Berlusconi:"I cinesi mi vogliono cacciare. E io..."

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Milanforever26

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Io aspetto il 15 Giugno perché sono davvero depresso...
Vedere in tribuna lui e Galliani in finale era una roba desolante..una dirigenza vecchia ma che non si rende conto di essere ormai strasuperata (lui non si rende conto, fester invece ne approfitta)..

Speriamo solo vengano cacciati davvero, non ne posso più..
 
M

martinmilan

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Clamorosa rivelazione di Fedele Furio che prosegue sulla linea già tracciata in questo articolo ("http://www.milanworld.net/berlusconi-shock-vendo-solo-se-comando-altri-due-anni-vt36816.html"). Il giornalista riporta di un Berlusconi letteralmente furibondo, infatti non ha alcuna intenzione di abbandonare completamente il Milan, pur vendendo la maggioranza. Ieri pomeriggio, intercettato a Brugherio dove 50 anni fa aveva realizzato il suo primo insediamento urbanistico con la Edilnord, ha parlato chiaro e tondo evidenziando come la trattativa sia giunta ad un punto critico. Silvio, infatti, vuole restare a tutti i costi presidente. Ecco le sue eloquenti parole, condite da una descrizione gestuale: "In caso di cessione della società ho chiesto di restare presidente del Milan per almeno 3 anni. E' un obbligo mio, ma loro (i cinesi) mi vorrebbero cacciare...". Ed a quel punto in maniera vistosa fa il gesto con il braccio proteso. Una decisione umiliante per chi ha condotto la nave milanista per 30 anni.
Com'è noto sta ormai entrando nel vivo la trattativa con i cinesi che vorrebbero chiudere nella prima decade di giugno. Ma già in settimana dovrebbe esserci un importante incontro tra le parti. La cordata vorrebbe chiudere in fretta e la "clausola Berlusconi" potrebbe ritardare l'operazione e creare qualche problemino. Ma non è detto che questo avvenga, anzi non è affatto auspicabile.
Silvio è seriamente intenzionato a vendere a patto che i nuovi acquirenti siano affidabili e bene intenzionati nei confronti del Milan. E per rendersi conto di questo il presidente rossonero vuole farsi garante di questa situazione per un lungo e consistente periodo. Che stabilirà sempre e comunque lui. Prendere o lasciare.
Oltre mille persone hanno accolto Silvio al cantiere Edilnord. E lui ha rassicurato: "Mi chiedete se vendiamo il Milan? Dico di sì perché vogliamo farlo più grande. Voglio dare il Milan a chi ha tante ambizioni e voglia di riportarlo ad essere protagonista. Cerco un partner che abbia i fondi necessari".

Intanto Campopiano su Twitter: "Più che cacciarlo vogliono il 100% senza di lui, come è giusto che sia. Poi mi allaccio e scrivero' con quali "argomenti" i cinesi vogliono che SB venda e vada" (il giornalista aveva già parlato di presidenza onoraria, ndr).

La Repubblica (Currò/Pagni) svela un altro nome clamoroso della cordata, già anticipato da Campopiano: il magnate cinese interessato al Milan ha un volto famoso: Robin Li, 48 anni, un patrimonio stimato in 14 miliardi di dollari. Il suo nome era stato già accostato alla trattativa per il passaggio del 70% delle quote del club a una cordata di misteriosi imprenditori cinesi con l’avallo del governo di Pechino. Ma adesso il velo sta cadendo, dopo le indiscrezioni su Jack Ma, il re dell’e-commerce.
Robin Li ha costruito la sua fortuna attraverso una serie di attività: la più nota è il motore di ricerca Baidu, di cui fu cofondatore. Il suo impero si estende anche all’e-commerce, con una serie di aziende che si occupano di consegne a domicilio di prodotti alimentari, nonché della prenotazione di spettacoli e concerti. E’ cruciale l’impegno nel settore energia: la sua Hanergy (presente anche in Italia, con la commercializzazione di pannelli solari) è il primo gruppo privato delle rinnovabili in Cina.
La trattativa, dopo l’uscita allo scoperto del manager Nicholas Gangikoff, prosegue: i consulenti finanziari e legali stanno ultimando la redazione delle complesse clausole contrattuali. Secondo alcune fonti finanziarie, le parti avrebbero deciso di prendersi tutti i 45 giorni della trattativa in esclusiva. Il Milan spinge perché gli imprenditori della cordata non si impegnino solo personalmente, ma diano garanzie legate alle aziende che rappresentano. Rimangono da chiarire alcuni aspetti sulla governance: la famiglia Berlusconi non vorrebbe uscire di scena subito, limitandosi a un ruolo di minoranza, ma partecipare da protagonista al rilancio.

