Berlusconi:"I cinesi mi vogliono cacciare. E io..."

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Super_Lollo

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Se stanno veramente cosi scordiamoci la cessione, Berlusconi non si farà mai cacciare cosi, se ne uscirà con volevo vendere ma loro mi volevano far fuori subito, basterebbe cessione immediata del 70%, poi per i prossimi tre anni 10% ogni anno, non credo ci andrebbe molto e Berlusconi uscirebbe "felice".

naaaa , ricordati che oggi i giochi sono diventati anche troppo grandi per il nano . Oramai e i fatti sono li a dimostrarlo le sue parole non contano più nulla .

Come è giusto che sia il vecchio rimbambito è stato messo a tacere .
 
M

martinmilan

Guest
hahahah non ci avevo pensato. Avranno dedotto che la presenza del 'duo' anche per tre anni e con la minoranza potrebbe essere deleteria. Ognuno raccoglie ciò che semina......

Sicuramente avranno pensato così...e oggi Silvio ne ha dato prova rincarando la dose con dichiarazione che li mettono in cattiva luce..sembra quasi un atto di arresa e piagnisteo,non voglio credere che vogliano stare in società con un uomo così.
Noi pensiamo che i Cinesi siano sprovveduti e tutti piccoli uguali educati e servili.In realtà sono la nuova potenza mondiale e non si fanno mettere i piedi in testa da un nano psicotico.Vengono strapagano e ti mettono nelle condizioni in cui non puoi rifiutare.Sono pragmatici,non stanno li a trattare molto.Prendere o lasciare.
 

Super_Lollo

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Clamorosa rivelazione di Fedele Furio che prosegue sulla linea già tracciata in questo articolo ("http://www.milanworld.net/berlusconi-shock-vendo-solo-se-comando-altri-due-anni-vt36816.html"). Il giornalista riporta di un Berlusconi letteralmente furibondo, infatti non ha alcuna intenzione di abbandonare completamente il Milan, pur vendendo la maggioranza. Ieri pomeriggio, intercettato a Brugherio dove 50 anni fa aveva realizzato il suo primo insediamento urbanistico con la Edilnord, ha parlato chiaro e tondo evidenziando come la trattativa sia giunta ad un punto critico. Silvio, infatti, vuole restare a tutti i costi presidente. Ecco le sue eloquenti parole, condite da una descrizione gestuale: "In caso di cessione della società ho chiesto di restare presidente del Milan per almeno 3 anni. E' un obbligo mio, ma loro (i cinesi) mi vorrebbero cacciare...". Ed a quel punto in maniera vistosa fa il gesto con il braccio proteso. Una decisione umiliante per chi ha condotto la nave milanista per 30 anni.
Com'è noto sta ormai entrando nel vivo la trattativa con i cinesi che vorrebbero chiudere nella prima decade di giugno. Ma già in settimana dovrebbe esserci un importante incontro tra le parti. La cordata vorrebbe chiudere in fretta e la "clausola Berlusconi" potrebbe ritardare l'operazione e creare qualche problemino. Ma non è detto che questo avvenga, anzi non è affatto auspicabile.
Silvio è seriamente intenzionato a vendere a patto che i nuovi acquirenti siano affidabili e bene intenzionati nei confronti del Milan. E per rendersi conto di questo il presidente rossonero vuole farsi garante di questa situazione per un lungo e consistente periodo. Che stabilirà sempre e comunque lui. Prendere o lasciare.
Oltre mille persone hanno accolto Silvio al cantiere Edilnord. E lui ha rassicurato: "Mi chiedete se vendiamo il Milan? Dico di sì perché vogliamo farlo più grande. Voglio dare il Milan a chi ha tante ambizioni e voglia di riportarlo ad essere protagonista. Cerco un partner che abbia i fondi necessari".

Intanto Campopiano su Twitter: "Più che cacciarlo vogliono il 100% senza di lui, come è giusto che sia. Poi mi allaccio e scrivero' con quali "argomenti" i cinesi vogliono che SB venda e vada" (il giornalista aveva già parlato di presidenza onoraria, ndr).

