Berlusconi o Bersani?

Berlusconi o Bersani?

  • Berlusconi

    Voti: 6 18.8%
  • Bersani

    Voti: 26 81.3%

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berlusconi o bersani? :yaoming: l'ultima volta ho votato berlusconi e me ne sono pentito.Ma non potrei mai votare a sinistra,quindi credo proprio che mi asterro' dal voto
 
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Preferisco la vittoria di Bersani,il nano deve essere cancellato dal globo terrestre,basta,non se ne puo' piu'.Pero' io non votero' mai e dico mai qualcosa che si avvicini al termine "sinistra".Quindi scegliero qualche partitino infimo cui daro' la mia preferenza,sperando che MAdre Natura ci liberi dalla faccia di porcellana,cosi' ogni dubbio è fugato.Maledizione a lui e alla sua smania di potere.Definirlo essere immondo è un eufemismo!
 
L

Livestrong

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Se cominciassero a tagliare i fondi destinati all'esercito e limitare quelli destinati alle fdo, se cazziassero pesantemente i vari assessori comunali delle grandi citta / consiglieri regionali che hanno le mani in pasta con gli appalti della mafia tanti problemi si comincerebbero a risolvere... Senza bisogno di privatizzare la sanità o di fare la patrimoniale, che per quanto popolare possa essere è quanto di piu anti democratico ci possa essere. Bene la lotta all'evasione, ma la si faccia sulle grosse aziende, non sul bar che non fa lo scontrino o che assume il ragazzo in nero come tuttofare... Gli stranieri devono essere visti come una risorsa, non come ladri di posti di lavoro: è anche per questa arretratezza culturale che siamo messi come siamo messi, la svizzera è piena di immigrati, eppure non mi sembra che se la passi malissimo
 

The P

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Berlusconi economicamente non ha fatto più male all'Italia di un Bersani, di un Prodi, di un Fini, di nessun politico in generale.

La questione morale è un'altra cosa, ma non bisogna rimanere abbagliati dallo squallore del personaggio e credere che sia stato berlusconi a portarci al baratro.

- - - Aggiornato - - -



Io spero continui. Da quello che ho visto, pago molto più volentieri il suo vitalizio di qualunque politico ci sia in giro oggi. Anche se spero di non dover più pagare vitalizi a nessuno.

Mi pare che l'ho scritto sopra...
a me delle sue perversioni non frega nulla.

Io stesso se avessi determinati agi probabilmente farei molto schifo.

Ho letto il tuo lungo intervento. Dici tutte cose che potrebbero essere giuste.
Ma fanno parte di una "forma mentis" di puro stile montiano che ha la sua efficacia, ma non basta.

La politica non è solo e soltanto economia.
La politica deve corrispondere anche al benessere dei cittadini, all'organizzazione e all'efficienza di tutti i cardini che reggono uno stato.
Perché prima hai fatto l'esempio dei giovani che non fanno i lavori più umili, ma nessuno dice che è la disinformazione che genera questo.
Perché se io studio per 20 anni (dalla prima elementare alla fine dell'università o di un master) poi è naturale che non voglio fare lo spazzino. Ditemelo prima e al posto di studiare il moltiplicatore keynesiano, o di ripetere 2-3 volte l'esame di diritto pubblico mi leggo un libro di wittgenstein a tempo perso per arricchire la mente.
 
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[MENTION=10]The P[/MENTION]: dove ho detto che ci ha salvato? Io affermo proprio il contrario. La politica italiana, negli ultimi venti anni, NON è riuscita a salvarci.

Detto questo è vero, la politica non è solo economia, ma è grazie a quella che si possono fare la maggior parte delle riforme che quasi mai sono a costo zero.

Sostanzialmente sono d'accordo con l'analisi di Morto che parla. Lo squallore di Berlusconi come personaggio non deve distogliere da un giudizio comunque pensato sulla politica economica.

Comunque sono abbastanza convinto che sull'extra-economia la politica è stata comunque mediocre. Non c'è accordo su nulla. Nozze gay, diritti alle coppie di fatto, la stessa legge sugli stadi, legge sul fine vita eccetera... è stato fatto qualcosa di utile? No.
[MENTION=2]Livestrong[/MENTION]: Parzialmente concordo, ma ricorda che ogni stato ha la sua storia, e che l'immigrazione in Svizzera o negli stessi USA ha un impatto diverso a livello cultural-sociologico rispetto che ad altri paesi.
 
