Articolo pieno di ovvietà, che però critica (anche se non in maniera decisa) la dirigenza, e non è una cosa così scontata. Cerruti ha sostanzialmente ragione, i nostri problemi partono da lontano e quindi non si possono risolvere un giorno: un albero che ha radici profonde non si abbatte con un colpo d’ascia, e le radici dei nostri problemi ormai sono vicine ad avere dieci anni: tanti. La cosa che più mi piace di questo articolo è il seguente passaggio:
L'anno prossimo c'è il dovere per i rossoneri di tornare a puntare in alto, i tifosi sono sempre più delusi, si stanno distaccando e comincia ad esserci un problema nel mondo calcio della Serie A perdendo un numero crescente di affezionati.
Questo closing, il più titolato al mondo ma solo sui giornali, è un gioco che piace solo a Berlusconi che continua a riscuotere milioni. Tutto questo sta danneggiando molto gravemente il Milan, e di riflesso anche il calcio italiano.
Attenzione, signori, un Milan così conciato, all’interno di una serie A sempre più noiosa fa vendere meno copie dei quotidiani (alla Gazzetta se ne sono accorti) e alla lunga rovina il “prodotto calcio” italiano. Questo è un aspetto sul quale i tifosi delle altre squadre (in particolare gli juventini, perché sono quelli che vincono) non ragionano mai, ma un grande Milan (come una grande Inter) farebbe comodo a tutti.
Bisogna anche osservare una cosa: da dopo Calciopoli, con le conseguenze di quella sballatissima inchiesta, il calcio italiano è diventato noioso, ripetitivo e sempre più povero, avvitandosi in una spirale della quale non si vede la fine, per cui spero veramente che arrivino da noi dei proprietari con i soldi, spero anche che Zhang rilanci l’Inter, perché se così fosse arriverebbero più soldi per tutti (diritti televisivi, sponsorizzazioni, ecc…) di cui l’intero movimento ha bisogno.
Ah, chiosa finale: se vinciamo non dico un campionato, ma un qualsiasi titolo (anche una coppa Italia), da qui al 2024 ci va larga.