Affare Berlusconi-Bee? Secondo l'Espresso nessuna garanzia bancaria!

Aron

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Va dato atto che guardando la cosa con un filtro oggettivo, questo affare ha molti lati inspiegabili, che ha lasciato (e lascia) sorpresi pure i milanisti più vicini all'ambiente Milan (chi vuol capire...).

La mediazione di Licia Ronzulli...Guardando il suo curriculum, ci si chiede come possa fare la mediatrice per un affare del genere.

A me comunque interessa il bene del Milan, e si faccia pure questa manovra se può portare benefici al Milan.
 

Il Re dell'Est

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Va dato atto che guardando la cosa con un filtro oggettivo, questo affare ha molti lati inspiegabili, che ha lasciato (e lascia) sorpresi pure i milanisti più vicini all'ambiente Milan (chi vuol capire...).

La mediazione di Licia Ronzulli...Guardando il suo curriculum, ci si chiede come possa fare la mediatrice per un affare del genere.

A me comunque interessa il bene del Milan, e si faccia pure questa manovra se può portare benefici al Milan.

...la Ronzulli non ha mica trattato le clausole previste nel contratto, è stata semplicemente un trait d'union... ossia colei che ha goduto della fiducia comune del venditore e del compratore. Quindi è ovvio che fosse sempre presente.

I lavori tecnici li hanno svolti gli studi legali, mica la Ronzulli... :pat:

Per me l'unico reale mistero, ad oggi, è quello relativo alla composizione della cordata ma prima o poi verranno fuori anche i soggetti coinvolti, magari proprio quando si farà il closing.
 
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Riportiamo per dovere di cronaca e completezza dell'informazione.

L'Espresso, noto settimanale ostile a Silvio Berlusconi, fa il punto sulla vendita del Milan a Mr Bee. Secondo Gianfranco Turano, firma dell'articolo, l'accordo tra Berlusconi e Bee non presenterebbe alcuna copertura finanziaria, che sia fidejussione o garanzia bancaria. Non è presente manco una penale. Dunque quali sono le garanzie a sostegno dell'affare? Chi ci dice che non sia una trattativa stile Murdoch Berlusconi, tutto fumo e niente arrosto? Per cui, meglio attenersi ai fatti:

- Bee non ha la taglia imprenditoriale per un affare da 500M di euro, né tanto meno da 25-30M della penale. Né può sobbarcarsi gli aumenti di capitale richiesti per una squadra come il Milan.
- Berlusconi mantiene intatta la diarchia Galliani-Barbara
- La maggior parte dei soggetti coinvolti nell'affare sono uomini vicini a Berlusconi o legati alla sua azienda, da Licia Ronzulli a Victor Pablo Dana.
- Il coinvolgimento del governo cinese è solo un bluff. La Repubblica popolare cinese sta effettuando una lotta senza quartiere contro la corruzione in Cina e si sa, calcio e corruzione in Italia sono sinonimi.

L'articolo dell'Espresso può anche infastidire, ma sul primo punto ha assolutamente ragione. Non esistendo garanzie, le parti contrenti non sono impegnate nell'affare, se non sulla parola. E, come si sa, "verba volant"...
Siamo già al terzo rinvio, il che vuol dire che finora non si è concluso niente, se non cazzatelle sulla composizione del cda, chi fa cosa, a te ti facciamo pure vice-presidente, ma i soldi finora li ha messi solo Fininvest in proprio per un calciomercato malfatto. Che Bee non abbia la taglia per un affare da 500 Mln o di una penale da 25-30 Mln lo sanno anche i muri (per Forbes, Bee vale 12,5 Mln di $). E che Bee sia la testa di legno o la cinghia di trasmissione della Doyen non lo si nega nemmeno più, lo si dà per scontato.
Faccio notare un particolare: la firma tra Bee e SB doveva avvenire il 25 Luglio, proprio il giorno in cui il tribunale avrebbe dovuto emettere la sentenza favorevole del ricorso Doyen contro l'Uefa. C'erano molte aspettative della Doyen, andate deluse: trombata su tutti i fronti senza pietà. Ergo, Bee non firma, vuole tornare a Bangkok, ma resta su invito di SB per il fine settimana in Sardegna, da dove riparte senza aver concluso niente di niente.
E tutti a esultare perché questo rinvio dà ulteriori certezze: ma di che?
Ci rendiamo conto che siamo ancora al punto di partenza?
 

