Analisi dei crolli con Lazio e Samp

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
27,344
Reaction score
11,478
Ciao a tutti i milanisti! Siamo ancora abbastanza traumatizzati dalla batosta di Genova ma passerà :)

In questi giorni sul forum ho letto tanti post comprensibilmente arrabbiati dalla brutta prestazione di domenica. Seguendo l'onda del giornalettismo italiano e la tendenza (umana) della ricerca del caprio espiatorio e delle soluzioni magiche ho notato che le colpe si vuole attibuirle tutte e subito a Montella, accusato anche a volte di essere incapace e in malafede (addirittura :)).

Io invece, per impostazione personale, guardo alle partite in modo molto analitico e così vorrei condividere con voi, in un post specifico, la mia analisi sulle ragioni delle due batoste con Lazio e Samp, perchè per me hanno radici comuni che affondano nei limiti forse strutturali della nostra rosa e su una tattica che è ancora in costruzione.

Procedo.

1 IL NOSTRO PUNTO DI FORZA: LA CIRCOLAZIONE DI PALLA DIFENSIVA E IL DUO BONUCCI+BIGLIA

Il modulo 352 che Montella ha scelto definiviamente è un modulo che come tutti i moduli ha vantaggi e svantaggi. Il vantaggio principale è che con tre difensori centrali e un regista basso ti permette di avere un rombo difensivo che aprendosi e chiudendosi in modo corretto può darti una superiorità numerica costante contro il pressing avversario. Infatti in partite con squadre deboli facciamo possesso palla altissimo (anche 70%) e inchiodiamo l'avversario in area per lunghi tratti della partita. Inoltre noi abbiamo due interpreti come Bonucci e Biglia, indiscutibili leader in campo e fuori, che in questo contesto sono top a livello mondiale e si esaltano.

Cosa succede però se l'avversario ti pressa altissimo, marcando Biglia a uomo e chiudendo le linee di passaggio difensive? E' esattamente la scelta tattica di Inzaghi e Giampaolo contro di noi. Prendo l'ultima con la Samp: Giampaolo ha messo Ramirez a uomo su Biglia e D.Zapata su Zapata e Quagliarella su Romagnoli. Di conseguenza a metà campo rimanevano Kessie e Bonaventura contro Barreto Torreira e Praet, ovvero in inferiorità numerica. Inutile dire che per noi fare il solito possesso palla è diventato impossibile, essendo le linee chiuse e i giocatori in costante raddoppio (Torreira ha fatto una prestazione fantastica, va detto).
Venendo meno il nostro punto di forza, l'unica vera certezza che abbiamo, e neutralizzando i nostri due leader, la squadra è andata completamente nel pallone. Stessa cosa, con intepreti e moduli diversi, era successa con la Lazio.

2 IL NOSTRO PUNTO DEBOLE: GLI ATTACCANTI
E adesso veniamo alla prima nota dolente. In una situazione come spiegato sopra, la soluzione principale che resta è scavalcare il centrocampo e cercare le punte direttamente, cercando poi nell'uno contro uno offensivo di scaricare la palla sugli esterni e sulle mezzali. E' il gioco che fa Conte, in sostanza, a cui Montella sta cercando di ispirarsi adesso. Conte nelle sue squadre pretende un centravanti boa, non necessariamente un bomber, come Llorente (che ha disperatamente cercato anche di portare al Chelsea) o Pellè o Mandzukic, uno che permetta quando si è pressati alti e non si riesce a trovare le linee di passagio, di scavalcare il pressing e andare sulle cosiddette seconde palle. Il problema della nostra rosa è che non abbiamo un giocatore con queste caratteristiche. Kalinic è una punta d'area, un giocatore tattico (per me anche mediocre), non è una soluzione ottimale comunque. Certo potrebbe comunque riuscire a fare questo tipo di gioco, ma non è uno specialista. Silva nemmeno, anzi. Suso e Cutrone non ne parliamo. Dunque in rosa abbiamo una carenza.

3 LE CONTROMOSSE
Quindi cosa fare nella nostra situazione quando affrontiamo squadre che ci affrontano come la Lazio e la Samp? E' un bel problema, perchè adesso che l'hanno capito, tutti gli avversari cercheranno di fare lo stesso di Giampaolo, soprattutto in casa. La scelta di Montella con la Samp è stata di mettere Suso tra le linee. L'idea, secondo me, era quella di mettere un giocatore che accorciasse su Torreira per fare parità numerica a metà campo e poi appoggiasse Kalinic nel gioco d'attacco. Purtroppo le cose non sono andate bene, la mossa non è stata azzeccata, per me soprattutto per la prova opaca di Suso che schierato centrale non ha i suoi punti di riferimento e si perde. L'alternativa, col senno di poi, è quella di schierare una seconda punta vera, come fatto nel finale con l'ingresso di Cutrone. La scelta sarebbe naturalmente Silva, questo permetterebbe di andare uno contro uno coi difensori centrali della Samp e cercare situazioni e episodi in area, magari a discapito del gioco corale. Per me, in questi casi, è la soluzione migliore che abbiamo. Va però detto che nelle fasi della partita in cui l'avversario abbassa il pressing, avere la qualità di Suso è un'arma in questo momento molto migliore di Silva.

Altro aspetto è che in questa situazione il gioco degli esterni diventa determinante. La scelta di Inzaghi e Giampaolo, come conseguenza del pressing altissimo, è quella di fare densità centrale a discapito degli esterni. Dunque sulle fasce la difesa è scoperta e in teoria è li che dovremmo colpire. E purtroppo arrivo alla seconda nota dolente: Andrea Conti. In queste situazioni sarebbe stato fondamentale, attaccando lo Strinic di turno in uno contro uno e creando la superiorità numerica nel fianco scoperto della Samp (ma lo stesso avrebbe fatto con Lulic e la Lazio). La sua assenza ci ammazza. Nè Abate nè Calabria hanno le caratteristiche di Conti e la fascia destra diventa un punto debole per noi in queste situazioni. Una possibile contromossa, che infatti Montella sta studiando, è Borini, non un fenomeno ma un giocatore con le caratteristiche giuste (non ottimali) per toglierci dal pantano in partite come quella con la Samp.

