Benvenuti nel mondo reale maturandi

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Concordo con chi sostiene ci sia troppo pessimismo e disfattismo

Di sicuro son più avvantaggiati i maturandi di oggi rispetto a quelli di 5/6 anni fa, viste le circostanze generali.
 

Splendidi Incisivi

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Sarà .. e te lo auguro ma la vita vera è ben diversa.
Eh, però non so se mi son spiegato. Per quanto la situazione sia difficile, voglio dire che una soluzione in un modo o nell'altro si trova. Cioè, l'unica cosa su cui non sono d'accordo è descriverci come la Grecia se non peggio e andare dai maturandi a dire che non esiste futuro quindi sarà tutto inutile quello che faranno, questo no.
 

Super_Lollo

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Eh, però non so se mi son spiegato. Per quanto la situazione sia difficile, voglio dire che una soluzione in un modo o nell'altro si trova. Cioè, l'unica cosa su cui non sono d'accordo è descriverci come la Grecia se non peggio e andare dai maturandi a dire che non esiste futuro quindi sarà tutto inutile quello che faranno, questo no.

NO no certo.. hahah .. però è importante che sappiano che la vita come l'hanno vissuta fino a ieri non esisterà piu.. oh poi magari qualcuno la migliora...
 

AndrasWave

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Concordo con chi sostiene ci sia troppo pessimismo e disfattismo

Di sicuro son più avvantaggiati i maturandi di oggi rispetto a quelli di 5/6 anni fa, viste le circostanze generali.

La situazione è più o meno la stessa, con l'aggravante che le famiglie hanno meno soldi per mandare i propri figli all'università.
Senza contare che buona parte dei miei compagni di scuola, seppur in gamba, sono finiti a fare lavori di ripiego o continuano a studiare nonostante una laurea.
Oggi le prospettive non sono migliori. Studiare costa tanto (iscrizione, libri, viaggio o affitto), le università sono in media abbastanza scadenti e le prospettive lavorative minime (a meno che uno punti all'estero).

Di fondo certo che non bisogna essere disfattisti o pessimisti al massimo, però non sono d'accordo con chi dice che stare "fermo" 4/5 anni dopo l'università possa essere fisiologico. Io sono stato fermo quasi un anno è posso dirvi che non c'è nulla di peggio.
Perdita di autostima, smarrimento, stile di vita improprio, difficoltà economiche e impossibilità di programmare il futuro (con la ragazza o con la fidanzata).

No, a 25 anni stare fermo per 3-4-5 anni non si può. Ora più che mai..
E a chi prende la matura quest'anno consiglio di pensarci bene se andare all'università oppure no.
 

Prinz

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Ponderate bene quello che fate. Io a 28 anni suonati ancora gravo sulle spalle dei miei, lavoro (perché di questo si tratta, altro che formazione) 10-12 ore al giorno gratis (anzi, ci rimetto e non poco) e tutto ciò che ricevo in cambio sono urla e maltrattamenti di ogni genere, non ho mezzo contributo versato, prospettive concrete per il futuro avvolte nella nebbia. Quando scelsi Giurisprudenza pensavo ingenuamente di aver optato per una facoltà confacente alle mie attitudini e che mi avrebbe aperto un ampio ventaglio di possibilità. Falso. Potessi tornare indietro rivedrei sicuramente il mio percorso. Non c'è da essere troppo disfattisti, ma bisogna anche essere realisti. Negli 80 i soldi giravano, i concorsi pubblici fioccavano e non c'era lo sfruttamento legalizzato della legge biagi. Oggi siamo in una spirale di recessione che non avrà fine se non a seguito di un evento traumatico. Per cui pensate bene a quello che fate, evitate di iscrivervi all'Università se non siete convinti ed evitate facoltà inutili.
 

Super_Lollo

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Ponderate bene quello che fate. Io a 28 anni suonati ancora gravo sulle spalle dei miei, lavoro (perché di questo si tratta, altro che formazione) 10-12 ore al giorno gratis (anzi, ci rimetto e non poco) e tutto ciò che ricevo in cambio sono urla e maltrattamenti di ogni genere, non ho mezzo contributo versato, prospettive concrete per il futuro avvolte nella nebbia. Quando scelsi Giurisprudenza pensavo ingenuamente di aver optato per una facoltà confacente alle mie attitudini e che mi avrebbe aperto un ampio ventaglio di possibilità. Falso. Potessi tornare indietro rivedrei sicuramente il mio percorso. Non c'è da essere troppo disfattisti, ma bisogna anche essere realisti. Negli 80 i soldi giravano, i concorsi pubblici fioccavano e non c'era lo sfruttamento legalizzato della legge biagi. Oggi siamo in una spirale di recessione che non avrà fine se non a seguito di un evento traumatico. Per cui pensate bene a quello che fate, evitate di iscrivervi all'Università se non siete convinti ed evitate facoltà inutili.

Perfetto clapclap
 

prebozzio

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Io ho studiato quello che mi piace ("facoltà inutile" cit.), ho trovato un bel lavoretto durante gli studi, ho trovato un buon lavoro pochi mesi dopo la laurea e sto provando in parallelo una carriera artistica professionale. Questo per dire che quando ci sono passione, voglia di sacrificarsi, flessibilità e un po' di fortuna qualcosa c'è anche per noi giovani. Non ho talenti particolari né un'intelligenza fuori dalla norma, non guadagno diecimila euro al mese, non vivo nel lusso, ma sono felice.

Se tutti ragionassero come in questo topic nessuno farebbe il calciatore, l'astronauta, la modella, l'attore, lo scrittore, perché "non ci provare neanche, tanto ci riesce solo uno su mille". Eh sì, ma se quell'uno su mille fosse proprio uno di noi? L'importante è avere piani di riserva, non puntare solo su una cosa ma tenere aperte più porte; e credere in quello che vogliamo fare.

Il punto di partenza è essere autonomi nelle nostre scelte, progettare bene i nostri percorsi ed essere convinti di quello che facciamo. Università, percorsi di formazione professionale, lavoro, esperienze all'estero, non c'è una cosa giusta o sbagliata per tutti.
 
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