Campionato 2005-2006

Nordahl

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Il mio studio di questa stagione si ricollega al thread sul campionato precedente.
Non credo che gli eventi del campionato 2005-2006 siano tali (come per il 2004-2005) da gridare allo scandalo dello scudetto palesemente rubato al Milan. Tuttavia, analizzando le partite una per una mi sono accorto di come la Juventus abbia avuto aiutini più o meno costanti durante l'arco dell'intera stagione. Non si può dire lo stesso per il Milan. Il fatto comunque che questo scudetto oggi risulti assegnato ufficialmente all'unica squadra che non centrava nulla nella contesa, l'Inter, lo rende probabilmente il più ridicolo dell'intera storia del calcio in Italia.
Nel 2005-2006 il Milan aveva un'armata incredibile. Miglior attacco della serie a con 85 reti, 88 punti conquistati (solo 3 in meno della Juve), semifinale di Champions League persa con un Barcellona fortissimo che poi avrebbe vinto la coppa.
Invito i milanisti del forum a considerare il 2005-2006 una grande annata rossonera. Nonostante ci tocchi leggere la scritta "Internazionale" nell'albo d'oro.


1° GIORNATA

Juventus-Chievo 1-0. Sul finire della partita, a Pellissier viene fischiato un fuorigioco inesistente dal guardalinee Contini. Si stava involando da solo contro il portiere. Poco dopo viene leggermente spinto da un difensore della Juve e protesta platealmente. Rigore dubbio.


3° GIORNATA

Juventus-Ascoli 2-1. La Juventus passa in vantaggio con un rigore inesistente. Cross dalla sinistra di Nedved, Cristiano intercetta di testa ma la palla gli finisce involontariamente sul braccio. Per l'arbitro Tagliavento è rigore e dal dischetto Del Piero fa centro.


4° GIORNATA

Udinese-Juventus 0-1. La Juventus vince con un goal di Viera. Ma ci sono grandi proteste dei friulani che recriminano per un fallo di Cannavaro ai danni di Barreto proprio al 90', il contatto c'è, Barreto va giù e il rigore ci stava.


14° GIORNATA

Fiorentina-Juventus 1-2. Sull'1-1 (ed eravamo già nel secondo tempo) c'è un intervento molto falloso su Toni in area, sicuramente da rigore. Poco dopo segna la Juve che vince la partita. Oltre a questo, nella partita la Fiorentina aveva preso già due traverse e un palo. Juventus aiutata e fortunatissima.


16° GIORNATA


Lazio-Juventus 1-1. Sull'1-1 Berami viene colpito da una manata in area. Rigore indiscutibile negato dall’arbitro. Partita bella e combattuta ma l'errore pesa.


17° GIORNATA


Juventus-Siena 2-0. Sull'1-0 per la Juve Foglio finisce a terra dopo un contrasto con Chiellini, per De Santis tutto regolare. Al 33' ci provano due ex: tiro-cross di Paro, Tudor manca l'incornata di un soffio e la palla sfila sul fondo sfiorando il palo. Nessun cambio in una ripresa che il Siena prova subito a vivacizzare, ma è clamorosa la dormita di Bogdani che, liberato da Locatelli, a tu per tu con Abbiati, indugia troppo prima di calciare, lo ferma Chiellini, sulla respinta ancora Bogdani, ma questa volta Thuram è bravo a salvare i suoi con una provvidenziale scivolata.
La legge del calcio è spietata: goal fallito, goal subito, ci pensa Trezeguet (nono centro consecutivo) ad eseguire con la collaborazione di Mirante che, sul lancio di Camoranesi, esce malissimo, si fa anticipare da Trezeguet che con un morbido piatto destro mette dentro. Partita finita. Ma intanto il rigore del possibile 1-1 è stato completamente ignorato dall'arbitro.


