Bellinazzo: passi in avanti, c'è l'intesa di massima. E' stato raggiunto un compromesso tra il consorzio guidato da Galatioto e Fininvest. A questo punto tocca a Berlusconi decidere se accettare o meno l'intesa. Qualora dicesse di si, si aprirebbe la fase dell'esclusiva con la due diligence finale e l'obiettivo di chiudere entro l'estate (nessuna scadenza precisa, ndr). I tecnici Fininvest e i consulenti dei cinesi stanno curando gli ultimi dettagli del dossier, come quello relativo alla piena visibilità della cordata e al deposito delle garanzie bancarie.
Le fasi sono due: i cinesi prenderebbero inizialmente la maggioranza del 70% per 500M, accollandosi i debiti pari a 200M. Nella seconda fase si impegnerebbero a prendere il restante 30% versando altri 300M nel giro di 2-3 anni. L'uscita di scena della famiglia Berlusconi sarebbe graduale e l'investimento dei cinesi quindi ammonterebbe attorno al miliardo di euro, debiti compresi.
Valutazione quindi non distante da quella di Bee (passato cavallo di battaglia di Bellinazzo, ndr). Su queste basi Silvio dovrà dare il suo assenso alle successive fasi, riservandosi la possibilità di ritrarlo qualora dovesse cambiare idea in virtù di elementi che non lo rassicurino più. Ed a questo punto, visti i conti disastrati, non è sicuro che la UEFA accetti il voluntary agreement senza un vero cambio di rotta gestionale. Come potrebbe essere appunto la cessione societaria.
Ancora Bellinazzo, che a domanda sull'importo della penale che Silvio dovrebbe pagare nel caso in cui cambi idea facendo saltare tutto: "Non ho ancora scoperto l'importo ma sicuramente sarà molto sostanziosa"