La terza mossa da fare sarebbe il doppio mediano, e qui arrivo all'ultima nota dolente: Kessie. L'ivoriano è un giocatore giovane e dal grande potenziale, ma è innegabile che dal punto di vista tattico e delle scelte di gioco sia molto acerbo. In partite tatticamente complesse si perde, soprattutto se gli viene meno l'appoggio di Biglia. Con la Samp avrebbe dovuto stringere centrale, aiutare l'argentino ad uscire dal pressing e in fase difensiva, menare anche e giocare duro. E' lui che nella nostra rosa lo deve fare. Per intenderci, era quello che faceva Gattuso con Pirlo. Purtroppo con la Samp non lo ha fatto per niente, anzi, ha addirittura ricercato assurdi inserimenti offensivi sguarnendo ulteriormente la mediana, che già era in inferiorità numerica in partenza. Insomma, Kessie è fondamentale in questo tipo di partite, imprescindibile, e non può giocare come fatto domenica o andiamo a picco come il Titanic.
Per me come contromossa andrebbe valutato Locatelli nel ruolo, perchè tatticamente darebbe molto più equiilibrio in questo tipo di partite. Ma rinunciare alla fisicità di Kessie in partenza non è facile, va riconosciuto.

Non mi dilungo oltre. Per me questi punti sono molto importanti per capire le nostre difficoltà e spiegare questi crolli, che altrimenti sembrano inspiegabili, in un certo tipo di partite. Poi certo ci sono questioni che riguardano l'approccio mentale, la determinazione, il carattere, ma noi siamo una squadra in piena costruzione, un cantiere ancora aperto, con tanti giocatori giovani, e se ci mancano le nostre certezze non abbiamo l'equilibrio, l'esperienza e anche l'intesa per adattarci e crolliamo.

Comunque cerchiamo di essere ottimisti e avere un po' di pazienza, anche se capisco non sia facile dopo gli (eccessivi) entusiasmi per la campagna acquisti... e Forza Milan sempre e comunque naturalmente :)
 

cubase55

New member
Registrato
27 Gennaio 2017
Messaggi
626
Reaction score
10
Ciao a tutti i milanisti! Siamo ancora abbastanza traumatizzati dalla batosta di Genova ma passerà :)

In questi giorni sul forum ho letto tanti post comprensibilmente arrabbiati dalla brutta prestazione di domenica. Seguendo l'onda del giornalettismo italiano e la tendenza (umana) della ricerca del caprio espiatorio e delle soluzioni magiche ho notato che le colpe si vuole attibuirle tutte e subito a Montella, accusato anche a volte di essere incapace e in malafede (addirittura :)).

Io invece, per impostazione personale, guardo alle partite in modo molto analitico e così vorrei condividere con voi, in un post specifico, la mia analisi sulle ragioni delle due batoste con Lazio e Samp, perchè per me hanno radici comuni che affondano nei limiti forse strutturali della nostra rosa e su una tattica che è ancora in costruzione.

Procedo.

1 IL NOSTRO PUNTO DI FORZA: LA CIRCOLAZIONE DI PALLA DIFENSIVA E IL DUO BONUCCI+BIGLIA

Il modulo 352 che Montella ha scelto definiviamente è un modulo che come tutti i moduli ha vantaggi e svantaggi. Il vantaggio principale è che con tre difensori centrali e un regista basso ti permette di avere un rombo difensivo che aprendosi e chiudendosi in modo corretto può darti una superiorità numerica costante contro il pressing avversario. Infatti in partite con squadre deboli facciamo possesso palla altissimo (anche 70%) e inchiodiamo l'avversario in area per lunghi tratti della partita. Inoltre noi abbiamo due interpreti come Bonucci e Biglia, indiscutibili leader in campo e fuori, che in questo contesto sono top a livello mondiale e si esaltano.

Cosa succede però se l'avversario ti pressa altissimo, marcando Biglia a uomo e chiudendo le linee di passaggio difensive? E' esattamente la scelta tattica di Inzaghi e Giampaolo contro di noi. Prendo l'ultima con la Samp: Giampaolo ha messo Ramirez a uomo su Biglia e D.Zapata su Zapata e Quagliarella su Romagnoli. Di conseguenza a metà campo rimanevano Kessie e Bonaventura contro Barreto Torreira e Praet, ovvero in inferiorità numerica. Inutile dire che per noi fare il solito possesso palla è diventato impossibile, essendo le linee chiuse e i giocatori in costante raddoppio (Torreira ha fatto una prestazione fantastica, va detto).
Venendo meno il nostro punto di forza, l'unica vera certezza che abbiamo, e neutralizzando i nostri due leader, la squadra è andata completamente nel pallone. Stessa cosa, con intepreti e moduli diversi, era successa con la Lazio.

2 IL NOSTRO PUNTO DEBOLE: GLI ATTACCANTI
E adesso veniamo alla prima nota dolente. In una situazione come spiegato sopra, la soluzione principale che resta è scavalcare il centrocampo e cercare le punte direttamente, cercando poi nell'uno contro uno offensivo di scaricare la palla sugli esterni e sulle mezzali. E' il gioco che fa Conte, in sostanza, a cui Montella sta cercando di ispirarsi adesso. Conte nelle sue squadre pretende un centravanti boa, non necessariamente un bomber, come Llorente (che ha disperatamente cercato anche di portare al Chelsea) o Pellè o Mandzukic, uno che permetta quando si è pressati alti e non si riesce a trovare le linee di passagio, di scavalcare il pressing e andare sulle cosiddette seconde palle. Il problema della nostra rosa è che non abbiamo un giocatore con queste caratteristiche. Kalinic è una punta d'area, un giocatore tattico (per me anche mediocre), non è una soluzione ottimale comunque. Certo potrebbe comunque riuscire a fare questo tipo di gioco, ma non è uno specialista. Silva nemmeno, anzi. Suso e Cutrone non ne parliamo. Dunque in rosa abbiamo una carenza.