Aron

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...la Ronzulli non ha mica trattato le clausole previste nel contratto, è stata semplicemente un trait d'union... ossia colei che ha goduto della fiducia comune del venditore e del compratore. Quindi è ovvio che fosse sempre presente.

I lavori tecnici li hanno svolti gli studi legali, mica la Ronzulli... :pat:

Per me l'unico reale mistero, ad oggi, è quello relativo alla composizione della cordata ma prima o poi verranno fuori anche i soggetti coinvolti, magari proprio quando si farà il closing.

La Ronzulli non ha svolto lavori tecnici, ma ultimamente è dipinta come l'artefice dell'accordo.
In pratica, senza la Ronzulli non ci sarebbe stato alcun affare con Bee.
Con tutto il rispetto, la Ronzulli è un'infermiera passata alla politica e coinvolta nel bunga-bunga.
Farla passare come la mediatrice senza la quale non si sarebbe fatto nulla, mi lascia sinceramente perplesso.
 

Il Re dell'Est

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L'articolo dell'Espresso può anche infastidire, ma sul primo punto ha assolutamente ragione. Non esistendo garanzie, le parti contrenti non sono impegnate nell'affare, se non sulla parola. E, come si sa, "verba volant"...
Siamo già al terzo rinvio, il che vuol dire che finora non si è concluso niente, se non cazzatelle sulla composizione del cda, chi fa cosa, a te ti facciamo pure vice-presidente, ma i soldi finora li ha messi solo Fininvest in proprio per un calciomercato malfatto. Che Bee non abbia la taglia per un affare da 500 Mln o di una penale da 25-30 Mln lo sanno anche i muri (per Forbes, Bee vale 12,5 Mln di $). E che Bee sia la testa di legno o la cinghia di trasmissione della Doyen non lo si nega nemmeno più, lo si dà per scontato.
Faccio notare un particolare: la firma tra Bee e SB doveva avvenire il 25 Luglio, proprio il giorno in cui il tribunale avrebbe dovuto emettere la sentenza favorevole del ricorso Doyen contro l'Uefa. C'erano molte aspettative della Doyen, andate deluse: trombata su tutti i fronti senza pietà. Ergo, Bee non firma, vuole tornare a Bangkok, ma resta su invito di SB per il fine settimana in Sardegna, da dove riparte senza aver concluso niente di niente.
E tutti a esultare perché questo rinvio dà ulteriori certezze: ma di che?
Ci rendiamo conto che siamo ancora al punto di partenza?

L'accordo non è stato concluso con una stretta di mano ma con la firma di un preliminare di vendita riguardante il 48% di una società valutata complessivamente un miliardo circa. Come si fa a dire che siamo al punto di partenza, ossia a dicembre 2014, soltanto perché non sono previste sanzioni pecuniarie e un giornale di sinistra afferma che non ci sono garanzie? Altri giornali tempo fa dissero il contrario, quindi come sempre ognuno finisce per credere a ciò che più si avvicina alle proprie convinzioni.
Ma la firma di un preliminare di vendita è un dato oggettivo (va ben oltre le convinzioni di ognuno di noi) e con esso le parti si sono assolutamente impegnate. O pensi che gli studi legali abbiano lavorato per settimane per far firmare ad entrambi un accordo che equivalga a carta straccia? Stiamo parlando di un affare da 480M, nel quale sono coinvolti studi legali internazionali che operano quotidianamente in questo settore.

Poi chi dice che Fininvest non abbia avuto modo di valutare le reali garanzie finanziarie di Bee? Questo lo sanno soltanto loro. E, come detto, la cosa può essere vista anche al contrario, ossia: ho visto i 480M depositati sul conto XXX, oppure ho visto la fidejussione di CITIC, quindi non ho necessità di inserire una sanzione pecuniaria perché so bene che quei soldi potrai spenderli. Al contrario, se non mi fossi fidato e non avessi visto i soldi, allora avrei preteso una garanzia di quel tipo.

