Ecco l'intervista della Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 15 agosto, a Leonardo Bonucci. Le parole del capitano rossonero:"Mi ha fatto un pò strano vedere la Juve in tv, ma ormai è il passato. Il mio presente e futuro si chiama Milan. Credevo che nei miei confronti ci sarebbe stato scetticismo, invece questo entusiasmo mi spinge a dare ancora di più. Non vedo l'ora di debuttare a San Siro, che è la storia. Ho un pò di agitazione. Il giorno del preliminare, anche se non giocavo, mi sono emozionato. La fascia? E' una responsabilità importante. Darò tutto me stesso per difendere questa maglia. Mi aspettavo la fascia? Sinceramente no. Ma l'importante è che ci sia un gruppo trainante. Nello spogliatoio ci sono belle persone, sono contento. E mi piace anche lo spirito di sacrifico dei sudamericani. Montolivo? Ho parlato con lui della questione fin dal primo giorno ma la decisione è stata condivisa da tutti. L'intenzione è quella di fare squadra. Conta il bene comune, non il capitano. Io posso mettere a disposizione carisma ed esperienza ma è la squadra che ti fa diventare leader. Il Milan merita di tornare in alto, è questo che la società ci ha chiesto. Allegri ha detto che sarei diventato capitano? Come detto, la Juve è il passato e per me ora conta solo il Milan. Ringrazio la Juve per quello che mi ha dato ma quando fai delle scelte di prendi le responsabilità e le conseguenze. Allegri e la Juve hanno fatto scelte ben preciso ed io ho fatto di conseguenza. Il divorzio è stata una scelta condivisa quindi non tutta farina del mio sacco. Tutto parte da Oporto ma c'erano già stato degli episodi. Allegri in nazionale? Se così deve essere, sarà. Siamo tutti professionisti. Pirlo? Spero di fare ciò che ha fatto lui, col percorso inverso. Perchè ho scelto il Milan? Perchè aveva il progetto più ambizioso. Io vivo di sfide e Fassone e Mirabelli mi hanno fatto sentire importante e mi volevano. Ecco perchè la trattativa è durata 48 ore. Non è stata una questione di soldi, avevo offerte dall'estero, più alte. Al Milan voglio arrivare ancora più in alto rispetto alla Juve. Nell'arco di quattro anni spero di vincere la Champions. Voglio vincere tutto. Qui ho avuto l'impressione di sentirmi a casa fin da subito. Sono carico e più affamato che mai. Il mio obiettivo è far sì che il Milan torni nell'Olimpo del calcio mondiale. Sono qui per vincere. Scudetto? La Juve resta favorita poi c'è il Napoli. Ora siamo un gradino sotto insieme a Roma e Inter ma non dobbiamo porci limiti. Se arrivassero Belotti e Aubameyang? Belotti è uno che trascina e che lavora tanto. Non so chi arriverà ma chi lo farà dovrà mettersi a disposizione nelle due fasi. Una punta di alto livello ti facilita in tante cose. Sarebbe la chiusura perfetta del mercato. Qui mi ci vedo a lungo. Montella? In lui vedo voglia di migliorarsi e trasmettere voglia di vincere. E' intelligente ed ha un futuro da grande allenatore. Spero di poter vincere tanto con lui. La sua idea di calcio è molto buona e non avevo mai visto nessuno impostare così il gioco con una difesa a quattro. Difesa a tre o quattro? Per me è uguale. Anzi, a tre c'è più campo da difendere. Mi sono ritrovato tante volte uno contro uno. Mi vedo allenatore. Ci penso già da 4-5 anni. Mi vedo come Conte. Gioco ancora 6-7 anni e poi alleno".