Carlo Ancelotti racconta l'incredibile arrivo di Kakà

Ramza Beoulve

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Ricordo benissimo il suo arrivo... Si era parlato per tutta estate del possibile acquisto di D'Alessandro (allora considerato un fenomeno) ed al suo posto arriva questo sconosciuto con la faccia pulita, gli occhialini e peraltro con un nome imbarazzante a causa del quale gli amici gobbi e intertristi avevano già iniziato a prendere per i fondelli...

E' stata una goduria estrema vedere le loro risatine spegnersi già a partire dalle primissime partite... Grazie Ricky!

Ps: ma che fine ha fatto il fortissimo D'alessandro poi? Boh...
 

tequila D

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Premessa1: quando giocavo alla play station lui non poteva mai mancare nelle mie formazioni.
Premessa2: come giocatore a livello assoluto per me è anche più forte di Messi, mi ricordo un Brasile-Argentina coi 2 in campo che Messi a suo confronto pareva un dilettante.

Fatte queste 2 doverose premesse però mi chiedo, se Kaka avesse avuto 10 anni di meno e giocasse adesso le sue stagioni più competitive, in che squadre attuali voi lo vedreste meglio?io al Barcellona non ce lo vedo con il modo di giocare degli spagnoli, al Real Madrid nemmeno sarà perché l ho già visto giocare con CR7, al Bayern nemmeno perché i tedeschi giocano con gli esterni tipo Robben Ribery Douglas Costa Coman e non con il trequartista alla Kaka,il Manchester è sparito, il Chelsea quasi, la Juventus con Allegri in panchina forse? Oppure le squadre dai petrol dollari tipo Psg o Manchester City?
Sarà perché sono nostalgico ma con queste squadre io Kaka non me ce lo vedo.
Per me lui ed il Milan erano una cosa sola, una volta separati ci hanno rimesso entrambi. Solo al Milan me ce lo vedo. Sarà perché sono nostalgico eh non saprei di preciso neanche io....
 
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che nostalgia , che ricordi.....

una squadra mostruosa.

avevamo anche due terzini eccezionali....anche adesso alla loro veneranda eta' sarebbero meglio di quelli che abbiamo oggi.

lasciamo stare il centrocampo e l'attacco che e' meglio.

quello era il MILAN.
 
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io mi ricordo che si facevano storie sul prezzo per comprarlo..ora non mi ricordo con esattezza il prezzo ma mi pare sui 8-9 milioni..per uno che sarebbe diventato fortissimo..ora invece con nonchalamche Bertolucci e pavoletti valgono il doppio del suo valore economico..che valgono un unghia di ricardino -.-
 

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quello scatto con assist per Cafu (e conseguente gol di sheva) me lo ricorderò finchè campo.

quanto mi manca quel milan e quel fior fiore di professionisti, altro che i pagliacci che ci tocca vedere oggi :cry:
 

Eziomare

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eh si, ricordo bene la sua prima partita, mi trovavo in un milan club improvvisato, nel momento in cui Sheva fa gol mi guardo in faccia con uno dei miei compari ed esclamo: "questo e' un fenomeno", mentre l'altro bestemmia di felicita'.
Giocatore immenso, la mia versione preferita e' stata quella dei primi due anni, quando giostrava pressoche' stabilmente alle spalle di due punte di ruolo.
Non c'era schema difensivo che tenesse, dritto per dritto come una lama nel burro.
Peccato sia durato relativamente poco ad altissimi livelli, come quasi tutti i grandi brasiliani
 
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Prendo un paio di passaggi fondamentali dal libro di Carletto che mi hanno quasi commosso :

«L’estate 2003 è stata quella dello sbarco di un marziano. Un enfant prodige, nel parco giochi dei campioni d’Europa…»

Regina Brandao, psicologa ai tempi della Seleçao, quando lo incontrò per la prima volta: “Lo dissi subito ai dirigenti brasiliani che aveva qualcosa di speciale: la determinazione, l’autostima, la voglia di arrivare. Parlarci era meraviglioso, ti metteva di buon umore. A 14 anni lo convocarono nella selezione con i sedicenni. Aveva un bel carattere e nessuno se la prendeva quando Riki gli toglieva il posto: d’altronde, come fai ad arrabbiarti con uno tanto più dotato di te? ” Eh, appunto, come fai?

Carlo : " All’inizio per me stavamo parlando di un acquisto al buio, poiché non l’avevo mai visto, nemmeno in cassetta, e una punta di preoccupazione ovviamente c’era. Tutti mi dicevano la stessa cosa: “Si, ha delle potenzialità, però non è velocissimo. In italia potrebbe trovare difficoltà negli spazi stretti…” Non svelo i nomi dei miei informatori per evitare a tutti loro una brutta figura. Moggi poi da Torino iniziò a bombardare con battutine del tipo:”con quel nome lì in Italia è spacciato”, “non abbiamo voglia di Kakà”, “alla Juve siamo tutti stitici”… Era puro cabaret e mi venne un dubbio: stai a vedere che ha ragione Lucianone, e non sarebbe una novità.»

«Quando lo vidi la prima volta mi misi le mani nei capelli: occhialini, pettinatissimo, faccia da bravo ragazzo, solo non vedevo la cartella con i libri e la merendina. Oddio, abbiamo preso uno studente universitario. Benvenuto all’Erasmus.

Finalmente un bel giorno si presentò da noi per allenarsi. Prima domanda che avrei voluto fargli:’Hai avvertito papà e mamma che oggi non vai a scuola?’. Poi però è sceso in campo e… Apriti cielo. Ma apriti per davvero… Con il pallone tra i piedi era mostruoso. Uno dei giocatori più forti che abbia mai allenato.»

«Al primo contrasto si trovò di fronte Gattuso, che gli diede una spallata terrificante, ma non riuscì a rubargli il pallone. Rino la prese con estrema filosofia, allietandoci anche con un dolce pensiero, conseguente a quell’azione:”ma vaffancul!”. A modo suo stava promuovendo il suo nuovo compagno. Il quale, dopo aver tenuto il pallone, ha fatto un lancio di trenta metri, fregando anche Nesta che non riuscì a intercettarlo. “No, aspetta un attimo, c’è qualcosa che non va. Signore mio che calciatore ci hai spedito quaggiù?” Primo, secondo, quinto allenamento, sempre uguale. E ho pensato “Caro Moggi, sarà perché mangio tanto, ma a me piace Kakà!” Quando toglieva gli occhialini e infilava i mutandoni, diventava quello che non ti saresti mai aspettato: un fuoriclasse meraviglioso.»

Copyright dal libro di Carlo Ancelotti

Queste parole sono un colpo al cuore. Mamma che nostalgia,ho amato tantissimo Ricky! E poi quello squadrone... Non ce la faccio,fa troppo male.
 
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