La Repubblica (Currò/Pagni) svela un altro nome clamoroso della cordata, già anticipato da Campopiano: il magnate cinese interessato al Milan ha un volto famoso: Robin Li, 48 anni, un patrimonio stimato in 14 miliardi di dollari. Il suo nome era stato già accostato alla trattativa per il passaggio del 70% delle quote del club a una cordata di misteriosi imprenditori cinesi con l’avallo del governo di Pechino. Ma adesso il velo sta cadendo, dopo le indiscrezioni su Jack Ma, il re dell’e-commerce.
Robin Li ha costruito la sua fortuna attraverso una serie di attività: la più nota è il motore di ricerca Baidu, di cui fu cofondatore. Il suo impero si estende anche all’e-commerce, con una serie di aziende che si occupano di consegne a domicilio di prodotti alimentari, nonché della prenotazione di spettacoli e concerti. E’ cruciale l’impegno nel settore energia: la sua Hanergy (presente anche in Italia, con la commercializzazione di pannelli solari) è il primo gruppo privato delle rinnovabili in Cina.
La trattativa, dopo l’uscita allo scoperto del manager Nicholas Gangikoff, prosegue: i consulenti finanziari e legali stanno ultimando la redazione delle complesse clausole contrattuali. Secondo alcune fonti finanziarie, le parti avrebbero deciso di prendersi tutti i 45 giorni della trattativa in esclusiva. Il Milan spinge perché gli imprenditori della cordata non si impegnino solo personalmente, ma diano garanzie legate alle aziende che rappresentano. Rimangono da chiarire alcuni aspetti sulla governance: la famiglia Berlusconi non vorrebbe uscire di scena subito, limitandosi a un ruolo di minoranza, ma partecipare da protagonista al rilancio.

La Gazzetta dello Sport: non è ancora caduto il velo sul nome del capo cordata ma questa sarà una settimana decisiva. Infatti sono attesi a Milano dei rappresentanti dei gruppi interessati. Intanto Gancikoff sta continuando a fungere da gancio tra i cinesi e Fininvest. Occhio quindi al prossimo week end: potremmo scoprire molto del prossimo futuro rossonero.

Ci siamo bagai .. tenetevi forte perchè da adesso si balla .

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tifoso evorutto

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Clamorosa rivelazione di Fedele Furio che prosegue sulla linea già tracciata in questo articolo ("http://www.milanworld.net/berlusconi-shock-vendo-solo-se-comando-altri-due-anni-vt36816.html"). Il giornalista riporta di un Berlusconi letteralmente furibondo, infatti non ha alcuna intenzione di abbandonare completamente il Milan, pur vendendo la maggioranza. Ieri pomeriggio, intercettato a Brugherio dove 50 anni fa aveva realizzato il suo primo insediamento urbanistico con la Edilnord, ha parlato chiaro e tondo evidenziando come la trattativa sia giunta ad un punto critico. Silvio, infatti, vuole restare a tutti i costi presidente. Ecco le sue eloquenti parole, condite da una descrizione gestuale: "In caso di cessione della società ho chiesto di restare presidente del Milan per almeno 3 anni. E' un obbligo mio, ma loro (i cinesi) mi vorrebbero cacciare...". Ed a quel punto in maniera vistosa fa il gesto con il braccio proteso. Una decisione umiliante per chi ha condotto la nave milanista per 30 anni.
Com'è noto sta ormai entrando nel vivo la trattativa con i cinesi che vorrebbero chiudere nella prima decade di giugno. Ma già in settimana dovrebbe esserci un importante incontro tra le parti. La cordata vorrebbe chiudere in fretta e la "clausola Berlusconi" potrebbe ritardare l'operazione e creare qualche problemino. Ma non è detto che questo avvenga, anzi non è affatto auspicabile.
Silvio è seriamente intenzionato a vendere a patto che i nuovi acquirenti siano affidabili e bene intenzionati nei confronti del Milan. E per rendersi conto di questo il presidente rossonero vuole farsi garante di questa situazione per un lungo e consistente periodo. Che stabilirà sempre e comunque lui. Prendere o lasciare.
Oltre mille persone hanno accolto Silvio al cantiere Edilnord. E lui ha rassicurato: "Mi chiedete se vendiamo il Milan? Dico di sì perché vogliamo farlo più grande. Voglio dare il Milan a chi ha tante ambizioni e voglia di riportarlo ad essere protagonista. Cerco un partner che abbia i fondi necessari".

