Attentato a Bruxelles. Bomba in aeroporto.

Splendidi Incisivi

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Allora già non stiamo più parlando di politica, ma di religione. Quindi già un discorso diverso da quello che facevi fino ad un attimo fa.

Parliamo di Wahhabitismo? Va bene. Possiamo dire che è una religione di versa dall'Islam? Ammettiamolo.
Allora vorrei capire perché non c'è una posizione FORTE da parte dei milioni di mussulmani in Europa che condannano apertamente questi attentati, che manifestano, che collaborano con la giustizia per far sì che i Wahhabiti vengano assicurati alla giustizia?

Se uno si fa saltare in aria in nome di Cristo in una metropolitana piena di donne e bambini, maleinterpretando il cristianesimo e partendo per una tangente religiosa minoritaria, stai tranquillo che non ci sono quartieri interi di cristiani che li coprono, o che impediscono alle forze dell'ordine di entrare.
A meno che non stiamo dicendo che ci sono "100.000" Wahhabiti in Europa, e che i mussulmani semplicemente rispetto ai primi hanno una posizione passiva, ma che condividono l'idea dell'attacco. Perché, ripeto, se uno nel nome di Cristo fa una roba del genere, io e la mia comunità faccio di tutto per a) dissociarmi (perché per me è una BESTEMMIA) b) per aiutare. E questo, la comunità islamica, non lo sta facendo. E' pieno di Mussulmani che sono talmente religiosi da non mangiare, non bere, pregare cinque volte al giorno (parliamo di comportamenti MOLTO più invasivi di quelli cristiani), ma di sbattersi a prendere una posizione contro gli attentati, neanche l'ombra.


In tutto questo, un particolare di colore.
Conosco un mio compagno di corso universitario che vive a Bruxelles da tre anni. L'altro giorno, scampato il pericolo immediato, ha avuto la lucidità di andare a donare il sangue, così come tanti altri. Mi ha raccontato che erano in fila a centinaia, ma non ne ha visto uno, uno che uno, di "aspetto extracomunitario" (passatemi la forzatura, avete capito cosa intendo).
Qualcuno sa se l'Islam impone di non donare il sangue (come mi pare sia per i testimoni di geova)? Sono totalmente ignorante a riguardo.
Non è un discorso diverso da quello che facevo fino ad un attimo fa, perché quando parlo di wahhabismo parlo di Muhammad ibn Abd al-Wahhab, "teologo" islamico e fondatore della corrente wahhabita, tanto accettata dagli islamici da essere stato espulso da La Mecca e Medina, città dove studiava.
Mi dirai che sto ancora parlando di religione e non di politica e invece no, perché la storia di al-Wahhab sarebbe finita qui se non avesse trovato ragion d'essere nel sodalizio con il figlio di Muhammad ibn Sa'ud, praticamente il capostipite della dinastia dei Sauditi, attuali padroni della penisola araba che non a caso si chiama Arabia Saudita.
L'Arabia Saudia è la culla del wahhabismo e del terrorismo di gruppi come al-Qaida, lo Stato Islamico o le sue costole Al-Shabaab e Boko Haram; l'Arabia Saudita, non a caso, è tra i principali finanziatori di questi gruppi terroristici.
Ecco perché ti parlo di politica e non di religione.

Per quanto riguarda la presa di posizione della comunità islamica non so che dirti; la presa di posizione c'è e tutta la comunità islamica concepisce il wahhabismo come "dottrina" dissolutiva e distorsiva della fede islamica.
L'argomentazione del quartiere che si oppone non mi convince, perché mi dovresti portare uno ad uno i responsabili e dimostrarmi che sono islamici; io, alla luce di quanto ti ho detto, posso benissimo dirti che anche quelli sono wahhabiti, perché Salah era tale e per essere dalla parte di Salah devi essere soltanto un criminale come lui, suo amico di merende e verosimilmente colluso.
Se esistono persone o gruppi che non prendono le distanze non è un problema mio, perché nel mondo ci sono circa un miliardo e mezzo di islamici e quindi non posso rispondere io di tutto il miliardo e mezzo, ognuno deve rispondere per sé.
Io, però, ci tengo a precisare che l'Islam è una religione pacifica come il Cristianesimo o l'Ebraismo o qualsiasi altra religione del mondo. Se qualche pazzo criminale fa qualcosa in nome di quella religione bisogna prendersela con lui, col suo gruppo, se non addirittura con lo stato che lo appoggia, non con la religione.
Tu vorresti davvero farmi credere che nel mondo c'è un esercito di un miliardo e mezzo di pazzi scatenati pronti ad ucciderci e massacrarci? No, sul serio, non crederò mai a questa cosa, specialmente sapendo le cose che ti ho esposto sopra.
 

