Berlusconi: "Voglio cedere il Milan in mani italiane e sicure".VIDEO

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martinmilan

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A me pare tutto abbastanza chiaro.Quell'uomo ha grossi problemi.
Ha 80 anni e un ego smisurato pompato dai media che lo porta a voler sorprendere sempre e a sentirsi uno stratega della comunicazione.In realtà quel video è deleterio sotto tutti i punti di vista,probabilmente lo ha fatto anche ad insaputa dei figli.L'unica sua funzione probabilmente è quella di tenersi qualche elettore orgoglioso del made in Italy,ma per farlo sta rischiando di far saltare una trattativa che dura da mesi.... poteva starsene zitto e faceva meno danni....ma la malattia del protagonismo è schiavizzante.
 

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CorSport (Furio Fedele): malgrado il video di ieri sera, da ambienti vicini alla Fininvest, si puntualizza che sotto traccia si continua a lavorare anche e soprattutto sul fronte straniero.

GdS (Pasotto): "Preferibilmente in mani italiane". Questa frase, pur non volendo interpretarla come una chiusura totale nei confronti della cordata cinese, fa nascere una serie di interrogativi. Ci sono eventuali acquirenti italiani in grado di pagare circa 700/800 milioni per il Milan? Ci può addirittura essere qualche trattativa segreta e già avanzata? Quanto saranno infastiditi gli investitori cinesi dopo queste frasi di Berlusconi? A quest’ultima domanda si può rispondere subito: sono molto infastiditi, e infastiditi è un eufemismo. Da fonti vicine alla Galatioto Sports Partner, ovvero l’advisor del consorzio cinese, filtra grande sorpresa e una certa frustrazione per le parole di Berlusconi e per come sta venendo gestita la trattativa. In pratica la controparte non riesce a capire a che gioco voglia giocare il presidente rossonero, nell’ambito di quello che da sponda cino-americana viene considerato un piano economico molto solido, con acquirenti altrettanto solidi e soprattutto noti a Fininvest. Anche perché – fanno notare – Sal Galatioto, che in carriera ha curato tantissime cessioni/acquisizioni di alto livello, non rischierebbe la reputazione affiancando investitori poco solidi.
Tutto questo non significa comunque che la trattativa sia saltata per aria. Almeno, non ancora.

Questi sono giorni fitti di contatti, sebbene alla luce delle dichiarazioni di Berlusconi e della reazione cino-americana, i punti di domanda siano diventati enormi. Sul tavolo c’è sempre la questione del dossier che dovrà contenere le garanzie bancarie degli investitori cinesi e ciò che continua a filtrare è uno scenario di attesa unito a una parola ricorrente: cautela. Estrema cautela perché il faldone, una volta completato, finirà sulla scrivania di Berlusconi, che deciderà se dargli seguito dando il via libera a un’esclusiva – non vincolante – con i cinesi per un mese. Di certo c’è che il Cda di Fininvest fino a ieri sera non era stato convocato. Al momento si può ipotizzare che Silvio non voglia abbandonare la scena da perdente, magari con un Milan fuori dalle coppe per il terzo anno consecutivo. E può darsi che sia più combattuto di quanto si pensi sulla cessione del club: la ragione, probabilmente, gli suggerisce di vendere, il cuore di tenere la società.

Repubblica (Currò): "Vorrei vendere agli italiani"... ma si stringe con i cinesi. Con un malinconico video su FB, la voce un po' strascicata, il patron rossonero ha ammesso la fine di un epoca, confermando di voler cedere alla cordata cinese ma correggendo in extremis il tiro affermando di preferire le mani italiane. Ma in verità l’accenno ai possibili soci italiani sembra quasi l’alibi definitivo per la cessione ai cinesi, guidati dall’immobiliare Evergrande e da Jack Ma, il fondatore del colosso dell’e-commerce Alibaba, che partecipa all’operazione a titolo personale. Si stanno limando i dettagli: una delegazione del consulente della cordata, l’italo-americano Salvatore Galatioto, ha incontrato gli uomini di Fininvest in preparazione al Cda della holding della famiglia Berlusconi, previsto per i primi giorni della prossima settimana: verrà dato il via libera alla trattativa in esclusiva che – entro un mese - porterà la maggioranza ai nuovi soci. La valutazione complessiva del club rimane decisamente alta: oltre 500 milioni, più i debiti (330 milioni).
Un ripensamento è possibile. Ma il popolo milanista non pare augurarselo, come emerge dalla maggioranza dei commenti immediati (2700 soltanto nella prima ora) al videomessaggio, che è apparso piuttosto malinconico (vedi la sua immagine con la maglia del Milan) e per certi versi lugubre.

