Aumento benzina e gasolio da Sabato 1 Marzo. +0,24 e 0,34

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Non tutti possono fare i pendolari, perché magari lavorano in zone industriali. E comunque non tutti possono permettersi di questi tempi di spendere soldi per comprarsi un'auto nuova a metano. Quindi io in questo aumento di positivo vedo ben poco, se non un'azione irresponsabile del governo attuale. L'aumento delle tasse e dei costi per il cittadino è arrivato al limite.

Quello è vero,in provincia e in certi posti la macchina è indispensabile
 

James Watson

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Non tutti possono fare i pendolari, perché magari lavorano in zone industriali. E comunque non tutti possono permettersi di questi tempi di spendere soldi per comprarsi un'auto nuova a metano. Quindi io in questo aumento di positivo vedo ben poco, se non un'azione irresponsabile del governo attuale. L'aumento delle tasse e dei costi per il cittadino è arrivato al limite.

La mia era una considerazione più generale..
Io per esempio sto pensando di cominciare ad andare in stazione (sono circa 5 km da casa) in bicicletta, per dire..
magari per andare a fare la spesa al supermercato (che dista 10 minuti a piedi da casa) farò più spesso una passeggiata piuttosto che prendere l'auto..
 

7AlePato7

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La mia era una considerazione più generale..
Io per esempio sto pensando di cominciare ad andare in stazione (sono circa 5 km da casa) in bicicletta, per dire..
magari per andare a fare la spesa al supermercato (che dista 10 minuti a piedi da casa) farò più spesso una passeggiata piuttosto che prendere l'auto..
Questo discorso va bene per me o per te che magari abbiamo un'età tale da consentirci di fare certe cose, ma ci sono anche signori di 60 anni cui la macchina serve perché magari è un problema trasportare pesi. Poi è anche un discorso di tempi... in una vita frenetica l'auto diventa indispensabile.
Se io guadagno 1000 euro al mese non mi si può venire a dire che ciò che guadagno non basta più, perché qui non si tratta di volersi togliere dei capricci, qui si tratta di costi aumentati su beni di largo consumo. Un conto è se aumenti il costo dei vestiti firmati, degli oggetti elettronici come i tablet o gli smartphone top gamma, un altro conto è se aumenti il costo della pasta, del pane, della frutta, della verdura, della carne.
E aumentare il costo ella benzina significa innanzitutto aumentare il costo dei trasporti che rappresentano una fetta importante dei costi logistici che una supply chain deve sostenere.
 

James Watson

Bannato
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Questo discorso va bene per me o per te che magari abbiamo un'età tale da consentirci di fare certe cose, ma ci sono anche signori di 60 anni cui la macchina serve perché magari è un problema trasportare pesi. Poi è anche un discorso di tempi... in una vita frenetica l'auto diventa indispensabile.
Se io guadagno 1000 euro al mese non mi si può venire a dire che ciò che guadagno non basta più, perché qui non si tratta di volersi togliere dei capricci, qui si tratta di costi aumentati su beni di largo consumo. Un conto è se aumenti il costo dei vestiti firmati, degli oggetti elettronici come i tablet o gli smartphone top gamma, un altro conto è se aumenti il costo della pasta, del pane, della frutta, della verdura, della carne.
E aumentare il costo ella benzina significa innanzitutto aumentare il costo dei trasporti che rappresentano una fetta importante dei costi logistici che una supply chain deve sostenere.

Su questa considerazione sono pienamente d'accordo. Mi riferisco al fatto che questo continuo aumento dei carburanti tradizionali dovrebbe e potrebbe rappresentare la "molla" che fa scattare un processo lungo di ripensamento di molte "abitudini", una sorta di rivoluzione delle nostre abitudini, quasi culturale.
Penso appunto alla scelta, anche se solo da parte di una minoranza della popolazione, di mezzi di trasporto più "ecocompatibili" (macchine ibride, biciclette, a piedi, trasporto pubblico etc..), all'incremento del trasporto di merci su rotaia etc etc etc. Mi rendo conto che si tratta di un discorso molto ampio e che coinvolge più argomenti. So anche che si tratta di un percorso necessariamente a lungo termine. Però in questa cosa potrebbe esistere proprio quel concetto che si esprime spesso quando si afferma che in una crisi c'è sempre un'opportunità da cogliere. Mi chiedevo se nel caso del continuo aumento di prezzi dei carburanti potrebbe essere questa l'opportunità da cogliere.
 

