Questa è la versione definitiva del Giannino portato all'ennesima potenza.
Per chiarire meglio:
- Cessioni obbligate con tanto di appoggio totale da parte della tifoseria già bella festante per l'esclusione dalle coppe, cessioni che in questo caso vorrebbero dire ridimensionamento totale (sulla carta). Sottolineo tifoseria festante, come piaceva al Gallo. Contenti del niente, contenti di una vittoria dopo 30 sconfitte.
- Abbiamo il secondo monte ingaggi ma la rosa è da sesto posto, i giocatori, scarsi e mediocri, sono contenti di essere al Milan perché il Milan è una famigghia, anche senza coppe e senza poter competere rimarrebbero tutti (da buoni scarsoni). Il secondo monte ingaggi sta lì a certificare la malafede di chi ha operato negli anni e l'inadeguatezza di chi ha investito male e di chi ha usato il Milan solo per popolarità (Mirabellis, Galliani, Gino Lollobrigiduso, i completi neofiti del calcio "Gli Elliotts" giusto per specularci (ridicolo se ci pensiamo) e poi il romanticone presidente classe 36 che lo ha usato per altri interessi rendendolo innocuo al momento della cessione, cessione che si è divisa tra cinesi fake e speculatori con fake progetto di crescita).
-Sul mercato non entra nessuno se non esce qualcuno, si cede ma si compra per meno, via alle operazioni minori, obbligati a far prestiti onerosi, a far le mignotte del mercato, a chiedere cessi in prestito e chissà chi arriverà per "far numero".
I sogni del mercato sono giocatori richiesti dal Bologna o simili.
- Le coppe europee sono solo una perdita di tempo, in una situazione di non crescita (sotto tutti i punti di vista) siamo fermi, ogni anno che passa tra prestiti, esclusioni, sentenze che ci mazzuolano per i trienni passati noi torniamo indietro, le altre vanno avanti e noi indietro, l'Atalanta bergamasca in Champions e noi esclusi dall'EL.
E il colmo più grande è vedere un team dirigenziale in assetto " da Champions" con costi altissimi dirigere un team che è tracollato definitivamente.