Affare Berlusconi-Bee? Secondo l'Espresso nessuna garanzia bancaria!

Casnop

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Faccio una premessa: io all'inizio non ero per nulla convinto di Mr. Bee. I dubbi erano legati alla sua condizione economica (non è un magnate), ai suoi legami con la Doyen, alla sua passione per selfie ed idiozie simili ed al fatto che non si riuscisse a capire da chi fosse composta la cordata che rappresentava. Tifavo spudoratamente per i cinesi dell'articolo in esclusiva di Milan World perché avrebbero apportato i loro capitali e l'idea di essere collegati direttamente al governo cinese dava più garanzie. Il problema è che, come perfettamente spiegato da Forchielli, dopo gli inziali abboccamenti tramite APECF e Richard Lee non c'è stato un seguito concreto. Io rimango dell'idea che il governo cinese volesse investire nel calcio, ed in particolare nel Milan, ma non si siano trovati gli imprenditori disposti a farlo.

Ora l'alternativa era rimanere con Berlusconi al 100% e proseguire con i parametri zero e gli scarti degli altri in campo o tentare la via, comunque rischiosa, di Mister Bee per rilanciarsi. Francamente non ho dubbi o rimorsi nel scegliere la seconda ipotesi e dello stesso avviso deve essere Fininvest. Tutto questo ci porta alla fatidica domanda: perché Bee ha accettato di acquistare solo il 48%? La risposta è semplice: perché altrimenti non avrebbe concluso l'affare. Sappiamo che Bee fin dall'inizio ha lottato come un leone per ottenere fin da subito la maggioranza ma se non c'è riuscito è perché Berlusconi non vuole cederla. A quanto pare non lo avrebbe fatto subito neanche con i cinesi. Possiamo discutere sul perché Berlusconi si impunti ma rimane il dato di fatto. Quindi o Bee accettava il 48% o saltava tutto l'affare. Se gli investitori avevano deciso di spendere tanto per acquistare il Milan evidentemente lo hanno fatto ipotizzando importanti ricavi futuri. Ed allora perché rinunciare a tutto questo solo per 3 punti percentuali? Noi non sappiamo quali accordi taciti abbiano preso i due protagonisti. Può essere che nel giro di tre anni Fininvest si faccia da parte ed allora tutto avrebbe più senso. Inoltre non capisco chi sostiene che Bee paghi così tanto per non contare. E' vero che il mercato sarà ancora in mano a Galliani ma 6 membri su 13 del CDA saranno scelti da lui e tutta la parte riguardante l'espansione commerciale in Asia sarà totalmente sotto la sua gestione. Al di là dei ruoli di facciata Berlusconi sa che una volta firmati i contratti Bee sarà di fatto socio alla pari e non avrebbe senso ostacolarlo dal momento che eventuali trionfi saranno addebitati a lui e non al thailandese. Ripeto che è lo stesso identico piano dei cinesi di cui si parlava nel famoso articolo. Ingresso con quote di minoranza (30%), dirigenza confermata, lancio di operazioni commerciali in Cina ed in 3 o 5 anni la maggioranza al 75%. Mi sembra che Bee stia andando in quella direzione e se riuscirà a migliorare i ricavi del club anche con "solo" il 48% delle quote otterrà i suoi profitti.
Il modello Arsenal sia di esempio. Stan Kronke è socio maggioritario, ma il club per lo stadio di Ashburton Groves ha utilizzato finanziamenti infruttiferi elargiti da Alysher Usmanov, socio minoritario del club. Ma il russo non se ne cura: tra sindacati di blocco, patti di consultazione ed altre forme di condivisione è dentro alle decisioni strategiche del club senza esserne il principale responsabile ed obbligato. Ed ha ampiamente lucrato sulla successiva cessione di quote, sull'onda dell'apprezzamento di valore generato dalla nuova opera. È su queste forme di condivisione manageriale che dovrebbe puntare Mr. Bee per conseguire gli obiettivi che più gli interessano, la lucrosita' del capitale sociale in fase di collocamento, più che quelli prettamente sportivi. :)
 

Il Re dell'Est

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Carlo Festa, giornalista del Sole24Ore e collega di Bellinazzo, è un'altra voce fuori dal coro. Ecco il suo pensiero, espresso in vari punti:

1) com'è possibile che in sei mesi di trattative Berlusconi e Bee, che si sono visti 3-4 volte, hanno acquistato una tale fiducia reciproca da firmare un preliminare di vendita senza alcuna penale? Così facendo non è stato fatto praticamente nulla e la situazione è la stessa di sei mesi fa.

