In base a quale regolamento la Uefa ci può escludere dalle coppe?

showtaarabt

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Non mi pare che sia competenza della UEFA fare i conti in tasca a Yonghong Li.
Il Cinese per quel che sappiamo è uno speculatore che stà provando un'operazione finanziaria rivalutando e rivendendo il Milan.
I soldi sono arrivati da prestigiosi fondi internazionali come Elliott che hanno dato credito all'operazione(non alla persona di Li) ottenendo in garanzia il Milan.

Mi tirate fuori in quale articolo è scritto che il presidente del Milan deve essere un Paperon Dei Paperoni e non può operare con il supporto di fondi internazionali?

Oltretutto un'esclusione dalle coppe europee conquistate sul campo in base a nessun regolamento comporterebbe una forte svalutazione della societa Milan in quanto asset non solo minando l'investimento di Li che comunque stà rischiando soldi non suoi ma penalizzando i finanziatori internazionali che vedrebbero il loro asset a garanzia perdere di valore.

Io credo che questa controversia finirebbe nei tribunali ordinari ed Elliott potrebbe fare una MAXICAUSA alla Uefa.
 

showtaarabt

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Scusate ho sbagliato possono perfavore i mod spostarlo tra le news societarie?
 

Cantastorie

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Non mi pare che sia competenza della UEFA fare i conti in tasca a Yonghong Li.
Il Cinese per quel che sappiamo è uno speculatore che stà provando un'operazione finanziaria rivalutando e rivendendo il Milan.
I soldi sono arrivati da prestigiosi fondi internazionali come Elliott che hanno dato credito all'operazione(non alla persona di Li) ottenendo in garanzia il Milan.

Mi tirate fuori in quale articolo è scritto che il presidente del Milan deve essere un Paperon Dei Paperoni e non può operare con il supporto di fondi internazionali?

Oltretutto un'esclusione dalle coppe europee conquistate sul campo in base a nessun regolamento comporterebbe una forte svalutazione della societa Milan in quanto asset non solo minando l'investimento di Li che comunque stà rischiando soldi non suoi ma penalizzando i finanziatori internazionali che vedrebbero il loro asset a garanzia perdere di valore.

Io credo che questa controversia finirebbe nei tribunali ordinari ed Elliott potrebbe fare una MAXICAUSA alla Uefa.

a) abbiamo chiuso gli ultimi tre bilanci con passivi non da poco (l'ultimo, gestito dalla nuova società, a -75 milioni) e abbiamo speso come se ci avessero accordato il VA
b) per far mercato abbiamo fatto dei buchi (marcato fatto col bond) e parte del Milan stesso è stato dato in pegno per l'acquisto dello stesso (semplificando) quindi non possiamo neanche appellarci al "eh ma allora il PSG..." perchè nel PSG ci mette tanti soldi uno che può coprire tutti i buchi
c) ad ottobre se Li non salda il debito il Milan va all'asta.

il punto a) basta ad avere delle pene, i punti b) e c) ad aggravarle (quantomeno difficoltà nel coprire i debiti fatti e rischio di finire all'asta in ottobre)

poi adesso ti spiegheranno ancora meglio, non sono esperto.

p.s. aggiungo che in tutte le sentenze precedenti la Uefa ha chiesto quantomeno passi in avanti per il rifinanziamento o garanzie di solvibilità (e se non erro neanche per il totale del debito di LI + quello del Milan, ma solo per una parte). noi non abbiam fatto nulla di tutto questo
 

Super_Lollo

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Tutti discorsi che vanno a "cashett" .

Se finalmente una sola cosa ci girerà giusta e prima o poi succederà il Milan si troverà con un socio di minoranza al 49% e il vecchio volpone di li userà i soldi per andare avanti e arrivare alla quotazione in borsa.

Una volta fatta la quotazione venderà tutto e incasserà la lauta ricompensa. Fino all arrivo e senza l'entità del nuovo acquirente il Milan è destinato a rimanere ahinoi in questo limbo di nulla.

Li si è dimostrato per quello che è , un Broker che ha fatto all in sul milan e gli è andata pure bene.
 

