Allegri:"Occhio, il Milan sta tornando"

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[h=1]Allegri: "Non sono rassegnato
Attenti che il Milan sta tornando"[/h][h=5]Milano, 22 settembre 2012[/h][h=3]L'allenatore rossonero chiude il caso-Inzaghi e si rituffa sul campionato: "Non tutto è da buttare, il problema è il gol, soprattutto in casa. Intanto con l'Udinese riavrò Montolivo, poi toccherà a Robinho. E intanto lavoriamo per assemblare i nuovi"[/h]

Udinese-Milan comincia oggi, con la conferenza stampa di Massimiliano Allegri. L'allenatore va in dribbling: "Ora c'è solo da pensare a giocare. Abbiamo analizzato le situazioni che non vanno, ma non tutto è da buttare, anche se è normale che quando mancano i risultati si veda più il nero che i valori". Poi torna sullo scontro con Inzaghi: "Come ogni mercoledì da due anni a questa parte ero al Vismara su invito della società che vuole un lavoro in stretta collaborazione col settore giovanile, e ho parlato con gli allenatori dei ragazzi come sempre faccio. Come già detto, con Inzaghi c'è stato un normale scambio di idee e opinioni ma non screzi: visto che ora siamo colleghi, non può più arrabbiarsi perché lo metto in panchina...". Punto a capo. Domani alle 15 c'è la sfida con l'Udinese, e su questa si sposta l'attenzione del tecnico.

RIENTRI — "Domani rientra Montolivo, un giocatore tecnico in grado di dare nuove geometrie, e in settimana riavrò anche Robinho. Quel che finora ci manca è il gol, soprattutto in casa, ma non dobbiamo fasciarci la testa. Sono fiducioso che le cose miglioreranno: non dimentichiamoci che la squadra è nuova e fatta da giocatori diversi. Per fare un esempio Pazzini è arrivato 15 giorni fa: per sfruttare al meglio le sua qualità dobbiamo stravolgere tutti i movimenti offensivi, e su questo stiamo lavorando. Altro che rassegnazione, stiamo tutti lavorando - io, i ragazzi, la società - per fare un'altra annata importante, che questa squadra è in grado di fare. Ho letto in settimana che starei trattando trattando sulle mie dimissioni. E questo mi ha fatto girare le scatole". "Quando sono partito per la terza stagione con il Milan - riprende il tecnico -, e soprattutto dopo le cessioni di Ibra e Thiago, ho accettato la sfida con grande entusiasmo e ne verremo fuori con tutta la serenità. Non è da buttare quello che è stato fatto dalla squadra fino adesso e i risultati aiutano a crescere".
IL MATCH — "Quella di domani sarà una partita importante, non della svolta. Galeone si aspetta un colpo d'ala? Ha ragione, perché è l'istinto che mi ha portato ad allenare il Milan ed ora mi vede ingessato, anche se non è vero. Vedremo di trovare il colpo d'ala: non cambieremo il sistema di gioco ma dovremo osare. È una partita di passaggio e di crescita. Abbiamo lavorato bene, scendiamo in campo con l'obiettivo di migliorare a livello di gioco e in particolare a livello realizzativo". Il Milan ha bisogno degli acuti dei suoi big e, in particolare, di Kevin-Prince Boateng. "Kevin è un po' in difficoltà per l'infortunio alla mano, che gli impedisce alcuni movimenti naturali. Anche contro l'Anderlecht ha offerto una prestazione di sacrificio: non posso rimproverargli nulla, ma a livello di gioco bisogna migliorare".
 

yelle

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si stanno tutti ca*ando sotto dalla paura, infatti.
 

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L'anno scorso Udine rappresentò una tappa importantissima. Vediamo domani...
 

The P

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CHe poi, ovviamente, è palese che il nostro 4-3-2-1 è privo di senso per chiunque abbia un briciolo di conoscenza calcistica, ma lui: "Non cambieremo sistema di gioco".

Spero che la tua carriera si chiuda al Milan, mi dispiacerebbe vedere il tuo anti-calcio perfino alla Juve o all'Inter.
Nessuna squadra merita questo strazio.
 
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