Berlusconi:"I cinesi mi vogliono cacciare. E io..."

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Ragazzi, queste sono parole stupende.

Siamo alla resa, ad inizio Maggio 1945 in un Fuhrerbunker che ormai si svuota sempre di più.
Fuori, il Reichstag è bombardato da stampa,tifosi inferociti e risultati sportivi.

L'ultima controffensiva, nella foresta della coppa italia, è fallita miseramente.
Il capo è ancora li nel suo buco che lancia invettive, che fa pesare il suo ruolo, ormai sostenuto solo dal fido ministro della propaganda Galliani e dagli ultimi irridubicili lacchè (Di stefano, Pellegatti, Suma), che nonostante tutto stanno già pensando a come abbandonare la nave prima che affondi (basti vedere il tono degli ultimi editoriali...), ma in cuor suo sa benissimo che è tempo di andare, che dopo 30 anni è la fine del suo impero.
Lontani, troppo ormai, sono i tempi delle fulgide conquiste europee delle armate affidate ai capaci generali Sacchi,Capello e Ancelotti.

La guerra è quasi finita, Berlusconi e galliani sono ormai sconfitti.
Ordinare di fare terra bruciata intorno a se alle ultime truppe fedeli per un altro anno ancora è una decisione così folle, impopolare e economicamente sconveniente che il capo non la prende seriamente in considerazione.

Siamo alle condizioni di resa, prepariamo i botti.
In attesa del fatidico comunicato radio di Radio Campopiano atteso attorno al 15 giugno: "La guerra è finita!"

:D
 
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Lo scopo di berlusconi è restare nel milan e continuare a vincere coi soldi dei cinesi. Soprattutto per non uscirne da perdente agli occhi dei tifosi e per la sua immagine politica. Ovviamente con lui vorrebbe rimanesse anche galliani. Ecco il vero problema.
 
S

Sotiris

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resterà sicuramente presidente onorario...farà finta di dare consigli qua e là e tutti felici e contenti...non perde nulla anzi evita di smenarci 90 milioni all'anno...

sì, sulla presidenza onoraria è probabile, in ogni caso i suoi "fedelissimi giornalai" con la ricostruzione che si sta dando avranno la possibilità di scrivere che Berlusconi ha lasciato il campo sostanzialmente per colpa degli altri. Ha cercato italiani e non ne ha trovati. Ha trovati questi cinesi che lui ha valutato perché i soli in grado di riportare il Milan dove lui non poteva più portarlo. Ha cercato di rimanere (con un ruolo effettivo) ma non gliel'hanno permesso. Ecc ecc.
 
M

martinmilan

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Ragazzi, queste sono parole stupende.

Siamo alla resa, ad inizio Maggio 1945 in un Fuhrerbunker che ormai si svuota sempre di più.
Fuori, il Reichstag è bombardato da stampa,tifosi inferociti e risultati sportivi.

L'ultima controffensiva, nella foresta della coppa italia, è fallita miseramente.
Il capo è ancora li nel suo buco che lancia invettive, che fa pesare il suo ruolo, ormai sostenuto solo dal fido ministro della propaganda Galliani e dagli ultimi irridubicili lacchè (Di stefano, Pellegatti, Suma), che nonostante tutto stanno già pensando a come abbandonare la nave prima che affondi (basti vedere il tono degli ultimi editoriali...), ma in cuor suo sa benissimo che è tempo di andare, che dopo 30 anni è la fine del suo impero.
Lontani, troppo ormai, sono i tempi delle fulgide conquiste europee delle armate affidate ai capaci generali Sacchi,Capello e Ancelotti.

La guerra è quasi finita, Berlusconi e galliani sono ormai sconfitti.
Ordinare di fare terra bruciata intorno a se alle ultime truppe fedeli per un altro anno ancora è una decisione così folle, impopolare e economicamente sconveniente che il capo non la prende seriamente in considerazione.

Siamo alle condizioni di resa, prepariamo i botti.
In attesa del fatidico comunicato radio di Radio Campopiano atteso attorno al 15 giugno: "La guerra è finita!"

:D

Viva i comunisti!!!
 
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martinmilan

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Lo scopo di berlusconi è restare nel milan e continuare a vincere coi soldi dei cinesi. Soprattutto per non uscirne da perdente agli occhi dei tifosi e per la sua immagine politica. Ovviamente con lui vorrebbe rimanesse anche galliani. Ecco il vero problema.

Impossibile...un presidente onorario non conta nulla..i cinesi vogliono il 100% è stato chiaro perfino il berlusca.
 
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martinmilan

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sì, sulla presidenza onoraria è probabile, in ogni caso i suoi "fedelissimi giornalai" con la ricostruzione che si sta dando avranno la possibilità di scrivere che Berlusconi ha lasciato il campo sostanzialmente per colpa degli altri. Ha cercato italiani e non ne ha trovati. Ha trovati questi cinesi che lui ha valutato perché i soli in grado di riportare il Milan dove lui non poteva più portarlo. Ha cercato di rimanere (con un ruolo effettivo) ma non gliel'hanno permesso. Ecc ecc.
Attenzione che dopo queste dichiarazioni al limite del diffamatorio nei confronti dei cinesi non mi stupirei se non lo mettessero nemmeno come presidente onorario...probabile anche che non lo vogliano proprio.E con i soldi i cinesi possono fare quello che vogliono,perfino strapagare il club per toglierselo di mezzo..
 

