La Gazzetta dello Sport in edicola oggi dedica la prima pagina alla cessione del Milan e riporta un'intervista esclusiva a Silvio Berlusconi che annuncia la cessione del Milan e conferma la trattativa con la Cina.
Ecco, di seguito, titolo e prima pagina della rosea:
Berlusconi:"Ecco perchè vendo il Milan" (Ma solo un pò". Il presidente conferma la trattativa col capo di stato cinese Xi Jinping:"Ha grande rispetto per noi e vuole che io rimanga. Ho il dovere di trovare nuove risorse per la società".
Ecco l'intervista di Silvio Berlusconi alla Gazzetta dello Sport
Intervistatore: Spera di concludere la trattativa per la cessione con la sponda cinese?
Berlusconi: In questo momento non so che sviluppi possa prendere. E faccio una doverosa premessa: io non ho nessuna voglia, intenzione e necessità di cedere il Milan.
I: Lei, con grande lungimiranza, riuscì ad aprire un dialogo con Xi Jinping, allora vicepresidentedella Repubblica Popolare Cinese e adesso Capo di Stato e segretario del Partito comunista cinese, anche per il Milan?
B: Vediamo cosa può succedere. In ogni caso, Xi ha dimostrato grande rispetto per il calcio italiano e per il Milan. E si sa, in Cina il brand Milan tira molto
I: Xi le chiese il Milan già nel 2009 e lei gli disse: "quando sarà in vendita sarai il primo a saperlo". Quindi Xi ha saputo attendere?
B: Aspettiamo, non so bene cosa accadrà. Sia chiaro, non ho l'impellente necessità di vendere il Milan. E' che con l'arrivo dei petroldollari, è diventato impossibile per una famiglia poter gestire una squadra. Eccezioni a parte.
I: Quali eccezioni?
B: Parlo della Juventus, che ha saputo conquistare la finale di Champions League e alla quale faccio i miei più sinceri auguri. Ma si tratta, appunto, di un'eccezione.
I: Perchè la società si è ridotta in queste condizioni?
B: Il Milan a livello economico non ha attraversato un periodo felice e per una serie di circostanze, ha perso i suoi campioni.
I: Come pensa di risolvere questi problemi?
B: Se la mia famiglia da sola non può farcela, allora sarà necessario reperire investitori che possano rilanciare il Milan. Ma, chi è interessato a rilevare il club, pone come condizione la mia permanenza.
I: Lei è orgoglioso di essere considerato ancora fondamentale, anche alla luce di questi ultimi 30 anni?
B: Certo. Se viene posta come condizione di acquisto la mia permanenza, significa che il marchio Milan è inscindibile dalla mia persona, dato anche quanto ha fatto la mia famiglia in tutti questi anni.
I: Lei è pronto a impegnarsi ancora?
B: Ci mancherebbe. Se non si troveranno acquirenti, mi toccherà tentate il rilancio. Se invece avverrà la cessione a chi pone come condizioni la mia permanenza al Milan, allora contribuirà con chi arriverà a rilanciare il club.
Alcune considerazioni:
1) Il titolo della Gazzetta è effettivamente fuorviante. Per carità nulla di nuovo sotto il sole visto che i titoli sono sempre esasperati ma in questo caso il contrasto è ancora più evidente. E probabilmente ha illuso qualcuno...
2) Non capisco onestamente le risposte e le reazioni di alcuni utenti. Ma cosa vi aspettavate che dicesse? Chi deve vendere qualcosa non deve MAI apparire in stato di necessità. In condizioni normali il prezzo lo fa chi vende e sta all'altro accettare o meno ma quando si è disperati il prezzo lo fa solo e soltanto l'acquirente. E' l'effetto "Oro express". Nel momento in cui metti piede in quei negozi anche se in mano hai un diamante pregiato il suo valore si è già svalutato di almeno il 30%. Ecco perché dice che non ha voglia e necessità di vendere ma è un bluff che lui stesso smaschera dopo asserendo che "ora è impossibile competere con i petrodollari" e che "è necessario trovare nuove risorse per il Milan".
3) Berlusconi avrebbe commesso un errore clamoroso nell'affermare che Xi Jinping sta partecipando alla trattativa. Stiamo parlando di uno dei più importanti leader di stato al mondo che in questi giorni è stato impegnato in una delicatissima operazione diplomatica in Russia che ha riguardato temi di fondamentale importanza per il pianeta. E Berlusconi avrebbe dovuto dire che invece era occupato a trattare il Milan mettendolo così in seria difficoltà? Vi ricordo inoltre che se anche la società andrà ai cinesi il governo non verrà mai coinvolto a livello ufficiale per ragioni che mi sembrano evidenti
4) C'è una frase importantissima che mi pare nessuno abbia notato. Berlusconi afferma che oggi è impossibile competere contro i petrodollari salvo rare eccezioni, come la Juventus di quest'anno. E' un'affermazione importante perché un anno fa di questi tempi il leitmotiv di Barbara Berlusconi (e quindi della proprietà) era il modello Atletico, simbolo che provava che non servono grandi investimenti per essere competitivi. Ci ricordiamo bene come negli ultimi anni questa società si sia attaccata ad ogni singola impresa sportiva per ribadire che si può vincere anche senza spendere. Adesso è Berlusconi il primo ad ammettere che sono fandonie e che servono invece "nuove risorse per il club".
5) Berlusconi tiene aperta ogni pista. Non conferma né smentisce. L'unica certezza è vuole vendere almeno delle quote...
Forse qualcuno avrebbe preferito una dichiarazione del genere: "Il Milan è ovvio che lo vendo, ma ha visto l'ultimo bilancio? Fininvest non ce la fa più ed io mi sono stancato del giocattolo. La squadra fa schifo e non abbiamo uno stadio di proprietà e se non vendo in due anni mi sa che riporto il Milan in tribunale. Boh speriamo che i cinesi siano generosi con la loro offerta. Xi Jinping? Ci sentiamo spesso. A lui non piace Menez falso nueve perché dice che perde qualcosa se parte dal centro ma siamo entrambi d'accordo che Inzaghi è inguardabile. Poi stiamo ore al telefono a parlare di figa (ha un debole per le more) ma questo non lo scriva. Adesso ha mollato tutti i suoi affari di stato e verrà a trovarmi in Italia dove cercherò di sbolognargli il Milan. Speriamo bene visto che, come tutti i comunisti, è pure tirchio..."