Adriano lascia il Flamengo: "Ma tornerò nel 2013"

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Adriano lascia il Flamengo
"Ma tornerò nel 2013"

Milano, 05 novembre 2012

L'ex interista anticipa il licenziamento (nuova seduta saltata e video in cui il brasiliano, visibilmente ubriaco, improvvisa uno show in un night di Rio de Janeiro). Gli amici: "E' irrecuperabile"

Ansa Questa volta sembra davvero finita. Dopo innumerevoli cadute e altrettanti tentativi di rialzarsi (il più delle volte falliti), la carriera calcistica di Adriano pare essere irrimediabilmente giunta al capolinea. Eppure lui non demorde, e dopo l’annuncio del’addio al Flamengo promette di tornare il prossimo anno “nuovamente al 100%”. Con un breve comunicato stampa diffuso dal suo ufficio stampa, Adriano ha di fatto annunciato la rottura del contratto che lo legava al club carioca fino a fine dicembre. “Ci ho pensato molto. Ho parlato con amici e parenti, concludendo che la cosa migliore è tornare il prossimo anno. La stagione sta finendo, e il Flamengo deve concluderla al meglio. Nel frattempo continuerò ad allenarmi con maggior dedizione e tornerò al 100%, anche se non so se sarà qui a Rio. Ad ogni modo, ringrazio di cuore tutti quelli che hanno fatto il tifo per me”. In attesa di una presa di posizione ufficiale del club, l’ufficio stampa dell’attaccante ha annunciato una conferenza stampa per domani.

CAPITOLO FINALE — L’annuncio ufficiale del licenziamento da parte del Flamengo - garantiva Lance – sarebbe arrivato domani, ma il direttore sportivo Zinho e Adriano avevano già concordato il divorzio. La frattura creatasi con il Flamengo dopo l’ultima assenza ingiustificata agli allenamenti, giovedì scorso, era stata la classica goccia che fa traboccare il vaso. Il quarto episodio d’indisciplina in appena 100 giorni di Flamengo aveva reso la situazione insostenibile. Quando i principali siti brasiliani hanno pubblicato le immagini della sua performance di giovedì notte sul palco del Barra Show di Rio de Janeiro, in evidente stato di ubriachezza, probabilmente sia Adriano che i dirigenti del Flamengo sapevano già che ormai l’addio sarebbe stato inevitabile. L’agente di Adriano, Luis Claudio de Menezes, aveva rivelato ad alcuni amici che Adriano non aveva più voglia di continuare, e la presidente Patricia Amorim aveva annunciato una decisione “di comune accordo tra club e giocatore” entro martedì. Ma il giocatore ha anticipato tutti.

IRRECUPERABILE — “Purtroppo non c’è modo di farlo ragionare. Si rifiuta di parlare di calcio e pensa solo a fare festa. Cerca sempre di evadere e distrarsi, e quando inizia la festa non si ferma più. E’ irrecuperabile”. Parole del cantante (e amico del giocatore) MC Tikão, che dopo il concerto di giovedì note ha proseguito la festa a casa dell’attaccante fino all’alba. “Lavorare con Adriano è come avere accanto una bomba ad orologeria che può esplodere da un momento all’altro, tra l’altro senza preavviso”, confidò l’anno scorso un membro della commissione tecnica del Corinthians. Da parte sua, Adriano ha sempre oscillato tra l’ammissione e le giustificazioni, tra il pentimento e le ricadute sistematiche negli eccessi. Poco più di un mese fa, dopo il terzo colpo di testa che (da contratto) avrebbe potuto portare al licenziamento per giusta causa, le scuse in conferenza stampa con il volto costernato e l’ennesima promessa di mettere la testa a posto. Appena un mese dopo, le urla e le frasi di sfida ai giornalisti durante l’ultima notti di bagordi. “Sono nato nella favela e sono faveleiro, non m’importa niente di quello che dicono di me. Sono fatto così e basta”.

L’ULTIMA CADUTA — Anche l’ultimo tentativo di risorgere sembra dunque miseramente fallito. L’ex attaccante di Roma, Inter, Parma e Fiorentina (quando era uno tra i più forti al mondo), ha sprecato l’ultima opportunità dopo quelle avute alla Roma e al Corinthians. Il ritorno in Italia, in maglia giallorossa, se l’era guadagnato dopo l’unica vera resurrezione riuscitagli. Una volta rescisso il contratto con l’Inter e aver addirittura pensato al ritiro, Adriano tornò a vestire la maglia del club che lo lanciò, il Flamengo, trascinandolo alla conquista del campionato e conquistando il titolo di capocannoniere. Tra i propositi di riscatto in Italia e addirittura di rivestire la maglia della Seleçao, Adriano fallì clamorosamente, tornando in Brasile dopo una manciata di prestazioni da film horror. Stessa musica al Corinthians, alle prese con un infortunio interminabile e indiscusso protagonista delle notti paulistas. In tutto, una decina di presenze nel giro di un anno e mezzo. La rottura con il Corinthians e il ritorno al Flamengo, con un contratto a rendimento imbottito di clausole, per sua stessa ammissione rappresentava l’ultima occasione per dimostrare di non essere un ex calciatore, come invece evidenzia la storia degli ultimi due anni. Ma evidentemente, Adriano non ha ancora perso le speranze. Chissà se troverà ancora qualcuno disposto a credergli.

Gasport
Adriano lascia il Flamengo, "Ma tornerò nel 2013" - La Gazzetta dello Sport

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