CorSera (Ravelli): Berlusconi annuncia di voler cedere ma di preferire un italiano. Nessun riferimento alla cordata cinese che da oltre un anno (dai tempi in cui spopolava mr Bee Taechaubol) sta trattando con Fininvest e che vorrebbe acquisire il 70% delle quote del Milan. Anzi quel riferimento inaspettato alle «mani italiane». Dal momento che non si conoscono offerte di imprenditori italiani, quello di Berlusconi sembra un auspicio generico, che a ora non trova appigli con la realtà e che in teoria non dovrebbe influire sulla firma della trattativa in esclusiva con i cinesi (comunque non vincolante).
Ufficialmente, dunque, non cambia nulla.
Gli uomini Fininvest stanno predisponendo il famoso dossier sull’offerta da presentare a Berlusconi (ed è su questo che il presidente baserà la sua decisione) e cercano di raccogliere maggiori informazioni sulla composizione e sulle garanzie finanziarie della cordata cinese. Che però comincia a spazientirsi, convinta com’è di aver già abbondantemente fornito tutti i chiarimenti sull’identità dei potenziali compratori e di aver già fatto pervenire, attraverso gli advisor, tutte le prove della loro assoluta solidità finanziaria. Insomma, Fininvest e Berlusconi — è questo il senso dei ragionamenti «cinesi» — sanno benissimo chi siamo e che abbiamo i soldi; se ancora si sollevano tutti questi dubbi forse non c’è la volontà di vendere. Anche la pseudo apertura agli italiani non è stata apprezzata. Il che non significa che la trattativa registrerà per forza una frenata: la controparte è conscia del fatto che Berlusconi deve parlare ai tifosi e anche agli elettori. Però l’umore al tavolo non sarà dei migliori e l’esito a questo punto ancora più imprevedibile.


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Toby rosso nero

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Era lui stesso da un anno a parlare dei grandi mercati asiatici e come fosse indispensabile trovari aiuti finanziari da partnership commerciali con questi colossi.
Ora improvvisamente non vanno più bene e servono gli italiani?

Demenza senile, nulla di più.
 
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Non intervengo spesso, ma leggo praticamente tutto.

Ma fatemi una cortesia, decidetevi, o Berlusconi è malato nel cervello, demenza senile ecc... oppure smettetela di star li a guardare quanta pausa fa fra una parola e l' altra, dove accentua un termine, cosa dice analizzando ogni parola ecc...

Se è in stato di demenza senile lo è sempre, non solo quando ci fa comodo. no?

Ergo non crediamoci/fidiamoci o non crediamoci/non fidiamoci di quello che dice a nostro piacimento.
 

robs91

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Per me il video di ieri ha messo la parola fine a qualsiasi ipotesi di cessione aldilà di quello che raccontano i giornali.
 
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martinmilan

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Era lui stesso da un anno a parlare dei grandi mercati asiatici e come fosse indispensabile trovari aiuti finanziari da partnership commerciali con questi colossi.
Ora improvvisamente non vanno più bene e servono gli italiani?

Demenza senile, nulla di più.
L'anno scorso era una farsa visto che i soldi erano i suoi che ritornavano..quest'anno è tutto vero e in campagna elettorale deve allontanare le voci cinesi il più possibile.
 
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Lo dicevo io che vi fate solo del male a seguire per filo e per segno la trattativa.

È un video messaggio delirante che sembra uscito da una puntata degli Sgommati :
Gli-Sgommati-Berlusconi.jpg
, con lui che esibisce con orgoglio un fotomontaggio che lo ritrae mentre fa il cosplay di De Sciglio.

Ma poi, avete visto la sua pagina Facebook? Il 23 aprile ha pubblicato un post in cui sosteneva Bertolaso, dopo 5 giorni ha cambiato idea e ha dato il suo endorsement a Marchini.
 

Jino

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Come dico da mesi, conosco la bestia ecco perchè non mi sono mai illuso, sono tranquillissimo.
 
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