Il Re dell'Est

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Clamorosa rivelazione di Fedele Furio che prosegue sulla linea già tracciata in questo articolo ("http://www.milanworld.net/berlusconi-shock-vendo-solo-se-comando-altri-due-anni-vt36816.html"). Il giornalista riporta di un Berlusconi letteralmente furibondo, infatti non ha alcuna intenzione di abbandonare completamente il Milan, pur vendendo la maggioranza. Ieri pomeriggio, intercettato a Brugherio dove 50 anni fa aveva realizzato il suo primo insediamento urbanistico con la Edilnord, ha parlato chiaro e tondo evidenziando come la trattativa sia giunta ad un punto critico. Silvio, infatti, vuole restare a tutti i costi presidente. Ecco le sue eloquenti parole, condite da una descrizione gestuale: "In caso di cessione della società ho chiesto di restare presidente del Milan per almeno 3 anni. E' un obbligo mio, ma loro (i cinesi) mi vorrebbero cacciare...". Ed a quel punto in maniera vistosa fa il gesto con il braccio proteso. Una decisione umiliante per chi ha condotto la nave milanista per 30 anni.
Com'è noto sta ormai entrando nel vivo la trattativa con i cinesi che vorrebbero chiudere nella prima decade di giugno. Ma già in settimana dovrebbe esserci un importante incontro tra le parti. La cordata vorrebbe chiudere in fretta e la "clausola Berlusconi" potrebbe ritardare l'operazione e creare qualche problemino. Ma non è detto che questo avvenga, anzi non è affatto auspicabile.
Silvio è seriamente intenzionato a vendere a patto che i nuovi acquirenti siano affidabili e bene intenzionati nei confronti del Milan. E per rendersi conto di questo il presidente rossonero vuole farsi garante di questa situazione per un lungo e consistente periodo. Che stabilirà sempre e comunque lui. Prendere o lasciare.
Oltre mille persone hanno accolto Silvio al cantiere Edilnord. E lui ha rassicurato: "Mi chiedete se vendiamo il Milan? Dico di sì perché vogliamo farlo più grande. Voglio dare il Milan a chi ha tante ambizioni e voglia di riportarlo ad essere protagonista. Cerco un partner che abbia i fondi necessari".

Intanto Campopiano su Twitter: "Più che cacciarlo vogliono il 100% senza di lui, come è giusto che sia. Poi mi allaccio e scrivero' con quali "argomenti" i cinesi vogliono che SB venda e vada" (il giornalista aveva già parlato di presidenza onoraria, ndr).

La Repubblica (Currò/Pagni) svela un altro nome clamoroso della cordata, già anticipato da Campopiano: il magnate cinese interessato al Milan ha un volto famoso: Robin Li, 48 anni, un patrimonio stimato in 14 miliardi di dollari. Il suo nome era stato già accostato alla trattativa per il passaggio del 70% delle quote del club a una cordata di misteriosi imprenditori cinesi con l’avallo del governo di Pechino. Ma adesso il velo sta cadendo, dopo le indiscrezioni su Jack Ma, il re dell’e-commerce.
Robin Li ha costruito la sua fortuna attraverso una serie di attività: la più nota è il motore di ricerca Baidu, di cui fu cofondatore. Il suo impero si estende anche all’e-commerce, con una serie di aziende che si occupano di consegne a domicilio di prodotti alimentari, nonché della prenotazione di spettacoli e concerti. E’ cruciale l’impegno nel settore energia: la sua Hanergy (presente anche in Italia, con la commercializzazione di pannelli solari) è il primo gruppo privato delle rinnovabili in Cina.
La trattativa, dopo l’uscita allo scoperto del manager Nicholas Gangikoff, prosegue: i consulenti finanziari e legali stanno ultimando la redazione delle complesse clausole contrattuali. Secondo alcune fonti finanziarie, le parti avrebbero deciso di prendersi tutti i 45 giorni della trattativa in esclusiva. Il Milan spinge perché gli imprenditori della cordata non si impegnino solo personalmente, ma diano garanzie legate alle aziende che rappresentano. Rimangono da chiarire alcuni aspetti sulla governance: la famiglia Berlusconi non vorrebbe uscire di scena subito, limitandosi a un ruolo di minoranza, ma partecipare da protagonista al rilancio.

La Gazzetta dello Sport: non è ancora caduto il velo sul nome del capo cordata ma questa sarà una settimana decisiva. Infatti sono attesi a Milano dei rappresentanti dei gruppi interessati. Intanto Gancikoff sta continuando a fungere da gancio tra i cinesi e Fininvest. Occhio quindi al prossimo week end: potremmo scoprire molto del prossimo futuro rossonero.

Quotate

Sappiamo tutti come finirà questa storia: Silvio presidente onorario per 2-3 anni, anche dopo che i cinesi prenderanno il 100%. Gli lasceranno fare le foto vicino alle prime coppe vinte. E poi lo manderanno ad Antigua con un volo di sola andata :)
 
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Impossibile...un presidente onorario non conta nulla..i cinesi vogliono il 100% è stato chiaro perfino il berlusca.

Infatti credo che l'oggetto del contendere sia proprio questo. Berlusconi non aveva previsto che gli imponessero di togliersi subito di torno. Il suo scopo era stare dentro al milan per i prossimi tre anni per poi uscirne definitivamente. Già lo immagino a vantarsi di aver insegnato ai cinesi a vincere. Uscire ora vorrebbe dire distruggere la sua immagine e perdere consensi e lui vive per i consensi.
 
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