DrHouse

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a) abbiamo chiuso gli ultimi tre bilanci con passivi non da poco (l'ultimo, gestito dalla nuova società, a -75 milioni) e abbiamo speso come se ci avessero accordato il VA
b) per far mercato abbiamo fatto dei buchi (marcato fatto col bond) e parte del Milan stesso è stato dato in pegno per l'acquisto dello stesso (semplificando) quindi non possiamo neanche appellarci al "eh ma allora il PSG..." perchè nel PSG ci mette tanti soldi uno che può coprire tutti i buchi
c) ad ottobre se Li non salda il debito il Milan va all'asta.

il punto a) basta ad avere delle pene, i punti b) e c) ad aggravarle (quantomeno difficoltà nel coprire i debiti fatti e rischio di finire all'asta in ottobre)

poi adesso ti spiegheranno ancora meglio, non sono esperto.

p.s. aggiungo che in tutte le sentenze precedenti la Uefa ha chiesto quantomeno passi in avanti per il rifinanziamento o garanzie di solvibilità (e se non erro neanche per il totale del debito di LI + quello del Milan, ma solo per una parte). noi non abbiam fatto nulla di tutto questo

è corretto dire che per il punto a) il Milan debba essere sanzionato.
su questo non ci piove, se qualcuno sperava che il mancato raggiungimento del break even entro il 2014 non comportasse sanzioni si sbagliava non di poco.
le sanzioni sono giuste e doverose, ahinoi... ma devono essere commisurate in base ai precedenti.
posso capire l'ironia sulla dirigenza che si comporta come uno scolaretto "accusando" i compagni, ma in giurisprudenza il precedente giuridico è importante per garantire l'equità delle sanzioni.
e se con passivi di bilancio simili decine di squadre hanno comunque usufruito del Settlement Agreement e non sono state escluse dalle competizioni UEFA, non vedo perchè, solo riferito al passivo dei bilanci, debba essere diverso in questo caso.
il punto b) non l'ho sinceramente capito: il Milan la campagna acquisti del 2017 l'ha messa in bilancio regolarmente, ed ha generato il passivo che deve essere sanzionato. il PSG, che è un caso diverso dal nostro, ha comunque violato le regole del FPF: le partnership di aziende correlate alla società di calcio hanno un tetto massimo, che è il valore di mercato. E se il PSG fa figurare che un suo sponsor (legato al PSG stesso da medesimi proprietari) equivale alla cifra per comprare Neymar (e lo stesso per Mbappè), viola le regole.

Quindi, tra PSG e Milan, chi viola il FPF è la squadra francese, che non è stata sanzionata, a patto che generi 60 milioni di ricavi entro il 30 giugno.

il punto c) è opinabile: vero quello che dici, ma per il FPF è irrilevante.
ora, in linea teorica posso pure concederti che il punto c) aggravi la posizione del punto a), ma per le regole del FPF non è così.
e le regole le ha scritte l'UEFA, non Fassone.

Ora, se ci fosse una motivazione interna al Regolamento per cui il Milan debba essere escluso, me ne farei una ragione.
ma va spiegata per filo e per segno nelle motivazioni.

la mancata ridefinizione e l'ombra di Elliott posso farmela andare bene come motivazione per il rigetto del VA, dato che l'accordo è prerogativa solo dei nuovi proprietari di club, e gli viene concesso un anno franco da vincoli a patto che garantiscano la continuità azionaria.
posso capirla meno, ma quantomeno accettarla, per il rigetto del SA: hai una scadenza debitoria importante a 4 mesi, e non ti concediamo un Agreement triennale se non la risolvi. nel topic che ho aperto ho preso articoli, pagine e comma vari per spiegare il rifiuto, e nonostante tutto i dubbi sono tanti.

ma una esclusione "preventiva" dalle competizioni europee quando il debito non è scaduto, e la continuità azionaria non è requisito per la partecipazione all'EL (e francamente neppure per la concessione del SA), non la capisco, regolamento alla mano.
la "continuità aziendale", che molti confondono con quella azionaria, è invece garantita: sia dallo status quo del Milan (sponsor pluriennali, beni mobili e immobili, valore patrimoniale, contratti di calciatori pluriennali), sia dalla lettera di Elliott che assicura che in caso di default non pregiudicherebbe la continuità aziendale... detta in altri termini: se Li non paga potete stare tranquilli che non ci rifaremo con pegni su introiti TV e UEFA, su sponsor e non cederemo il parco giocatori... troveremo altri modi per essere liquidati (ce ne sono diversi).