Intanto Campopiano su Twitter: "Più che cacciarlo vogliono il 100% senza di lui, come è giusto che sia. Poi mi allaccio e scrivero' con quali "argomenti" i cinesi vogliono che SB venda e vada" (il giornalista aveva già parlato di presidenza onoraria, ndr).

La Repubblica (Currò/Pagni) svela un altro nome clamoroso della cordata, già anticipato da Campopiano: il magnate cinese interessato al Milan ha un volto famoso: Robin Li, 48 anni, un patrimonio stimato in 14 miliardi di dollari. Il suo nome era stato già accostato alla trattativa per il passaggio del 70% delle quote del club a una cordata di misteriosi imprenditori cinesi con l’avallo del governo di Pechino. Ma adesso il velo sta cadendo, dopo le indiscrezioni su Jack Ma, il re dell’e-commerce.
Robin Li ha costruito la sua fortuna attraverso una serie di attività: la più nota è il motore di ricerca Baidu, di cui fu cofondatore. Il suo impero si estende anche all’e-commerce, con una serie di aziende che si occupano di consegne a domicilio di prodotti alimentari, nonché della prenotazione di spettacoli e concerti. E’ cruciale l’impegno nel settore energia: la sua Hanergy (presente anche in Italia, con la commercializzazione di pannelli solari) è il primo gruppo privato delle rinnovabili in Cina.
La trattativa, dopo l’uscita allo scoperto del manager Nicholas Gangikoff, prosegue: i consulenti finanziari e legali stanno ultimando la redazione delle complesse clausole contrattuali. Secondo alcune fonti finanziarie, le parti avrebbero deciso di prendersi tutti i 45 giorni della trattativa in esclusiva. Il Milan spinge perché gli imprenditori della cordata non si impegnino solo personalmente, ma diano garanzie legate alle aziende che rappresentano
. Rimangono da chiarire alcuni aspetti sulla governance: la famiglia Berlusconi non vorrebbe uscire di scena subito, limitandosi a un ruolo di minoranza, ma partecipare da protagonista al rilancio.

La Gazzetta dello Sport: non è ancora caduto il velo sul nome del capo cordata ma questa sarà una settimana decisiva. Infatti sono attesi a Milano dei rappresentanti dei gruppi interessati. Intanto Gancikoff sta continuando a fungere da gancio tra i cinesi e Fininvest. Occhio quindi al prossimo week end: potremmo scoprire molto del prossimo futuro rossonero.

Che farabutti, come sospettavo questi cinesi erano già pronti a rilevare il Milan l'anno scorso, e Berlusconi ha rifiutato per tentare dei giochini con M Bee,
Alla faccia che per lui vengono prima gli interessi del Milan,
a questo punto se realmente vuole restare nella storia, si sbrighi a dipartire finchè è presidente, almeno gli intitolano lo stadio,
se dovesse farlo fra una decina d'anni c'è il rischio che non si ricorderebbe più nessuno di lui.
Lo stesso vale per Galliani, magari se quest'estate dipartisce anche lui per un indigestione o una intossicazione alimentare da Giannino durante una delle sue trattative con Preziosi, sicuro una statua a Milanello non gliela toglie nessuno, magari al fianco di quella del "Paron" Rocco
 

pablog1585

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personalmente mi sembra un'uscita stile video su FB di qualche gg fa, ininfluente sulla trattativa(anzi... praticamente il giorno dopo hanno rilasciato il comunicato del CDA per la cessione ufficiael...), ma è la solita sparata per far vedere al popolo quanto lui sia la vittima e addolorato per la cessione del Milan... quindi questa sparata è solo marketing
 
M

martinmilan

Guest
Ha già venduto il 100% ragazzi e lo hanno fatto fuori...queste dichiarazioni semi diffamatorie si fanno solo a trattative concluse non certo a trattative in atto altrimenti quelli se ne sarebbero già andati.
 

