In tempi non sospetti invocavo un atto di coraggio che consisteva nel mettere in discussione la titolarità di montolivo nonchè la sua leadership dentro lo spogliatoio : un leader mediocre ti porta solo alla mediocrità e alla mediocrità ci si abitua, come a tutto nella vita.
Il mercato è andato in questa direzione ma di pari passo a un rinnovamento tecnico della rosa avevo invocato una pulizia totale o quasi.
Reputavo tutto ciò indispensabile perchè un ambiente abituato alla sconfitta per diventare vincente ha bisogno di gente con mentalità vincente e di ragazzi pronti a seguire i nuovi. I vecchi dello nostro spogliatoio però sono rappresentanti di lungo corso di un milan mediocre e fallito, pedine non valide dalle quali ripartire.
Questa pulizia non è stata effettuata.
I risultati dal campo non arrivano e tutte le colpe ricadono sull'allenatore. In condizioni normali la testa dell'allenatore sarebbe già caduta ma da noi la dirigenza prende misteriosamente tempo . Credo ormai a questo punto che tutto ciò accada perchè fassone e mirabelli hanno capito che il mister indubbiamente sta sbagliando qualcosa ma dentro lo spogliatoio vi è la causa madre di tutti i nostri guai.
Vecchi e nuovi non solo non hanno legato ma vi è una sorta di guerra atta a condurre tutti nella mediocrità dell'ultimo periodo, i vecchi senatori non hanno la minima intenzione di cedere la leadership ai nuovi arrivati e lavorare in queste condizioni è impossibile.
Sollevare ora montella vorrebbe dare alibi ai giocatori ma soprattutto vorrebbe dire dare una seconda possibilità alle iene dello spogliatoio che con un nuovo mister potrebbero rimettersi in gioco.
Montella le sua scelte le ha fatte e ha deciso di voltare pagine ma dentro in troppi gli remano contro.
Ecco allora che invoco un secondo atto di coraggio : mettere fuori rosa i rivoltosi a andare avanti coi nuovi e coi ragazzi volenterosi di lavorare per il bene del milan.
Altrimenti non se ne esce più!!!
Le difficoltà tecniche della squadra sono figlie di problematiche interne.
Quando si perde le voci di guerrilla di spogliatoio escono puntuali... molte però sono false o romanzate, non bisogna essere allocchi.
Sicuramente la situazione sarà vissuta come molto problematica dai giocatori... i nuovi sono arrivati con grandi aspettative e stanno tutti deludendo, alcuni ancora giovani hanno finora evidenti difficoltà a gestire le GIGANTESCHE pressioni dell'ambiente.
Anche il contesto tattico del calcio italiano e evidentemente problematico per tanti dei nuovi... per settimane parliamo di ruolo e fuori ruolo, la verità è che i nuovi fanno difficoltà ad adattarsi al calcio italiano.
Secondo me anche quelli investiti come leader, tipo Bonucci e Biglia, ma anche Jack, Suso e Donnarumma, si trovano messi un po' al fronte a prendersi i pugni per tutti, una situazione che sicuramente vivranno male, alla quale non erano abituati.
Sulla "quinta colonna" dei reduci dell'anno scorso, che starebbero tramando per distruggere il Milan dall'interno, io francamente sono molto prudente... finora sono stati tutti coinvolti nel progetto, chi più chi meno, e hanno tutti deluso, inclusi i vari Montolivo Abate Bonaventura. Anche io li cederei senza dubbio, ma non tanto per lo spogliatoio ma piuttosto perchè sono scarsi
La nostra è una situazione disgregante per un gruppo giovane e profondamente rinnovato, costruito senza uno zoccolo duro di gruppo storico e di leader. Per decenni siamo stati viziati avendo uomini come Maldini o Costacurta, per citarne giusto un paio, che dominavano lo spogliatoio in ogni situazione... Per questo io sono stato estremamente critico nei confronti della società che anzichè capire la situazione ha usato la scure in questo periodo, tra "4 posto obiettivo minimo" a "squadra che non è scesa in campo con la Samp" eccetera.
Forse anche per questa nuova dirigenza questa situazione difficile è inaspettata, non pensavano di dover gestire un problema simile a questo punto della stagione. Diciamo che l'incubo si sta materializzando anche per loro.
In definitiva penso che ormai gran parte dei tifosi staranno capendo che per come siamo messi o facciamo fronte comune, compattando l'ambiente in un blocco unico, oppure andremo a fondo come il Titanic. Si può parlare finchè vogliamo di cambio di allenatore e delle colpe di Montella, ma per me anche con un allenatore diverso gran parte dei problemi che stiamo avendo non si risolverebbero comunque, almeno non magicamente in poco tempo. Il ruolo principale per curare il nostro caro malato ce l'hanno i dirigenti.