Gabri il singolo episodio non l'ho nemmeno commentato, nè adesso nè nei post precedenti. Più che l'episodio in sé sto preferendo guardare agli effetti e alle reazioni a quell'episodio, ed è lì che vedo che qualcosa non va.
La metafora in sé mi fa pensare che certamente il tuo amico non si è comportato bene, e tu ti becchi pure il torto. Ma non capisco come sia effettivamente collegato con quanto detto da Ciora:
chi, prima di qualche ora fa, si è appellato alla legge, precisamente a quale legge si è appellato? Perché è davvero troppo evidente che nessuno o quasi, da entrambi gli schieramenti, era dalla parte della legge, ma dalla parte della propria opinione. Perciò se il responso della legge combacia con la mia idea, allora la legge è giusta, altrimenti no.
Con questo non lascio intendere che la legge non sbaglia mai. Quando ascolto Piercamillo Davigo, che parla di problemi grossi di giustizia in Italia, io gli credo eccome. Poi, mia opinione, che qualcosa non va si capisce dai soliti ovvi esempi: Berlusconi è a piede libero. A piede libero. Quindi qualcosa non va.
Poi il discorso, per me, va sempre in quelle due direzioni:
1) la realtà è davvero complessa. E va oltre il singolo episodio. C'è chi studia tutta la vita proiezioni sull'andamento demografico globale (dicono che già adesso è impossibile non arrivare a 10 miliardi) e c'è chi guarda all'unghia del dito
2) una cosa è successa. Un contenuto è stato espresso. Nessuno guarda che la stessa cosa si può dire in mille modi diversi, alcuni molti diversi. Per me queste cose sono importanti: una discussione, a parità di contenuto, può finire in pace come a coltellate.
Insomma per me le reazioni che ho visto in questi giorni sono più gravi dell'episodio in sé (che a me non ha scaldato particolarmente in nessuna delle due "direzioni"), perché riflettono tutta una realtà "sotterranea" e interiore che poi è quella che costruisce il mondo.
A guardare la gente, onestamente di dubbio spessore riflessivo (diciamo così), che dal porto ha urlato "presto ammanettatela!", "fatti scop!re dai negr1 visto che ti piacciono tanto!", tutti prenderemmo le distanze. Ma dov'è la differenza con chi ha sentenziato "pena di morte", "torture", "colpo di pistola in testa" ?
Non ho letto per intero il post di Di Battista, ma concordo con la sua idea:
quella della Sea Watch è stato un gran "bel" show. Un teatrino dove, non si capisce come, perdiamo praticamente tutti per l'ennesima volta. Cioè veramente chi ci ha guadagnato?
"Noi" italiani no.
La carne da macello africana no di certo, o qui o altrove la loro vita è segnata e senza prospettiva.
Forse qualche movimento di voti (davvero utile). Forse di soldi.
Lo sapevo che non dovevo offrirti la grappa al posto della birra, non la reggi...
Le leggi razziali furono approvate da un tizio tarchiatello e con pochi capelli che, standosene tranquillo su un vagone a Milano pronto a fuggire, aveva mandato un manipolo di criminali a prendere il potere con la violenza, una volta conquistato il potere aveva eliminato chiunque non condividesse ciò che lui faceva ecc.
A parte questo, tu ritieni giusto in generale che una persona venga privata della libertà personale sulla base di indagini ancora sommarie e con la presenza(o il dubbio circa la presenza) di cause di giustificazione che rendono la sua condotta non punibile? Se ritieni giusta la privazione della libertà in questi casi, devi essere favorevole all'applicazione di misure cautelari e viceversa.
Questo in generale, nel caso specifico, mi ripeto: noi non sappiamo nulla né degli atti processuali né di quello che succederà in futuro. La realtà processuale non sempre corrisponde con la "realtà reale" perché tutto va dimostrato. Di sicuro non corrisponde nelle prime fasi, perché gli atti di indagine non possono ancora essere complete.
Tu conosci gli atti di indagine? Io no, e quindi non posso valutare.