smallball

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Clamorosa rivelazione di Fedele Furio che prosegue sulla linea già tracciata in questo articolo ("http://www.milanworld.net/berlusconi-shock-vendo-solo-se-comando-altri-due-anni-vt36816.html"). Il giornalista riporta di un Berlusconi letteralmente furibondo, infatti non ha alcuna intenzione di abbandonare completamente il Milan, pur vendendo la maggioranza. Ieri pomeriggio, intercettato a Brugherio dove 50 anni fa aveva realizzato il suo primo insediamento urbanistico con la Edilnord, ha parlato chiaro e tondo evidenziando come la trattativa sia giunta ad un punto critico. Silvio, infatti, vuole restare a tutti i costi presidente. Ecco le sue eloquenti parole, condite da una descrizione gestuale: "In caso di cessione della società ho chiesto di restare presidente del Milan per almeno 3 anni. E' un obbligo mio, ma loro (i cinesi) mi vorrebbero cacciare...". Ed a quel punto in maniera vistosa fa il gesto con il braccio proteso. Una decisione umiliante per chi ha condotto la nave milanista per 30 anni.
Com'è noto sta ormai entrando nel vivo la trattativa con i cinesi che vorrebbero chiudere nella prima decade di giugno. Ma già in settimana dovrebbe esserci un importante incontro tra le parti. La cordata vorrebbe chiudere in fretta e la "clausola Berlusconi" potrebbe ritardare l'operazione e creare qualche problemino. Ma non è detto che questo avvenga, anzi non è affatto auspicabile.
Silvio è seriamente intenzionato a vendere a patto che i nuovi acquirenti siano affidabili e bene intenzionati nei confronti del Milan. E per rendersi conto di questo il presidente rossonero vuole farsi garante di questa situazione per un lungo e consistente periodo. Che stabilirà sempre e comunque lui. Prendere o lasciare.
Oltre mille persone hanno accolto Silvio al cantiere Edilnord. E lui ha rassicurato: "Mi chiedete se vendiamo il Milan? Dico di sì perché vogliamo farlo più grande. Voglio dare il Milan a chi ha tante ambizioni e voglia di riportarlo ad essere protagonista. Cerco un partner che abbia i fondi necessari".

Intanto Campopiano su Twitter: "Più che cacciarlo vogliono il 100% senza di lui, come è giusto che sia. Poi mi allaccio e scrivero' con quali "argomenti" i cinesi vogliono che SB venda e vada" (il giornalista aveva già parlato di presidenza onoraria, ndr).

La Repubblica (Currò/Pagni) svela un altro nome clamoroso della cordata, già anticipato da Campopiano: il magnate cinese interessato al Milan ha un volto famoso: Robin Li, 48 anni, un patrimonio stimato in 14 miliardi di dollari. Il suo nome era stato già accostato alla trattativa per il passaggio del 70% delle quote del club a una cordata di misteriosi imprenditori cinesi con l’avallo del governo di Pechino. Ma adesso il velo sta cadendo, dopo le indiscrezioni su Jack Ma, il re dell’e-commerce.
Robin Li ha costruito la sua fortuna attraverso una serie di attività: la più nota è il motore di ricerca Baidu, di cui fu cofondatore. Il suo impero si estende anche all’e-commerce, con una serie di aziende che si occupano di consegne a domicilio di prodotti alimentari, nonché della prenotazione di spettacoli e concerti. E’ cruciale l’impegno nel settore energia: la sua Hanergy (presente anche in Italia, con la commercializzazione di pannelli solari) è il primo gruppo privato delle rinnovabili in Cina.
La trattativa, dopo l’uscita allo scoperto del manager Nicholas Gangikoff, prosegue: i consulenti finanziari e legali stanno ultimando la redazione delle complesse clausole contrattuali. Secondo alcune fonti finanziarie, le parti avrebbero deciso di prendersi tutti i 45 giorni della trattativa in esclusiva. Il Milan spinge perché gli imprenditori della cordata non si impegnino solo personalmente, ma diano garanzie legate alle aziende che rappresentano. Rimangono da chiarire alcuni aspetti sulla governance: la famiglia Berlusconi non vorrebbe uscire di scena subito, limitandosi a un ruolo di minoranza, ma partecipare da protagonista al rilancio.