3 LE CONTROMOSSE
Quindi cosa fare nella nostra situazione quando affrontiamo squadre che ci affrontano come la Lazio e la Samp? E' un bel problema, perchè adesso che l'hanno capito, tutti gli avversari cercheranno di fare lo stesso di Giampaolo, soprattutto in casa. La scelta di Montella con la Samp è stata di mettere Suso tra le linee. L'idea, secondo me, era quella di mettere un giocatore che accorciasse su Torreira per fare parità numerica a metà campo e poi appoggiasse Kalinic nel gioco d'attacco. Purtroppo le cose non sono andate bene, la mossa non è stata azzeccata, per me soprattutto per la prova opaca di Suso che schierato centrale non ha i suoi punti di riferimento e si perde. L'alternativa, col senno di poi, è quella di schierare una seconda punta vera, come fatto nel finale con l'ingresso di Cutrone. La scelta sarebbe naturalmente Silva, questo permetterebbe di andare uno contro uno coi difensori centrali della Samp e cercare situazioni e episodi in area, magari a discapito del gioco corale. Per me, in questi casi, è la soluzione migliore che abbiamo. Va però detto che nelle fasi della partita in cui l'avversario abbassa il pressing, avere la qualità di Suso è un'arma in questo momento molto migliore di Silva.

Altro aspetto è che in questa situazione il gioco degli esterni diventa determinante. La scelta di Inzaghi e Giampaolo, come conseguenza del pressing altissimo, è quella di fare densità centrale a discapito degli esterni. Dunque sulle fasce la difesa è scoperta e in teoria è li che dovremmo colpire. E purtroppo arrivo alla seconda nota dolente: Andrea Conti. In queste situazioni sarebbe stato fondamentale, attaccando lo Strinic di turno in uno contro uno e creando la superiorità numerica nel fianco scoperto della Samp (ma lo stesso avrebbe fatto con Lulic e la Lazio). La sua assenza ci ammazza. Nè Abate nè Calabria hanno le caratteristiche di Conti e la fascia destra diventa un punto debole per noi in queste situazioni. Una possibile contromossa, che infatti Montella sta studiando, è Borini, non un fenomeno ma un giocatore con le caratteristiche giuste (non ottimali) per toglierci dal pantano in partite come quella con la Samp.

La terza mossa da fare sarebbe il doppio mediano, e qui arrivo all'ultima nota dolente: Kessie. L'ivoriano è un giocatore giovane e dal grande potenziale, ma è innegabile che dal punto di vista tattico e delle scelte di gioco sia molto acerbo. In partite tatticamente complesse si perde, soprattutto se gli viene meno l'appoggio di Biglia. Con la Samp avrebbe dovuto stringere centrale, aiutare l'argentino ad uscire dal pressing e in fase difensiva, menare anche e giocare duro. E' lui che nella nostra rosa lo deve fare. Per intenderci, era quello che faceva Gattuso con Pirlo. Purtroppo con la Samp non lo ha fatto per niente, anzi, ha addirittura ricercato assurdi inserimenti offensivi sguarnendo ulteriormente la mediana, che già era in inferiorità numerica in partenza. Insomma, Kessie è fondamentale in questo tipo di partite, imprescindibile, e non può giocare come fatto domenica o andiamo a picco come il Titanic.
Per me come contromossa andrebbe valutato Locatelli nel ruolo, perchè tatticamente darebbe molto più equiilibrio in questo tipo di partite. Ma rinunciare alla fisicità di Kessie in partenza non è facile, va riconosciuto.

Non mi dilungo oltre. Per me questi punti sono molto importanti per capire le nostre difficoltà e spiegare questi crolli, che altrimenti sembrano inspiegabili, in un certo tipo di partite. Poi certo ci sono questioni che riguardano l'approccio mentale, la determinazione, il carattere, ma noi siamo una squadra in piena costruzione, un cantiere ancora aperto, con tanti giocatori giovani, e se ci mancano le nostre certezze non abbiamo l'equilibrio, l'esperienza e anche l'intesa per adattarci e crolliamo.

Comunque cerchiamo di essere ottimisti e avere un po' di pazienza, anche se capisco non sia facile dopo gli (eccessivi) entusiasmi per la campagna acquisti... e Forza Milan sempre e comunque naturalmente :)

La tua analisi tecnica molto dettagliata non può che essere condivisibile. Contiene tutti gli errori commessi e conterrebbe contestualmente tutte le soluzioni possibili. Mi permetto solo di aggiungere che le sconfitte con Lazio e Sampdoria sono altresì figlie delle partite precedenti che se pur vinte avevano già lasciato intravedere che qualcosa ( anzi molto più di qualcosa) non funzionasse. Innanzitutto e non mi stancherò mai di ripeterlo, la condizione atletica. Quando l'avversario arriva sempre prima sul pallone non esiste modulo capace di ovviare a questo. A meno che tu sia in grado, come il Barca, di far girare la palla in modo ubriacante e far stancare gli avversari.
Inoltre, che mi aspetto che da centrocampo partano le accelerazioni in verticale capaci di creare la superiorità numerica e ad oggi debbo dire che nè Biglia e nè Kessie mi hanno ancora dimostrato questo. ( Non so se ricordi gli scatti di Raijkaard ) Se hai in squadra un giocatore ( es Dybala e in tono molto minore Deulofeu ) che in due dribbling rompono l'equilibrio difensivo degli avversari sei già a buon punto : speravo continuasse a farlo, migliorandosi, Suso ma, inventato nel nuovo ruolo, si è perso. Come si è perso, rispetto allo scorso anno, Locatelli che si limita a passaggi in orizzontale quale compitino da svolgere.
Quello che voglio sostanzialmente dire è che sono certo che Montella ad oggi non sia riuscito a far esprimere i giocatori secondo le loro potenzialità fisiche e tecniche (in relazione al loro ruolo naturale ) e che non sono invece certo che ci riuscirà...
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
60,188
Reaction score
25,939
Ciao a tutti i milanisti! Siamo ancora abbastanza traumatizzati dalla batosta di Genova ma passerà :)

In questi giorni sul forum ho letto tanti post comprensibilmente arrabbiati dalla brutta prestazione di domenica. Seguendo l'onda del giornalettismo italiano e la tendenza (umana) della ricerca del caprio espiatorio e delle soluzioni magiche ho notato che le colpe si vuole attibuirle tutte e subito a Montella, accusato anche a volte di essere incapace e in malafede (addirittura :)).