Qui Berlusconi dice chiaramente che vende,anche se parla sempre di partner per non fare figuracce.
Ottimo anche che si vociferi il nome di Robin Li che mi sembra il migliore fra tutti quelli sentiti.

Una piccola considerazione: riflettendoci non mi preoccuperei più di tanto per la questione presidente onorario o per altri 3 anni,mi sembra tutta campagna elettorale...vuoi che i cinesi prima di iniziare a trattare non abbiano messo in chiaro questa condizione determinante e di primaria importanza?NON CI CREDO.

P.s. il gesto dell'ombrello è da dementi puri.
 
U

Underhill84

Guest
Clamorosa rivelazione di Fedele Furio che prosegue sulla linea già tracciata in questo articolo ("http://www.milanworld.net/berlusconi-shock-vendo-solo-se-comando-altri-due-anni-vt36816.html"). Il giornalista riporta di un Berlusconi letteralmente furibondo, infatti non ha alcuna intenzione di abbandonare completamente il Milan, pur vendendo la maggioranza. Ieri pomeriggio, intercettato a Brugherio dove 50 anni fa aveva realizzato il suo primo insediamento urbanistico con la Edilnord, ha parlato chiaro e tondo evidenziando come la trattativa sia giunta ad un punto critico. Silvio, infatti, vuole restare a tutti i costi presidente. Ecco le sue eloquenti parole, condite da una descrizione gestuale: "In caso di cessione della società ho chiesto di restare presidente del Milan per almeno 3 anni. E' un obbligo mio, ma loro (i cinesi) mi vorrebbero cacciare...". Ed a quel punto in maniera vistosa fa il gesto con il braccio proteso. Una decisione umiliante per chi ha condotto la nave milanista per 30 anni.
Com'è noto sta ormai entrando nel vivo la trattativa con i cinesi che vorrebbero chiudere nella prima decade di giugno. Ma già in settimana dovrebbe esserci un importante incontro tra le parti. La cordata vorrebbe chiudere in fretta e la "clausola Berlusconi" potrebbe ritardare l'operazione e creare qualche problemino. Ma non è detto che questo avvenga, anzi non è affatto auspicabile.
Silvio è seriamente intenzionato a vendere a patto che i nuovi acquirenti siano affidabili e bene intenzionati nei confronti del Milan. E per rendersi conto di questo il presidente rossonero vuole farsi garante di questa situazione per un lungo e consistente periodo. Che stabilirà sempre e comunque lui. Prendere o lasciare.
Oltre mille persone hanno accolto Silvio al cantiere Edilnord. E lui ha rassicurato: "Mi chiedete se vendiamo il Milan? Dico di sì perché vogliamo farlo più grande. Voglio dare il Milan a chi ha tante ambizioni e voglia di riportarlo ad essere protagonista. Cerco un partner che abbia i fondi necessari".

Intanto Campopiano su Twitter: "Più che cacciarlo vogliono il 100% senza di lui, come è giusto che sia. Poi mi allaccio e scrivero' con quali "argomenti" i cinesi vogliono che SB venda e vada" (il giornalista aveva già parlato di presidenza onoraria, ndr).

