Casnop
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Galliani certamente lotterà per mantenere determinate posizioni di potere all'interno del Milan, ma sa benissimo che la sua reputazione di costruttore dei grandi Milan del passato è dipesa, oltre che da budget molto diversi da quelli attuali, anche dalla collaborazione tecnica di uomini di grande cultura calcistica come Braida e Leonardo, che hanno saputo affiancarlo con consigli, suggerimenti ed indicazioni che ha saputo utilizzare al meglio per affondare poi i colpi sul mercato. Anzi, la solitudine professionale di questa epoca deve considerarsi un'autentica anomalia nel suo percorso professionale al Milan. C'è da chiedersi piuttosto se sia Sabatini ad accettare una coabitazione con un interlocutore pesante come Galliani, considerate le sue note caratteriali di uomo schivo ed abituato ad agire in solitario e con relativa indipendenza di giudizio e scelte. Ecco perché mi sembra immaginabile che Sabatini venga a sostituire Galliani nelle deleghe di mercato piuttosto che affiancarlo, e questo può essere concepito semplicemente in un'ottica complessiva di rivoluzione nella governance societaria, non prevedibile a scenari per ora prematuri di cambio di proprietà.Sabatini accetterebbe di fare il bastone di Galliani? Di non poter decidere autonomamente di far venire Tizio, piuttosto che Caio? La vedo difficile. A meno che, appunto, non vengano sottratti altri poteri al condom.
Ad esempio dando la possibilità a Mormont di lavorare autonomamente in alcune aree geografiche (sia in entrata che in uscita). Ma dubito che Galliani, dopo aver rinunciato alle deleghe commerciali, accetti di ingoiare anche questo rospo.