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Morto che parla

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Se cominciassero a tagliare i fondi destinati all'esercito e limitare quelli destinati alle fdo, se cazziassero pesantemente i vari assessori comunali delle grandi citta / consiglieri regionali che hanno le mani in pasta con gli appalti della mafia tanti problemi si comincerebbero a risolvere... Senza bisogno di privatizzare la sanità o di fare la patrimoniale, che per quanto popolare possa essere è quanto di piu anti democratico ci possa essere. Bene la lotta all'evasione, ma la si faccia sulle grosse aziende, non sul bar che non fa lo scontrino o che assume il ragazzo in nero come tuttofare... Gli stranieri devono essere visti come una risorsa, non come ladri di posti di lavoro: è anche per questa arretratezza culturale che siamo messi come siamo messi, la svizzera è piena di immigrati, eppure non mi sembra che se la passi malissimo

Si ma la svizzera ha un riciclo clamoroso e non ha il tasso di disoccupazione che c'è in Italia. In più ha società estere che son ben contente di aprire branches e quindi posti di lavoro lì. E' un paese piccolo, che può reggersi praticamente in toto sui servizi.
La svizzera è la prima nazione europea per occupazione giovanile. Per troppi motivi non c'entra nulla con noi. E' un'isola felice.
Gli stranieri sono una risorsa nel momento in cui si può creare lavoro, ma anche in prospettiva. Nel momento in cui di lavoro non ce n'è, diventano solo una risorsa in nero per le aziende che così fanno dumping rispetto ai lavoratori italiani. Oppure, come detto in precedenza, sono coloro che piegano la schiena al posto nostro, perchè noi ci siamo abituati troppo bene.
Ci sono sì paesi, come gli states, che hanno fatto le loro fortune sull'immigrazione: ma erano anni, decenni, perfino secoli di boom economico, con grande spazio di manovra. Ora ci troviamo a sguazzare in 15 in una piscinetta gonfiabile. Se portiamo dentro altri bagnanti non si sta meglio.
 
M

Morto che parla

Guest
Mi pare che l'ho scritto sopra...
a me delle sue perversioni non frega nulla.

Io stesso se avessi determinati agi probabilmente farei molto schifo.

Ho letto il tuo lungo intervento. Dici tutte cose che potrebbero essere giuste.
Ma fanno parte di una "forma mentis" di puro stile montiano che ha la sua efficacia, ma non basta.

La politica non è solo e soltanto economia.
La politica deve corrispondere anche al benessere dei cittadini, all'organizzazione e all'efficienza di tutti i cardini che reggono uno stato.
Perché prima hai fatto l'esempio dei giovani che non fanno i lavori più umili, ma nessuno dice che è la disinformazione che genera questo.
Perché se io studio per 20 anni (dalla prima elementare alla fine dell'università o di un master) poi è naturale che non voglio fare lo spazzino. Ditemelo prima e al posto di studiare il moltiplicatore keynesiano, o di ripetere 2-3 volte l'esame di diritto pubblico mi leggo un libro di wittgenstein a tempo perso per arricchire la mente.

La politica è come primo passo economia, a livello pratico (intendiamoci bene, a livello pratico). Il resto è una conseguenza.
E' sacrosanto pensare al benessere dei cittadini, all'uguaglianza, ai diritti.
La parte non economica di questo è "facile". Fai le leggi a tutelare i diritti. Tutto sommato, qui l'economia non c'entra.
Ma parliamo di alcuni diritti fondamentali (non stiamo nemmeno ancora parlando di benessere, quello è addirittura un di più): istruzione, salute e sicurezza.
Le scuole si pagano, gli ospedali pure e le caserme anche. Senza l'economia sul piano pratico è già tutto imploso, parliamo del nulla. Il soldo è quello che fa girare tutto, può sembrare cinico ad alcuni, a me no.

Circa la questioni giovani.
E' proprio per questo che bisogna riformare pesantemente il settore dell'istruzione. Bisogna svezzare molto prima i ragazzi.
Io ho deciso a 19 cosa fare della mia vita, a livello professionale. Dopo 5 anni di università e 1 di lavoro, non ho la certezza di avere un futuro. MA, cosa fondamentale, sono conscio di tutti i rischi che corro, anzi ne ero già conscio a 19 anni, e nel mio piccolo ho passato diverso tempo a cercare alternative, o ad adattare la mia mentalità alla possibilità di dover cambiare radicalmente, per lavorare, tutte le mie qualità.
Ma questo ritratto non deve essere una cosa "speciale". Deve essere la normalità. La normalità non deve essere arrivare alla maturità senza sapere cosa fare. Non deve essere scegliere una facoltà poco convinti, senza pensare al mercato di sbocco, senza pensare a cosa può essere il dopo. Ho visto troppa gente, in questi ultimi anni, pensare all'università come un liceo 2.0.
In Germania, tanto per dire un paese a caso, vivono come se avessero 5 anni in più di media. E galoppano.
 

