Berlusconi annuncia:"Ecco perchè vendo il Milan (ma solo un pò)".

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Superpippo9

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La Gazzetta dello Sport in edicola oggi dedica la prima pagina alla cessione del Milan e riporta un'intervista esclusiva a Silvio Berlusconi che annuncia la cessione del Milan e conferma la trattativa con la Cina.

Ecco, di seguito, titolo e prima pagina della rosea:

Berlusconi:"Ecco perchè vendo il Milan" (Ma solo un pò". Il presidente conferma la trattativa col capo di stato cinese Xi Jinping:"Ha grande rispetto per noi e vuole che io rimanga. Ho il dovere di trovare nuove risorse per la società".

Nelle prossime ore tutti i dettagli


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Come al solito il titolo di prima pagina non corrisponde totalmente a quanto dichiarato nell' intervista.... B., infatti, dice che potrebbe vendere in quanto ha bisogno di nuovi capitali ma potrebbe anche tenere tutto e rilanciare lui... Ma soprattutto Xi lo nomina solamente su espressa richiesta dell intervistatore ( e ci credo la Gazzetta ormai è rimasta sola sulla linea cinese) dicendo che lo conosce dai tempi in cui era primo ministro e che in Cina il brano Milan è molto forte, etc etc....
 

Dumbaghi

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"Le voci"

"I fantasmi"

Godo. Tra 10 minuti esco da lavoro per prenderla
 

franck3211

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Come al solito il titolo di prima pagina non corrisponde totalmente a quanto dichiarato nell' intervista.... B., infatti, dice che potrebbe vendere in quanto ha bisogno di nuovi capitali ma potrebbe anche tenere tutto e rilanciare lui... Ma soprattutto Xi lo nomina solamente su espressa richiesta dell intervistatore ( e ci credo la Gazzetta ormai è rimasta sola sulla linea cinese) dicendo che lo conosce dai tempi in cui era primo ministro e che in Cina il brano Milan è molto forte, etc etc....
Berlusconi non potrebbe mai affermare pubblicamente di aver bisogno di vendere il Milan altrimenti le offerte che riceverebbero sarebbero al ribasso in quanto il compratore capirebbe le difficoltà economiche di berlusconi e la sua necessità di disfarsi del club.
 

Louis Gara

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Ecco l'intervista di Silvio Berlusconi alla Gazzetta dello Sport

Intervistatore: Spera di concludere la trattativa per la cessione con la sponda cinese?
Berlusconi: In questo momento non so che sviluppi possa prendere. E faccio una doverosa premessa: io non ho nessuna voglia, intenzione e necessità di cedere il Milan.

I: Lei, con grande lungimiranza, riuscì ad aprire un dialogo con Xi Jinping, allora vicepresidentedella Repubblica Popolare Cinese e adesso Capo di Stato e segretario del Partito comunista cinese, anche per il Milan?
B: Vediamo cosa può succedere. In ogni caso, Xi ha dimostrato grande rispetto per il calcio italiano e per il Milan. E si sa, in Cina il brand Milan tira molto

I: Xi le chiese il Milan già nel 2009 e lei gli disse: "quando sarà in vendita sarai il primo a saperlo". Quindi Xi ha saputo attendere?
B: Aspettiamo, non so bene cosa accadrà. Sia chiaro, non ho l'impellente necessità di vendere il Milan. E' che con l'arrivo dei petroldollari, è diventato impossibile per una famiglia poter gestire una squadra. Eccezioni a parte.

I: Quali eccezioni?
B: Parlo della Juventus, che ha saputo conquistare la finale di Champions League e alla quale faccio i miei più sinceri auguri. Ma si tratta, appunto, di un'eccezione.

I: Perchè la società si è ridotta in queste condizioni?
B: Il Milan a livello economico non ha attraversato un periodo felice e per una serie di circostanze, ha perso i suoi campioni.

I: Come pensa di risolvere questi problemi?
B: Se la mia famiglia da sola non può farcela, allora sarà necessario reperire investitori che possano rilanciare il Milan. Ma, chi è interessato a rilevare il club, pone come condizione la mia permanenza.

