Atto di coraggio, parte seconda.

sballotello

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In tempi non sospetti invocavo un atto di coraggio che consisteva nel mettere in discussione la titolarità di montolivo nonchè la sua leadership dentro lo spogliatoio : un leader mediocre ti porta solo alla mediocrità e alla mediocrità ci si abitua, come a tutto nella vita.
Il mercato è andato in questa direzione ma di pari passo a un rinnovamento tecnico della rosa avevo invocato una pulizia totale o quasi.
Reputavo tutto ciò indispensabile perchè un ambiente abituato alla sconfitta per diventare vincente ha bisogno di gente con mentalità vincente e di ragazzi pronti a seguire i nuovi. I vecchi dello nostro spogliatoio però sono rappresentanti di lungo corso di un milan mediocre e fallito, pedine non valide dalle quali ripartire.
Questa pulizia non è stata effettuata.
I risultati dal campo non arrivano e tutte le colpe ricadono sull'allenatore. In condizioni normali la testa dell'allenatore sarebbe già caduta ma da noi la dirigenza prende misteriosamente tempo . Credo ormai a questo punto che tutto ciò accada perchè fassone e mirabelli hanno capito che il mister indubbiamente sta sbagliando qualcosa ma dentro lo spogliatoio vi è la causa madre di tutti i nostri guai.
Vecchi e nuovi non solo non hanno legato ma vi è una sorta di guerra atta a condurre tutti nella mediocrità dell'ultimo periodo, i vecchi senatori non hanno la minima intenzione di cedere la leadership ai nuovi arrivati e lavorare in queste condizioni è impossibile.
Sollevare ora montella vorrebbe dare alibi ai giocatori ma soprattutto vorrebbe dire dare una seconda possibilità alle iene dello spogliatoio che con un nuovo mister potrebbero rimettersi in gioco.
Montella le sua scelte le ha fatte e ha deciso di voltare pagine ma dentro in troppi gli remano contro.
Ecco allora che invoco un secondo atto di coraggio : mettere fuori rosa i rivoltosi a andare avanti coi nuovi e coi ragazzi volenterosi di lavorare per il bene del milan.
Altrimenti non se ne esce più!!!
Le difficoltà tecniche della squadra sono figlie di problematiche interne.

totalmente daccordo
 
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credo anche sia sbagliato etichettare i "vecchi" come cattivi, e i "nuovi" come buoni.
Anche perché le cose peggiori le stanno facendo vedere proprio i nuovi, sia a livello di prestazioni che comportamentali (non a caso i 2 rossi sono arrivati ai 2 giocatori, entrambi nuovi, che mentalmente sono più in difficoltà).

Non definisco alcuno 'vecchio e cattivo' ma solo presenze scomode , attori protagonisti di un passato scomodo e poco vincente.
Quando si volta pagina lo si deve fare totalmente, noi non lo abbiamo fatto.
Vecchio e nuovo non sempre sono conciliabili se il nuovo è chiamato non a migliorare il passato ma a cancellarlo.
 
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