Può essere che non ci sia alcuna causa di giustificazione, ma in base alle indagini fino a qui condotte(quindi indagini ancora parziali) la procura non sia riuscita a portare elementi tali da poter far escludere la sussistenza di una causa di giustificazione
Così come può essere che nei prossimi giorni faccia appello e, sulla base di indagini più approfondite, riesca a portare elementi che dimostrano la non sussistenza della causa di giustificazione. In questo caso verrebbero disposti gli arresti domiciliari.
Significherebbe che il gip di ieri ha sbagliato? Può essere, ma non è una conclusione automatica, perché lui ha valutato sulla base degli atti che gli sono stati presentati e può essere che sulla base di questi lui avesse ragione.
Ma in fondo, a quanti interessa realmente analizzare la situazione? Come su tutte le questioni si sono formate le tifoserie e il rigore contro la propria squadra è sempre un furto...
Cercherò di essere breve, anche se non mi riuscirà, e di non andare OT, come abbiamo già fatto secondo nostra consuetudine.
Dunque, ragazzi, la signorina Rachele ha commesso un atto estremamente stupido. Ma non c'è nemmeno da discuterne. La signorina Rachele ha girovagato per giorni e giorni, dopodiché non ha saputo far di meglio che forzare un blocco. E' un atto grave, adesso lo si fa passare come una marachella. Non è così. Qui è stato delegittimato un intero stato e il governo, le forze dell'ordine, la giustizia, pure i migranti, non ci hanno fatto una bella figura. Ne escono tutti con le ossa rotte. La signorina Rachele è stata appoggiata da certa parte della politica, ha sfidato le forze dell'ordine con la forza cosciente di avere protezione, ed è stata ampiamente aiutata dalla celerità di certa magistratura. Ha fatto più il Golia che il Davide. Diversamente dalla leggenda, però, ha vinto Golia.
Mezza politica sinistroide si è precipitata sulla nave a protezione. Ho chiesto almeno un milione di volte perché questi, per esempio, non si sono precipitati a difendere la famiglia di quel militare morto in missione, i cui danari di risarcimento sono stati revocati, sempre dalla giustizia. Lo chiedo ma nessuno mi risponde. Volete rispondermi o no? Ah, giusto, ma quello era un servitore dello stato, uno "sfigato".
Amici, cortesemente non ci prendiamo per il cul*. La signorina Rachele E' STATA FORTEMENTE CONSIGLIATA di forzare il blocco, perché probabilmente già si sapeva come sarebbe andata a finire. La giustizia ita(g)liana ha funzionato in maniera che definirei stellare, e in men che non si dica sono state trovate scappatoie per renderla addirittura una vittima. I migranti stavano benissimo, sono stati continuamente rifocillati e curati. Nessuno è sceso in fin di vita, su una nave c'è gente che ci sta per anni. Chi si sarebbe buttato in mare l'avrebbe fatto a poche centinaia di metri dalla riva sotto gli occhi di tutti e sarebbe stato subito tratto in salvo. Ma non venitemi a raccontare le favole della buona notte, per favore.
I cittadini, a vedere quello che è successo, poi non riescono a seguirvi, non ci lamentiamo se viene meno la fiducia nel paese. I cittadini adesso si sentono autorizzati a delinquere. E diventano nervosi quando constatano che poi per risolvere una causa condominiale ci vogliono anni.
Io non voglio giustizia sommaria, ma nemmeno voglio essere preso in giro.
Poi paradossalmente, chi ne esce con le ossa rotte sono le forze dell'ordine. Già, le forze dell'ordine, che in qualità di marina e gdf hanno salvato migranti. Qui si parla di stragi in mare, ma nessuno è mai morto perché non soccorso dallo stato italiano. Quelli morti, sono morti al largo delle coste libiche. Le forze dell'ordine si sono prodigate per salvare vite umane, ed adesso vengono sbeffeggiate con l'appellativo di "sfigate". Ma veramente complimenti. Mi meraviglio di come certi post possano vedere luce e venire appoggiati.
Poi certo, vengono tirate in ballo filosofie di vita. Io mi attengo ai fatti. Ne escono tutti con le ossa rotte, tranne la signorina Rachele, che ha coronato il suo sogno di una celebrità piovuta dal nulla forzando un blocco navale.
Ah giusto, ci guadagna pure qualche schiavista che radunerà altre persone da spedire, visto che adesso si possono forzare i blocchi navali.
Una roba brutta, ma brutta forte.