I: Lei è orgoglioso di essere considerato ancora fondamentale, anche alla luce di questi ultimi 30 anni?
B: Certo. Se viene posta come condizione di acquisto la mia permanenza, significa che il marchio Milan è inscindibile dalla mia persona, dato anche quanto ha fatto la mia famiglia in tutti questi anni.

I: Lei è pronto a impegnarsi ancora?
B: Ci mancherebbe. Se non si troveranno acquirenti, mi toccherà tentate il rilancio. Se invece avverrà la cessione a chi pone come condizioni la mia permanenza al Milan, allora contribuirà con chi arriverà a rilanciare il club.
 
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Louis Gara

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Ecco l'intervista di Silvio Berlusconi alla Gazzetta dello Sport

Intervistatore: Spera di concludere la trattativa per la cessione con la sponda cinese?
Berlusconi: In questo momento non so che sviluppi possa prendere. E faccio una doverosa premessa: io non ho nessuna voglia, intenzione e necessità di cedere il Milan.

I: Lei, con grande lungimiranza, riuscì ad aprire un dialogo con Xi Jinping, allora vicepresidentedella Repubblica Popolare Cinese e adesso Capo di Stato e segretario del Partito comunista cinese, anche per il Milan?
B: Vediamo cosa può succedere. In ogni caso, Xi ha dimostrato grande rispetto per il calcio italiano e per il Milan. E si sa, in Cina il brand Milan tira molto

I: Xi le chiese il Milan già nel 2009 e lei gli disse: "quando sarà in vendita sai il primo a saperlo". Quindi Xi ha saputo attendere?
B: Aspettiamo, non so bene cosa accadrà. Sia chiaro, non ho l'impellente necessità di vendere il Milan. E' che con l'arrivo dei petroldollari, è diventato impossibili per una famiglia poter gestire una squadra. Eccezioni a parte.

I: Quali eccezioni?
B: Parlo della Juventus, che ha saputo conquistare la finale di Champions League e alla quale faccio i miei più sinceri auguri. Ma si tratta, appunto, di un'eccezione.

I: Perchè la società si è ridotta in queste condizioni?
B: Il Milan a livello economico non ha attraversato un periodo felice e per una serie di circostante, ha perso i suoi campioni.

I: Come pensa di risolvere questi problemi?
B: Se la mia famiglia da sola non può farcela, allora sarà necessario reperire investitori che possano rilanciare il Milan. Ma, chi è interessato a rilevare il club, pone come condizione la mia permanenza.

I: Lei è orgoglioso di essere considerato ancora fondamentale, anche alla luce di questi ultimi 30 anni?
B: Certo. Se viene posta come condizione di acquisto la mia permanenza, significa che il marchio Milan è inscindibile dalla mia persona, dato anche quanto ha fatto la mia famiglia in tutti questi anni.

I: Lei è pronto a impegnarsi ancora?
B: Ci mancherebbe. Se non si troveranno acquirenti, mi toccherà tentate il rilancio. Se invece avverrà la cessione a chi pone come condizioni la mia permanenza al Milan, allora contribuirà con chi arriverà a rilanciare il club.

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Il Re dell'Est

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Ecco l'intervista di Silvio Berlusconi alla Gazzetta dello Sport

Intervistatore: Spera di concludere la trattativa per la cessione con la sponda cinese?
Berlusconi: In questo momento non so che sviluppi possa prendere. E faccio una doverosa premessa: io non ho nessuna voglia, intenzione e necessità di cedere il Milan.

I: Lei, con grande lungimiranza, riuscì ad aprire un dialogo con Xi Jinping, allora vicepresidentedella Repubblica Popolare Cinese e adesso Capo di Stato e segretario del Partito comunista cinese, anche per il Milan?
B: Vediamo cosa può succedere. In ogni caso, Xi ha dimostrato grande rispetto per il calcio italiano e per il Milan. E si sa, in Cina il brand Milan tira molto

I: Xi le chiese il Milan già nel 2009 e lei gli disse: "quando sarà in vendita sai il primo a saperlo". Quindi Xi ha saputo attendere?
B: Aspettiamo, non so bene cosa accadrà. Sia chiaro, non ho l'impellente necessità di vendere il Milan. E' che con l'arrivo dei petroldollari, è diventato impossibili per una famiglia poter gestire una squadra. Eccezioni a parte.