Milanforever26

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Non è un discorso diverso da quello che facevo fino ad un attimo fa, perché quando parlo di wahhabismo parlo di Muhammad ibn Abd al-Wahhab, "teologo" islamico e fondatore della corrente wahhabita, tanto accettata dagli islamici da essere stato espulso da La Mecca e Medina, città dove studiava.
Mi dirai che sto ancora parlando di religione e non di politica e invece no, perché la storia di al-Wahhab sarebbe finita qui se non avesse trovato ragion d'essere nel sodalizio con il figlio di Muhammad ibn Sa'ud, praticamente il capostipite della dinastia dei Sauditi, attuali padroni della penisola araba che non a caso si chiama Arabia Saudita.
L'Arabia Saudia è la culla del wahhabismo e del terrorismo di gruppi come al-Qaida, lo Stato Islamico o le sue costole Al-Shabaab e Boko Haram; l'Arabia Saudita, non a caso, è tra i principali finanziatori di questi gruppi terroristici.
Ecco perché ti parlo di politica e non di religione.

Per quanto riguarda la presa di posizione della comunità islamica non so che dirti; la presa di posizione c'è e tutta la comunità islamica concepisce il wahhabismo come "dottrina" dissolutiva e distorsiva della fede islamica.
L'argomentazione del quartiere che si oppone non mi convince, perché mi dovresti portare uno ad uno i responsabili e dimostrarmi che sono islamici; io, alla luce di quanto ti ho detto, posso benissimo dirti che anche quelli sono wahhabiti, perché Salah era tale e per essere dalla parte di Salah devi essere soltanto un criminale come lui, suo amico di merende e verosimilmente colluso.
Se esistono persone o gruppi che non prendono le distanze non è un problema mio, perché nel mondo ci sono circa un miliardo e mezzo di islamici e quindi non posso rispondere io di tutto il miliardo e mezzo, ognuno deve rispondere per sé.
Io, però, ci tengo a precisare che l'Islam è una religione pacifica come il Cristianesimo o l'Ebraismo o qualsiasi altra religione del mondo. Se qualche pazzo criminale fa qualcosa in nome di quella religione bisogna prendersela con lui, col suo gruppo, se non addirittura con lo stato che lo appoggia, non con la religione.
Tu vorresti davvero farmi credere che nel mondo c'è un esercito di un miliardo e mezzo di pazzi scatenati pronti ad ucciderci e massacrarci? No, sul serio, non crederò mai a questa cosa, specialmente sapendo le cose che ti ho esposto sopra.

Ma mi spieghi come vuoi fare a distinguere politica e religione parlando di Islam se questi vogliono instaurare teocrazie basate sulla legge coranica?!..Sarà anche "politica" come la chiami tu ma se io domani creo un movimento politico che ha come base costituzionale i 10 comandamenti e la legge del vangelo è dura dire che la religione non c'entra...

Tu continui a dire è ISIS non Islam..ma dico...
Islamic
State
Iraq
Syria

Non c'entra l'Islam?
 
