è normale che sembri il poliziotto cattivo. E' il ruolo che gli tocca.

In altre parole è lui che dice vendiamo per 20 e compriamo per 10, oppure vendiamo per 10 e compriamo NESSUNO. Questo non è un parere tecnico ma in pratica lo diventa, suo malgrado.
 

gabri65

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Dopo il 5-0 di Bergamo se la sono fatta addosso per una ipotetica retrocessione, ne sono convintissimo.

E' l' unica ragione che li ha fatti deviare dalla linea giovani.

Fammi tacere. Non lo so se è meglio mettere la toppa o proseguire fino alla tabula rasa stile primi anni '80. Vedremo in futuro, meno male che sono un romantico ottimista in fondo.
 

Lineker10

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Per scorciatoia retorica diciamo, credo un po' tutti, che è colpa sua se siamo in regime di austerità. Fatto sta che è stato detto in maniera ufficiale e un po' ipocrita che doveva anche lui risollevare il Milan con tanto di successi commerciali e mediaticità. Per ora si è visto poco. Concordo che non ha una posizione facile, ma se lui è il migliore AD che ci possiamo permettere, poveri noi.

Questo per quanto riguarda Gazidis.

Per la questione dell'operato di Elliott, purtroppo mi fai ripetere. Abbiamo due visioni distanti sullo spirito di fondo della presenza di questi. Voi (voi per semplicità) affermate che Elliott si sia, come dire, imbarcata nell'avventura poiché già c'era a causa del cinese, così, tanto per, quasi un esperimento.

Noi (cioè la controparte) vediamo la cosa nebulosa, questo sì, ma a livello di trama ordita nei bassifondi.

Tutta la questione Milan a partire da 4 anni in qua e oltre non è il massimo della trasparenza, e nonostante la presenza di conglomerati finanziari si vedono molte poche idee chiare, come la suddetta convivenza "ossimora" Leonardo/Gazidis.

Il chè è un controsenso, tenuto conto che farsi dare 100€ di prestito dalle banche è quasi un'impresa, e qui si vedono centinaia di M€ buttati in un club, a volte un po' così.

La corrente gestione è figlia appunto di una politica molto poco definita, con orizzonte limitato. Non si spiega l'acquisto di Ibrahimovic e contemporaneamente quello di Saelemakers. Per non parlare di Leao che sembra un aggiustamento, se non una marchetta, visto la provenienza. In tutto questo riesco ad assolvere, molto parzialmente, Maldini e Boban, perché altrimenti non saprei a che santo votarmi al Milan, forse rimane il magazziniere.

Il calcio potrà essere anche visto come un'azienda al giorno d'oggi, ma dovete essere molto più convincenti quando parlate di uno pseudobanchiere che si ritrova un'insoluto di un suo cliente, e decide quindi di rilevarne l'attività così per gioco, mettendo a repentaglio risorse finanziarie ingenti e cercando di portarne a termine la missione, suicida e sconosciuta.

Di Gazidis io contesto principalmente il costo. Lo abbiamo pagato come il migliore in Italia e per ora i risultati commerciali sono scadenti. Per il resto, non direi che applica il volere della proprietà quanto porta avanti la politica necessaria per sopravvivere.

Perchè di questo parliamo in questi giorni, parliamo della sopravvivenza del Milan. E questa passa tramite una radicale revisione del rapporto tra Ricavi e Costi e di conseguenza dall'ottenimento del soffertissimo SA. Non si transige, questa strada la dobbiamo percorrere indipendentemente da quale sia la proprietà o l'AD.

A me francamente Gazidis non piace e non convince. Tuttavia non credo che con un altro AD le cose sarebbero sostanzialmente diverse. Dovremmo comunque passare anni duri di sudore e sangue per espiare le follie e gli errori degli ultimi dieci anni, una volta per tutte, e avere una società seria e decente che stia in piedi sulle proprie gambe.

Sulla seconda parte, penso che mi sono espresso male. Io non ritengo che Elliott si sia imbarcato nel Milan per sbaglio o in modo inconsapevole, io penso che non avessero (e forse non hanno ancora oggi) le competenze per gestire una società di calcio.

Una società di calcio e sportiva in generale differisce in modo sostanziale da una società di altri settori perchè alla fine è una palla che rotola e i successi economici dipendono da quelli sportivi, strettamente. E se Elliott è indubbio che sul piano finanziario abbia tutte le competenze per gestire ben più del Milan, sul piano strettamente sportivo penso proprio di no.

Tradotto significa che se si affidano a Leonardo e questi decide di investire per prendere Higuain, investire pure tantissimo, Elliott si fida e da l'ok. Non penso che Singer o chi per lui stia a sindacare sul lato tecnico di Higuain. Lo stesso quando Leonardo decide di investire 70 milioni per Piatek e Paqueta... cosa vuoi che ne sappia Elliott.