2) Com'è possibile poi che non si sappia ancora chi sono gli investitori dietro questa operazione? Qualcuno parla della CITIC, appartenente al governo di Pechino. Ma secondo voi se la Cina voleva acquistare il Milan si rivolgeva ad un broker thailandese, o magari inviava una delegazione governativa a parlare con Berlusconi?

3) Nel caso ci sia di mezzo il governo cinese, sono state rilasciate le autorizzazioni del governo centrale di Pechino e delle autorità locali?

4) Dubito che il Milan possa quotarsi in borsa a breve e veder riconosciuto quel valore (pari ad 1 miliardo) accettato da Mr Bee.

5) Venendo ai consulenti finanziari, beh l'operazione è stata portata avanti senza nessun advisor bancario. Tralasciando gli studi legali, i consiglieri di Berlusconi sono stati una ex infermiera, Licia Ronzulli, Gerardo Segat, che possiede una società a Lugano che si occupa di trust e aspetti fiscali, ed Edmond DeRothschild, un gestore di patrimoni al quale si rivolgono i ricchi per collocare i propri soldi in paradisi fiscali.

6) Perché l'operazione si chiude al 30 settembre, quando al Milan i soldi servirebbero subito per la sua campagna acquisti?

Sui giornali non ci si è mai chiesto da dove provengano i soldi. E la domanda è questa: se vuoi scoprire la verità, devi seguire i soldi. E' infatti possibile che qualcuno voglia acquistare il Milan, sia un magnate o il governo di Pechino.
Ma non è ammissibile che per un club con milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo, non sia chiaro chi siano gli investitori dietro l'operazione. Soprattutto in vista di una possibile IPO in borsa, quando il ruolo degli azionisti dovrà essere trasparente.
 
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Carlo Festa, giornalista del Sole24Ore e collega di Bellinazzo, è un'altra voce fuori dal coro. Ecco il suo pensiero, espresso in vari punti:

1) com'è possibile che in sei mesi di trattative Berlusconi e Bee, che si sono visti 3-4 volte, hanno acquistato una tale fiducia reciproca da firmare un preliminare di vendita senza alcuna penale? Così facendo non è stato fatto praticamente nulla e la situazione è la stessa di sei mesi fa.

2) Com'è possibile poi che non si sappia ancora chi sono gli investitori dietro questa operazione? Qualcuno parla della CITIC, appartenente al governo di Pechino. Ma secondo voi se la Cina voleva acquistare il Milan si rivolgeva ad un broker thailandese, o magari inviava una delegazione governativa a parlare con Berlusconi?

3) Nel caso ci sia di mezzo il governo cinese, sono state rilasciate le autorizzazioni del governo centrale di Pechino e delle autorità locali?

4) Dubito che il Milan possa quotarsi in borsa a breve e veder riconosciuto quel valore (pari ad 1 miliardo) accettato da Mr Bee.

5) Venendo ai consulenti finanziari, beh l'operazione è stata portata avanti senza nessun advisor bancario. Tralasciando gli studi legali, i consiglieri di Berlusconi sono stati una ex infermiera, Licia Ronzulli, Gerardo Segat, che possiede una società a Lugano che si occupa di trust e aspetti fiscali, ed Edmond DeRothschild, un gestore di patrimoni al quale si rivolgono i ricchi per collocare i propri soldi in paradisi fiscali.

6) Perché l'operazione si chiude al 30 settembre, quando al Milan i soldi servirebbero subito per la sua campagna acquisti?

