mefisto94
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Purtroppo è esattamente così che stanno le cose, e non parlo di Grecia, ma dell'evidente incompatibilità tra la nostra Costituzione e l'attuale modello istituzionale europeo, della dittatura globale del pensiero neoclassico, della distruzione degli Stati nazionali e dei welfare cagionata dalla terza globalizzazione. Sono tutte cose su cui esistono studi di gente ben più qualificata di me, compresi quelli sulla c.d "espertocrazia", termine da me non inventato, designante quel modello di governance in cui si affida agli "esperti" la gestione di determinate politiche (esempio massimo l'UE), sul presupposto che siano dei tecnici qualificati a farlo, quando in realtà sono dei politici mascherati che comunque applicano scelte politiche. Così facendo si annienta l'essenza del pensiero liberal-democratico post montesquieiano (la sovranità appartiene al POPOLO). Cito a tal proposito una frase del Prof. Luciano Gallino:"Ma i tecnici non sono solo quelli che insegnano alla Bocconi. Esistono tecnici molto autorevoli che dicono cose di segno opposto. E poi non esistono governi tecnici. Al massimo esistono governi dove i tecnici prendono decisioni politiche. Si può ragionevolmente definire “tecnico ” un ministro con competenze specifiche, come un medico che diventa ministro della Sanità, però poi le decisioni che si prendono sono sempre squisitamente politiche. Aumentare o diminuire le tasse universitarie, privilegiare le linee ferroviarie ad alta velocità a scapito dei treni regionali dei pendolari: cos’è se non politica? "
Vabbè, quello che dice Gallino è una considerazione doverosa ma abbastanza ovvia, la perfetta neutralità della scienza non esiste manco nella fisica particellare, credo.
Sul resto, cioè la prima parte, sono d'accordo, la costituzione nei suoi principi cozza terribilmente con il sistema socio-economico attuale.