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Efferosso

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Non è un discorso diverso da quello che facevo fino ad un attimo fa, perché quando parlo di wahhabismo parlo di Muhammad ibn Abd al-Wahhab, "teologo" islamico e fondatore della corrente wahhabita, tanto accettata dagli islamici da essere stato espulso da La Mecca e Medina, città dove studiava.
Mi dirai che sto ancora parlando di religione e non di politica e invece no, perché la storia di al-Wahhab sarebbe finita qui se non avesse trovato ragion d'essere nel sodalizio con il figlio di Muhammad ibn Sa'ud, praticamente il capostipite della dinastia dei Sauditi, attuali padroni della penisola araba che non a caso si chiama Arabia Saudita.
L'Arabia Saudia è la culla del wahhabismo e del terrorismo di gruppi come al-Qaida, lo Stato Islamico o le sue costole Al-Shabaab e Boko Haram; l'Arabia Saudita, non a caso, è tra i principali finanziatori di questi gruppi terroristici.
Ecco perché ti parlo di politica e non di religione.

Per quanto riguarda la presa di posizione della comunità islamica non so che dirti; la presa di posizione c'è e tutta la comunità islamica concepisce il wahhabismo come "dottrina" dissolutiva e distorsiva della fede islamica.
L'argomentazione del quartiere che si oppone non mi convince, perché mi dovresti portare uno ad uno i responsabili e dimostrarmi che sono islamici; io, alla luce di quanto ti ho detto, posso benissimo dirti che anche quelli sono wahhabiti, perché Salah era tale e per essere dalla parte di Salah devi essere soltanto un criminale come lui, suo amico di merende e verosimilmente colluso.
Se esistono persone o gruppi che non prendono le distanze non è un problema mio, perché nel mondo ci sono circa un miliardo e mezzo di islamici e quindi non posso rispondere io di tutto il miliardo e mezzo, ognuno deve rispondere per sé.
Io, però, ci tengo a precisare che l'Islam è una religione pacifica come il Cristianesimo o l'Ebraismo o qualsiasi altra religione del mondo. Se qualche pazzo criminale fa qualcosa in nome di quella religione bisogna prendersela con lui, col suo gruppo, se non addirittura con lo stato che lo appoggia, non con la religione.
Tu vorresti davvero farmi credere che nel mondo c'è un esercito di un miliardo e mezzo di pazzi scatenati pronti ad ucciderci e massacrarci? No, sul serio, non crederò mai a questa cosa, specialmente sapendo le cose che ti ho esposto sopra.

Torniamo sul punto, ancora.
Ci sono N mila seguaci di una religione wahab? Sì.
Muoiono in funzione di una religione? Sì.
Chi "si è inventato" questa religione aveva scopi economici/politici? Boh, può essere (anche se è del tutto indimostrabile. Parliamo del diciottesimo secolo, non dell'altro ieri), ma non è rilevante. Non è questa gente che si sta ammazzando e che sta ammazzando.
Quelli che stanno ammazzando (cioè la minaccia. Vorrei sottolineare questo. La minaccia per la nostra società non è il petroliere che si accende i sigari coi biglietti da 500, è il disperato che uccide 20 persone facendosi saltare) lo stanno facendo in nome della loro fede? Sì, mi sembra davvero incontrovertibile come fatto. Tant'è che pure tu mi dici che il wahab è una religione, non un movimento politico (anche se, ripeto, per gli islamici la teocrazia esiste e funziona, per cui non esiste una linea di confine, nella sharia). Figuriamoci se le persone in serie si trasformano in una bomba umana per motivi economici o politici.
E quindi di che politica stiamo parlando?
Non sviamo, non perdiamo il punto, che è cruciale.