Sui giornali non ci si è mai chiesto da dove provengano i soldi. E la domanda è questa: se vuoi scoprire la verità, devi seguire i soldi. E' infatti possibile che qualcuno voglia acquistare il Milan, sia un magnate o il governo di Pechino.
Ma non è ammissibile che per un club con milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo, non sia chiaro chi siano gli investitori dietro l'operazione. Soprattutto in vista di una possibile IPO in borsa, quando il ruolo degli azionisti dovrà essere trasparente.

questo è il compare di forchielli, aspettano ancora i cavalieri cinesi con la dama, li snobbo totalmente.
 

Il Re dell'Est

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Carlo Festa, giornalista del Sole24Ore e collega di Bellinazzo, è un'altra voce fuori dal coro. Ecco il suo pensiero, espresso in vari punti:

1) com'è possibile che in sei mesi di trattative Berlusconi e Bee, che si sono visti 3-4 volte, hanno acquistato una tale fiducia reciproca da firmare un preliminare di vendita senza alcuna penale? Così facendo non è stato fatto praticamente nulla e la situazione è la stessa di sei mesi fa.

2) Com'è possibile poi che non si sappia ancora chi sono gli investitori dietro questa operazione? Qualcuno parla della CITIC, appartenente al governo di Pechino. Ma secondo voi se la Cina voleva acquistare il Milan si rivolgeva ad un broker thailandese, o magari inviava una delegazione governativa a parlare con Berlusconi?

3) Nel caso ci sia di mezzo il governo cinese, sono state rilasciate le autorizzazioni del governo centrale di Pechino e delle autorità locali?

4) Dubito che il Milan possa quotarsi in borsa a breve e veder riconosciuto quel valore (pari ad 1 miliardo) accettato da Mr Bee.

5) Venendo ai consulenti finanziari, beh l'operazione è stata portata avanti senza nessun advisor bancario. Tralasciando gli studi legali, i consiglieri di Berlusconi sono stati una ex infermiera, Licia Ronzulli, Gerardo Segat, che possiede una società a Lugano che si occupa di trust e aspetti fiscali, ed Edmond DeRothschild, un gestore di patrimoni al quale si rivolgono i ricchi per collocare i propri soldi in paradisi fiscali.

6) Perché l'operazione si chiude al 30 settembre, quando al Milan i soldi servirebbero subito per la sua campagna acquisti?

Sui giornali non ci si è mai chiesto da dove provengano i soldi. E la domanda è questa: se vuoi scoprire la verità, devi seguire i soldi. E' infatti possibile che qualcuno voglia acquistare il Milan, sia un magnate o il governo di Pechino.
Ma non è ammissibile che per un club con milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo, non sia chiaro chi siano gli investitori dietro l'operazione. Soprattutto in vista di una possibile IPO in borsa, quando il ruolo degli azionisti dovrà essere trasparente.

1) Vogliamo sindacare i rapporti nati tra due persone in 3-4 incontri? Cosa si sono detti lo sanno soltanto loro e la fiducia è qualcosa che nasce spontaneamente. Poi, a parte questo, dubito che Berlusconi abbia firmato il preliminare senza vedere i soldi e quindi basandosi solo sulla parola. Parliamo di 500M, non 1000 euro... :pat:

2) Bee conosce diversi esponenti del governo cinese e la sua famiglia ha rapporti stretti con la figlia di Den Xiaoping (successore di Mao). Inoltre i suoi stessi nonni erano cinesi. Quindi si, quindi non vedo il problema. Non mi sembra che si siano rivolti ad un sconosciuto cameriere thailandese, sebbene l'intendimento credo sia quello.

3) Sono problemi loro, dubito che nel caso non ci abbiano pensato.

4) La quotazione non avverrebbe a breve ma tra circa due anni e comunque non prima che la squadra sia tornata competitiva, proprio per veder riconosciuto un valore maggiore in borsa. Inoltre in questo lasso di tempo verrebbe rafforzato pure il brand.