La Repubblica (Currò/Pagni) svela un altro nome clamoroso della cordata, già anticipato da Campopiano: il magnate cinese interessato al Milan ha un volto famoso: Robin Li, 48 anni, un patrimonio stimato in 14 miliardi di dollari. Il suo nome era stato già accostato alla trattativa per il passaggio del 70% delle quote del club a una cordata di misteriosi imprenditori cinesi con l’avallo del governo di Pechino. Ma adesso il velo sta cadendo, dopo le indiscrezioni su Jack Ma, il re dell’e-commerce.
Robin Li ha costruito la sua fortuna attraverso una serie di attività: la più nota è il motore di ricerca Baidu, di cui fu cofondatore. Il suo impero si estende anche all’e-commerce, con una serie di aziende che si occupano di consegne a domicilio di prodotti alimentari, nonché della prenotazione di spettacoli e concerti. E’ cruciale l’impegno nel settore energia: la sua Hanergy (presente anche in Italia, con la commercializzazione di pannelli solari) è il primo gruppo privato delle rinnovabili in Cina.
La trattativa, dopo l’uscita allo scoperto del manager Nicholas Gangikoff, prosegue: i consulenti finanziari e legali stanno ultimando la redazione delle complesse clausole contrattuali. Secondo alcune fonti finanziarie, le parti avrebbero deciso di prendersi tutti i 45 giorni della trattativa in esclusiva. Il Milan spinge perché gli imprenditori della cordata non si impegnino solo personalmente, ma diano garanzie legate alle aziende che rappresentano. Rimangono da chiarire alcuni aspetti sulla governance: la famiglia Berlusconi non vorrebbe uscire di scena subito, limitandosi a un ruolo di minoranza, ma partecipare da protagonista al rilancio.

La Gazzetta dello Sport: non è ancora caduto il velo sul nome del capo cordata ma questa sarà una settimana decisiva. Infatti sono attesi a Milano dei rappresentanti dei gruppi interessati. Intanto Gancikoff sta continuando a fungere da gancio tra i cinesi e Fininvest. Occhio quindi al prossimo week end: potremmo scoprire molto del prossimo futuro rossonero.

Berlusconi è bipolare anche nelle dichiarazioni... prima è incavolato perchè non resta presidente 3 anni, poi ammette che lo vende mah..
e cmq Fedele non si può veramente leggere. Cosa cavolo c'è di umiliante??????? questi sganciano 700 milioni sull'unghia, mi pare normale che lo facciano per comandare
 

Super_Lollo

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Silvio Silvio , il dado è tratto ... Dai fai lo zainetto e preparati alla pensione .
 

Il Re dell'Est

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Clamorosa rivelazione di Fedele Furio che prosegue sulla linea già tracciata in questo articolo ("http://www.milanworld.net/berlusconi-shock-vendo-solo-se-comando-altri-due-anni-vt36816.html"). Il giornalista riporta di un Berlusconi letteralmente furibondo, infatti non ha alcuna intenzione di abbandonare completamente il Milan, pur vendendo la maggioranza. Ieri pomeriggio, intercettato a Brugherio dove 50 anni fa aveva realizzato il suo primo insediamento urbanistico con la Edilnord, ha parlato chiaro e tondo evidenziando come la trattativa sia giunta ad un punto critico. Silvio, infatti, vuole restare a tutti i costi presidente. Ecco le sue eloquenti parole, condite da una descrizione gestuale: "In caso di cessione della società ho chiesto di restare presidente del Milan per almeno 3 anni. E' un obbligo mio, ma loro (i cinesi) mi vorrebbero cacciare...". Ed a quel punto in maniera vistosa fa il gesto con il braccio proteso. Una decisione umiliante per chi ha condotto la nave milanista per 30 anni.
Com'è noto sta ormai entrando nel vivo la trattativa con i cinesi che vorrebbero chiudere nella prima decade di giugno. Ma già in settimana dovrebbe esserci un importante incontro tra le parti. La cordata vorrebbe chiudere in fretta e la "clausola Berlusconi" potrebbe ritardare l'operazione e creare qualche problemino. Ma non è detto che questo avvenga, anzi non è affatto auspicabile.
Silvio è seriamente intenzionato a vendere a patto che i nuovi acquirenti siano affidabili e bene intenzionati nei confronti del Milan. E per rendersi conto di questo il presidente rossonero vuole farsi garante di questa situazione per un lungo e consistente periodo. Che stabilirà sempre e comunque lui. Prendere o lasciare.
Oltre mille persone hanno accolto Silvio al cantiere Edilnord. E lui ha rassicurato: "Mi chiedete se vendiamo il Milan? Dico di sì perché vogliamo farlo più grande. Voglio dare il Milan a chi ha tante ambizioni e voglia di riportarlo ad essere protagonista. Cerco un partner che abbia i fondi necessari".

