Allegri: "Il Milan non muore mai. Fanta Barça quello di ieri"

Allegri: "Il Milan non muore mai. Fanta Barça quello di ieri"

Nella conferenza stampa di oggi, Allegri ha parlato sia della sfida di domani, contro il Milan, sia della spettacolare rimonta fatta dal Barcelona, ieri sera. Le parole sul Milan: "è una partita che azzera la differenza di classifica, perché è una grande classica del calcio italiano. Il Milan non muore mai, nonostante possa sembrare sornione e uscire fuori dalla partita. Hanno grande tecnica e non vanno sottovalutati. Non giocherà Bonaventura, ma ci sarà deulofeu, che è molto bravo nel dribbling e ad aprire il gioco. Sul closing non mi esprimo, so solo che il Milan è una società forte e Galliani è un gran dirigente. Preferivo non incontrare i rossoneri domani, onestamente."
Sulla rimonta storica di ieri: " una partita incredibile che rimarrà nella storia del calcio. Non di grande tecnica, ma il calcio è bello per questo. Nulla è scontato. Anche noi abbiamo due gol di vantaggio contro il porto, e 8 punti in classifica, ed è per questo che nulla è chiuso. Non bisogna gestire ma solo fare. Ovviamente non sarà piacevole avere il Barça ai quarti, perché sono tra i favoriti. Mi auguro solo di non prendere mai il 6 gol a 30 secondi dalla fine come Emery ( sorridendo NDR)"
Il tecnico livornese ha anche parole su De Laurentis e la vicenda nata dopo le sue dichiarazioni contro i giornali del "nord":
" bisogna vivere queste partite con lo spirito giusto (Juve-Napoli NDR) nonostante siano partite fondamentali dato che sono in ballo secondo posto e finale in coppa Italia. Avrei potuto anch'io fare polemica domenica a Udine, ma tali episodi non hanno inciso sulla nostra brutta prestazione".

Dite quello che volete ma questo è un Signor tecnico, in Europa se la gioca coi migliori, non sarà mai spettacolare, ma pochi allenatori sono furbi e preparati come lui

Per me è un asino, uno che non dà niente alla squadra nè umanamente nè come gioco.

Avesse avuto Conte i suoi giocatori la Juventus sarebbe molto più avanti.

Purtroppo il Milan è già morto, caro Massimiliano Allegri.

Si è sbugiardato quando ha detto che Galliani è un grande dirigente.
Tutte le volte che si parla di Milan quasi sempre si parla di Galliani, ma dove vogliamo andare? la nostra immagine è legata interamente a quella di Galliani, per qualsiasi cosa spunta sempre fuori quello lì, un dirigente fallito che è rimasto agli anni 90 e in molti lo fanno pure passare come il dirigente simpatico dalle esultanze simpatiche che ha a cuore il Milan, rendiamoci conto.

Milanforever26 ha scritto:

Dite quello che volete ma questo è un Signor tecnico, in Europa se la gioca coi migliori, non sarà mai spettacolare, ma pochi allenatori sono furbi e preparati come lui

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Furbo e preparato. Condivido.
Se devo trovare un limite in max allegri direi che sono i 'picchi di gioco', visto che è un'espressione in voga e che piace.
Un pò ridicolizzata ma rende perfettamente l'idea.
Allegri ha allenato milan e juve e ha avuto a disposizione fior di campioni, ha centrato quasi sempre i suoi obiettivi e ottenuto risultati importanti però in quanto a gioco non mi ha mai soddisfatto del tutto.
Nel milan dello scudetto ricordo solo una breve parentesi nella quale si giocò un grande calcio ma per il resto lo ricordo solo come un eccellente gestore.
Diciamo che nella ricerca del suo equilibrio di gioco il piedino è sempre ben saldo sul freno o forse non ha grandi idee per il gioco offensivo.

super87 ha scritto:

Per me è un asino, uno che non dà niente alla squadra nè umanamente nè come gioco.

Avesse avuto Conte i suoi giocatori la Juventus sarebbe molto più avanti.

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Stessa squadra, solo morata in più:

Allegri: finale di champions

Andó: fuori ai gironi

Ah le mode

diavoloINme ha scritto:

Furbo e preparato. Condivido.
Se devo trovare un limite in max allegri direi che sono i 'picchi di gioco', visto che è un'espressione in voga e che piace.
Un pò ridicolizzata ma rende perfettamente l'idea.
Allegri ha allenato milan e juve e ha avuto a disposizione fior di campioni, ha centrato quasi sempre i suoi obiettivi e ottenuto risultati importanti però in quanto a gioco non mi ha mai soddisfatto del tutto.
Nel milan dello scudetto ricordo solo una breve parentesi nella quale si giocò un grande calcio ma per il resto lo ricordo solo come un eccellente gestore.
Diciamo che nella ricerca del suo equilibrio di gioco il piedino è sempre ben saldo sul freno o forse non ha grandi idee per il gioco offensivo.

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Nelle grandi squadre devi essere principalmente un gestore: vedi zidane, Ancelotti, Luisa enrique.

Gli schemetti prefabbricati ad alti livelli vengono meno, come dimostra il Sacchi dei poveri, il tanto mitizzato sarri.

Dell'erba ha scritto:

Nelle grandi squadre devi essere principalmente un gestore: vedi zidane, Ancelotti, Luisa enrique.

Gli schemetti prefabbricati ad alti livelli vengono meno, come dimostra il Sacchi dei poveri, il tanto mitizzato sarri.

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Condiviso a pieno : i campioni si gestiscono, non si allenano.
C'è da dire però, come ho ribadito nel mio post, che relativamente ai 'picchi di gioco' si può fare di meglio.
Non dico che bisogna fare il gioco di sacchi ogni partita però col materiale a disposizione si potrebbe fare di meglio a livello estetico e propositivo. Ancelotti tali picchi li raggiunge e anche spesso, ci sono periodi nei quali anche gestisce, ovviamente.
Del resto se hai zucchero, uova , farina e miele creare qualcosa di amaro è proprio un'impresa.
Coglio il mio parallelismo.

Dell'erba ha scritto:

Nelle grandi squadre devi essere principalmente un gestore: vedi zidane, Ancelotti, Luisa enrique.

Gli schemetti prefabbricati ad alti livelli vengono meno, come dimostra il Sacchi dei poveri, il tanto mitizzato sarri.

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E comunque sarri in una grande non lo abbiamo visto: il napoli non ha il potenziale della juve, del barca o delle big d'europa.
Io dico che nel barca farebbe storia e poesia ;-) nessuno me lo leva dalla testa.