Il quartiere non ti convince? Ci mancherebbe, non è che ho la scansione di ciascuno degli abitanti. Quello che però emerge è che la polizia lì dentro non può entrare da anni (segno, immagino, che non siano proprio 4 esaltati quelli che vivono lì) e che la reazione alla cattura di un criminale, che ha bestemmiato il loro dio (seguo la tua linea di pensiero, cioè che wahab non è islam e che allah è pace e amore) è stata quella di rigetto delle forze dell'ordine. E di questo di esempi ce ne sono a bizzeffe. Perché adesso sembra che, passando per la tesi "wahab", improvvisamente siano diventati quattro o cinque pazzi quelli che non predicano pace e amore.
E allora, continuo ad insistere, se il messaggio è "L'islam è pace e amore", e sono un islamico praticante (e ripeto ancora, non stiamo parlando dei cristiani della domenica, che forse se non hanno da fare vanno in chiesa. Parliamo di gente che si vela, che non mangia, non beve, insomma, si "sbatte" parecchio per la propria fede) io manifesto come minimo contro gente che bestemmia contro al mio dio. Ma seriamente, secondo te, se io vado da un mussulmano e gli dico che il suo dio è un suino, non mi riempie di botte? Certo. E' una bestemmia bella e buona. Invece uno che "nel nome di un dio che predica pace e amore" ammazza chissà quante persone, non sta bestemmiando il suo dio? E allora perché non c'è mai un "minimo" (perché di un trafiletto qua e là o di 100 persone che sfilano su 1.000.000 ci faccio onestamente poco) di presa di posizione?
E, ancora, perché se il wahabbismo è "un'altra cosa" loro non si professano apertamente di un'altra religione (gli uni e gli altri, beneinteso)?
Siamo al paradosso che nello stato islamico la blasfemia è punita con la morte, mentre in Europa, quando la blasfemia riguarda "il dio dell'amore", non ci si alza nemmeno dal divano, solo che nel primo caso si parla di politica e nel secondo di religione. :unsure:

Io qua sto solo riportando fatti. Mi sembra invece che ci si stia veramente arrampicando sugli specchi, andando a prendere questioni semantiche (alla fine veramente parliamo di semantica, in questi termini), complottiste, indimostrabili pur per negare l'evidenza di quello che ci stanno letteralmente sbattendo in faccia.
 

Djici

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[MENTION=1585]Efferosso[/MENTION] da quello che ho trovato e letto sul web : possono dare il sangue.

Ma non sono uno specialista e non conosco il valore dei siti che lo riportavano.
 

Splendidi Incisivi

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Torniamo sul punto, ancora.
Ci sono N mila seguaci di una religione wahab? Sì.
Muoiono in funzione di una religione? Sì.
Chi "si è inventato" questa religione aveva scopi economici/politici? Boh, può essere (anche se è del tutto indimostrabile. Parliamo del diciottesimo secolo, non dell'altro ieri), ma non è rilevante. Non è questa gente che si sta ammazzando e che sta ammazzando.
Quelli che stanno ammazzando (cioè la minaccia. Vorrei sottolineare questo. La minaccia per la nostra società non è il petroliere che si accende i sigari coi biglietti da 500, è il disperato che uccide 20 persone facendosi saltare) lo stanno facendo in nome della loro fede? Sì, mi sembra davvero incontrovertibile come fatto. Tant'è che pure tu mi dici che il wahab è una religione, non un movimento politico (anche se, ripeto, per gli islamici la teocrazia esiste e funziona, per cui non esiste una linea di confine, nella sharia). Figuriamoci se le persone in serie si trasformano in una bomba umana per motivi economici o politici.
E quindi di che politica stiamo parlando?
Non sviamo, non perdiamo il punto, che è cruciale.
Io invece ti parlo del petroliere saudita che si accende i sigari coi biglietti da 500, sai perché? Perché se non fosse per il saudita criminale non esisterebbero Al-Qaida, IS e compagnia cantante. Forse quando ho fatto la mia digressione storica sul legame tra wahabbismo e dinastia saudita ti sei perso questo passaggio. Il terrorismo di Al-Qaida, IS e compagnia bella non esisterebbe se non fossero appoggiati dagli sceicchi criminali che trovi nella dinastia saudita, in Qatar, in Bahrein e in tutti i paesi del golfo.
Io sto andando alla radice del problema. Se dalla tua gamba esce pus non continui a pulirlo e lo maledici ma vai a vedere che il pus ti esce perché la gamba ti sta andando in cancrena. Questo è altrettanto incontrovertibile.