23° GIORNATA


Juventus-Udinese 1-0. Una vittoria destinata a scatenare mille polemiche. La Juve vince ma non convince, batte 1-0 l'Udinese, ma dopo una prestazione grigia e con almeno tre decisioni arbitrali che fanno discutere. Si inizia al 37' del primo tempo con l'espulsione forse un po' troppo affrettata di Muntari che Dattilo ammonisce due volte in 4 minuti, si continua con l'episodio che decide la gara: al 70' Del Piero porta in vantaggio la Juve, bello il suo gol, nettamente irregolare la sua posizione. Per finire minuto 36', Vidigal salta Buffon e quando sta per mettere dentro di testa subisce una leggera spinta di Cannavaro che mette in angolo, qualche dubbio resta. Insomma la Juve vince, ma lasciando sul campo parecchi dubbi. Sfortunata l'Udinese, andata in barca soltanto dal 24' al 25' della ripresa, ma capace di tenere testa alla capolista per tutta la partita e anche in 10.


24° GIORNATA


Juventus- Parma 1-1. Scandali continui. Al 40' Dessena gela il Delle Alpi: un destro che passa sfilando accanto a tre difensori bianconeri piuttosto confusi. Al 45' Ibra si sveglia da un sonno iniziato a novembre e pareggia al volo di destro (ma forse è in fuorigioco). Guardalben salva la sua porta su destro al volo di Mutu alla fine di una grande azione bianconera. Corradi non dorme ripensando all'occasione che si è divorato quando Blasi appoggia dietro per Buffon, e l'attaccante del Parma ci arriva ma tira fuori. La Juve mette in piedi l'assedio, Del Piero prende una traversa, il Parma scricchiola. Al 44' Palanca concede un incredibile rigore che, se realizzato, avrebbe fatto discutere come e più del gol in fuorigioco di domenica scorsa. Vieira entra in area e si butta sul contatto con Grella che appena lo sfora. Ma Del Piero prende la sua seconda traversa. C'è anche tempo per le proteste del Parma per una caduta in area di Corradi ignorata dall'arbitro.


30° GIORNATA


Livorno-Juventus 1-3. Occorre dire che la terna arbitrale ha fatto di tutto per innervosire Lucarelli e soci con decisioni non sempre azzeccate. Alla fine il presidente livornese Spinelli si è molto lamentato dell'arbitraggio di Dondarini: "Quelli della Juventus sembravano di cristallo, non potevamo toccarli che fischiava contro di noi".

Classica partita che seppure priva di episodi eclatanti a favore della Juventus (nonostante sul primo goal della Juve sussista un corposo sospetto di fuorigioco) è stata gestita dall'arbitro in modo tale che alla fine i calciatori della Juventus potevano portare avanti un gioco falloso senza timore di eccessive punizioni.



32° GIORNATA


Treviso-Juventus 0-0. In questa partita errori minori ma stranamente sempre nella stessa direzione. Vascak, lanciato verso Buffon, fermato per un fuori gioco inesistente. Ha fatto indispettire i trevigiani poi una chiara simulazione di Mutu al limite dell'area senza ammonizione.



37° GIORNATA


Juventus-Palermo 2-1. E' la penultima giornata, il Milan si era pericolosamente avvicinato (solo 3 punti di distacco) ed ecco De Santis che viene in soccorso dei bianconeri. Protestano i giocatori del Palermo per un contrasto di Ibrahimovic su Barzagli sull'1-0 per la Juve. Altra protesta del Palermo al 36' quando Godeas va giù in area dopo un contatto con Kovac; per De Santis è tutto regolare.