5) Quindi Berlusconi ha condotto una operazione da 500M senza servirsi di nessun advisor bancario? In pratica nessun consulente tecnico avrebbe messo bocca sull'operazione? Questa è forte... :rotolo:

6) E' stato già detto, i soldi per questa sessione li mette Fininvest perché il closing avviene a mercato chiuso.

Sul discorso degli investitori, che condivido, sono convinto che verranno svelati quando avverrà il closing o comunque si verrà ugualmente a sapere, proprio perché con la quotazione in borsa non si può nascondere nulla. Ed anzi, se di mezzo come pare c'è il governo cinese, evidentemente questo riserbo lo si vuole mantenere fino al momento in cui non saranno arrivate tutte le autorizzazioni necessarie.
 
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Il Re dell'Est

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questo è il compare di forchielli, aspettano ancora i cavalieri cinesi con la dama, li snobbo totalmente.

Forchielli pochi giorni fa:

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TheZio

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1) Vogliamo sindacare i rapporti nati tra due persone in 3-4 incontri? Cosa si sono detti lo sanno soltanto loro e la fiducia è qualcosa che nasce spontaneamente. Poi, a parte questo, dubito che Berlusconi abbia firmato il preliminare senza vedere i soldi e quindi basandosi solo sulla parola. Parliamo di 500M, non 1000 euro... :pat:

2) Bee conosce diversi esponenti del governo cinese e la sua famiglia ha rapporti stretti con la figlia di Den Xiaoping (successore di Mao). Inoltre i suoi stessi nonni erano cinesi. Quindi si, quindi non vedo il problema. Non mi sembra che si siano rivolti ad un sconosciuto cameriere thailandese, sebbene l'intendimento credo sia quello.

3) Sono problemi loro, dubito che nel caso non ci abbiano pensato.

4) La quotazione non avverrebbe a breve ma tra circa due anni e comunque non prima che la squadra sia tornata competitiva, proprio per veder riconosciuto un valore maggiore in borsa. Inoltre in questo lasso di tempo verrebbe rafforzato pure il brand.

5) Quindi Berlusconi ha condotto una operazione da 500M senza servirsi di nessun advisor bancario? In pratica nessun consulente tecnico avrebbe messo bocca sull'operazione? Questa è forte... :rotolo:

6) E' stato già detto, i soldi per questa sessione li mette Fininvest perché il closing avviene a mercato chiuso.

Sul discorso degli investitori, che condivido, sono convinto che verranno svelati quando avverrà il closing o comunque si verrà ugualmente a sapere, proprio perché con la quotazione in borsa non si può nascondere nulla. Ed anzi, se di mezzo come pare c'è il governo cinese, evidentemente questo riserbo lo si vuole mantenere fino al momento in cui non saranno arrivate tutte le autorizzazioni necessarie.

Aggiungo alla tua ottima risposta:

1) Esistono le videochiamate (molto usate a quei livelli), le telefonate, mail, ecc. ecc., ma al Sole24 forse non sanno dell'esistenza di queste dannate tecnologie...

2) Il governo ha affidato le scuole calcio e lo sviluppo del calcio in Cina a Bee, e "stranamente" lui compra il Milan...

3) Il governo non si espone, e penso mai lo farà, userà sempre prestanomi...

4) No ma a quei livelli, con tanti soldi in ballo, non avranno fatto studi e consulenze per la quotazione.....

5) DeRothschild sono banchieri e consulenti :facepalm: e sono una delle famiglie più potenti al mondo...

6) Se ha la certezza che i soldi tornano indietro certo che li anticipa il Berlusca... Ma per metterli lui dev'essere sicuro che esistano quelli di Bee...

Noto molta cattiveria e negatività su questa operazione da parte della stampa... Noi milanisti non ne abbiamo bisogno. Grazie.
 

Aragorn

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Carlo Festa, giornalista del Sole24Ore e collega di Bellinazzo, è un'altra voce fuori dal coro. Ecco il suo pensiero, espresso in vari punti:

1) com'è possibile che in sei mesi di trattative Berlusconi e Bee, che si sono visti 3-4 volte, hanno acquistato una tale fiducia reciproca da firmare un preliminare di vendita senza alcuna penale? Così facendo non è stato fatto praticamente nulla e la situazione è la stessa di sei mesi fa.