7AlePato7

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Su questa considerazione sono pienamente d'accordo. Mi riferisco al fatto che questo continuo aumento dei carburanti tradizionali dovrebbe e potrebbe rappresentare la "molla" che fa scattare un processo lungo di ripensamento di molte "abitudini", una sorta di rivoluzione delle nostre abitudini, quasi culturale.
Penso appunto alla scelta, anche se solo da parte di una minoranza della popolazione, di mezzi di trasporto più "ecocompatibili" (macchine ibride, biciclette, a piedi, trasporto pubblico etc..), all'incremento del trasporto di merci su rotaia etc etc etc. Mi rendo conto che si tratta di un discorso molto ampio e che coinvolge più argomenti. So anche che si tratta di un percorso necessariamente a lungo termine. Però in questa cosa potrebbe esistere proprio quel concetto che si esprime spesso quando si afferma che in una crisi c'è sempre un'opportunità da cogliere. Mi chiedevo se nel caso del continuo aumento di prezzi dei carburanti potrebbe essere questa l'opportunità da cogliere.
Potrebbe essere un'opportunità da cogliere se tu come stato italiano finanzi la ricerca e i progetti su forme di energia alternative o se ti impegni in prima persona nello sviluppo di nuove tecnologie che consentano di abbassare i costi logistici di filiera su altre voci che poi impattano direttamente sul costo del prodotto a scaffale. E' ovvio che i costi logistici che una supply chain deve sostenere si riversano poi sul cittadino, quindi maggiori sono questi costi, maggiore sarà il prezzo del bene o servizio che viene venduto al cliente finale. I costi di trasporto sono solo una voce dei costi logistici e questa accisa influirà in modo evidente sul costo dei trasporti... quindi perché non agire su altre voci di costo? Ad esempio la tecnologia RFID sarebbe in grado di ridurre molte voci di costo di una filiera a livello di gestione dei processi, consentendo ad esempio una tracciabilità del prodotto, migliorando la gestione di asset logistici e la gestione dei processi di punto vendita (esempio: si presenta una situazione di stock out, cioè non è più presente un prodotto a scaffale. Con la tecnologia RFID potresti immediatamente procedere a un nuovo ordine, perché si sa che la mancanza di prodotto a scaffale comporta una perdita probabile di fatturato). Però il costo dei transponder RFID è ancora troppo elevato in certi casi e questo ne limita fortemente la diffusione anche a livello di supply chain. Lo stato dovrebbe impegnarsi per finanziare i progetti che mirano alla riduzione dei costi logistici, quindi ad esempio tutto lo studio tecnologico orientato alla realizzazione di trasponder a costi contenuti. Il problema è che lo stato italiano questo non lo fa, anzi ha penalizzato la ricerca e spesso e volentieri i progetti vengono venduti all'estero: ciò impedisce che una supply chain del nostro territorio possa ottenere un vantaggio competitivo sul mercato e impatta sul costo dei prodotti che non si abbassa... anzi aumenta sempre più.
 

7AlePato7

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Scusa l'ignoranza, che cos'è la tecnologia RFID?
E' una tecnologia che ti consente di identificare in modo univoco gli oggetti. Può avere funzioni simili a quelle del codice a barre, però con l'RFID puoi avere molte più informazioni sull'oggetto che viene identificato. E può avere molteplici applicazioni, in molti campi. Non solo nei prodotti di largo consumo, ma anche nella moda, nella sanità, nei trasporti...

L'RFID è in pratica quella tecnologia di identificazione di cui si sta servendo l'Internet Of Things, ossia quel sistema che si propone a identificare un oggetto ovunque esso si trovi e facilitare così lo scambio di informazioni riguardanti quell'oggetto in tempo reale.

Viene applicato un tag (etichetta o trasponder) sull'oggetto che si vuole identificare... quel tag contiene una serie di informazioni riguardo l'oggetto cui viene appiccicato.
Quando il tag viene interrogato da un reader, il reader legge le informazioni sul tag (esempio: il produttore, il lotto, il codice che identifica univocamente quel prodotto, detto codice EPC e altre informazioni) e permette a un utente di avere moltissime informazioni su quell'oggetto. Le informazioni vengono così fornite in modo automatico.
 
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