Io invece, per impostazione personale, guardo alle partite in modo molto analitico e così vorrei condividere con voi, in un post specifico, la mia analisi sulle ragioni delle due batoste con Lazio e Samp, perchè per me hanno radici comuni che affondano nei limiti forse strutturali della nostra rosa e su una tattica che è ancora in costruzione.

Procedo.

1 IL NOSTRO PUNTO DI FORZA: LA CIRCOLAZIONE DI PALLA DIFENSIVA E IL DUO BONUCCI+BIGLIA

Il modulo 352 che Montella ha scelto definiviamente è un modulo che come tutti i moduli ha vantaggi e svantaggi. Il vantaggio principale è che con tre difensori centrali e un regista basso ti permette di avere un rombo difensivo che aprendosi e chiudendosi in modo corretto può darti una superiorità numerica costante contro il pressing avversario. Infatti in partite con squadre deboli facciamo possesso palla altissimo (anche 70%) e inchiodiamo l'avversario in area per lunghi tratti della partita. Inoltre noi abbiamo due interpreti come Bonucci e Biglia, indiscutibili leader in campo e fuori, che in questo contesto sono top a livello mondiale e si esaltano.

Cosa succede però se l'avversario ti pressa altissimo, marcando Biglia a uomo e chiudendo le linee di passaggio difensive? E' esattamente la scelta tattica di Inzaghi e Giampaolo contro di noi. Prendo l'ultima con la Samp: Giampaolo ha messo Ramirez a uomo su Biglia e D.Zapata su Zapata e Quagliarella su Romagnoli. Di conseguenza a metà campo rimanevano Kessie e Bonaventura contro Barreto Torreira e Praet, ovvero in inferiorità numerica. Inutile dire che per noi fare il solito possesso palla è diventato impossibile, essendo le linee chiuse e i giocatori in costante raddoppio (Torreira ha fatto una prestazione fantastica, va detto).
Venendo meno il nostro punto di forza, l'unica vera certezza che abbiamo, e neutralizzando i nostri due leader, la squadra è andata completamente nel pallone. Stessa cosa, con intepreti e moduli diversi, era successa con la Lazio.

2 IL NOSTRO PUNTO DEBOLE: GLI ATTACCANTI
E adesso veniamo alla prima nota dolente. In una situazione come spiegato sopra, la soluzione principale che resta è scavalcare il centrocampo e cercare le punte direttamente, cercando poi nell'uno contro uno offensivo di scaricare la palla sugli esterni e sulle mezzali. E' il gioco che fa Conte, in sostanza, a cui Montella sta cercando di ispirarsi adesso. Conte nelle sue squadre pretende un centravanti boa, non necessariamente un bomber, come Llorente (che ha disperatamente cercato anche di portare al Chelsea) o Pellè o Mandzukic, uno che permetta quando si è pressati alti e non si riesce a trovare le linee di passagio, di scavalcare il pressing e andare sulle cosiddette seconde palle. Il problema della nostra rosa è che non abbiamo un giocatore con queste caratteristiche. Kalinic è una punta d'area, un giocatore tattico (per me anche mediocre), non è una soluzione ottimale comunque. Certo potrebbe comunque riuscire a fare questo tipo di gioco, ma non è uno specialista. Silva nemmeno, anzi. Suso e Cutrone non ne parliamo. Dunque in rosa abbiamo una carenza.

3 LE CONTROMOSSE
Quindi cosa fare nella nostra situazione quando affrontiamo squadre che ci affrontano come la Lazio e la Samp? E' un bel problema, perchè adesso che l'hanno capito, tutti gli avversari cercheranno di fare lo stesso di Giampaolo, soprattutto in casa. La scelta di Montella con la Samp è stata di mettere Suso tra le linee. L'idea, secondo me, era quella di mettere un giocatore che accorciasse su Torreira per fare parità numerica a metà campo e poi appoggiasse Kalinic nel gioco d'attacco. Purtroppo le cose non sono andate bene, la mossa non è stata azzeccata, per me soprattutto per la prova opaca di Suso che schierato centrale non ha i suoi punti di riferimento e si perde. L'alternativa, col senno di poi, è quella di schierare una seconda punta vera, come fatto nel finale con l'ingresso di Cutrone. La scelta sarebbe naturalmente Silva, questo permetterebbe di andare uno contro uno coi difensori centrali della Samp e cercare situazioni e episodi in area, magari a discapito del gioco corale. Per me, in questi casi, è la soluzione migliore che abbiamo. Va però detto che nelle fasi della partita in cui l'avversario abbassa il pressing, avere la qualità di Suso è un'arma in questo momento molto migliore di Silva.

Altro aspetto è che in questa situazione il gioco degli esterni diventa determinante. La scelta di Inzaghi e Giampaolo, come conseguenza del pressing altissimo, è quella di fare densità centrale a discapito degli esterni. Dunque sulle fasce la difesa è scoperta e in teoria è li che dovremmo colpire. E purtroppo arrivo alla seconda nota dolente: Andrea Conti. In queste situazioni sarebbe stato fondamentale, attaccando lo Strinic di turno in uno contro uno e creando la superiorità numerica nel fianco scoperto della Samp (ma lo stesso avrebbe fatto con Lulic e la Lazio). La sua assenza ci ammazza. Nè Abate nè Calabria hanno le caratteristiche di Conti e la fascia destra diventa un punto debole per noi in queste situazioni. Una possibile contromossa, che infatti Montella sta studiando, è Borini, non un fenomeno ma un giocatore con le caratteristiche giuste (non ottimali) per toglierci dal pantano in partite come quella con la Samp.

La terza mossa da fare sarebbe il doppio mediano, e qui arrivo all'ultima nota dolente: Kessie. L'ivoriano è un giocatore giovane e dal grande potenziale, ma è innegabile che dal punto di vista tattico e delle scelte di gioco sia molto acerbo. In partite tatticamente complesse si perde, soprattutto se gli viene meno l'appoggio di Biglia. Con la Samp avrebbe dovuto stringere centrale, aiutare l'argentino ad uscire dal pressing e in fase difensiva, menare anche e giocare duro. E' lui che nella nostra rosa lo deve fare. Per intenderci, era quello che faceva Gattuso con Pirlo. Purtroppo con la Samp non lo ha fatto per niente, anzi, ha addirittura ricercato assurdi inserimenti offensivi sguarnendo ulteriormente la mediana, che già era in inferiorità numerica in partenza. Insomma, Kessie è fondamentale in questo tipo di partite, imprescindibile, e non può giocare come fatto domenica o andiamo a picco come il Titanic.
Per me come contromossa andrebbe valutato Locatelli nel ruolo, perchè tatticamente darebbe molto più equiilibrio in questo tipo di partite. Ma rinunciare alla fisicità di Kessie in partenza non è facile, va riconosciuto.

