Berlusconi pensa al ribaltone in panchina

Sostituire subito Allegri?

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Milangirl

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1) La squadra non è adesso, né tanto meno più in là che deve trovare equilibrio.
2) Ancelotti sarebbe la peggior sciagura che ci possa mai capitare.
sulla tua prima affermazione posso anche darti ragione, anche se per esempio anche l'inter ha avuto diversi cambiamenti in squadra e ancora sono altalenanti nelle loro prestazioni (da sottolineare il fatto che almeno hanno fatto piu' punti di noi :D)...ma su Ancelotti non mi trovi d'accordo :)
 

Splendidi Incisivi

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sulla tua prima affermazione posso anche darti ragione, anche se per esempio anche l'inter ha avuto diversi cambiamenti in squadra e ancora sono altalenanti nelle loro prestazioni (da sottolineare il fatto che almeno hanno fatto piu' punti di noi :D)...ma su Ancelotti non mi trovi d'accordo :)
Ancelotti è uno yes man, dalle idee calcistiche ormai stantie, farebbe troppo comodo alla società e finirebbe per affossarci più di quanto stia facendo Allegri.
La situazione dell'Inter è diversa, almeno da un punto di vista ambientale non sono una polveriera, per quanto siano scarsi.
 

Blu71

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Oddo a sorpresa: "Assurdo mettere in discussione Allegri, Inzaghi è spinto dai mass media e non ha la personalità per allenare"

22.09.2012 22.00 di Antonio Vitiello per milannews.it
Sull'ormai famosa lite tra Allegri e Inzaghi è intervenuto anche l'ex rossonero Massimo Oddo, che ha vissuto per tre anni lo spogliatoio milanista insieme all'attuale mister degli Allievi del Milan. Il terzino abruzzese parla in termini molto decisi e dichiara: “Inzaghi risulta essere ingombrate per Allegri perchè è spinto in questi giorni dai mass media che fanno un pò l'essenza di questo calcio - afferma Oddo alla trasmissione radiofonica “A tempo di Sport” su Radio24 -. Se i mass media spingono tutti per Inzaghi è ovvio che vada così. Pippo non ha un carattere così forte da poter allenare in prima squadra, sono i media che lo spingono. Ci si aspettava questo momento difficile, siamo all'inizio del campionato sono state giocate solo tre partite e credo che sia assurdo mettere in discussione un allenatore come Allegri che ha vinto al primo anno al Milan, ha fatto bene l'anno scorso e per un pizzico non ha vinto il secondo scudetto”.

Fonte: tuttomercatoweb
 

Blu71

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Zaccheroni: ''Cambiare allenatore non sarebbe la mossa giusta. La soluzione è compattarsi''

22.09.2012 22.00 di Riccardo Casali per milannews.it
Fonte:Gazzetta dello Sport Alberto Zaccheroni è uno dei tre tecnici esonerati dal duo Berlusconi-Galliani in 27 anni di presidenza. Uno ogni 9 anni di media. Chi dunque meglio di Zac può spiegare se Udine rappresenti una sorta di ultima spiaggia per il tecnico rossonero Max Allegri? Ecco lo Zac, affidato alle colonne della Gazzetta dello Sport: ''Cambiare allenatore adesso non sarebbe la mossa giusta. Galliani ha esperienza da vendere, sa bene quello che bisogna fare in queste situazioni: l’unica soluzione è compattarsi e cercare di raddrizzare la barca. Poi però tutto dipende dai risultati: se non arrivano difficilmente riesci a salvarti. Nel calcio siamo tutti in balia delle vittorie''

Fonte: tuttomercatoweb
 

Blu71

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Oggi si decide il futuro di Allegri: individuato il possibile sostituto. Lite al Vismara, quanti dubbi....