La Gazzetta dello Sport: non è ancora caduto il velo sul nome del capo cordata ma questa sarà una settimana decisiva. Infatti sono attesi a Milano dei rappresentanti dei gruppi interessati. Intanto Gancikoff sta continuando a fungere da gancio tra i cinesi e Fininvest. Occhio quindi al prossimo week end: potremmo scoprire molto del prossimo futuro rossonero.
schermaglie pre elettorali...a mio avviso e' gia' tutto fatto
 

Milanforever26

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è impensabile che qualcuno di serio (ergo non Mr. beeN) voglia avere come socio, anche di minoranza, Berlusconi..tutti sanno che è una scheggia impazzita oltre che un megalomane che vuole sempre stare al centro dell'attenzione..
Mi pare evidente che lui voleva trovare dei babbei che mettessero i soldi e lui poi tenersi i meriti, il suo piano era quello...credo che Fininvest gli abbia lasciato "provare" un anno fa questa strada che è ovviamente naufragata (i babbei non esistono) ma ora gli stiano facendo pressioni enormi per cedere..lui prova qualche rilancio ma mi sembra sempre più all'angolo..e soprattutto se Fininvest decide di non ripianare più lui deve andare a pescare i soldi dal suo privato e hai voglia lo faccia..in più c'è anche il problema FPF..insomma, il nano è messo malissimo...ma purtroppo è anche psicopatico..
 

Il Genio

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Leggo tanta delusione e preoccupazione, invece non vi rendete conto che questo è un chiaro segnale di resa
 

kollaps

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Clamorosa rivelazione di Fedele Furio che prosegue sulla linea già tracciata in questo articolo ("http://www.milanworld.net/berlusconi-shock-vendo-solo-se-comando-altri-due-anni-vt36816.html"). Il giornalista riporta di un Berlusconi letteralmente furibondo, infatti non ha alcuna intenzione di abbandonare completamente il Milan, pur vendendo la maggioranza. Ieri pomeriggio, intercettato a Brugherio dove 50 anni fa aveva realizzato il suo primo insediamento urbanistico con la Edilnord, ha parlato chiaro e tondo evidenziando come la trattativa sia giunta ad un punto critico. Silvio, infatti, vuole restare a tutti i costi presidente. Ecco le sue eloquenti parole, condite da una descrizione gestuale: "In caso di cessione della società ho chiesto di restare presidente del Milan per almeno 3 anni. E' un obbligo mio, ma loro (i cinesi) mi vorrebbero cacciare...". Ed a quel punto in maniera vistosa fa il gesto con il braccio proteso. Una decisione umiliante per chi ha condotto la nave milanista per 30 anni.
Com'è noto sta ormai entrando nel vivo la trattativa con i cinesi che vorrebbero chiudere nella prima decade di giugno. Ma già in settimana dovrebbe esserci un importante incontro tra le parti. La cordata vorrebbe chiudere in fretta e la "clausola Berlusconi" potrebbe ritardare l'operazione e creare qualche problemino. Ma non è detto che questo avvenga, anzi non è affatto auspicabile.
Silvio è seriamente intenzionato a vendere a patto che i nuovi acquirenti siano affidabili e bene intenzionati nei confronti del Milan. E per rendersi conto di questo il presidente rossonero vuole farsi garante di questa situazione per un lungo e consistente periodo. Che stabilirà sempre e comunque lui. Prendere o lasciare.
Oltre mille persone hanno accolto Silvio al cantiere Edilnord. E lui ha rassicurato: "Mi chiedete se vendiamo il Milan? Dico di sì perché vogliamo farlo più grande. Voglio dare il Milan a chi ha tante ambizioni e voglia di riportarlo ad essere protagonista. Cerco un partner che abbia i fondi necessari".

Intanto Campopiano su Twitter: "Più che cacciarlo vogliono il 100% senza di lui, come è giusto che sia. Poi mi allaccio e scrivero' con quali "argomenti" i cinesi vogliono che SB venda e vada" (il giornalista aveva già parlato di presidenza onoraria, ndr).