Intanto Campopiano su Twitter: "Più che cacciarlo vogliono il 100% senza di lui, come è giusto che sia. Poi mi allaccio e scrivero' con quali "argomenti" i cinesi vogliono che SB venda e vada" (il giornalista aveva già parlato di presidenza onoraria, ndr).

La Repubblica (Currò/Pagni) svela un altro nome clamoroso della cordata, già anticipato da Campopiano: il magnate cinese interessato al Milan ha un volto famoso: Robin Li, 48 anni, un patrimonio stimato in 14 miliardi di dollari. Il suo nome era stato già accostato alla trattativa per il passaggio del 70% delle quote del club a una cordata di misteriosi imprenditori cinesi con l’avallo del governo di Pechino. Ma adesso il velo sta cadendo, dopo le indiscrezioni su Jack Ma, il re dell’e-commerce.
Robin Li ha costruito la sua fortuna attraverso una serie di attività: la più nota è il motore di ricerca Baidu, di cui fu cofondatore. Il suo impero si estende anche all’e-commerce, con una serie di aziende che si occupano di consegne a domicilio di prodotti alimentari, nonché della prenotazione di spettacoli e concerti. E’ cruciale l’impegno nel settore energia: la sua Hanergy (presente anche in Italia, con la commercializzazione di pannelli solari) è il primo gruppo privato delle rinnovabili in Cina.
La trattativa, dopo l’uscita allo scoperto del manager Nicholas Gangikoff, prosegue: i consulenti finanziari e legali stanno ultimando la redazione delle complesse clausole contrattuali. Secondo alcune fonti finanziarie, le parti avrebbero deciso di prendersi tutti i 45 giorni della trattativa in esclusiva. Il Milan spinge perché gli imprenditori della cordata non si impegnino solo personalmente, ma diano garanzie legate alle aziende che rappresentano. Rimangono da chiarire alcuni aspetti sulla governance: la famiglia Berlusconi non vorrebbe uscire di scena subito, limitandosi a un ruolo di minoranza, ma partecipare da protagonista al rilancio.

La Gazzetta dello Sport: non è ancora caduto il velo sul nome del capo cordata ma questa sarà una settimana decisiva. Infatti sono attesi a Milano dei rappresentanti dei gruppi interessati. Intanto Gancikoff sta continuando a fungere da gancio tra i cinesi e Fininvest. Occhio quindi al prossimo week end: potremmo scoprire molto del prossimo futuro rossonero.

Insomma belle notizie, no? :) a me pare chiarissimo: le ultime dichiarazioni di Berlusconi sono praticamente di resa e fanno emergere la figura di un vecchietto rassegnato ma che vuole l'ultimo contentino prima del trapasso. E i cinesi saranno così gentili da concederglielo: sarà presidente onorario per altri 2-3 anni e lo stadio, un domani, avrà anche il suo nome. Puoi andartene in pace caro Silvio :)
 

mistergao

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Com'è noto sta ormai entrando nel vivo la trattativa con i cinesi che vorrebbero chiudere nella prima decade di giugno. Ma già in settimana dovrebbe esserci un importante incontro tra le parti. La cordata vorrebbe chiudere in fretta e la "clausola Berlusconi" potrebbe ritardare l'operazione e creare qualche problemino. Ma non è detto che questo avvenga, anzi non è affatto auspicabile.
Silvio è seriamente intenzionato a vendere a patto che i nuovi acquirenti siano affidabili e bene intenzionati nei confronti del Milan. E per rendersi conto di questo il presidente rossonero vuole farsi garante di questa situazione per un lungo e consistente periodo. Che stabilirà sempre e comunque lui. Prendere o lasciare.
Oltre mille persone hanno accolto Silvio al cantiere Edilnord. E lui ha rassicurato: "Mi chiedete se vendiamo il Milan? Dico di sì perché vogliamo farlo più grande. Voglio dare il Milan a chi ha tante ambizioni e voglia di riportarlo ad essere protagonista. Cerco un partner che abbia i fondi necessari".

