In Italia si dice spesso che sia una nazione di allenatori,
io penso che in un certo senso sia vero, la parte tecnica intesa come schemi e posizioni dei giocatori per gente che guarda da anni partite non può essere del tutto estranea
Io stesso senza considerarmi un genio intuisco quasi sempre in anticipo i cambi e gli spostamenti che fanno durante le partite gli allenatori, spesso più dei commentatori televisivi che devono stare dietro a un canovaccio di finta sorpresa davanti a certi avvicendmenti.
Persino le formazioni schierate dall'inizio le intuisco, come ogni buon fantacalcista, prima e più dei giornali.
Quello che fa la vera differenza per un allenatore professionista e la gestione psicomotivazionale del gruppo, vi posso garantire che tenere costantemente concentrati 30 ragazzotti viziatelli, partita dopo partita, non sia assolutamente facile, anche per loro in fondo diventa una routine.
E anche l'atteggiarsi verso la squadra non è facile come si dice, se sei troppo amicone spesso i giocatori a lungo si rilassano, se sei troppo duro prima o poi ti si ribellano, ovviamente nel periodo in cui magari sei più vulnerabile.
Anche mediare nei rapporti tra gli stessi giocatori della rosa, fondamentalmente rivali, non è affatto facile evitando che si facciano ripicche o che si creino gruppetti egemoni a danno del gruppo
In questo 2 allenatori, apparentemente non eccelsi tecnicamente, a mio parere volutamente perchè hanno capito come funziona il calcio, sono dei veri fuoriclasse: Mourinho e Capello