Non mi dilungo oltre. Per me questi punti sono molto importanti per capire le nostre difficoltà e spiegare questi crolli, che altrimenti sembrano inspiegabili, in un certo tipo di partite. Poi certo ci sono questioni che riguardano l'approccio mentale, la determinazione, il carattere, ma noi siamo una squadra in piena costruzione, un cantiere ancora aperto, con tanti giocatori giovani, e se ci mancano le nostre certezze non abbiamo l'equilibrio, l'esperienza e anche l'intesa per adattarci e crolliamo.

Comunque cerchiamo di essere ottimisti e avere un po' di pazienza, anche se capisco non sia facile dopo gli (eccessivi) entusiasmi per la campagna acquisti... e Forza Milan sempre e comunque naturalmente :)

Bella analisi!! Complimenti.
Non sono d'accordo sulla tattica attuata dalla samp contro di noi : il passaggio su romagnoli era schermato, come era pure marcato biglia ma zapata aveva tempo e modo di ricevere palla perchè zapata duvan , volutamente, glielo consentiva.
La tattica della samp era portare il nostro gioco in 'uscita' dalle parti di zapata e kessie che sono i più limitati in fase di costruzione.
Quante palle hanno toccato dalla parte opposta romagna-bonucci-RR? Molte molte meno.
Come se ne esce? Sarebbe bastato anche invertire le mezze ali e mettere jack a stazionare dalle parti di zapata per prender palla basso ed aiutarlo in prima costruzione o far ripiegare suso in fascia anzichè farlo pascolare mesto in zone nelle quali non si trova a suo agio.
Oppure si poteva giocare lungo sulla punta, kalinic è in grado di tener palla e di tener botta .
Suso no, non è roba che sa fare.
 

Clarenzio

Senior Member
Registrato
16 Luglio 2015
Messaggi
16,905
Reaction score
2,152
Complimenti per il lavoro fatto, vorrei soffermarmi su qualche tua considerazione:

- Kessiè: c'entri il punto e le cause della sua debacle, in questo momento è più utile come supporto a Biglia il giovane Locatelli, sperando che Montella non continui solo a vederlo come alternativa all'argentino.

Kalinic: non mi pare un attaccante d'area, o meglio.. può esserlo, ma rende di più quando nel vivo del gioco, a centrocampo come raccordo. Paradossalmente se lo si vuole impiegare al meglio bisogna affiancargli una vera prima punta che dia profondità e cerchi l'1 contro 1 con i difensori avversari come Silva o Cutrone.

- I terzini: scrivi che entrambe le fasce sono state "bloccate" dal pressing alto avversario, ma in realtà è stata la corsia di sx (teoricamente la più pericolosa) a soffrirne maggiormente, tanto è vero che da 2 partite Zapata ed Abate toccano un'infinatà di palloni, ovviamente tutti inutili. Giocando a 5 la differenza tra Abate e Calabria è enorme ed anche lo stesso Musacchio è superiore tecnicamente a Zapata. Da questo punto di vista Montella ha sbagliato in pieno, puntando su 2 "vecchi": uno bollito, uno scarsissimo.

- Comunque la si giri bisogna prima di tutto "sbloccare" il gioco sulle fasce, non si può pensare di limitarci alle impostazioni di Lucas o al lancio di Bonucci, è come servire su un piatto d'argento le contromosse agli avversari. Così non si va da nessuna parte. Per questo se si vuole restare a 3 dietro continuo a vedere il 3-4-3 il modulo migliore, con in campo contemporaneamente il tridente Calhanoglu-Silva-Suso.

Al di là di tutte le analisi che possiamo fare comunque deve cambiare prima di tutto l'approccio alle partite, l'indolenza o la paura quando si è sotto.
 

Black

Bannato
Registrato
8 Aprile 2015
Messaggi
9,408
Reaction score
58
Ciao a tutti i milanisti! Siamo ancora abbastanza traumatizzati dalla batosta di Genova ma passerà :)

In questi giorni sul forum ho letto tanti post comprensibilmente arrabbiati dalla brutta prestazione di domenica. Seguendo l'onda del giornalettismo italiano e la tendenza (umana) della ricerca del caprio espiatorio e delle soluzioni magiche ho notato che le colpe si vuole attibuirle tutte e subito a Montella, accusato anche a volte di essere incapace e in malafede (addirittura :)).

Io invece, per impostazione personale, guardo alle partite in modo molto analitico e così vorrei condividere con voi, in un post specifico, la mia analisi sulle ragioni delle due batoste con Lazio e Samp, perchè per me hanno radici comuni che affondano nei limiti forse strutturali della nostra rosa e su una tattica che è ancora in costruzione.

Procedo.

1 IL NOSTRO PUNTO DI FORZA: LA CIRCOLAZIONE DI PALLA DIFENSIVA E IL DUO BONUCCI+BIGLIA

Il modulo 352 che Montella ha scelto definiviamente è un modulo che come tutti i moduli ha vantaggi e svantaggi. Il vantaggio principale è che con tre difensori centrali e un regista basso ti permette di avere un rombo difensivo che aprendosi e chiudendosi in modo corretto può darti una superiorità numerica costante contro il pressing avversario. Infatti in partite con squadre deboli facciamo possesso palla altissimo (anche 70%) e inchiodiamo l'avversario in area per lunghi tratti della partita. Inoltre noi abbiamo due interpreti come Bonucci e Biglia, indiscutibili leader in campo e fuori, che in questo contesto sono top a livello mondiale e si esaltano.

