Antonio Ingroia

mefisto94

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Ma c'é così tanta differenza tra lo stipendio di un magistrato di quel calibro e il presidente del consiglio dei ministri ?
 
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Morto che parla

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Non vedo che interesse possa avere un magistrato nel deregolamentare il lavoro...

Io credo nella contrapposizione dipendente/imprenditore. So che per voi liberali è un concetto antiquato, per me no, anzi è attualissimo.

Intendevo che avrebbe fatto gli interessi da magistrato.
Io non credo di essere liberale.
Sentir parlare oggi, con il massimo rispetto che porto verso te e qualsiasi altro utente, di CONTRAPPOSIZIONE fra dipendente e imprenditore, onestamente mi da' i brividi.
 
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Intendevo che avrebbe fatto gli interessi da magistrato.
Io non credo di essere liberale.
Sentir parlare oggi, con il massimo rispetto che porto verso te e qualsiasi altro utente, di CONTRAPPOSIZIONE fra dipendente e imprenditore, onestamente mi da' i brividi.

Premesso che il liberalismo in Italia non è mai esistito, e che se ci fosse davvero una "Rivoluzione liberale" probabilmente nel paese ci sarebbe una guerra civile, questo concetto di contrapposizione dipendente-imprenditore mette i brividi anche a me. Penso, ad esempio, a tutte quelle piccole aziende dove si va avanti anche col rapporto di fiducia fra l'imprenditore, che ci mette idee e soldi, e il dipendente, che le realizza. Penso al fatto che se il dipendente si dimostra meritevole ne guadagna tutta l'azienda, se fa troppo caos invece ne perde tutta l'azienda (e i dipendenti).

E l'Italia si fonda sulle piccole attività...

Detto questo bisogna distinguere da caso a caso, chi pensa che tutti gli imprenditori siano pessime persone sbaglia, e alla grande.
 
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Morto che parla

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Premesso che il liberalismo in Italia non è mai esistito, e che se ci fosse davvero una "Rivoluzione liberale" probabilmente nel paese ci sarebbe una guerra civile, questo concetto di contrapposizione dipendente-imprenditore mette i brividi anche a me. Penso, ad esempio, a tutte quelle piccole aziende dove si va avanti anche col rapporto di fiducia fra l'imprenditore, che ci mette idee e soldi, e il dipendente, che le realizza. Penso al fatto che se il dipendente si dimostra meritevole ne guadagna tutta l'azienda, se fa troppo caos invece ne perde tutta l'azienda (e i dipendenti).

E l'Italia si fonda sulle piccole attività...

Detto questo bisogna distinguere da caso a caso, chi pensa che tutti gli imprenditori siano pessime persone sbaglia, e alla grande.

Ma poi, la cosa che veramente cozza con questa ideologia della lotta di classe, totalmente anacronistica, e' il concetto stesso di piccolo/medio imprenditore. Il piccolo/medio imprenditore di dividendo non prende niente o quasi, piuttosto, prende lo stipendio dalla societa' di cui e' socio, diventando, di fatto, un lavoratore dipendente. Stipendio più alto? Certamente si. Rischio enormemente più alto? Certamente si.
Poi vorrei fare una puntualizzazione ulteriore sulla figura del piccolo/medio imprenditore. E' sbagliato pensare che ci metta le idee e i soldi. E' stra limitativo. Un imprenditore la sua società la vive. Non timbra il cartellino, pur essendo, di fatto, dipendente. Al contrario, lavora (sottolineo Fortemente LAVORA) fino a tardi (per tardi intendo che comincia alle otto e finisce alle dieci), nei week end e nelle festività, se serve. E, ho visto piu' di una volta imprenditori METTERE SOLDI A FONDO PERDUTO nelle societa', ormai morte, per non farle chiudere, perche' quei venti/trenta dipendenti che hanno li conoscono personalmente da una vita e non li vogliono mandare via.Dico queste cose perche' le vivo quotidianamente. Chi crede che l'imprenditore sia uno coi soldi che frusta i dipendenti e' davvero rimasto indietro un giro. E' ovvio che c'è caso e caso, ma la maggior parte degli imprenditori che ho conosciuto sono cosi. Paradossalmente, alcuni di loro sono operai che nel corso degli anni sono riusciti a mettere su un'impresa propria, quindi non esattamente estranei al mondo che dovrebbero, secondo alcuni, vessare e sfruttare.