Peraltro ormai nessuno parla più di Doyen come investitore, che ormai a detta dei principali media è stato relegato ai margini del rapporto Bee-Milan. L'unico che si sbilancia sugli investitori è Bellinazzo che parla di ASD Securities e CITIC.
 

Milanforever26

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Ma io dico ci rendiamo conto che stiamo parlando di un affare da mezzo miliardo di euro?!..Ma cosa credete che si faccia in 5 minuti con due firme su un tovagliolo?..
Per ora Bee ha rispettato tutte le scadenze, ha detto che è tutto ok e mancano solo da limare alcuni dettagli...ma cosa stiamo ancora qui a discutere preoccupandoci che sia un bufala? Ma secondo voi dopo tutto sto can can e un accordo di massima sulla base di 500 milioni fanno saltare tutto per dei cavilli??..
Ma siamo seri su...basta guardare la fonte per capire che è solo schiumosa invidia...devono pur tranquillizzare i loro lettori che Silvio non sta realmente facendo un affare...poi ragazzi, Bee ha detto che Berlusconi è una grande persona..ovvio che il thailandese deve essere un malfattore per parlare così...
 
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È indubbio che qualche accordo sia stato preso, ma è indubbio nondimeno che ci siano dei lati oscuri e inspiegabili anche per ambienti vicini al Milan: perché x es pagare 500 milioni per contare molto poco e solo per deleghe commerciali in Asia? Perché nessuna penale/?
Inoltre fidarsi poco di tutto quello che ruota attorno ad un pluripregiudicato, per di più politico
 

-Lionard-

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Faccio una premessa: io all'inizio non ero per nulla convinto di Mr. Bee. I dubbi erano legati alla sua condizione economica (non è un magnate), ai suoi legami con la Doyen, alla sua passione per selfie ed idiozie simili ed al fatto che non si riuscisse a capire da chi fosse composta la cordata che rappresentava. Tifavo spudoratamente per i cinesi dell'articolo in esclusiva di Milan World perché avrebbero apportato i loro capitali e l'idea di essere collegati direttamente al governo cinese dava più garanzie. Il problema è che, come perfettamente spiegato da Forchielli, dopo gli inziali abboccamenti tramite APECF e Richard Lee non c'è stato un seguito concreto. Io rimango dell'idea che il governo cinese volesse investire nel calcio, ed in particolare nel Milan, ma non si siano trovati gli imprenditori disposti a farlo.

Ora l'alternativa era rimanere con Berlusconi al 100% e proseguire con i parametri zero e gli scarti degli altri in campo o tentare la via, comunque rischiosa, di Mister Bee per rilanciarsi. Francamente non ho dubbi o rimorsi nel scegliere la seconda ipotesi e dello stesso avviso deve essere Fininvest. Tutto questo ci porta alla fatidica domanda: perché Bee ha accettato di acquistare solo il 48%? La risposta è semplice: perché altrimenti non avrebbe concluso l'affare. Sappiamo che Bee fin dall'inizio ha lottato come un leone per ottenere fin da subito la maggioranza ma se non c'è riuscito è perché Berlusconi non vuole cederla. A quanto pare non lo avrebbe fatto subito neanche con i cinesi. Possiamo discutere sul perché Berlusconi si impunti ma rimane il dato di fatto. Quindi o Bee accettava il 48% o saltava tutto l'affare. Se gli investitori avevano deciso di spendere tanto per acquistare il Milan evidentemente lo hanno fatto ipotizzando importanti ricavi futuri. Ed allora perché rinunciare a tutto questo solo per 3 punti percentuali? Noi non sappiamo quali accordi taciti abbiano preso i due protagonisti. Può essere che nel giro di tre anni Fininvest si faccia da parte ed allora tutto avrebbe più senso. Inoltre non capisco chi sostiene che Bee paghi così tanto per non contare. E' vero che il mercato sarà ancora in mano a Galliani ma 6 membri su 13 del CDA saranno scelti da lui e tutta la parte riguardante l'espansione commerciale in Asia sarà totalmente sotto la sua gestione. Al di là dei ruoli di facciata Berlusconi sa che una volta firmati i contratti Bee sarà di fatto socio alla pari e non avrebbe senso ostacolarlo dal momento che eventuali trionfi saranno addebitati a lui e non al thailandese. Ripeto che è lo stesso identico piano dei cinesi di cui si parlava nel famoso articolo. Ingresso con quote di minoranza (30%), dirigenza confermata, lancio di operazioni commerciali in Cina ed in 3 o 5 anni la maggioranza al 75%. Mi sembra che Bee stia andando in quella direzione e se riuscirà a migliorare i ricavi del club anche con "solo" il 48% delle quote otterrà i suoi profitti.
 
