Ma che c'entra il gioco? Il gioco è metro di paragone del nulla. Se lo fosse, Zeman avrebbe allenato tutti i più grandi club del mondo. Donadoni è allenatore da provincia. Lo dicono il suo curriculum e background.
Zeman, ai tempi, ha avuto la possibilità di allenare ottime squadre (non grandi ma ottime sì).
Donadoni, per ora, questa possibilità non l'ha avuto, almeno a livello di club.
Detto questo non vedo similitudini fra Zeman e Donadoni a livello tattico, quest'ultimo non ha un solo sistema di gioco ed è piuttosto duttile nel modellare il modulo ai giocatori a disposizione, mantenendo un certo equilibrio. Per questo mi sento, in piccolo, di paragonarlo ad un Ancelotti.
Se uno prova ad imporre, pur con un Parma fallito che perde giocatori di settimana in settimana, un proprio gioco per me è l'opposto di un simbolo di mediocrità.
Possiamo però dire che sarebbe un simbolo della mediocrità del Milan che continua, cioè scegliendo lui il Milan certificherebbe che avremo ancora un budget a zero euro, intesa in questo senso sono d'accordo.