Il quartiere non ti convince? Ci mancherebbe, non è che ho la scansione di ciascuno degli abitanti. Quello che però emerge è che la polizia lì dentro non può entrare da anni (segno, immagino, che non siano proprio 4 esaltati quelli che vivono lì) e che la reazione alla cattura di un criminale, che ha bestemmiato il loro dio (seguo la tua linea di pensiero, cioè che wahab non è islam e che allah è pace e amore) è stata quella di rigetto delle forze dell'ordine. E di questo di esempi ce ne sono a bizzeffe. Perché adesso sembra che, passando per la tesi "wahab", improvvisamente siano diventati quattro o cinque pazzi quelli che non predicano pace e amore.
E allora, continuo ad insistere, se il messaggio è "L'islam è pace e amore", e sono un islamico praticante (e ripeto ancora, non stiamo parlando dei cristiani della domenica, che forse se non hanno da fare vanno in chiesa. Parliamo di gente che si vela, che non mangia, non beve, insomma, si "sbatte" parecchio per la propria fede) io manifesto come minimo contro gente che bestemmia contro al mio dio. Ma seriamente, secondo te, se io vado da un mussulmano e gli dico che il suo dio è un suino, non mi riempie di botte? Certo. E' una bestemmia bella e buona. Invece uno che "nel nome di un dio che predica pace e amore" ammazza chissà quante persone, non sta bestemmiando il suo dio? E allora perché non c'è mai un "minimo" (perché di un trafiletto qua e là o di 100 persone che sfilano su 1.000.000 ci faccio onestamente poco) di presa di posizione?
E, ancora, perché se il wahabbismo è "un'altra cosa" loro non si professano apertamente di un'altra religione (gli uni e gli altri, beneinteso)?
Siamo al paradosso che nello stato islamico la blasfemia è punita con la morte, mentre in Europa, quando la blasfemia riguarda "il dio dell'amore", non ci si alza nemmeno dal divano, solo che nel primo caso si parla di politica e nel secondo di religione. :unsure:

Io qua sto solo riportando fatti. Mi sembra invece che ci si stia veramente arrampicando sugli specchi, andando a prendere questioni semantiche (alla fine veramente parliamo di semantica, in questi termini), complottiste, indimostrabili pur per negare l'evidenza di quello che ci stanno letteralmente sbattendo in faccia.
Ti ripeto ancora una volta che:
1) La presa di posizione da parte della comunità islamica contro il wahhabismo c'è, se tu non la vedi non è problema mio.
2) Tu continui a dire che quelli del quartiere fossero "islamici praticanti" medi; infatti hai scritto che "E allora, continuo ad insistere, se il messaggio è "L'islam è pace e amore", e sono un islamico praticante io manifesto come minimo contro gente che bestemmia contro al mio dio.". Io invece ti dico che quelli del quartiere sono criminali quanto e come Abdeslam, probabilmente complici, non abbastanza coraggiosi da farsi esplodere ma abbastanza criminali da bunkerarlo. Quelli che si sono opposti all'arresto sono criminali, feccia, tutti, nessuno escluso.

Poi un ultima cosa: io credo di aver reso chiara la mia posizione ma la tua qual è? Dimmi, dato che ciò che dico è complottismo e un continuo arrampicarsi sugli specchi; qual è la datità di fatto? Che l'Islam è mer.da e come si dice nell'altro topic dobbiamo bandire tutti gli islamici dall'Europa?
 

Splendidi Incisivi

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Ma mi spieghi come vuoi fare a distinguere politica e religione parlando di Islam se questi vogliono instaurare teocrazie basate sulla legge coranica?!..Sarà anche "politica" come la chiami tu ma se io domani creo un movimento politico che ha come base costituzionale i 10 comandamenti e la legge del vangelo è dura dire che la religione non c'entra...

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Non c'entra l'Islam?
Credo tu non mi abbia letto con attenzione.
 
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Efferosso

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Io invece ti parlo del petroliere saudita che si accende i sigari coi biglietti da 500, sai perché? Perché se non fosse per il saudita criminale non esisterebbero Al-Qaida, IS e compagnia cantante. Forse quando ho fatto la mia digressione storica sul legame tra wahabbismo e dinastia saudita ti sei perso questo passaggio. Il terrorismo di Al-Qaida, IS e compagnia bella non esisterebbe se non fossero appoggiati dagli sceicchi criminali che trovi nella dinastia saudita, in Qatar, in Bahrein e in tutti i paesi del golfo.
Io sto andando alla radice del problema. Se dalla tua gamba esce pus non continui a pulirlo e lo maledici ma vai a vedere che il pus ti esce perché la gamba ti sta andando in cancrena. Questo è altrettanto incontrovertibile.