juventino

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Sinceramente?Mi rifiuto di votare. L'Italia ormai è condannata al fallimento, è inutile farsi ancora vane illlusioni ed il prossimo governo (chiunque sia a vincere alle urne) sarà quello che darà la botta della fine definitiva. L'unica differenza fra Bersani e Berlusconi è semplicemente il tempo che ci metterebbero a farci fallire definitivamente. Con Bersani sarebbe una lenta e dolorosa agonia causata dalla totale inettitudine e dall'interesse a provvedere solo a se stessi di gente che ormai è sulla sua bella poltrona da intere decadi. Con una vittoria di Berlusconi beh, il default sarebbe a dir poco immediato. Silvio ormai l'UE, i mercati ecc. non lo vogliono vedere manco in cartolina, sarebbe la fine immediata.
Vi confido che per la prima volta in me la paura fa compagnia allo schifo e la rabbia che provo. La paura di non avere futuro, la paura di trovarsi entro non molto tempo in un paese fallito in cui toccherà assaltare e saccheggiare i negozi per mangiare. Esagero?Può darsi, ma francamente sono paure che non riesco a sottovalutare.
 
L

Livestrong

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Si ma la svizzera ha un riciclo clamoroso e non ha il tasso di disoccupazione che c'è in Italia. In più ha società estere che son ben contente di aprire branches e quindi posti di lavoro lì. E' un paese piccolo, che può reggersi praticamente in toto sui servizi.
La svizzera è la prima nazione europea per occupazione giovanile. Per troppi motivi non c'entra nulla con noi. E' un'isola felice.
Gli stranieri sono una risorsa nel momento in cui si può creare lavoro, ma anche in prospettiva. Nel momento in cui di lavoro non ce n'è, diventano solo una risorsa in nero per le aziende che così fanno dumping rispetto ai lavoratori italiani. Oppure, come detto in precedenza, sono coloro che piegano la schiena al posto nostro, perchè noi ci siamo abituati troppo bene.
Ci sono sì paesi, come gli states, che hanno fatto le loro fortune sull'immigrazione: ma erano anni, decenni, perfino secoli di boom economico, con grande spazio di manovra. Ora ci troviamo a sguazzare in 15 in una piscinetta gonfiabile. Se portiamo dentro altri bagnanti non si sta meglio.
Per ogni straniero che lavora in Italia puoi star tranquillo che c'è un italiano che lavora all'estero.. Ho citato la svizzera ma potrei citare anche Australia, usa, Canada perfino, tutti paesi con un ampio numero di immigrati (anche italiani, tra l'altro). Se ci sono problemi strutturali sono a monte, di certo non è per la presenza straniera che in Italia il tasso di disoccupazione è alle stelle. In Spagna ci sono, oggi, meno immigrati ma più disoccupazione, per dire... E anche li ne hanno fatte di leggi per limitare il fenomeno, non mi pare abbiano risolto
 
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Morto che parla

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Per ogni straniero che lavora in Italia puoi star tranquillo che c'è un italiano che lavora all'estero.. Ho citato la svizzera ma potrei citare anche Australia, usa, Canada perfino, tutti paesi con un ampio numero di immigrati (anche italiani, tra l'altro). Se ci sono problemi strutturali sono a monte, di certo non è per la presenza straniera che in Italia il tasso di disoccupazione è alle stelle. In Spagna ci sono, oggi, meno immigrati ma più disoccupazione, per dire... E anche li ne hanno fatte di leggi per limitare il fenomeno, non mi pare abbiano risolto

Ma è la contingenza della situazione che è diversa. Un Paese in recessione non ha bisogno di lavoratori. Al contrario, uno in espansione ci marcia su alla grande. Australia e Canada sono paesi ricchi di materia prima, con mercati con ancora tanto potenziale inespresso, dove quindi due braccia e un cervello saranno sempre ben accolte, almeno nell'immediato futuro. In ogni caso, parliamo di aria fritta, tanto nessun governo metterà insieme una politica del genere. Più per ragioni di opinione pubblica che altro.
 
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