I: Quali eccezioni?
B: Parlo della Juventus, che ha saputo conquistare la finale di Champions League e alla quale faccio i miei più sinceri auguri. Ma si tratta, appunto, di un'eccezione.

I: Perchè la società si è ridotta in queste condizioni?
B: Il Milan a livello economico non ha attraversato un periodo felice e per una serie di circostante, ha perso i suoi campioni.

I: Come pensa di risolvere questi problemi?
B: Se la mia famiglia da sola non può farcela, allora sarà necessario reperire investitori che possano rilanciare il Milan. Ma, chi è interessato a rilevare il club, pone come condizione la mia permanenza.

I: Lei è orgoglioso di essere considerato ancora fondamentale, anche alla luce di questi ultimi 30 anni?
B: Certo. Se viene posta come condizione di acquisto la mia permanenza, significa che il marchio Milan è inscindibile dalla mia persona, dato anche quanto ha fatto la mia famiglia in tutti questi anni.

I: Lei è pronto a impegnarsi ancora?
B: Ci mancherebbe. Se non si troveranno acquirenti, mi toccherà tentate il rilancio. Se invece avverrà la cessione a chi pone come condizioni la mia permanenza al Milan, allora contribuirà con chi arriverà a rilanciare il club.

Direi che questa intervista sgombra gli ultimi dubbi, se mai ce ne fossero ancora. La stessa intenzione temuta da molti, quella di tenersi il Milan, in questa intervista non appare come una minaccia bensì come un fastidio. E la premessa di non aver intenzione o necessità di cedere, è soltanto la punta d'orgoglio finale di un personaggio che conosciamo bene. Non può certo dire che vende perché è diventato un barbone.

Berlusconi venderà e i primi di giugno sapremo a chi. Ma direi che possiamo sbilanciarci: sarà 100% Cina.
 
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robs91

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Ecco l'intervista di Silvio Berlusconi alla Gazzetta dello Sport

Intervistatore: Spera di concludere la trattativa per la cessione con la sponda cinese?
Berlusconi: In questo momento non so che sviluppi possa prendere. E faccio una doverosa premessa: io non ho nessuna voglia, intenzione e necessità di cedere il Milan.

I: Lei, con grande lungimiranza, riuscì ad aprire un dialogo con Xi Jinping, allora vicepresidentedella Repubblica Popolare Cinese e adesso Capo di Stato e segretario del Partito comunista cinese, anche per il Milan?
B: Vediamo cosa può succedere. In ogni caso, Xi ha dimostrato grande rispetto per il calcio italiano e per il Milan. E si sa, in Cina il brand Milan tira molto

I: Xi le chiese il Milan già nel 2009 e lei gli disse: "quando sarà in vendita sai il primo a saperlo". Quindi Xi ha saputo attendere?
B: Aspettiamo, non so bene cosa accadrà. Sia chiaro, non ho l'impellente necessità di vendere il Milan. E' che con l'arrivo dei petroldollari, è diventato impossibili per una famiglia poter gestire una squadra. Eccezioni a parte.

I: Quali eccezioni?
B: Parlo della Juventus, che ha saputo conquistare la finale di Champions League e alla quale faccio i miei più sinceri auguri. Ma si tratta, appunto, di un'eccezione.

I: Perchè la società si è ridotta in queste condizioni?
B: Il Milan a livello economico non ha attraversato un periodo felice e per una serie di circostante, ha perso i suoi campioni.

I: Come pensa di risolvere questi problemi?
B: Se la mia famiglia da sola non può farcela, allora sarà necessario reperire investitori che possano rilanciare il Milan. Ma, chi è interessato a rilevare il club, pone come condizione la mia permanenza.