23.09.2012 00.00 di StefanoPeduzzi

Un mercato fallimentare, un inizio di stagione inquietante fino alle litigate plateali tra l'allenatore della prima squadra e il tecnico degli Allievi. Benvenuti in quella che era una società modello, dove tutto sembrava perfetto e dove ora tutto sembra fatto apposta per essere criticato. L'abbiamo ribattezzato l' "anno zero" per il Milan, ma questa stagione rischia addirittura di trasformarsi in un'autentica via crucis. Un'estate passata a smentire le cessioni eccellenti, un'estate a sognare il grande colpo, oppure un cavallo di ritorno gradito ai più (Kakà). Niente di tutto questo. Ma l'estate è passata e il campionato si è rivelato ancora più deludente: due sconfitte contro avversari da metà classifica (Samp e Atalanta) e una vittoria (fortunosa) in quel di Bologna. Anche in Champions il Milan è partito con il piede sbagliato: il pari interno con i modesti avversari dell'Anderlecht e la contemporanea vittoria del Malaga sullo Zenit complica maledettamente i piani dei rossoneri. A rendere più amara la settimana, anche l'ormai nota "lite del Vismara" tra Allegri e Inzaghi: non ingigantirei una vicenda di cui si è già scritto tanto in questi giorni, a maggior ragione dopo la pace forzata davanti alle telecamere "amiche" di Milan Channell. Liti che ci possono anche essere in una grande famiglia, a maggior ragione tra due persone che non provano simpatia reciproca. Su questa lite però ho qualche dubbio: versioni che sono arrivate a distanza di molte ore, la totale assenza di video amatoriali dei presenti in tribuna, la notizia che esce con 24 ore di ritardo. Qualche dubbio insomma su una vicenda probabilmente ingigantita c'è. Meno male che oggi pomeriggio si torna in campo: al Fiuli, come lo scorso anno, Allegri si gioca la panchina. Inutile girarci intorno. Se non vince, potrebbe davvero dire addio a quella panchina sempre più calda. Le voci che abbiamo raccolto in queste ore danno in ribasso le quotazioni di Pippo Inzaghi con la possibilità di affidarsi a Mauro Tassotti, l'eterno secondo di tanti tecnici che si sono succeduti sulla panchina rossonera in questi anni. Non è da escludere un affiancamento di qualche pezzo della "vecchia guardia" con Filippo Galli in vantaggio su Costacurta. Intanto Berlusconi resta in silenzio: non una dichiarazione su questo Milan che sembra sempre più lontano da quello creato e voluto da lui in questi 25 anni rossoneri. Era davvero necessario un finale così sofferente?

Fonte: tuttomercatoweb
 
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Certo che per il Milan non è un momento felice. Allegri ha avuto per due anni una squadra con molti ottimi giocatori (anche se un po' stagionati) e almeno un paio di top, che spesso portavano a casa il risultato anche quando le cose non giravano per il verso giusto. Questa situazione lo ha portato a non cercare di dare un gioco (e non è che non sia capace, al Cagliari, con materiale umano decisamente inferiore ci era riuscito, ma in un ambiente senza le pressioni di Milano), tanto Ibra o Seedorf o qualcun altro toglievano le castagne dal fuoco. Ora si ritrova senza i senatori e i top tutto in un colpo, con giovani e mezze figure, e senza un gioco. In questo scenario, anche il cambio di allenatore non è che possa cambiare granché. Con la mediocrità della rosa attuale, la vedo dura per chiunque.
 

Hammer

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Oddo a sorpresa: "Assurdo mettere in discussione Allegri, Inzaghi è spinto dai mass media e non ha la personalità per allenare"

Fonte: tuttomercatoweb

Beh probabilmente è vero, allena da un mese ed è possibile che non abbia idea di come gestire pressioni, problemi, eccetera in una squadra di vertice.
 

Doctore

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Per quanto adori superpippo al momento non ha le capacita per allenare una prima squadra in serie a...diamoci un paio d anni e potrebbe essere il nostro futuro allenatore.Anche montella ha iniziato con il settore giovanile
 

Blu71

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A Udine Allegri che colpe ha? Berlusconi vuole il Milan ai milanisti con Guadiola allenatore. Lo spagnolo apre al rossonero ma vuole un progetto pluriennale. Inzaghi: le tappe del suo percorso da allenatore


