Caos Napoli, ultrà preparano la rivolta per la sfida col Liverpool

Louis Gara ha scritto:

Non si attenuam la faida tra i tifosi del Napoli e il presidente De Laurentiis. Dopo il mercato a risparmio di quest'estate, l'acquisto del Bari da parte del patron dei partenopei e l'aumento dei prezzi fino a 35 euro dei settori poplari del San Paolo, i tifosi sono su tutte le furie.
Come riporta Sportmediaset, lo stadio, per la partita contro la Fiorentina, sarà quasi deserto: si stimano solo 20mila spettatori. Ma i problemi arriveranno dopo: gli ultrà, infatti, stanno preparando una protesta non pacifica per la partita contro il Liverpool del 3 ottobre, in modo da far squalificare il San Paolo e far sanzionare la società. Inoltre, lo stadio è stato già oggetto di diffida e quindi basterà davvero poco per la squalifica. E, con l'arrivo dei tifosi inglesi a Napoli, si temono tafferugli. La Digos è già in allerta.

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Per questo motivo ha comprato il Bari così va a giocare la.

Sarebbe il degrado, una figuraccia a livello mondiale.

Controcorrente ha scritto:

Siamo l'unico paese al mondo che critica un club perché fa utili, quasi fosse una vergogna....

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Non è affatto una vergogna ma una presa in giro per i tifosi per certi versi.
In fin dei conti parliamo di calcio e di una palla che rotola e il tifoso è normale che debba sognare altrimenti che gioco sarebbe?
Il napoli calcio ormai invece è una macchina perfetta solo nei calcoletti per generare utili , addirittura si decide se e quando uscire dalle coppe per non condizionare quello che viene riconosciuto come obiettivo primario del club( posto in champions con relativi utili).
Ma è calcio questo ?
Perchè poi il prezzo dei biglietti aumenta in modo inversamente proporzionale alle ambizioni del club?
Adl non potrà mai essere amato da una piazza che ama il calcio perchè pretende di essere lui il fuoriclasse e la primadonna mentre la gente ama chi segna e fa sognare.
L'ego smisurato di delamentis ha incrinato cosi il suo rapporto con una piazza che i primi tempi lo amava.
Il napoli è gestito a livello familiare divenendo il giochino di casa.