EPISODI CONTRO IL MILAN



1° GIORNATA


Ascoli-Milan 1-1. La partita dell'acquitrino. Nonostante questo, c'erano anche due possibili rigori per il Milan nel primo tempo, sul risultato di 0-0, almeno uno dei quali nettissimo. Una mano di Cudini (rigore dubbio) e un braccio di Lauro ad interrompere un'azione da goal (rigore netto). Difficile dare giudizi sul Milan, impossibile tenere palla a terra e far valere il miglior tasso tecnico ed esercitare quel possesso palla che è una delle armi migliori della squadra di Ancelotti. Il violento nubifragio che si è abbattuto mezz'ora prima sul Del Duca ha sicuramente condizionato la partita e caricato l'Ascoli. Non per nulla Ancelotti ha cercato di far sospendere l'incontro, mentre la panchina ascolana insisteva per andare avanti. A fine partita Ancelotti ha criticato l'atteggiamento dell'arbitro sulle condizioni del campo. "De Santis? Quella palla lanciata in cielo per farla rimbalzare se la poteva anche evitare... Mi sono sentito un po' preso in giro". Il Milan aveva chiesto nel primo tempo la verifica della praticabilità e l'arbitro aveva infatti fermato il gioco: "In certe parti del campo non si poteva giocare, specie sulle fasce laterali. All'inizio per me non si poteva giocare"


12° GIORNATA


Fiorentina-Milan 3-1. Nel secondo tempo, sul risultato di 2 a 1 a favore della Fiorentina, Brocchi in mischia è caduto e ha toccato la palla col braccio sinistro, ma il mani è stato giudicato involontario, sebbene le immagini non danno ragione all'arbitro. Ma sul goal del pareggio di Gilardino non sussistono dubbi. Posizione regolare ma rete annullata per
fuorigioco inesistente dal guardalinee. Poco dopo, il 3-1 della Fiorentina. Milan derubato.


Non ci sono altri episodi particolarmente significativi per la restante parte del torneo; ormai la Juventus aveva ottenuto un margine di vantaggio sufficiente per restare tranquilli. Ma sul finire del campionato, quando il Milan si stava pericolosamente avvicinando alla Juventus, le cose cambiavano. In una partita vinta dal Milan alla 36esima giornata, sul Livorno per 2-0, quando le rete erano ancora inviolate c’era un netto fallo di mano da rigore dopo un calcio di punizione di Shevchenko, respinto a mano alzata dalla barriera. Ma ovviamente il tutto è stato ignorato dall'arbitro Racalbuto.



Di seguito ho segnalato le uniche due partite del torneo nella quali il Milan ha avuto dei vantaggi arbitrali:


AIUTI MILAN


22° GIORNATA


Milan-Sampdoria 1-1. Bella partita, Milan brutto nel primo tempo di fronte ad una Samp capace di rimontare lo svantaggio maturato per un rigore più che dubbio e, dopo l'1-1, di colpire due pali clamorosi con Volpi e Castellini. Nella ripresa, invece, ottimo Milan, Samp ordinata e brava a difendersi, anche se ha subito per lunghi tratti il gioco del Milan, sfortunato al 39' quando Seedorf ha colpito un clamoroso palo.
Al pronti via solito 4-3-1-2 per Ancelotti, in difesa spazio a Stam, in avanti è Inzaghi ad affiancare Shevchenko. Nella Samp Novellino cambia qualcosa, ma non il suo 4-4-2. In difesa Pavan al posto di Zenoni, a centrocampo spazio a Diana e Gasbarroni sulle fasce, in avanti la partita di Bazzani dura soltanto 4 minuti.
L'attaccante, perseguitato dalla sfortuna, si fa male al ginocchio destro e lascia il posto a Kutuzov che affianca Flachi. Il Milan sembra in palla, Pirlo cerca e trova Inzaghi che spaventa subito Antonioli. Poi all'11' l'episodio che dà una prima svolta al match: Volpi salta su Inzaghi che finisce a terra, per De Santis è rigore e a poco servono le proteste di Novellino e dei suoi giocatori.
Sul dischetto va Shevchenko che non sbaglia. La Samp non si scompone, Volpi trasforma l'amarezza per il rigore procurato in rabbia positiva, ben protetto da Palombo si impossessa del centrocampo e comincia a far girare la squadra come sa
Sulle fasce Diana e Gasbarroni "pungono", mentre Flachi e Kutuzov non danno punti di riferimento a Nesta e Kaladze. Il Milan cerca di prendere aria con le ripartenze di Serginho (bella la combinazione con Seedorf 26'), ma è la Samp a fare la partita: Gasbarroni, Diana e Kutuzov ci provano senza fortuna, poi al 32' Gasbarroni reclama per un fallo da rigore di Gattuso, per De Santis è il doriano a commettere fallo e a meritarsi persino il giallo.
Al 36' Gasbarroni si vendica e la Samp pareggia: il destro dell'ex palermitano
non sembra irresistibile, netta l'incertezza di Dida che rimane immobile e impotente sul destro dell'ala ligure. L'1-1 non scuote il Diavolo e carica ancor di più una Samp che in due minuti colpisce due clamorosi pali: il primo al 41' con una splendida punizione di Volpi, il secondo al 42' con un colpo di testa di Castellini. Nel finale, al 45', ancora Castellini sfiora l'1-2.
Si va negli spogliatoi sull'1-1, brutto Milan, bella Samp. Nella ripresa, almeno inizialmente, nessun cambio e ritmi decisamente più bassi. La Samp dà l'impressione di voler controllare la partita e commette l'errore di concedere qualche metro di troppo al Milan che va crescendo sempre di più, soprattutto dopo l'ingresso di Gilardino per Inzaghi.
Dal 20' al 30' quello del Milan è un vero e proprio assedio, Stam e Serginho dominano sulle fasce e mettono in mezzo tanti palloni, Antonioli è bravissimo su Shevchenko (in un paio di occasioni) e su Kakà, oltre che fortunato sul colpo di testa Gilardino di poco alto. La Samp, però, non rimane a guardare e anche per allentare la pressione prova qualche sortita offensiva con Flachi e Kutuzov, nulla di particolare, ma almeno la difesa può rifiatare.
Novellino toglie Gasbarroni e inserisce Zenoni, la Samp si chiude, Ancelotti risponde inserendo Cafu al posto di uno spento Gattuso. Il Milan sembra più fresco e continua a spingere, al 39' Seedorf lascia partire un gran destro, Antonioli nulla può, ma la palla si stampa sul palo. E' l'ultima occasione della partita.