La Repubblica (Currò/Pagni) svela un altro nome clamoroso della cordata, già anticipato da Campopiano: il magnate cinese interessato al Milan ha un volto famoso: Robin Li, 48 anni, un patrimonio stimato in 14 miliardi di dollari. Il suo nome era stato già accostato alla trattativa per il passaggio del 70% delle quote del club a una cordata di misteriosi imprenditori cinesi con l’avallo del governo di Pechino. Ma adesso il velo sta cadendo, dopo le indiscrezioni su Jack Ma, il re dell’e-commerce.
Robin Li ha costruito la sua fortuna attraverso una serie di attività: la più nota è il motore di ricerca Baidu, di cui fu cofondatore. Il suo impero si estende anche all’e-commerce, con una serie di aziende che si occupano di consegne a domicilio di prodotti alimentari, nonché della prenotazione di spettacoli e concerti. E’ cruciale l’impegno nel settore energia: la sua Hanergy (presente anche in Italia, con la commercializzazione di pannelli solari) è il primo gruppo privato delle rinnovabili in Cina.
La trattativa, dopo l’uscita allo scoperto del manager Nicholas Gangikoff, prosegue: i consulenti finanziari e legali stanno ultimando la redazione delle complesse clausole contrattuali. Secondo alcune fonti finanziarie, le parti avrebbero deciso di prendersi tutti i 45 giorni della trattativa in esclusiva. Il Milan spinge perché gli imprenditori della cordata non si impegnino solo personalmente, ma diano garanzie legate alle aziende che rappresentano. Rimangono da chiarire alcuni aspetti sulla governance: la famiglia Berlusconi non vorrebbe uscire di scena subito, limitandosi a un ruolo di minoranza, ma partecipare da protagonista al rilancio.

La Gazzetta dello Sport: non è ancora caduto il velo sul nome del capo cordata ma questa sarà una settimana decisiva. Infatti sono attesi a Milano dei rappresentanti dei gruppi interessati. Intanto Gancikoff sta continuando a fungere da gancio tra i cinesi e Fininvest. Occhio quindi al prossimo week end: potremmo scoprire molto del prossimo futuro rossonero.

È da gennaio ormai che è in atto una smobilitazione.
Zero mercato (tranne boateng "a scadenza"), Brocchi ingaggiato per soli due mesi guarda caso per perdere l'Europa league che ci avrebbe limitato nel mercato, galliani che nelle sue dichiarazioni diventa sempre più conciso, quasi come se fosse indirizzato dall'alto.
L'anno scorso iniziava a parlare di mercato e chi più ne ha più ne metta, negli ultimi mesi non si è mai sbilanciato su nulla... Davanti alle telecamere ha sempre fatto il compitino.
Per un non tifoso milanista potrebbero passare inosservate queste cose, ma noi ragazzi avremmo dovuto aprire gli occhi già da un po'.
Berlusconi che fa il video su Facebook e dopo qualche settimana ammette la cessione, ignorando anche la domanda sull'eventuale ultima partita da presidente. Non voleva vendere solo a italiani?
Queste dichiarazioni sono tutte pilotate, fanno parte di una "scaletta" che lo deve portare indenne alla cessione. Se ne va perché è stato obbligato, PER IL BENE DEL MILAN.
Il castello ormai è crollato e cinesi sono già sul campo a ricostruire, altro che decisione delle percentuali, presidenza onoraria e altro.
La trattativa sta per essere finalizzata da galatioto e da fininvest... Berlusconi avrà posto ALL'INIZIO delle clausole che costituissero i paletti entro i quali sviluppare i futuri accordi.
In queste dichiarazioni, nonostante si mostri ancora come padrone della sua creatura, offre di sé un immagine debole.
"vorrei rimanere, ma loro non vogliono"... Scusate se mi ripeto, ma qui il potere contrattuale si è sbilanciato nettamente verso i cinesi e lui è il primo a legittimarlo in questo caso.
Questa settimana forse avremo ulteriori novità, magari con qualche visita durante la finale di CL, ma il dato è tratto... E le dichiarazioni di Maldini non credo arrivino in questo momento proprio casualmente.
Senza dimenticare che, anche se non ci credo molto, Zlatan non ha ancora deciso il suo futuro.
A livello di marketing presentarsi con Maldini ed Ibrahimovic vorrebbe dire partire alla grande e non vedo molte alternative in giro per poter riscuotere lo stesso successo :)
 
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