Io posso anche starci, ma allora ti giro la questione: perché le certezze non ce le creiamo noi?
Io non credo sia davvero come dici un puro calcolo di probabilità, perché campo, competenza ed organizzazione possono fare molto anche in una scienza non esatta come lo scouting ed il calcio. Ma anche ammettendolo, cosa ci vieta di tornare grandi estendendo il campo di quelle "incertezze", ma con un campione più alto e tante più possibilità di successo se siamo bravi, invece di andare all-in con la presunta "certezza di livello", che magari non si rivela nemmeno tale se il contesto è quello sbagliato ed a dispetto di costo, curriculum e partite giocate (si veda Bacca, senza scomodare tutti i bolliti di questi ultimi 10 anni)?
Ogni volta che abbiamo preso profili in un certo modo con una certa logica, sono arrivati addirittura fenomeni: penso al periodo di Leonardo ed ai tre brasiliani su tre indovinati, pagandoli tutti insieme poco più di Bacca ed i soli Thiago e Kakà poco più della metà.
In un mercato così selvaggio nel quale competere con le big inglesi che mettono gli occhi su un giovane ormai consacrato è impossibile, la strada è far fare noi quelle 300 partite che dici al giocatore da 30 partite, esaltandoci nel vederlo diventare campione nel giro di un mese o di 3 anni, a seconda delle necessità.
Poi nessuno nega a quel campione di rimanere al Milan a vita, accettando il massimo salariale fissato a 4 netti pur di restare nella storia di questo club. E se io ti ho scoperto e lanciato, è molto più facile che tu mi ripaghi con la fedeltà, come per esempio Thiago Silva era disposto a fare con tanto di fascia se non avessimo avuto bisogno di ripianare la voragine economica di Ibra.