Su questo aspetto dico che sono andati per tentativi, che non sanno gestire una società di calcio, perchè di calcio e di sport non ne sanno nulla.

Altro aspetto è l'ambiguità nei confronti della Uefa. Secondo me sono state fatte valutazioni diverse in tempi diversi. Si è passati da un atteggiamento più positivo e spregiudicato ad uno più realista e conciliante. Tradotto, si è passati da una rosa da 250 milioni dell'anno scorso ad una di 180 milioni di quest'anno e probabilmente ad una da 120 l'anno prossimo. Questo perchè sia Elliott si sarà rotto di buttare i soldi nel Milan, può darsi, sia perchè è abbastanza chiaro che altrimenti la Uefa non ci accorderà il Settlement Agreement.
 

MarcoG

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beh ma d' altronde cosa dovrebbero dire?

I tifosi sono incaxxati perchè vorrebbero una società che la pensa diversamente, quindo cosa devono dire?

Ti faccio qualche esempio, così mi spiego meglio.
Esce fuori che la linea giovani è la prescelta (dichiarato apertamente da Gazidis un anno fa), si prende Ibra. Scoppiano le polemiche su che non si abbia progetto alcuno, perché in contrasto con quanto dichiarato. Nessuno che va in televisione per chiarire che no, l'idea è sempre stata giovani ed esperti, ma si aspettava il profilo giusto. Una fesseria, parole scontate e inutili, ma che in parte avrebbero fermato i giornalisti.

Altro esempio. Tutti parlano di una scissione societaria. Bene, ti fai una serie di bellissime foto durante una cena con Boban e Maldini in un famoso locale. Metti a tacere le voci e fai pubblicità al Milan.

Ancora. Fai un -146 a bilancio, tutti si mettono a cercare di capire il bilancio. Tu vai in televisione, chiarendo che su quello si deve lavorare, perché quello lo hai ereditato. Una falsa verità, ma che per poco attira l'attenzione su di te allontanandola dal Milan.

Conte assorbe all'inter l'attenzione mediatica, come Marotta, come Mourinho o un Nedved a caso. Se non hai qualcuno che fa da spauracchio (ora abbiamo Ibra ma non può bastare essendo un giocatore) finisce che l'ambiente resta confuso, si mette in dubbio ogni cosa, i giocatori non sentono il guinzaglio del padrone. Tutti vanno per i fatti loro.
Sottovalutare l'aspetto pubblicitario, per quanto formale, esteriore e frivolo, in questo caso costa e costa caro all'ambiente.
 

MarcoG

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Altro aspetto è l'ambiguità nei confronti della Uefa. Secondo me sono state fatte valutazioni diverse in tempi diversi. Si è passati da un atteggiamento più positivo e spregiudicato ad uno più realista e conciliante. Tradotto, si è passati da una rosa da 250 milioni dell'anno scorso ad una di 180 milioni di quest'anno e probabilmente ad una da 120 l'anno prossimo. Questo perchè sia Elliott si sarà rotto di buttare i soldi nel Milan, può darsi, sia perchè è abbastanza chiaro che altrimenti la Uefa non ci accorderà il Settlement Agreement.

Questa in realtà non è una cosa tanto atipica per loro. Lo hanno dimostrato anche con la partecipazione a Tim. Di fatto ogni tanto è come se si scordassero di far parte di qualcosa o di avere un asset che viene messo in stand by per un periodo non precisato. Spesso cambiando atteggiamento.
Non so se dipende da un'accentramento fatto dai Singer, che vogliono che passi tutto sotto il loro vaglio (e allora si spiegano queste posizioni), o se si tratta di attese strategiche, ma vi posso assicurare che anche in ambito economico spesso l'operato del fondo è coperto da una coltre di nebbia che si dirada solo con il tempo.

Unica cosa chiara, e purtroppo per me lo è da tempo, è che il Milan non è una priorità.
 
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Come riportato da Alberto Cerruti su calciomercato.com, il Milan, con Elliott, sta perdendo solo tempo. Nella migliore delle ipotesi, la squadra rossonero quest'anno arriverà quinta. Come l'anno corso. Il Milan non vince uno scudetto dal 2001 e una Champions dal 2007. Ma il problema è che non riesce nemmeno più a competere per i traguardi minimi. Il Milan è spaccato in due: da una parte Elliott e Gazidis, che avrebbe scelto Rangnick per il futuro, dall'altra Boban e Maldini. Il ricordo dei primi due anni dell'era Berlusconi fa capire quanto tempo si stia perdendo. Il Milan per rinascere ha bisogno di un nuovo Berlusconi, italiano o straniero.

Cerruti in che epoca sta vivendo? Anche l'uomo più ricco del mondo dovrebbe rispettare il FPF.

Tutte cose già dette e stradette.

Piuttosto, ci sono novità sul fronte stadio?
 

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