Cosa succede però se l'avversario ti pressa altissimo, marcando Biglia a uomo e chiudendo le linee di passaggio difensive? E' esattamente la scelta tattica di Inzaghi e Giampaolo contro di noi. Prendo l'ultima con la Samp: Giampaolo ha messo Ramirez a uomo su Biglia e D.Zapata su Zapata e Quagliarella su Romagnoli. Di conseguenza a metà campo rimanevano Kessie e Bonaventura contro Barreto Torreira e Praet, ovvero in inferiorità numerica. Inutile dire che per noi fare il solito possesso palla è diventato impossibile, essendo le linee chiuse e i giocatori in costante raddoppio (Torreira ha fatto una prestazione fantastica, va detto).
Venendo meno il nostro punto di forza, l'unica vera certezza che abbiamo, e neutralizzando i nostri due leader, la squadra è andata completamente nel pallone. Stessa cosa, con intepreti e moduli diversi, era successa con la Lazio.

2 IL NOSTRO PUNTO DEBOLE: GLI ATTACCANTI
E adesso veniamo alla prima nota dolente. In una situazione come spiegato sopra, la soluzione principale che resta è scavalcare il centrocampo e cercare le punte direttamente, cercando poi nell'uno contro uno offensivo di scaricare la palla sugli esterni e sulle mezzali. E' il gioco che fa Conte, in sostanza, a cui Montella sta cercando di ispirarsi adesso. Conte nelle sue squadre pretende un centravanti boa, non necessariamente un bomber, come Llorente (che ha disperatamente cercato anche di portare al Chelsea) o Pellè o Mandzukic, uno che permetta quando si è pressati alti e non si riesce a trovare le linee di passagio, di scavalcare il pressing e andare sulle cosiddette seconde palle. Il problema della nostra rosa è che non abbiamo un giocatore con queste caratteristiche. Kalinic è una punta d'area, un giocatore tattico (per me anche mediocre), non è una soluzione ottimale comunque. Certo potrebbe comunque riuscire a fare questo tipo di gioco, ma non è uno specialista. Silva nemmeno, anzi. Suso e Cutrone non ne parliamo. Dunque in rosa abbiamo una carenza.

3 LE CONTROMOSSE
Quindi cosa fare nella nostra situazione quando affrontiamo squadre che ci affrontano come la Lazio e la Samp? E' un bel problema, perchè adesso che l'hanno capito, tutti gli avversari cercheranno di fare lo stesso di Giampaolo, soprattutto in casa. La scelta di Montella con la Samp è stata di mettere Suso tra le linee. L'idea, secondo me, era quella di mettere un giocatore che accorciasse su Torreira per fare parità numerica a metà campo e poi appoggiasse Kalinic nel gioco d'attacco. Purtroppo le cose non sono andate bene, la mossa non è stata azzeccata, per me soprattutto per la prova opaca di Suso che schierato centrale non ha i suoi punti di riferimento e si perde. L'alternativa, col senno di poi, è quella di schierare una seconda punta vera, come fatto nel finale con l'ingresso di Cutrone. La scelta sarebbe naturalmente Silva, questo permetterebbe di andare uno contro uno coi difensori centrali della Samp e cercare situazioni e episodi in area, magari a discapito del gioco corale. Per me, in questi casi, è la soluzione migliore che abbiamo. Va però detto che nelle fasi della partita in cui l'avversario abbassa il pressing, avere la qualità di Suso è un'arma in questo momento molto migliore di Silva.

Altro aspetto è che in questa situazione il gioco degli esterni diventa determinante. La scelta di Inzaghi e Giampaolo, come conseguenza del pressing altissimo, è quella di fare densità centrale a discapito degli esterni. Dunque sulle fasce la difesa è scoperta e in teoria è li che dovremmo colpire. E purtroppo arrivo alla seconda nota dolente: Andrea Conti. In queste situazioni sarebbe stato fondamentale, attaccando lo Strinic di turno in uno contro uno e creando la superiorità numerica nel fianco scoperto della Samp (ma lo stesso avrebbe fatto con Lulic e la Lazio). La sua assenza ci ammazza. Nè Abate nè Calabria hanno le caratteristiche di Conti e la fascia destra diventa un punto debole per noi in queste situazioni. Una possibile contromossa, che infatti Montella sta studiando, è Borini, non un fenomeno ma un giocatore con le caratteristiche giuste (non ottimali) per toglierci dal pantano in partite come quella con la Samp.

La terza mossa da fare sarebbe il doppio mediano, e qui arrivo all'ultima nota dolente: Kessie. L'ivoriano è un giocatore giovane e dal grande potenziale, ma è innegabile che dal punto di vista tattico e delle scelte di gioco sia molto acerbo. In partite tatticamente complesse si perde, soprattutto se gli viene meno l'appoggio di Biglia. Con la Samp avrebbe dovuto stringere centrale, aiutare l'argentino ad uscire dal pressing e in fase difensiva, menare anche e giocare duro. E' lui che nella nostra rosa lo deve fare. Per intenderci, era quello che faceva Gattuso con Pirlo. Purtroppo con la Samp non lo ha fatto per niente, anzi, ha addirittura ricercato assurdi inserimenti offensivi sguarnendo ulteriormente la mediana, che già era in inferiorità numerica in partenza. Insomma, Kessie è fondamentale in questo tipo di partite, imprescindibile, e non può giocare come fatto domenica o andiamo a picco come il Titanic.
Per me come contromossa andrebbe valutato Locatelli nel ruolo, perchè tatticamente darebbe molto più equiilibrio in questo tipo di partite. Ma rinunciare alla fisicità di Kessie in partenza non è facile, va riconosciuto.

Non mi dilungo oltre. Per me questi punti sono molto importanti per capire le nostre difficoltà e spiegare questi crolli, che altrimenti sembrano inspiegabili, in un certo tipo di partite. Poi certo ci sono questioni che riguardano l'approccio mentale, la determinazione, il carattere, ma noi siamo una squadra in piena costruzione, un cantiere ancora aperto, con tanti giocatori giovani, e se ci mancano le nostre certezze non abbiamo l'equilibrio, l'esperienza e anche l'intesa per adattarci e crolliamo.

Comunque cerchiamo di essere ottimisti e avere un po' di pazienza, anche se capisco non sia facile dopo gli (eccessivi) entusiasmi per la campagna acquisti... e Forza Milan sempre e comunque naturalmente :)

complimenti per l'analisi.