I: Lei è orgoglioso di essere considerato ancora fondamentale, anche alla luce di questi ultimi 30 anni?
B: Certo. Se viene posta come condizione di acquisto la mia permanenza, significa che il marchio Milan è inscindibile dalla mia persona, dato anche quanto ha fatto la mia famiglia in tutti questi anni.

I: Lei è pronto a impegnarsi ancora?
B: Ci mancherebbe. Se non si troveranno acquirenti, mi toccherà tentate il rilancio. Se invece avverrà la cessione a chi pone come condizioni la mia permanenza al Milan, allora contribuirà con chi arriverà a rilanciare il club.
io non ho nessuna voglia, intenzione e necessità di cedere il Milan.:facepalm:
 

Pampu7

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Ecco l'intervista di Silvio Berlusconi alla Gazzetta dello Sport

Intervistatore: Spera di concludere la trattativa per la cessione con la sponda cinese?
Berlusconi: In questo momento non so che sviluppi possa prendere. E faccio una doverosa premessa: io non ho nessuna voglia, intenzione e necessità di cedere il Milan.

I: Lei, con grande lungimiranza, riuscì ad aprire un dialogo con Xi Jinping, allora vicepresidentedella Repubblica Popolare Cinese e adesso Capo di Stato e segretario del Partito comunista cinese, anche per il Milan?
B: Vediamo cosa può succedere. In ogni caso, Xi ha dimostrato grande rispetto per il calcio italiano e per il Milan. E si sa, in Cina il brand Milan tira molto

I: Xi le chiese il Milan già nel 2009 e lei gli disse: "quando sarà in vendita sarai il primo a saperlo". Quindi Xi ha saputo attendere?
B: Aspettiamo, non so bene cosa accadrà. Sia chiaro, non ho l'impellente necessità di vendere il Milan. E' che con l'arrivo dei petroldollari, è diventato impossibile per una famiglia poter gestire una squadra. Eccezioni a parte.

I: Quali eccezioni?
B: Parlo della Juventus, che ha saputo conquistare la finale di Champions League e alla quale faccio i miei più sinceri auguri. Ma si tratta, appunto, di un'eccezione.

I: Perchè la società si è ridotta in queste condizioni?
B: Il Milan a livello economico non ha attraversato un periodo felice e per una serie di circostanze, ha perso i suoi campioni.

I: Come pensa di risolvere questi problemi?
B: Se la mia famiglia da sola non può farcela, allora sarà necessario reperire investitori che possano rilanciare il Milan. Ma, chi è interessato a rilevare il club, pone come condizione la mia permanenza.

I: Lei è orgoglioso di essere considerato ancora fondamentale, anche alla luce di questi ultimi 30 anni?
B: Certo. Se viene posta come condizione di acquisto la mia permanenza, significa che il marchio Milan è inscindibile dalla mia persona, dato anche quanto ha fatto la mia famiglia in tutti questi anni.

I: Lei è pronto a impegnarsi ancora?
B: Ci mancherebbe. Se non si troveranno acquirenti, mi toccherà tentate il rilancio. Se invece avverrà la cessione a chi pone come condizioni la mia permanenza al Milan, allora contribuirà con chi arriverà a rilanciare il club.

Mettiamo tutte le notizie insieme direi che possiamo stare tranquilli, finiamo in ottime mani dobbiamo solo aspettare i primi di giugno
 
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mah, io invece ho capito il contrario, le trattative per cedere, NON sono mai esistite, è tutta una farsa orchestrata per la campagna elettorale, dal 1 giugno non avremo nessuna novità, silvio sparirà dalle scene per mesi e tanti saluti, sta storia che cerca partner va avanti da anni, la sparò pure nel 2012, il milan con i suoi deficit evidentemente serve per vari giochetti fiscali, non escludo anche altre cose al limite della legalità, ma meglio non andare oltre, la prossima stagione con valdifiori e baselli, stadio praticamente vuoto e suma a sbraitare in cronaca come un demente, tanti saluti a tutti, speriamo solo nella sezione fallimentare del tribunale di milano, l'unica in grado di fare piazza pulita.
 
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