Secondo me Xi Jinping vorrebbe davvero che un imprenditore cinese acquistasse il Milan non solo per una questione d'immagine e prestigio ma anche per poter sfruttare in Cina il brand del Milan (parchi divertimento, ristoranti, merchandising, tour sportivi etc...). Solo che a quanto pare fatica a trovare imprenditori realmente interessati e disposti a mettere la liquidità necessaria (vedi riferimento di Maroni?). La smentita secca di Zong di qualche settimana fa sembra dimostrarlo. Dall'altra parte c'è Bee che sicuramente è appassionato di calcio e molto interessato ma propone un "leveraged buy-out" dai contorni inquietanti e dal futuro incerto. Vi consiglio di leggere la storia dell'acquisizione del Liverpool da parte degli americani George Gillet e Tom Hicks nel 2007. Vi sorprenderà notare come sia tremendamente simile alla nostra situazione e come l'offerta e le dichiarazioni di Bee ricordino da vicino quelle degli americani...E no, non è una storia a lieto fine.
Quindi ha ragione Forchielli nell'affermare che con Bee si fa presto ma ciò non toglie che l'operazione sollevi dei dubbi. L'indecisione di Berlusconi credo si riferisca a questo contesto. Lui e Xi Jinping tifano fortemente per un Milan in mano ad imprenditori cinesi che acquisterebbero il Milan senza indebitarlo e potrebbero subito permettere un mercato di livello. Il problema è che non facile trovare la cordata disposta a farlo (ecco secondo me il riferimento ai tempi lunghi). Qualora ai primi di giugno la situazione non fosse cambiata Berlusconi dovrebbe decidere tra vendere subito, ma con rischio,a Bee per tentare un rilancio immediato o sopportare un'altra stagione fallimentare nella speranza che nei mesi successivi si trovino gli imprenditori cinesi disposti a mettere in pratica il progetto del Presidente Xi Jinping. Ma se a giugno non si trovano imprenditori disposti ad investire, perchè si dovrebbero trovare a dicembre? Insomma non vorrei mai difendere Berlusconi ma non è detto che sia colpa sua questo clima di indecisione. Anche perchè quelli che ora invocano la cessione ad ogni costo sarebbero i primi ad imbracciare forconi e fucili per cercarlo qualora vendesse ad una proprietà scellerata.