Ti ripeto ancora una volta che:
1) La presa di posizione da parte della comunità islamica contro il wahhabismo c'è, se tu non la vedi non è problema mio.
2) Tu continui a dire che quelli del quartiere fossero "islamici praticanti" medi; infatti hai scritto che "E allora, continuo ad insistere, se il messaggio è "L'islam è pace e amore", e sono un islamico praticante io manifesto come minimo contro gente che bestemmia contro al mio dio.". Io invece ti dico che quelli del quartiere sono criminali quanto e come Abdeslam, probabilmente complici, non abbastanza coraggiosi da farsi esplodere ma abbastanza criminali da bunkerarlo. Quelli che si sono opposti all'arresto sono criminali, feccia, tutti, nessuno escluso.

Poi un ultima cosa: io credo di aver reso chiara la mia posizione ma la tua qual è? Dimmi, dato che ciò che dico è complottismo e un continuo arrampicarsi sugli specchi; qual è la datità di fatto? Che l'Islam è mer.da e come si dice nell'altro topic dobbiamo bandire tutti gli islamici dall'Europa?

E ancora, no.
Il problema, se i termini sono effettivamente politici, non potrà mai essere il petroliere. Mai. Perché il petroliere non si fa saltare, e non fa saltare i sacchi di soldi. Quelli che si fanno saltare sono persone "tipo", non il petroliere.
Senza il petroliere non esisterebbe al quaida? Non esisterebbe nel senso che non avrebbe le armi. Certamente si.
Senza la gente che si fa saltare non esistere al quaida? Assolutamente sì. Solo che la gente che si fa saltare (e questo è un fatto incontrovertibile) non lo fa per soldi o per il petrolio o la politica.

Non è che sono io a non vederla. Sono i numeri che lo dicono, mica io. Se manifestano in 400 su 100.000 e passa, contro una bestemmia al loro dio, io cosa devo pensare, quando per il loro dio sono capaci di non mangiare per giornate intere? Si vede più gente in giro coi cartelloni della sharia che non quelli che protestano contro. Sarò io che non vedo, però è così.

Sono criminali quelli del quartiere? Può ben essere, mica lo escludo. Solo che allora parliamo di quanto, nmila criminali solo a Bruxelles? Solo Molenbeek sono 81.000 abitanti. Diciamo, così, per sparare, che metà degli islamici (50% del quartiere) sono collaboratori/conniventi etc etc etc. Diciamo che li triplichiamo considerando che ci sono tutti gli altri quartieri. Stiamo veramente dicendo che "60.000" persone, tutte con la stessa "forma mentis" (ormai non so nemmeno più come definirli, perché stiamo ballando sulla semantica da non so quanto per non tirare fuori la religione) sono "criminali" perché non possiamo dire che sono fondamentalisti islamici?

La mia posizione è aperta alla logica. Che non vuol dire "Islam bandito, islam male" (tant'è che non mi sono esposto in tal senso nell'altro topic) ma partire dall'assunto "immotivato" che non si può dire di base che l'islam inciti all'odio, no, questo non ci sto, perché non ci sono le basi per dirlo. E' una politica di indottrinamento che non ha una base logica, fino a quando non si dimostra il contrario, e i fatti non lo stanno dimostrando.