2) Com'è possibile poi che non si sappia ancora chi sono gli investitori dietro questa operazione? Qualcuno parla della CITIC, appartenente al governo di Pechino. Ma secondo voi se la Cina voleva acquistare il Milan si rivolgeva ad un broker thailandese, o magari inviava una delegazione governativa a parlare con Berlusconi?

3) Nel caso ci sia di mezzo il governo cinese, sono state rilasciate le autorizzazioni del governo centrale di Pechino e delle autorità locali?

4) Dubito che il Milan possa quotarsi in borsa a breve e veder riconosciuto quel valore (pari ad 1 miliardo) accettato da Mr Bee.

5) Venendo ai consulenti finanziari, beh l'operazione è stata portata avanti senza nessun advisor bancario. Tralasciando gli studi legali, i consiglieri di Berlusconi sono stati una ex infermiera, Licia Ronzulli, Gerardo Segat, che possiede una società a Lugano che si occupa di trust e aspetti fiscali, ed Edmond DeRothschild, un gestore di patrimoni al quale si rivolgono i ricchi per collocare i propri soldi in paradisi fiscali.

6) Perché l'operazione si chiude al 30 settembre, quando al Milan i soldi servirebbero subito per la sua campagna acquisti?

Sui giornali non ci si è mai chiesto da dove provengano i soldi. E la domanda è questa: se vuoi scoprire la verità, devi seguire i soldi. E' infatti possibile che qualcuno voglia acquistare il Milan, sia un magnate o il governo di Pechino.
Ma non è ammissibile che per un club con milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo, non sia chiaro chi siano gli investitori dietro l'operazione. Soprattutto in vista di una possibile IPO in borsa, quando il ruolo degli azionisti dovrà essere trasparente.

Moriremo tutti :sisi:
 

Juventino30

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Non capisco questo fasciarsi la testa preventivo...il 30 settembre (forse prima) sapremo se Bee entrerà nel Milan. Forse chi c'è dietro verrà svelato lì...o forse no, ma tanto, se il Milan verrà quotato in borsa, si dovranno per forza conoscere i finanziatori dell'operazione.
 
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Renegade

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Dubbi più che leciti e palesi. Altro che ''rosicano perché hanno paura del ritorno del grande Milan''.
 

Il Re dell'Est

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Carlo Festa, giornalista del Sole24Ore, in un nuovo articolo riporta i dettagli del piano industriale prospettato da Bee a Berlusconi.
E paragona queste prospettive ad un libro delle meraviglie, insomma delle favolette. Secondo il manager thailandese, infatti, nel giro di due anni (prima della quotazione in borsa) i ricavi commerciali in Asia salirebbero a 350M. Ricordiamo che ad oggi il Milan commercialmente ha dei ricavi pari a 80M, quindi Bee vorrebbe più che quadruplicarli in 24 mesi, sviluppando la vendita di prodotti con il marchio Milan soprattutto in Cina. Ma la ciliegina sulla torta arriva quando si parla di IPO, che dovrebbe avvenire dopo che la società avrà raggiunto la crescita in termini di fatturato: ebbene, Bee Taechaubol vorrebbe cedere sul mercato di Hong Kong il 25% del Milan entro al massimo 48 mesi (4 anni). Sia lui sia Berlusconi venderebbero un 12,50% a testa. Ma l'ambizione del broker thailandese sarebbe quella rientrare dell'investimento fatto fino a raddoppiare i soldi versati (500M per la metà, per passare ad 1 miliardo per il 25%). Per Mr Bee, quindi, il Milan nel giro dei prossimi anni arriverà ad avere un valore riconosciuto in borsa pari a circa 4 miliardi (più di Real Madrid e Barcellona). Soltanto il tempo ci dirà se questi saranno numeri realistici o, appunto, da libro delle meraviglie.
 
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