Intanto Campopiano su Twitter: "Più che cacciarlo vogliono il 100% senza di lui, come è giusto che sia. Poi mi allaccio e scrivero' con quali "argomenti" i cinesi vogliono che SB venda e vada" (il giornalista aveva già parlato di presidenza onoraria, ndr).

La Repubblica (Currò/Pagni) svela un altro nome clamoroso della cordata, già anticipato da Campopiano: il magnate cinese interessato al Milan ha un volto famoso: Robin Li, 48 anni, un patrimonio stimato in 14 miliardi di dollari. Il suo nome era stato già accostato alla trattativa per il passaggio del 70% delle quote del club a una cordata di misteriosi imprenditori cinesi con l’avallo del governo di Pechino. Ma adesso il velo sta cadendo, dopo le indiscrezioni su Jack Ma, il re dell’e-commerce.
Robin Li ha costruito la sua fortuna attraverso una serie di attività: la più nota è il motore di ricerca Baidu, di cui fu cofondatore. Il suo impero si estende anche all’e-commerce, con una serie di aziende che si occupano di consegne a domicilio di prodotti alimentari, nonché della prenotazione di spettacoli e concerti. E’ cruciale l’impegno nel settore energia: la sua Hanergy (presente anche in Italia, con la commercializzazione di pannelli solari) è il primo gruppo privato delle rinnovabili in Cina.
La trattativa, dopo l’uscita allo scoperto del manager Nicholas Gangikoff, prosegue: i consulenti finanziari e legali stanno ultimando la redazione delle complesse clausole contrattuali. Secondo alcune fonti finanziarie, le parti avrebbero deciso di prendersi tutti i 45 giorni della trattativa in esclusiva. Il Milan spinge perché gli imprenditori della cordata non si impegnino solo personalmente, ma diano garanzie legate alle aziende che rappresentano. Rimangono da chiarire alcuni aspetti sulla governance: la famiglia Berlusconi non vorrebbe uscire di scena subito, limitandosi a un ruolo di minoranza, ma partecipare da protagonista al rilancio.

La Gazzetta dello Sport: non è ancora caduto il velo sul nome del capo cordata ma questa sarà una settimana decisiva. Infatti sono attesi a Milano dei rappresentanti dei gruppi interessati. Intanto Gancikoff sta continuando a fungere da gancio tra i cinesi e Fininvest. Occhio quindi al prossimo week end: potremmo scoprire molto del prossimo futuro rossonero.[/SIZE][/B]

Non si può essere soci di Silvio Berlusconi, nè di maggioranza, nè di minoranza: l'aveva capito Prisco trenta e rotti anni fa quando Berlusconi voleva comprarsi un pezzo di Inter, l'hanno capito i cinesi adesso. Speriamo che lo defenestrino e lo facciano sparire, altrimenti sarebbero guai ancora per un bel po'.
 

super87

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Uscita a gamba tesa di Silvio Berlusconi, sta sputt. gli acquirenti sui giornali perché non avalanno i suoi capricci.

I cinesi, che di certo non tengono veramente al Milan ma cercano solo un'operazione che gli dia visibilità e risalto, potrebbero iniziare a temere che la loro immagine ne esca rovinata.

Per me se Berlusconi fa così salta tutto!!!
 

Super_Lollo

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No ma ragazzi il gesto delle braccia protese è inteso come " che posso farci " non sono braccia protese da gesto dell ombrello .
 
M

martinmilan

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Non si può essere soci di Silvio Berlusconi, nè di maggioranza, nè di minoranza: l'aveva capito Prisco trenta e rotti anni fa quando Berlusconi voleva comprarsi un pezzo di Inter, l'hanno capito i cinesi adesso. Speriamo che lo defenestrino e lo facciano sparire, altrimenti sarebbero guai ancora per un bel po'.

Dopo queste dichiarazioni,con tanto di gesto dell'ombrello,sfido chiunque ad accettare di avere un partner così ridicolo e maleducato...magari all'inizio ci avevano pure pensatoma dopo il video di facebook secondo me hanno cambiato le carte in tavola e dato l'ultimatum.Comunque dalle dichiarazioni sembra che Berlusca non conti più un piffero in questa vicenda.
 
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