L'ho ripetuto anche dopo gli attacchi di Parigi. Se l'Islam è amore, la comunità islamica deve condannare apertamente, con forza, con costanza e collaborazione questi gesti. Deve emarginare queste persone, denigrarle, e consegnarle alla polizia ogni volta che può. Invece tace, nel migliore dei casi, mentre nel peggiore esulta. Anzi, nel peggiore davvero, li protegge, visto che, conti alla mano, solo a Bruxelles parliamo di comunità di decine di migliaia di abitanti (anche qui, chiamali wahabi chiamali islamici chiamali come vuoi, ma è una comunità, a quel punto).
Lo ripeto ancora: per me l'individuo deve essere libero di credere tutto ciò che vuole. Se io voglio, credo a Cristo, a Budda, a Maometto, agli unicorni e alle tartarughe ninja. Non deve esistere alcun tipo di censura, a riguardo.
Ma se la mia religione mi porta a dire "Uccido chi non la pensa come me" "Le donne sono un oggetto di mia proprietà" "L'omosessuale deve morire" e cose del genere, allora questa religione è illegale.

Qualcuno nell'altro topic ha fatto un parallelo interessante. Apologia del fascismo in Italia è reato. Perché? Perché, nel ventennio, si è portata avanti una politica di appoggio allo sterminio di un popolo. Alla soppressione del diverso.
Se invece io leggo un libro sacro che indottrina una massa di persone, nel quale gli insegnamenti sono cose del tipo "uccidi chi non crede in me", invece, va bene?

Il tempo dei silenzi e del grigio, dell'opaco, è "finito". Non "se non lo vedi è un problema tuo". No. E' un problema di tutti. Dovrebbe essere un problema di tutti. Prima che ai non islamici, agli islamici stessi, perché una mancata cesura con questi individui non può che portare la gente allodio immotivato (?) di tutta la categoria. Perché se non c'è una condanna ferma e unanime di questa follia, allora ci mascheriamo dietro mezzi silenzi. Se l'idea islamica è "ve lo siete meritato anche se io in prima persona non mi faccio saltare" allora siamo ai livelli dell'apologia di fascismo. Roba che se un Imam vede uno esultare per un attacco terroristico lo bandisce dalla moschea. E invece, di questi episodi, chissà perché non se ne sentono mai o quasi.
 

Splendidi Incisivi

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E ancora, no.
Il problema, se i termini sono effettivamente politici, non potrà mai essere il petroliere. Mai. Perché il petroliere non si fa saltare, e non fa saltare i sacchi di soldi. Quelli che si fanno saltare sono persone "tipo", non il petroliere.
Senza il petroliere non esisterebbe al quaida? Non esisterebbe nel senso che non avrebbe le armi. Certamente si.
Senza la gente che si fa saltare non esistere al quaida? Assolutamente sì. Solo che la gente che si fa saltare (e questo è un fatto incontrovertibile) non lo fa per soldi o per il petrolio o la politica.

Non è che sono io a non vederla. Sono i numeri che lo dicono, mica io. Se manifestano in 400 su 100.000 e passa, contro una bestemmia al loro dio, io cosa devo pensare, quando per il loro dio sono capaci di non mangiare per giornate intere? Si vede più gente in giro coi cartelloni della sharia che non quelli che protestano contro. Sarò io che non vedo, però è così.

Sono criminali quelli del quartiere? Può ben essere, mica lo escludo. Solo che allora parliamo di quanto, nmila criminali solo a Bruxelles? Solo Molenbeek sono 81.000 abitanti. Diciamo, così, per sparare, che metà degli islamici (50% del quartiere) sono collaboratori/conniventi etc etc etc. Diciamo che li triplichiamo considerando che ci sono tutti gli altri quartieri. Stiamo veramente dicendo che "60.000" persone, tutte con la stessa "forma mentis" (ormai non so nemmeno più come definirli, perché stiamo ballando sulla semantica da non so quanto per non tirare fuori la religione) sono "criminali" perché non possiamo dire che sono fondamentalisti islamici?

La mia posizione è aperta alla logica. Che non vuol dire "Islam bandito, islam male" (tant'è che non mi sono esposto in tal senso nell'altro topic) ma partire dall'assunto "immotivato" che non si può dire di base che l'islam inciti all'odio, no, questo non ci sto, perché non ci sono le basi per dirlo. E' una politica di indottrinamento che non ha una base logica, fino a quando non si dimostra il contrario, e i fatti non lo stanno dimostrando.

