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Leonardo Bonucci, intervistato dal Corriere dello Sport in edicola oggi 10 ottobre, è tornato a parlare anche di Milan. Ecco le dichiarazioni, con tanto di frecciate:"Nella Juventus ci sono rigore e serietà, il mio sogno è di poterla allenare in futuro. Il Milan? Decisione difficile presa in un momento di rabbia, adesso ho capito che l'istinto ci può fare scelte sbagliate. Qui è come una famiglia, sono stato accolto come se non me ne fossi mai andato: ti fanno sentire tutti a casa. E c'è una mentalità con la quale si punta tutti verso lo stesso obiettivo".
E' l'uomo delle parole vuote e delle frasi stucchevoli, ad opportunistico uso e consumo.
L'errore vero lo fece Mirabelli (su imbeccata di Montella e procuratore, lo stesso del difensore) e fu quello decisivo per tutta una serie di altri errori. 40 milioni per un centrale di difesa non previsto, costrizione al cambio modulo (poi improvvisato e mai provato dal tecnico), mancati colpi in attacco (esterno su tutti), acquisto affrettato dell'altro preferito dall'aeroplanino, Kalinic. E infine, la fascia di capitano al primo arrivato, il signore dell'aria fritta e padrone del marketing social. Uno così è più falso delle banconote al monopoli, persino il carisma è stato costruito.
Non ero contento del suo arrivo, e sono stato felice del suo sbolognamento.