concludo: la sentenza della Camera Giudicante deve essere chiara, e deve rispecchiare il regolamento.
a prescindere se sia positiva o negativa. se il Milan deve essere escluso dalle competizioni UEFA, devono chiarire per filo e per segno quali articoli del Regolamento sul FPF impediscono il trattamento usato con gli altri club nelle medesime condizioni.
se la sentenza sarà congrua al regolamento, ahinoi anche se negativa, ce ne faremo una ragione.
ma solo in quel caso.
 

Victorss

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è corretto dire che per il punto a) il Milan debba essere sanzionato.
su questo non ci piove, se qualcuno sperava che il mancato raggiungimento del break even entro il 2014 non comportasse sanzioni si sbagliava non di poco.
le sanzioni sono giuste e doverose, ahinoi... ma devono essere commisurate in base ai precedenti.
posso capire l'ironia sulla dirigenza che si comporta come uno scolaretto "accusando" i compagni, ma in giurisprudenza il precedente giuridico è importante per garantire l'equità delle sanzioni.
e se con passivi di bilancio simili decine di squadre hanno comunque usufruito del Settlement Agreement e non sono state escluse dalle competizioni UEFA, non vedo perchè, solo riferito al passivo dei bilanci, debba essere diverso in questo caso.
il punto b) non l'ho sinceramente capito: il Milan la campagna acquisti del 2017 l'ha messa in bilancio regolarmente, ed ha generato il passivo che deve essere sanzionato. il PSG, che è un caso diverso dal nostro, ha comunque violato le regole del FPF: le partnership di aziende correlate alla società di calcio hanno un tetto massimo, che è il valore di mercato. E se il PSG fa figurare che un suo sponsor (legato al PSG stesso da medesimi proprietari) equivale alla cifra per comprare Neymar (e lo stesso per Mbappè), viola le regole.

Quindi, tra PSG e Milan, chi viola il FPF è la squadra francese, che non è stata sanzionata, a patto che generi 60 milioni di ricavi entro il 30 giugno.

il punto c) è opinabile: vero quello che dici, ma per il FPF è irrilevante.
ora, in linea teorica posso pure concederti che il punto c) aggravi la posizione del punto a), ma per le regole del FPF non è così.
e le regole le ha scritte l'UEFA, non Fassone.

Ora, se ci fosse una motivazione interna al Regolamento per cui il Milan debba essere escluso, me ne farei una ragione.
ma va spiegata per filo e per segno nelle motivazioni.

la mancata ridefinizione e l'ombra di Elliott posso farmela andare bene come motivazione per il rigetto del VA, dato che l'accordo è prerogativa solo dei nuovi proprietari di club, e gli viene concesso un anno franco da vincoli a patto che garantiscano la continuità azionaria.
posso capirla meno, ma quantomeno accettarla, per il rigetto del SA: hai una scadenza debitoria importante a 4 mesi, e non ti concediamo un Agreement triennale se non la risolvi. nel topic che ho aperto ho preso articoli, pagine e comma vari per spiegare il rifiuto, e nonostante tutto i dubbi sono tanti.

ma una esclusione "preventiva" dalle competizioni europee quando il debito non è scaduto, e la continuità azionaria non è requisito per la partecipazione all'EL (e francamente neppure per la concessione del SA), non la capisco, regolamento alla mano.
la "continuità aziendale", che molti confondono con quella azionaria, è invece garantita: sia dallo status quo del Milan (sponsor pluriennali, beni mobili e immobili, valore patrimoniale, contratti di calciatori pluriennali), sia dalla lettera di Elliott che assicura che in caso di default non pregiudicherebbe la continuità aziendale... detta in altri termini: se Li non paga potete stare tranquilli che non ci rifaremo con pegni su introiti TV e UEFA, su sponsor e non cederemo il parco giocatori... troveremo altri modi per essere liquidati (ce ne sono diversi).

