Alla scoperta di Unai Emery, tecnico vicino al Milan.

Il Re dell'Est

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Unai Emery può essere l'allenatore giusto per questo Milan? Beh, scopriamolo insieme...

I 5 concetti cardine della filosofia di Unai.

Unai Emery è considerato in patria uno degli allenatori spagnoli più preparati. Nel 2012 ha pubblicato un libro in cui spiega quali sono i 5 concetti cardine della sua filosofia: Espíritu de equipo, Mentalidad ganadora, Esfuerzo canalizado, Razon y emocion, Serempatía. Per lui il valore del gruppo è fondamentale: “il noi deve superare l’io”, ed ha una forte convinzione per cui “ogni vincente deve avere un credo”, e sapere dosare le forze perchè “non gestiamo il tempo, gestiamo le energie”. Infatti per vincere, la necessità è quella di trovare il “giusto equilibrio tra ragione ed emozione” e infine la ‘Serempatía’, neologismo per esprimere l’incontro tra ‘serendipità’ (la fortuna di fare felici scoperte per caso) ed empatia.

Oltre al talento deve esserci lavoro e tenacia.

Per Emery il talento non è mai fine a sé tesso ma è la somma di tre ‘T’: Talento, Trabajo, Tenacidad. Come spiega il tecnico basco, “il Talento è l’essenza, ma deve essere accompagno da lavoro e tenacia, costanza, perseveranza. Un giocatore con molto talento, ma senza lavoro e tenacia, non arriva da nessuna parte. Al contrario un giocatore con meno talento ma con molta attitudine al lavoro e perseveranza ha più possibilità di esplodere”.

Un sopravvissuto diventato cavaliere.

Unai è considerato in patria come il ‘Cavaliere del Santo Graal’, soprannome con cui lo chiamano tutte le persone che lo conoscono. La spiegazione la illustra lo stesso Emery: “Perchè sono una specie di eletto, un superstite che esce sempre trionfante dai momenti difficili”.

L'importanza del turn over.

Una delle forti convinzioni di Unai Emery è l’importanza del turnover: nelle 38 partite di campionato con il Siviglia, infatti, non ha mai utilizzato per due gare consecutive la stessa formazione. Una particolarità che ha contraddistinto anche le sue precedenti esperienze.

Il suo credo tattico.

Unai ha sempre impostato le sue squadre con il 4-2-3-1, utilizzando però con frequenza anche il 4-4-2 e il 4-4-1-1. Tatticamente è considerato uno dei tecnici più preparati di tutta la Liga: “Vorrei che si parlasse di me come di qualcuno che ha dato molto al calcio, come Guardiola, Mou o Bielsa”.

I suoi metodi di lavoro, con il materiale a disposizione, sono i migliori della Liga.

Nel 2012, il lavoro svolto dal tecnico basco è stato oggetto di uno studio effettuato dal professor Julio Del Corral, docente d’Economia all’Università di Castilla-La Mancha. Quest'ultimo ha evidenziato come i metodi di lavoro di Emery siano risultati i più efficaci della Liga, davanti anche a quelli utilizzati da Guardiola al Barcellona e Mourinho al Real Madrid. Unai è capace di trarre dai propri giocatori “la massima produzione”, seppur con risorse inferiori rispetto ai colleghi più celebrati.

Il flop fuori dalla Spagna.

La nota dolente è che l'unica esperienza di Emery lontano dalla Spagna si è conclusa con un esonero: dopo aver strappato elogi alla guida del Valencia, nel maggio del 2012 firma con lo Spartak Mosca. L’avventura si conclude a novembre, dopo un pesante 5-1 incassato contro la Dinamo Mosca. In Russia, inoltre, si ricordano di Emery anche per la sua scappatella extraconiugale con una misteriosa biondina: fece molto scalpore un bacio tra i due al ristorante.

Lingua tagliente e carattere focoso.

Nello scorso aprile Emery è stato protagonista anche di un episodio spiacevole: in occasione del derby di campionato contro il Betis, Unai ha rivolto al giovane Leo Baptistao, attaccante dei biancoverdi che stava passando davanti alla panchina del Siviglia, una frase poco elegante, mettendo in dubbio il valore del giocatore e il suo essere all’altezza della Liga. La reazione del 21enne brasiliano però è stata imprevedibile: il ragazzo è scoppiato a piangere. A quel punto Unai si è scusato con lui attraverso Twitter.

Allenatore attivo nel web.

Emery è anche molto attivo su internet: ha un blog ufficiale, che aggiorna con costanza, e una pagina Twitter che vanta oltre 40mila followers.

Unai e Rami: una storia iniziata al Valencia...

Fu proprio Unai a portare Adil Rami al Valencia nell'estate del 2011 ed è con il tecnico basco che il centrale transalpino ha mostrato il massimo del suo potenziale.
 

Z A Z A'

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Sulla carta tante belle cose,ma anche Allegri aveva la tesina figa...
Sarei comunque favorevole,un po' d'aria fresca ci farebbe bene.
 

Il Re dell'Est

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Sulla carta tante belle cose,ma anche Allegri aveva la tesina figa...
Sarei comunque favorevole,un po' d'aria fresca ci farebbe bene.

vabbè dai, tesina figa a parte questo qui ha tutt'altro curriculum ed esperienza rispetto ad Allegri... stanno proprio su due mondi diversi.
 

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Da quel poco che ho visto mi sembra uno di quegli allenatori che urlano, si sbracciano, si buttano per terra, esultano come pazzi.

Ed è perfettamente ciò che ci vuole. Sempre nel caso in cui Seedorf venga silurato.
 
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non lo conosco,,ma preferirei evitare.Il milan berlusconiano non ha mai avuto grande fortuna con gli allenatori stranieri
 
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anche Allegri aveva la tesina figa

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