Non proprio.
Maometto, nel corso della sua vita, indicò di proteggere alcuni gruppi religiosi (gli Ahl al-Kitab, cioè la gente del libro), ossia Ebrei, Cristiani ed in seguito i Zoroastriani in quanto seguaci, in forme e modi diversi, di Allah; figurati che la condizione dei non-musulmani (Dhimmi) fu poi trascritta in una legge dal terzo califfo 'Umar, che pur imponendo varie restrizioni ai culti, si impegnò a garantire l'incolumità fisica dei non-musulmani.
Il vero islamico non ammazza gli infedeli, ma allo stesso tempo è intransigente di fondo verso i non-musulmani, perchè nella loro visione tutti prima o poi devono convertirsi.