[MENTION=1382]Aron[/MENTION] e [MENTION=1906]corvorossonero[/MENTION] che dite?
Se intende tornare presidente, questo è definitivamente il periodo per prepararsi il terreno.
Alquanto "curioso" il timing tra comunicato assemblea del 2 maggio, voci sull'addio di Mirabelli e dichiarazioni di Berlusconi (tutto in pochissimi giorni).
Quel che è certo è quanto segue:
-la UEFA mai avrebbe potuto concedere il voluntary agreement considerando la richiesta di continuità aziendale (fino al termine del periodo del VA) inconciliabile con la scadenza a ottobre 2018 del debito con Elliott (non ci sarebbero stato problemi se la scadenza fosse stata di qualche anno dopo).
-la continuità aziendale è parametro fondamentale anche del settlement agreement
-Elliott è principalmente un intermediario che funge da ulteriore schermo, quindi il debito di Li con Elliott è in realtà un debito di Li con un soggetto che usa Elliott come schermo. Questo soggetto si prenderebbe il Milan (o direttamente o con asta farlocca) qualora Li non rispettasse gli aumenti di capitale e la restituzione del prestito, così come potrebbe organizzare tramite Elliott una vendita o un'asta reale per cedere il club a qualcun altro.
-nulla di concreto è stato fatto per evitare di giungere al settlement agreement nelle pessime condizioni con cui il Milan è si presentato
Considerando quanto detto, a mio parere c'è stato fin dall'inizio il seguente piano: 1) spendere molto sul mercato, durante la finestra libera del pre-voluntary agreement, in modo da creare una base di giocatori. 2) incorrere volontariamente nel settlement agreement. 3) sostenere il settlement agreement con la qualificazione Champions (miseramente fallita). 4) passare il Milan da Yonghong Li a nuovo soggetto. 5) reggere tre anni di mercato low-cost autofinanziato durante il periodo del settlement agreement, per la gioia di quel nuovo soggeto che non sarà costretto a spendere (ma che nei piani iniziali contava di avere una squadra abbastanza competitiva con la campagna acquisti faraonica dell'estate 2017).
Quello che insomma manovra i fili dal principio è ben trincerato dietro Elliott, e su chi sia questo manovratore si può solo speculare. Può essere un cinese, Berlusconi, un arabo o qualcun altro, ma senza prove ufficiali si possono solo fare supposizioni.