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L'accordo non è stato concluso con una stretta di mano ma con la firma di un preliminare di vendita riguardante il 48% di una società valutata complessivamente un miliardo circa. Come si fa a dire che siamo al punto di partenza, ossia a dicembre 2014, soltanto perché non sono previste sanzioni pecuniarie e un giornale di sinistra afferma che non ci sono garanzie? Altri giornali tempo fa dissero il contrario, quindi come sempre ognuno finisce per credere a ciò che più si avvicina alle proprie convinzioni.
Ma la firma di un preliminare di vendita è un dato oggettivo (va ben oltre le convinzioni di ognuno di noi) e con esso le parti si sono assolutamente impegnate. O pensi che gli studi legali abbiano lavorato per settimane per far firmare ad entrambi un accordo che equivalga a carta straccia? Stiamo parlando di un affare da 480M, nel quale sono coinvolti studi legali internazionali che operano quotidianamente in questo settore.

Poi chi dice che Fininvest non abbia avuto modo di valutare le reali garanzie finanziarie di Bee? Questo lo sanno soltanto loro. E, come detto, la cosa può essere vista anche al contrario, ossia: ho visto i 480M depositati sul conto XXX, oppure ho visto la fidejussione di CITIC, quindi non ho necessità di inserire una sanzione pecuniaria perché so bene che quei soldi potrai spenderli. Al contrario, se non mi fossi fidato e non avessi visto i soldi, allora avrei preteso una garanzia di quel tipo.

Peraltro ormai nessuno parla più di Doyen come investitore, che ormai a detta dei principali media è stato relegato ai margini del rapporto Bee-Milan. L'unico che si sbilancia sugli investitori è Bellinazzo che parla di ASD Securities e CITIC.

Tutto vero, tranne che per l'ultima parte.
Del fatto che dietro Bee ci sia la Doyen nessuno ne parla più perché alla Doyen non conviene farlo sapere: semplicemente perchè è stata messa al bando dall'Uefa e non può (e non deve) figurare. Però agisce ancora tramite intermediari (Bee), e sicuramente combatterà attraverso tutte le sedi legali possibili per spuntarla. Quando si parla di Lucas in seno al CdA del Milan, chi pensa che il CEO della Doyen sarà lì perché amico di Mr Bee? Siamo concreti...
Personalmente credo che l'affare con Bee prima o poi si concluderà. Ma con la maggioranza in mano a Fininvest la Doyen avrà le mani legate, a meno che i Berlusconi si facciano scappare un 3% delle azioni per una cifra miseranda, il che porterebbe la valutazione globale del Milan ai livelli citati nel discorso d'epoca di Agnelli. Questo potrebbe spiegare anche la riluttanza della Doyen (Mr Bee) a concludere, almeno finchè non vedrà lo spiraglio per acquistare la maggioranza o non ne avrà l'assicurazione da parte della famiglia B.
Aspettiamo la fine di Settembre, un ulteriore tentativo della Doyen che farà magari un altro ricorso a un tribunale superiore o troverà un altro escamotage per non apparire.
L'affare per loro non è di soli 480 Mln, ma di qualche miliardo che rischia di andare in fumo.
 
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