24.09.2012 00.00 di Pietro Mazzara per milannews.it
La situazione della panchina del Milan continua a tenere banco. Sotto tutti i punti di vista. La prestazione di Udine è un passo intermedio nell’arco delle partite nelle quali Massimiliano Allegri dovrà dare una continuità di risultati importante alla squadra. A Udine, Max Allegri parte con il 4-3-3 per poi passare, a inizio secondo tempo al 4-2-3-1. Proprio quando il Milan si posiziona con i due esterni e Boateng alle spalle di Pazzini, ecco che l’Udinese va in difficoltà perché i rossoneri entrano negli spazi ma l’espulsione di Zapata ha inevitabilmente compromesso tutto quel che di buono stava iniziando a vedersi. I problemi difensivi sono evidenti, con Mexes che ha troppe amnesie (le solite) e con Christian Abbiati che regala un gol agli uomini di Guidolin. La domenica dei cambi era arrivata ma se poi sono gli errori dei singoli a mettere in difficoltà la squadra, allora vuol dire che non è proprio tutta colpa dell’allenatore. E’ un momento così che non dovrebbe minare il destino di Allegri che le ha provate proprio tutte per non uscire battuto dal Friuli Ma il destino sembra oramai inesorabilmente segnato. La pace mediatica siglata con Filippo Inzaghi (del quale parleremo dopo) voluta da Adriano Galliani, dopo una pesante lavata di capo per entrambi, è stato solo il culmine di un periodo nel quale l’ombra dell’ex attaccante rossonero ha aleggiato su Milanello in maniera anche fin troppo pesante. A fine stagione, salvo miracoli attualmente non prevedibili, le strade dell’allenatore livornese e quelle del Milan dovrebbero dividersi per iniziare un nuovo ciclo che, tuttavia, necessita di un allenatore di carisma e di una programmazione chiara da parte della società. I nomi che circolano per la prossima estate sono svariati, da Spalletti a Rijkaard finendo al grande sogno di Silvio Berlusconi: Pep Guardiola. L’ex allenatore del Barcellona ha aperto, per la prima volta, ad un suo approdo in rossonero dicendo che nel calcio non si sa mai. Berlusconi lo adora, sia a livello personale sia dal punto di vista del gioco come ha dimostrato anche il saluto affettuoso e il colloquio intercorso tra i due dopo i Milan-Barcellona della scorsa edizione della Champions League. Ma per riprodurre il bel giuoco che piace tanto al presidente ci vogliono i giocatori dalle spiccate qualità tecniche. Gente che dia del tu al pallone e che lo faccia correre al posto di correrci dietro. Alias, bisogna investire su centrocampisti che sappiano far girare la sfera e che sappiano dare il cambio di ritmo al match. Guardiola è uno che non si è mai fatto problemi a lavorare con i giovani e a lanciarli in prima squadra se di valore. Quando Barbara Berlusconi, come Adriano Galliani, dice che i campioni del futuro devono venire dal vivaio sottolinea anche l’importanza della loro crescita mentale oltre che tecnica. Perché San Siro è un giudice spietato che raramente concede una seconda chance. L’idea di Berlusconi è quella di ridare il Milan ai milanisti, coinvolgendo nuovamente personalità di spicco dello spogliatoio degli ultimi anni in ruoli dirigenziali. In quest’ottica va inserito il corteggiamento a Rino Gattuso come membro dello staff tecnico. Il mediano, ha apprezzato la richiesta del presidente ma prima di appendere le scarpe al chiodo vuole mantenere fede alla parola data agli svizzeri del Sion. Non farà parte della prima squadra, nel medio periodo, Filippo Inzaghi. Alcuni organi di stampa lo affiancano continuamente alla prima squadra come spalla carismatica di Mauro Tassotti. Non sarà così. Inzaghi ha un percorso ben preciso da svolgere che lo vedrà, in questa stagione, allenare gli Allievi Nazionali. In base ai risultati e al suo grado di maturazione, nella prossima stagione potrebbe prendere (con tutto il suo staff) la guida della Primavera rossonera al termine del ciclo di Dolcetti. Lui è troppo intelligente per bruciarsi adesso e sa bene che deve crescere sotto tutti i punti di vista come allenatore. Se la lite con Allegri fosse stata più pesante come molti hanno riportato, a quest’ora sia lui che il tecnico della prima squadra, sarebbero stati licenziati in tronco dalla società. Ma questo è un capitolo chiuso.

Fonte: tuttomercatoweb
 
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