concludo: la sentenza della Camera Giudicante deve essere chiara, e deve rispecchiare il regolamento.
a prescindere se sia positiva o negativa. se il Milan deve essere escluso dalle competizioni UEFA, devono chiarire per filo e per segno quali articoli del Regolamento sul FPF impediscono il trattamento usato con gli altri club nelle medesime condizioni.
se la sentenza sarà congrua al regolamento, ahinoi anche se negativa, ce ne faremo una ragione.
ma solo in quel caso.
Uno dei pochi utenti insieme a Il re dell'est che parla fatti alla mano e argomenta i suoi interventi con competenza e precisione senza inventarsi nulla. Oltretutto se non sbaglio sei avvocato.
Ti ringrazio e ti faccio i complimenti per la chiarezza.
 
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Il vero problema del milan è il going concern ovvero la previsione di continuità aziendale per la durata del SA o comunque per l'anno di iscrizione.
Nel senso che l'Uefa ritiene che il Milan non potrà adempire alle proprie obbligazioni (retribuzioni, contributi ecc) e che si troverà in uno stato di insolvenza.
Ritengo che l'Uefa ricolleghi detta situazione al mancato pagamento da parte di YL del debito con Eliot, pagamento che effettivamente dovrebbe avvenire nel corso della prossima competizione.
Ora, da come l'hanno raccontata questo rischio non ci dovrebbe essere, ma a questo punto ho il timore che non conosciamo la verità dei rapporti tra Eliot e YL.
Se il rapporto fra Eliot e YL fosse un classico rapporto tra banca creditrice e debitore effettivamente la continuità aziendale sarebbe ad elevato rischio.
Scaduto il debito Eliot potrebbe "mettere in vendita" il Milan senza essere tenuto, nelle more dell'operazione, a pagare gli stipendi ecc.
Peraltro YL potrebbe anche rifiutare in astratto ulteriori prestiti preferendo fallire.
Diversa sarebbe la situazione se avessero previsto l'obbligo di subentro di Eliot in una quota del club pertanto una sorta di conversione del credito in azioni (magari date in pegno).
A quel punto Eliot sarebbe oggi un socio "virtuale" pronto a diventare reale in caso di mancato adempimento del debito e quindi sarebbe tenuta a garantire pro quota la continuità aziendale.
 

Clarenzio

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a) abbiamo chiuso gli ultimi tre bilanci con passivi non da poco (l'ultimo, gestito dalla nuova società, a -75 milioni) e abbiamo speso come se ci avessero accordato il VA
b) per far mercato abbiamo fatto dei buchi (marcato fatto col bond) e parte del Milan stesso è stato dato in pegno per l'acquisto dello stesso (semplificando) quindi non possiamo neanche appellarci al "eh ma allora il PSG..." perchè nel PSG ci mette tanti soldi uno che può coprire tutti i buchi
c) ad ottobre se Li non salda il debito il Milan va all'asta.

il punto a) basta ad avere delle pene, i punti b) e c) ad aggravarle (quantomeno difficoltà nel coprire i debiti fatti e rischio di finire all'asta in ottobre)

poi adesso ti spiegheranno ancora meglio, non sono esperto.

p.s. aggiungo che in tutte le sentenze precedenti la Uefa ha chiesto quantomeno passi in avanti per il rifinanziamento o garanzie di solvibilità (e se non erro neanche per il totale del debito di LI + quello del Milan, ma solo per una parte). noi non abbiam fatto nulla di tutto questo

Il punto C non c'entra nulla con il SA, per favore.

Fondamentalmente è il punto A che, secondo l'attuale regolamento, dovrebbe portarci ad avere pene simili o anche meno vessatorie di quelle subite dalla Roma.

Poi non so, magari esiste un altro regolamento segreto della Uefa non ancora presentato.
 

Clarenzio

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Uno dei pochi utenti insieme a Il re dell'est che parla fatti alla mano e argomenta i suoi interventi con competenza e precisione senza inventarsi nulla. Oltretutto se non sbaglio sei avvocato.
Ti ringrazio e ti faccio i complimenti per la chiarezza.

Purtroppo a molti non gliene frega nulla, sperano solo che arrivi un fantomatico riccone a ricomprarci dal fondo avvoltoio.
 
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