- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 204,909
- Reaction score
- 28,058
Carbone:"Puntiamo in alto. Vogliamo tornare in Primavera 1".
Tuttosport in edicola oggi, 13 settembre, ha intervistato Angelo Carbone, responsabile del settore giovanile del Milan. Ecco le dichiarazioni:"Dieci anni fa iniziavo con l'attività di base? Son già passati 10 anni?(ride). Ho un forte senso d’appartenenza per questa società, perché ho vissuto parte dell’epopea berlusconiana. Mauro Bianchessi mi ha voluto con lui all’attività di base e ho toccato tutte le fasce della piramide. È un motivo di grande orgoglio per me ricoprire questo ruolo, anche perché oggi ho una visione completa di quello che succede nel settore giovanile. Il Vismara è la mia prima casa, ci passo 10 ore al giorno e vengo con grande piacere ed entusiasmo qui per fare il meglio in questo ruolo molto prestigioso. Quale la mission? Di certo parto da una grande base e ringrazio chi ha lavorato qui prima di me. È stato fatto un lavoro importantissimo sui concetti e le metodologie di gioco e sullo scouting. C’è bisogno di dare continuità al nostro lavoro, perché i risultati si vedono a lunga scadenza. L’obiettivo è quello di continuare a produrre calciatori che possano andare o in prima squadra o nei professionisti, coltivando il talento dei ragazzi per formarli al meglio e portarli pronti alle porte del calcio dei grandi. Bisogna fare una scelta, vincere o formare i ragazzi. Al Milan, in questi anni, non abbiamo messo come elemento prima- rio i risultati sportivi, anche se sono importanti perché fanno parte di una formazione dei ragazzi. Noi proseguiremo seguendo la nostra identità, che è quella di insegnare ai ragazzi dei principi di gioco che li facciano diventare completi. Noi abbiamo un’identità precisa e un modo di giocare che ci distingue. Un giocatore non lo formi solo con i risultati. A volte non vinci, ma sai che dietro hai dei giocatori che possono arrivare ad essere importanti. Se vuoi vincere prendi ragazzi già strutturati. Programmi specifici dedicati ai talenti? Io credo che il tale to vada messo al centro dell’attenzione, ma oggi è molto importante la gestione dei ragazzi. Vanno mantenuti degli equilibri che sono sottili e fondamentali nei gruppi, altrimenti si rischia che si creino malumori. E questo non possiamo permettercelo. Il talento va coltivato e aiutato e lo fa- remo, perché dobbiamo dare giocatori alla prima squadra. Gli obiettivi? La nostra Primavera deve tornare nel campionato Primavera 1. Lo scorso anno ci sono state delle concause che hanno portato alla retrocessione, ma quest’anno la società ha fatto un mercato importante e puntiamo a tornare dove meritiamo di stare. La vittoria nel “Mamma Cairo” è stato un bel segnale. Per le altre categorie? Vogliamo essere competitivi in tutti i campionati, seguendo la nostra identità e dando sempre il massimo. Ovviamente siamo il Milan e proveremo ad arrivare in fondo".
Tuttosport in edicola oggi, 13 settembre, ha intervistato Angelo Carbone, responsabile del settore giovanile del Milan. Ecco le dichiarazioni:"Dieci anni fa iniziavo con l'attività di base? Son già passati 10 anni?(ride). Ho un forte senso d’appartenenza per questa società, perché ho vissuto parte dell’epopea berlusconiana. Mauro Bianchessi mi ha voluto con lui all’attività di base e ho toccato tutte le fasce della piramide. È un motivo di grande orgoglio per me ricoprire questo ruolo, anche perché oggi ho una visione completa di quello che succede nel settore giovanile. Il Vismara è la mia prima casa, ci passo 10 ore al giorno e vengo con grande piacere ed entusiasmo qui per fare il meglio in questo ruolo molto prestigioso. Quale la mission? Di certo parto da una grande base e ringrazio chi ha lavorato qui prima di me. È stato fatto un lavoro importantissimo sui concetti e le metodologie di gioco e sullo scouting. C’è bisogno di dare continuità al nostro lavoro, perché i risultati si vedono a lunga scadenza. L’obiettivo è quello di continuare a produrre calciatori che possano andare o in prima squadra o nei professionisti, coltivando il talento dei ragazzi per formarli al meglio e portarli pronti alle porte del calcio dei grandi. Bisogna fare una scelta, vincere o formare i ragazzi. Al Milan, in questi anni, non abbiamo messo come elemento prima- rio i risultati sportivi, anche se sono importanti perché fanno parte di una formazione dei ragazzi. Noi proseguiremo seguendo la nostra identità, che è quella di insegnare ai ragazzi dei principi di gioco che li facciano diventare completi. Noi abbiamo un’identità precisa e un modo di giocare che ci distingue. Un giocatore non lo formi solo con i risultati. A volte non vinci, ma sai che dietro hai dei giocatori che possono arrivare ad essere importanti. Se vuoi vincere prendi ragazzi già strutturati. Programmi specifici dedicati ai talenti? Io credo che il tale to vada messo al centro dell’attenzione, ma oggi è molto importante la gestione dei ragazzi. Vanno mantenuti degli equilibri che sono sottili e fondamentali nei gruppi, altrimenti si rischia che si creino malumori. E questo non possiamo permettercelo. Il talento va coltivato e aiutato e lo fa- remo, perché dobbiamo dare giocatori alla prima squadra. Gli obiettivi? La nostra Primavera deve tornare nel campionato Primavera 1. Lo scorso anno ci sono state delle concause che hanno portato alla retrocessione, ma quest’anno la società ha fatto un mercato importante e puntiamo a tornare dove meritiamo di stare. La vittoria nel “Mamma Cairo” è stato un bel segnale. Per le altre categorie? Vogliamo essere competitivi in tutti i campionati, seguendo la nostra identità e dando sempre il massimo. Ovviamente siamo il Milan e proveremo ad arrivare in fondo".