Purtroppo l'assenza di Conti è veramente pesante in questo momento, ma è anche vero che non dobbiamo giustificare il crollo con l'assenza di un singolo giocatore.

Va anche detto che però Montella, oltre al tempo che avrà avuto per preparare la partita, in 90 minuti non è riuscito a far adottare alcuna contromossa e questo è alquanto preoccupante.
 
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
10,978
Reaction score
2,520
Ciao a tutti i milanisti! Siamo ancora abbastanza traumatizzati dalla batosta di Genova ma passerà :)

In questi giorni sul forum ho letto tanti post comprensibilmente arrabbiati dalla brutta prestazione di domenica. Seguendo l'onda del giornalettismo italiano e la tendenza (umana) della ricerca del caprio espiatorio e delle soluzioni magiche ho notato che le colpe si vuole attibuirle tutte e subito a Montella, accusato anche a volte di essere incapace e in malafede (addirittura :)).

Io invece, per impostazione personale, guardo alle partite in modo molto analitico e così vorrei condividere con voi, in un post specifico, la mia analisi sulle ragioni delle due batoste con Lazio e Samp, perchè per me hanno radici comuni che affondano nei limiti forse strutturali della nostra rosa e su una tattica che è ancora in costruzione.

Procedo.

1 IL NOSTRO PUNTO DI FORZA: LA CIRCOLAZIONE DI PALLA DIFENSIVA E IL DUO BONUCCI+BIGLIA

Il modulo 352 che Montella ha scelto definiviamente è un modulo che come tutti i moduli ha vantaggi e svantaggi. Il vantaggio principale è che con tre difensori centrali e un regista basso ti permette di avere un rombo difensivo che aprendosi e chiudendosi in modo corretto può darti una superiorità numerica costante contro il pressing avversario. Infatti in partite con squadre deboli facciamo possesso palla altissimo (anche 70%) e inchiodiamo l'avversario in area per lunghi tratti della partita. Inoltre noi abbiamo due interpreti come Bonucci e Biglia, indiscutibili leader in campo e fuori, che in questo contesto sono top a livello mondiale e si esaltano.

Cosa succede però se l'avversario ti pressa altissimo, marcando Biglia a uomo e chiudendo le linee di passaggio difensive? E' esattamente la scelta tattica di Inzaghi e Giampaolo contro di noi. Prendo l'ultima con la Samp: Giampaolo ha messo Ramirez a uomo su Biglia e D.Zapata su Zapata e Quagliarella su Romagnoli. Di conseguenza a metà campo rimanevano Kessie e Bonaventura contro Barreto Torreira e Praet, ovvero in inferiorità numerica. Inutile dire che per noi fare il solito possesso palla è diventato impossibile, essendo le linee chiuse e i giocatori in costante raddoppio (Torreira ha fatto una prestazione fantastica, va detto).
Venendo meno il nostro punto di forza, l'unica vera certezza che abbiamo, e neutralizzando i nostri due leader, la squadra è andata completamente nel pallone. Stessa cosa, con intepreti e moduli diversi, era successa con la Lazio.

2 IL NOSTRO PUNTO DEBOLE: GLI ATTACCANTI
E adesso veniamo alla prima nota dolente. In una situazione come spiegato sopra, la soluzione principale che resta è scavalcare il centrocampo e cercare le punte direttamente, cercando poi nell'uno contro uno offensivo di scaricare la palla sugli esterni e sulle mezzali. E' il gioco che fa Conte, in sostanza, a cui Montella sta cercando di ispirarsi adesso. Conte nelle sue squadre pretende un centravanti boa, non necessariamente un bomber, come Llorente (che ha disperatamente cercato anche di portare al Chelsea) o Pellè o Mandzukic, uno che permetta quando si è pressati alti e non si riesce a trovare le linee di passagio, di scavalcare il pressing e andare sulle cosiddette seconde palle. Il problema della nostra rosa è che non abbiamo un giocatore con queste caratteristiche. Kalinic è una punta d'area, un giocatore tattico (per me anche mediocre), non è una soluzione ottimale comunque. Certo potrebbe comunque riuscire a fare questo tipo di gioco, ma non è uno specialista. Silva nemmeno, anzi. Suso e Cutrone non ne parliamo. Dunque in rosa abbiamo una carenza.

3 LE CONTROMOSSE
Quindi cosa fare nella nostra situazione quando affrontiamo squadre che ci affrontano come la Lazio e la Samp? E' un bel problema, perchè adesso che l'hanno capito, tutti gli avversari cercheranno di fare lo stesso di Giampaolo, soprattutto in casa. La scelta di Montella con la Samp è stata di mettere Suso tra le linee. L'idea, secondo me, era quella di mettere un giocatore che accorciasse su Torreira per fare parità numerica a metà campo e poi appoggiasse Kalinic nel gioco d'attacco. Purtroppo le cose non sono andate bene, la mossa non è stata azzeccata, per me soprattutto per la prova opaca di Suso che schierato centrale non ha i suoi punti di riferimento e si perde. L'alternativa, col senno di poi, è quella di schierare una seconda punta vera, come fatto nel finale con l'ingresso di Cutrone. La scelta sarebbe naturalmente Silva, questo permetterebbe di andare uno contro uno coi difensori centrali della Samp e cercare situazioni e episodi in area, magari a discapito del gioco corale. Per me, in questi casi, è la soluzione migliore che abbiamo. Va però detto che nelle fasi della partita in cui l'avversario abbassa il pressing, avere la qualità di Suso è un'arma in questo momento molto migliore di Silva.

Altro aspetto è che in questa situazione il gioco degli esterni diventa determinante. La scelta di Inzaghi e Giampaolo, come conseguenza del pressing altissimo, è quella di fare densità centrale a discapito degli esterni. Dunque sulle fasce la difesa è scoperta e in teoria è li che dovremmo colpire. E purtroppo arrivo alla seconda nota dolente: Andrea Conti. In queste situazioni sarebbe stato fondamentale, attaccando lo Strinic di turno in uno contro uno e creando la superiorità numerica nel fianco scoperto della Samp (ma lo stesso avrebbe fatto con Lulic e la Lazio). La sua assenza ci ammazza. Nè Abate nè Calabria hanno le caratteristiche di Conti e la fascia destra diventa un punto debole per noi in queste situazioni. Una possibile contromossa, che infatti Montella sta studiando, è Borini, non un fenomeno ma un giocatore con le caratteristiche giuste (non ottimali) per toglierci dal pantano in partite come quella con la Samp.

