A me dispiace anzitutto che ci siano persone così disperate da pagare in maniera salata un passaggio a bordo di un peschereccio dismesso col rischio di morire. La tragedia è una conseguenza di questo.
Però non posso non sottolineare:
la retorica di:"Siamo stati un paese di emigranti" dal mio punto di vista appare stucchevole. Nel senso che, è vero che lo siamo stati, ma dobbiamo anche ricordarci come siamo stati trattati. Quando andavamo all'estero ci trattavano, spesso, come appestati. A volte ci mandavano indietro. Purtroppo i "respingimenti" sono nell'ordine delle cose. Non è che ci si debba sentire in colpa perchè una barca affonda (ci deve dispiacere, è ovvio), la colpa è di chi ha imbarcato quelle persone.
A Ellis Island è pieno di storie di italiani respinti al confine. Fa male, ma non è possibile accogliere tutti. Anche perchè l'Italia è una nazione sovrapopolata, oltre al fatto che è in profonda crisi.