- - - Aggiornato - - -

Vedo ora su wikipedia che solitamente non si supera i 40.000 euro netti l'anno. Più le indennità. A questo punto trovo un senso all'azione di Ingroia.

Penso che i giudici della corte costituzionale (parliamo del rango piu' alto) prendano diverse centinaia di migliaia di euro l'anno.
 

Kurt91

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Ma poi, la cosa che veramente cozza con questa ideologia della lotta di classe, totalmente anacronistica, e' il concetto stesso di piccolo/medio imprenditore. Il piccolo/medio imprenditore di dividendo non prende niente o quasi, piuttosto, prende lo stipendio dalla societa' di cui e' socio, diventando, di fatto, un lavoratore dipendente. Stipendio più alto? Certamente si. Rischio enormemente più alto? Certamente si.
Poi vorrei fare una puntualizzazione ulteriore sulla figura del piccolo/medio imprenditore. E' sbagliato pensare che ci metta le idee e i soldi. E' stra limitativo. Un imprenditore la sua società la vive. Non timbra il cartellino, pur essendo, di fatto, dipendente. Al contrario, lavora (sottolineo Fortemente LAVORA) fino a tardi (per tardi intendo che comincia alle otto e finisce alle dieci), nei week end e nelle festività, se serve. E, ho visto piu' di una volta imprenditori METTERE SOLDI A FONDO PERDUTO nelle societa', ormai morte, per non farle chiudere, perche' quei venti/trenta dipendenti che hanno li conoscono personalmente da una vita e non li vogliono mandare via.Dico queste cose perche' le vivo quotidianamente. Chi crede che l'imprenditore sia uno coi soldi che frusta i dipendenti e' davvero rimasto indietro un giro. E' ovvio che c'è caso e caso, ma la maggior parte degli imprenditori che ho conosciuto sono cosi. Paradossalmente, alcuni di loro sono operai che nel corso degli anni sono riusciti a mettere su un'impresa propria, quindi non esattamente estranei al mondo che dovrebbero, secondo alcuni, vessare e sfruttare.

Su questo sono molto d'accordo con te. Non a caso la mia visione sul ruolo dell'imprenditore è cambiata radicalmente in quest'ultimo periodo.
 

Emanuele

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Posso sapere perchè no? :) (anche in privato se preferisci)

Ti ho risposto in privato ;)

Ma poi[...]vessare e sfruttare.

Se guardi il messaggio di esjie c'è scritto "grandi" imprenditori, non piccoli-medi. Detto questo, mi fa piacere che tu abbia conosciuto solo imprenditori onesti e integerrimi ma io ho visto e conosciuto appartenenti alla stessa categoria di ben altra pasta. Gente che assume solo a condizione che tu non appartenga a nessuna o solo a "certe" sigle sindacali, che ti fa lavorare in nero con tanti saluti ai contributi e all'assicurazione sul lavoro, che sfrutta gli immigrati irregolari con paghe da fame sotto il ricatto della denuncia ai CC; e tanto altro. Senza dimenticare i 120 miliardi di evasione annua prodotti tra loro e i liberi professionisti.
Non prendiamoci in giro: la contrapposizione tra datore di lavoro e dipendente esiste ed è più forte che mai, purtroppo viviamo in un'epoca in cui si tenta di dare un'immagine del mondo estremamente sfumata e non corrispondente alla realtà.
 
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