La terza mossa da fare sarebbe il doppio mediano, e qui arrivo all'ultima nota dolente: Kessie. L'ivoriano è un giocatore giovane e dal grande potenziale, ma è innegabile che dal punto di vista tattico e delle scelte di gioco sia molto acerbo. In partite tatticamente complesse si perde, soprattutto se gli viene meno l'appoggio di Biglia. Con la Samp avrebbe dovuto stringere centrale, aiutare l'argentino ad uscire dal pressing e in fase difensiva, menare anche e giocare duro. E' lui che nella nostra rosa lo deve fare. Per intenderci, era quello che faceva Gattuso con Pirlo. Purtroppo con la Samp non lo ha fatto per niente, anzi, ha addirittura ricercato assurdi inserimenti offensivi sguarnendo ulteriormente la mediana, che già era in inferiorità numerica in partenza. Insomma, Kessie è fondamentale in questo tipo di partite, imprescindibile, e non può giocare come fatto domenica o andiamo a picco come il Titanic.
Per me come contromossa andrebbe valutato Locatelli nel ruolo, perchè tatticamente darebbe molto più equiilibrio in questo tipo di partite. Ma rinunciare alla fisicità di Kessie in partenza non è facile, va riconosciuto.

Non mi dilungo oltre. Per me questi punti sono molto importanti per capire le nostre difficoltà e spiegare questi crolli, che altrimenti sembrano inspiegabili, in un certo tipo di partite. Poi certo ci sono questioni che riguardano l'approccio mentale, la determinazione, il carattere, ma noi siamo una squadra in piena costruzione, un cantiere ancora aperto, con tanti giocatori giovani, e se ci mancano le nostre certezze non abbiamo l'equilibrio, l'esperienza e anche l'intesa per adattarci e crolliamo.

Comunque cerchiamo di essere ottimisti e avere un po' di pazienza, anche se capisco non sia facile dopo gli (eccessivi) entusiasmi per la campagna acquisti... e Forza Milan sempre e comunque naturalmente :)

tutto condivisibile tranne l'opinione su kalinic, kalinic quel compito può svolgerlo egregiamente
 

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
27,344
Reaction score
11,478
La tua analisi tecnica molto dettagliata non può che essere condivisibile. Contiene tutti gli errori commessi e conterrebbe contestualmente tutte le soluzioni possibili. Mi permetto solo di aggiungere che le sconfitte con Lazio e Sampdoria sono altresì figlie delle partite precedenti che se pur vinte avevano già lasciato intravedere che qualcosa ( anzi molto più di qualcosa) non funzionasse. Innanzitutto e non mi stancherò mai di ripeterlo, la condizione atletica. Quando l'avversario arriva sempre prima sul pallone non esiste modulo capace di ovviare a questo. A meno che tu sia in grado, come il Barca, di far girare la palla in modo ubriacante e far stancare gli avversari.
Inoltre, che mi aspetto che da centrocampo partano le accelerazioni in verticale capaci di creare la superiorità numerica e ad oggi debbo dire che nè Biglia e nè Kessie mi hanno ancora dimostrato questo. ( Non so se ricordi gli scatti di Raijkaard ) Se hai in squadra un giocatore ( es Dybala e in tono molto minore Deulofeu ) che in due dribbling rompono l'equilibrio difensivo degli avversari sei già a buon punto : speravo continuasse a farlo, migliorandosi, Suso ma, inventato nel nuovo ruolo, si è perso. Come si è perso, rispetto allo scorso anno, Locatelli che si limita a passaggi in orizzontale quale compitino da svolgere.
Quello che voglio sostanzialmente dire è che sono certo che Montella ad oggi non sia riuscito a far esprimere i giocatori secondo le loro potenzialità fisiche e tecniche (in relazione al loro ruolo naturale ) e che non sono invece certo che ci riuscirà...

A volte si confonde la condizione atletica con errori di posizionamento e di distanze tra i ruoli. Il più delle volte si arriva secondi sulla palla perchè non si mantiene la giusta distanza tra reparti e non ci si muove in modo sincrono coi compagni. E se perdi sicurezza e convinzione in quello che fai, poi inizi anche a giocare in modo incerto. Insomma, per me il fatto di sembrare fermi rispetto alla Samp è una conseguenza dell'intera impostazione della partita e delle difficoltà di gioco che abbiamo trovato, non strettamente di difficoltà atletica.

Il discorso sull'uomo bravo nel dribbling è un altro difetto grosso che abbiamo. Penso che sia una scelta di Mirabelli e Montella, ovvero privilegiare palleggiatori e giocatori tecnici a quelli più rapidi e dribblatori. Avessimo Keita al posto di Suso certo le trame offensive sarebbero venute più naturali, ma non abbiamo giocatori di quel tipo in rosa purtroppo. Dovremo trovare soluzioni diverse.
 

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
27,344
Reaction score
11,478
tutto condivisibile tranne l'opinione su kalinic, kalinic quel compito può svolgerlo egregiamente

Per me no. Può farlo come ho scritto, ma non è uno specialista e manca dei cm e dei kg per farlo bene. Però è un giocatore che si sacrifica e non si risparmia di sicuro, ha delle carte da giocarsi anche se per me non è un grande attaccante.

Con Diego Costa al posto di Kalinic domenica la Samp non avrebbe avuto così vita facile ;)
 
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
10,978
Reaction score
2,520
Per me no. Può farlo come ho scritto, ma non è uno specialista e manca dei cm e dei kg per farlo bene. Però è un giocatore che si sacrifica e non si risparmia di sicuro, ha delle carte da giocarsi anche se per me non è un grande attaccante.

Con Diego Costa al posto di Kalinic domenica la Samp non avrebbe avuto così vita facile ;)

eh vabbe ti piace vincere facile, con messi al posto di suso la samp sarebbe stata annichilita :fuma:
 
Alto
head>