Una notizia del genere mi avrebbe colpito parecchio in ogni caso, apprenderla appena tornato da Rotterdam con i 42 km della maratona ancora nelle gambe mi ha davvero scioccato.
Solo chi ha corso una maratona sa a cosa mi riferisco, con quest'attentato è come se fosse stata lacerata la "sacralità" dell'evento nel momento più bello poi, quello in cui tutta la fatica, tutti i sacrifici fatti nei mesi precedenti, vengono ripagati dalla soddisfazione di essere p un'altra volta un finisher.
Perchè per noi amatori il tempo è relativo, certo lo guardiamo e ci alleniamo per migliorare il pb, ma alla fine quello che conta è portarla a termine, grazie anche a mille e più volti sconosciuti con cui condividi fatica, lacrima e sudore.
Il pensiero che in quel momento, quando magari vieni raggiunto da moglie/amici/fidanzate/figli etc... per correre assieme gli ultimi metri fino al traguardo, un grandissimo figlio di p.... abbia messo delle bombe mi fa dimenticare di essere una persona razionale... vorrei tornare ai tempi del medioevo e godermi la tortura e la morte di quel pezzo di m.