Questo ragazzo ha avuto l'Italia in mano fino a giugno 2014, con quello sciagurato di Prandelli che gli ha affidato le sorti della Nazionale, del Mondiale, e della sua panchina. Troppo, per chi deve ancora uscire dall'ombra di un passato personale che non riesce a metabolizzare. Ce l'ha con il mondo perché pensa che il mondo lo discrimini come ha fatto quando e' nato. Atteggiamento comprensibile ma che nessuno può risolvere per lui. Raiola ha fatto sinora miracoli garantendogli un trattamento professionale superiore alla sua reputazione, ma le alternative si stanno esaurendo, e lui non da segno di voler arrestare la discesa. Non ci tiene molto, evidentemente. Avrà modo di risolvere i suoi conflitti interiori lontano dai campi, a questo punto. Il conto in banca glielo consentirà. Auguri.