Bakayoko:”Non mi sono piaciute le parole di Gattuso”.

gabri65

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Ma il fatto è proprio che, ripeto, il fatto di girare in Lamborghini o a piedi non conta nulla nel definire la felicità di una persona. Non serviva, ma questo è stato dimostrato anche da uno studio piuttosto recente mi pare: l’infelicità e la felicità sembrano distribuite equamente su tutta la popolazione. È presente l’una quanto l’altra, nella stessa misura, sia tra i ricchi che tra i poveri.
Il cervello non conta i centesimi sul conto prima di spegnersi e tirarti giù. La consapevolezza di non morire di fame non dà una soddisfazione che dura, nemmeno a chi passa da una situazione di estrema povertà a una situazione di estrema ricchezza (come accade a molti calciatori, tra l’altro, che non nascono milionari).
Sarebbe davvero facile se bastasse sapere che c’è chi sta peggio per essere allegri e contenti. Saremmo tutti al settimo cielo, 24h su 24.

Però è anche una fortuna, in un certo senso. Se ai calciatori bastassero i soldi per essere soddisfatti, fidati che al primo contratto firmato smetterebbero di allenarsi e giocare come si deve. Il fatto che un calciatore si deprima e si incavoli significa che ci tiene davvero a quello che fa, a quello che è. Ci tiene tanto che non gli basta lucidare la lamborgini in garage per passare sopra a tutto il resto.

Sono d’accordo, invece, quando dici che troppe coccole possono essere altrettanto dannose. Assecondare l’insicurezza di una persona non è sempre la scelta migliore. Molti al contrario si svegliano e crescono dopo una bella tirata d’orecchie.
E sì, è vero: ai giornali si potrebbe piagnucolare un po’ meno. Queste cose vanno risolte con l’allenatore, fare i capricci è un comportamento infantile e irrispettoso. Non credo che la psiche sia diventata più debole, semplicemente una volta si dava meno peso ai sentimenti delle persone. Per un uomo era quasi una vergogna. Ora le cose sono cambiate, io dico per fortuna, ma come dici tu poi si rischia di assecondare troppo le insicurezze (e quindi i capricci) dei più deboli. Le insicurezze vanno ascoltate e capite, è vero, ma vanno anche affrontate e combattute. Non assecondate.

Quindi direi che siamo d’accordo a metà, che poco non è.

Bene, ok per il bicchiere mezzo pieno. Però eravate tre contro uno. Scherzo. :)
 

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