26° GIORNATA


Milan-Cagliari 1-0. Il rigore di Gilardino con cui il Milan vince la partita è molto dubbio. A San Siro il Cagliari punta in primo luogo a non far giocare l'avversario e si affaccia in avanti sporadicamente, soprattutto nella ripresa. Buona la disposizione in campo dei rossoblu: Sonetti cerca di inaridire le fonti del gioco rossonero, mettendo Esposito sulle piste di Serginho, che non può imperversare sulla sinistra, e Conticchio alle costole di Kakà, motore del gioco milanista. Ma il brasiliano ha ugualmente notevoli spunti e Stam sulla destra è a volte travolgente.
Dopo un quarto d'ora in cui sembra in difficoltà, il Milan ingrana le marce alte: Vogel (non eccezionale, stavolta) al 22' dà in verticale a Inzaghi che è abile a girarsi verso la porta di Chimenti; Bega e Ferri ostacolano Superpippo, ma non in maniera evidentissima. L'attaccante cade e Morganti indica il dischetto: Gilardino batte forte e basso, Chimenti non può nulla.
Il portiere del Cagliari è comunque decisivo: devia una bella punizione di Serginho ed è strepitoso su un tiro di Kakà volando sulla sinistra al 33'. Quattro minuti dopo Inzaghi, messo davanti a Chimenti da Kakà, dal dischetto manda alto. Dopo il gol di Gilardino, il Milan è in ogni caso più incisivo, ma nel primo tempo non riesce a chiudere la partita.
Nella ripresa il Milan continua ad attaccare, ma il Cagliari ha qualche spunto offensivo pericoloso, senza tuttavia arrivare al tiro. I rossoneri invece arrivano pericolosamente nei pressi di Chimenti, costretto a salvare su tiro di Seedorf al 38'. Senza quel rigore a favore il Milan avrebbe pareggiato la partita.
 

tifoso evorutto

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Mi sai anche dire in occasione di quali partite Meani abbia chiamato gli arbitri? :fuma:
 

Nordahl

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Ah non lo so, ma neanche quelle di Moggi..
Chiamata o non chiamata, questo è quanto è avvenuto sul campo...
 
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