L'ho ripetuto anche dopo gli attacchi di Parigi. Se l'Islam è amore, la comunità islamica deve condannare apertamente, con forza, con costanza e collaborazione questi gesti. Deve emarginare queste persone, denigrarle, e consegnarle alla polizia ogni volta che può. Invece tace, nel migliore dei casi, mentre nel peggiore esulta. Anzi, nel peggiore davvero, li protegge, visto che, conti alla mano, solo a Bruxelles parliamo di comunità di decine di migliaia di abitanti (anche qui, chiamali wahabi chiamali islamici chiamali come vuoi, ma è una comunità, a quel punto).
Lo ripeto ancora: per me l'individuo deve essere libero di credere tutto ciò che vuole. Se io voglio, credo a Cristo, a Budda, a Maometto, agli unicorni e alle tartarughe ninja. Non deve esistere alcun tipo di censura, a riguardo.
Ma se la mia religione mi porta a dire "Uccido chi non la pensa come me" "Le donne sono un oggetto di mia proprietà" "L'omosessuale deve morire" e cose del genere, allora questa religione è illegale.

Qualcuno nell'altro topic ha fatto un parallelo interessante. Apologia del fascismo in Italia è reato. Perché? Perché, nel ventennio, si è portata avanti una politica di appoggio allo sterminio di un popolo. Alla soppressione del diverso.
Se invece io leggo un libro sacro che indottrina una massa di persone, nel quale gli insegnamenti sono cose del tipo "uccidi chi non crede in me", invece, va bene?

Il tempo dei silenzi e del grigio, dell'opaco, è "finito". Non "se non lo vedi è un problema tuo". No. E' un problema di tutti. Perché se non c'è una condanna ferma e unanime di questa follia, allora ci mascheriamo dietro mezzi silenzi. Se l'idea islamica è "ve lo siete meritato anche se io in prima persona non mi faccio saltare" allora siamo ai livelli dell'apologia di fascismo. Roba che se un Imam vede uno esultare per un attacco terroristico lo bandisce dalla moschea. E invece, di questi episodi, chissà perché non se ne sentono mai o quasi.
Ecco qua, era proprio quello che temevo. Tu stai dicendo che l'Islam è una religione che "indottrina una massa di persone, nel quale gli insegnamenti sono cose del tipo uccidi chi non crede in me"; ma ti rendi conto? È incredibile come tu voglia attenerti ai dati di fatto, all'oggettività, alla fattualità, dato che io sono il complottista e perbenista di turno e poi fai di una religione di un miliardo e mezzo di persona, e ripeto: un miliardo e mezzo di persone!, di tutta l'erba un fascio. L'Islam non è questo, non è incitazione alla violenza, se tu credi il contrario, allora sì, è un problema tuo, perché non conosci questa religione. Questo è un dato di fatto.
Invece tu vorresti farmi credere che la maggior parte delle persone islamiche che vive onestamente interpreta moderatamente l'Islam, mentre chi lo interpreta integralmente si fa saltare in aria? No, chi lo interpreta seriamente non si fa saltare in aria, chi si fa saltare in aria lo distorce, lo strumentalizza.
Perfetto, non parliamo dei "capi" e dei "comandanti", del wahhabismo e di tutte quelle c.azzate che ho detto io... parliamo di quelli che fisicamente si fanno saltare in aria: e allora? Questi sono criminali come i loro capi e per di più stupidi, perché capaci di farsi indottrinare e strumentalizzare credendo sia giusto quello che fanno. Il problema è di queste persone che usano l'Islam(male), non dell'Islam che viene usato in questo modo.
 

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[MENTION=214]Splendidi Incisivi[/MENTION] [MENTION=1585]Efferosso[/MENTION]

Niente più post uno ad uno per favore.
 
E

Efferosso

Guest
Temo purtroppo di non poter chiarire meglio di come ho fatto quello che intendo.
Mi dispiace, il mio messaggio non è passato, a giudicare da quello che mi si imputa. Mi fermo qui.

Sono contento che forse qualcuno ha capito cosa intendevo.
 
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